Off road a Gargallo, che fatica sulla neve
Martedì 21 Febbraio 2012 21:59 | 
Scritto da Sandro Bottelli | 
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| Rubriche - News Flash |
Gargallo regina dell'off road. Ma che faticaccia per i coraggiosi che hanno affrontato il percorso maggiore: 35 km, la maggior parte dei quali sotto la neve, anzi sopra la neve, anche se in gran parte “battuta” da un gruppo di volontari. Un tracciato già altimetricamente quasi proibitivo con gli immancabili passaggi da Valduggia, Zuccaro e Rastiglione, località peraltro molto note ai cercatori di funghi che in questi boschi, nel periodo autunnale, fanno festa ad ogni uscita. Era, quella di domenica scorsa, la seconda edizione della “Off road gargallese” organizzata dal Circuito Running di Orfeo Pettinaroli in collaborazione con il locale Gruppo Alpini.
Nella gara dei 35 km (110 partenti) si è imposto il biellese Maurizio Scilla (Team Lafuma) impiegando 3 ore e 28'. Ai posti d'onore Alberto Colombo (Serravalle Sesia) e Francesco Defondi (Recastello); quarto Davide Cerutti (Rivarolo) e quinto Gianfranco Bedino (Atletica Vercelli). Tra le donne era attesa Cecilia Mora di Santa Cristina di Borgomanero, ma l'ex campionessa del mondo di corsa in salita non se l'è sentita di partire: “Non sono stata bene in questi giorni e non mi sono allenata. Ho qualche linea di febbre e forse una forma influenzale in arrivo. Sarà per l'anno prossimo”.
Il successo è così andato ad Isabella Labonia (Valetudo di Bergamo) in 4 ore 05' davanti a Marta Poretti (Friesiam Team) e Ilaria Pozzi (Ortica Team), poi Cecilia Bellotto (Atletica Villasanta) e Samantha Cibin (GB Baracca).
Il percorso dei 17 km è stato invece affrontato da 140 atleti, il primo dei quali è stato il borgomanerese Nico Valsesia, che da anni gira il mondo, spesso in bicicletta, facendo incetta di record e traguardi. A Gargallo ha vinto in un'ora e 33', anticipando l'arrivo di Mauro Contini (Atletica 3V) e Massimo Cantadore. Mentre in campo femminile si è imposta Annalisa Diaferia che, per chi non lo sapesse, è coniugata con il citato Nico Valsesia (al quale ha pure regalato tre figli già lanciati sulle orme degli sportivissimi genitori). Il tempo di Annalisa sui 17 km è stato di un'ora e 59'. Al secondo posto Rosa Orlarej, al terzo Ombretta Bellorini di Laveno (Atletica 3V). Orfeo Pettinaroli e Stefano Falciola hanno confermato per il prossimo 29 aprile l'inedita “Sacri Monti Run”: dal Sacro Monte di Orta al Sacro Monte di Varallo Sesia. Chi vivrà vedrà.
Nella gara dei 35 km (110 partenti) si è imposto il biellese Maurizio Scilla (Team Lafuma) impiegando 3 ore e 28'. Ai posti d'onore Alberto Colombo (Serravalle Sesia) e Francesco Defondi (Recastello); quarto Davide Cerutti (Rivarolo) e quinto Gianfranco Bedino (Atletica Vercelli). Tra le donne era attesa Cecilia Mora di Santa Cristina di Borgomanero, ma l'ex campionessa del mondo di corsa in salita non se l'è sentita di partire: “Non sono stata bene in questi giorni e non mi sono allenata. Ho qualche linea di febbre e forse una forma influenzale in arrivo. Sarà per l'anno prossimo”.
Il successo è così andato ad Isabella Labonia (Valetudo di Bergamo) in 4 ore 05' davanti a Marta Poretti (Friesiam Team) e Ilaria Pozzi (Ortica Team), poi Cecilia Bellotto (Atletica Villasanta) e Samantha Cibin (GB Baracca).
Il percorso dei 17 km è stato invece affrontato da 140 atleti, il primo dei quali è stato il borgomanerese Nico Valsesia, che da anni gira il mondo, spesso in bicicletta, facendo incetta di record e traguardi. A Gargallo ha vinto in un'ora e 33', anticipando l'arrivo di Mauro Contini (Atletica 3V) e Massimo Cantadore. Mentre in campo femminile si è imposta Annalisa Diaferia che, per chi non lo sapesse, è coniugata con il citato Nico Valsesia (al quale ha pure regalato tre figli già lanciati sulle orme degli sportivissimi genitori). Il tempo di Annalisa sui 17 km è stato di un'ora e 59'. Al secondo posto Rosa Orlarej, al terzo Ombretta Bellorini di Laveno (Atletica 3V). Orfeo Pettinaroli e Stefano Falciola hanno confermato per il prossimo 29 aprile l'inedita “Sacri Monti Run”: dal Sacro Monte di Orta al Sacro Monte di Varallo Sesia. Chi vivrà vedrà.
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