Per la quarta edizione dei Sentieri di Santa Cristina, corsa in programma domenica 5 febbraio, si torna all'antico, ovvero sulla neve. Un po' di “pulizia” sarà fatta, ma è impensabile che gli organizzatori possano sgomberare 30 chilometri di coltre nevosa. Del resto, nessuno lo pretende, anzi. Ne parliamo con Barbara Caione, una delle due principali organizzatrici (l'altra, ovviamente, è la gloria locale Cecilia Mora, già campionessa del mondo di corsa in montagna, titolo conquistato due anni fa sulle Alpi francesi).

Allora, Barbara, è tutto pronto.
”Proprio tutto ancora no, ma arriveremo in tempo. Quest'anno sarà anche più difficile gestire l'evento, non per la neve, ma per il numero record degli iscritti”.
Quante sono le adesioni?
”Alla prima edizione ne aspettavamo 300 e poi siamo stati tempestati da iscrizioni. Due anni fa abbiamo toccato quota 500 e lo scorso anno sono partiti in 572. Quest'anno volevamo fermarci a 600,  poi abbiamo allargato a 700 precisando che le iscrizioni si sarebbero chiuse il 2 febbraio: dieci giorni prima le 700 iscrizioni erano già arrivate ed altre ne avremmo potute aggiungere. Ci spiace che molti non potranno venire a Santa Cristina: vedremo il prossimo anno se sarà possibile allargare a 800”.
Avete previsto due percorsi.
”Gli iscritti al maggiore, che sarà di 30 km, partiranno alle 9,15, mezz’ora prima il via alla 17 km. Le partenze distinte eviteranno qualche distrazione ai concorrenti”.
Come saranno questi percorsi?
”Rispondo con i commenti di chi ha già partecipato alla nostra corsa: unici e indimenticabili. Sentieri sterrati, tra campi, boschi, vigneti e cascine. Un tuffo in un ambiente vecchio stampo che è difficile trovare e che la gente, stanca di pestare asfalto, vuole riscoprire. La neve porterà quel tocco di fiabesco che non guasta. Certo si potrà precedere con minor velocità e lo dico anche per i campioni: qui nessuno farà record. Lo scorso anno lo spagnolo Juan Sanchez Orozco coprì la distanza maggiore in 2 ore 02'23".
Quasi saranno i big di questa quarta edizione?
”In campo maschile torna lo spagnolo Orozco, che però dovrà vedersela con il russo Mikhail Mamleev che è campione italiano di sky running. Ci saranno poi il varesino Marco Zarantonello, il biellese Enzo Mersi, l'aostano Giuliano Cavallo e tanti altri. Mentre in campo femminile la super favorita è senz'altro Manuela Brizio, l'infermiera di Aurano, un autentico fenomeno.
Nessun duello con la sua rivale e compagna di squadra Cecilia Mora alla quale ho vietato di partecipare: Cecilia sarà impegnatissima in fase organizzativa perchè, non dimentichiamolo, la manifestazione prevede duro lavoro prima, durante e dopo la corsa. A proposito voglio ricordare ai corridori che arriveranno il giorno precedente che per loro ci sarà anche la possibilità di dormire nella palestra parrocchiale”.
Cos'è questa storia delle eco-tazze?
”Non è una storia. Ai ristori i concorrenti non troveranno più i soliti bicchieri di plastica ed altri recipienti che verranno poi gettati dove capita. Chi vuole dissetarsi deve portarsi appresso il contenitore, come già succede nelle corse di trail e sky running, oppure può bere nell'apposita tazza offerta dalla organizzazione e subito dalla stessa ritirata”.
Come state a premi e ristori?
”Ci saranno 4 punti di ristoro e controlli lungo il percorso. All'arrivo docce e massaggi per chi ne avrà bisogno e pasta party. Alle 11,30 la premiazione della gara di 17 km, alle 14,30 quella dei 30. Premi ai primi 17 uomini e alle prime 13 donne di entrambe le corse. Pacco gara e maglia tecnica a tutti i partecipanti. E numerosi premi ad estrazione tra i quali anche 4 week end per due persone in capitali europee o città d'arte italiane, in hotel a 4 stelle”.