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Ultra - Ottobre 2011

Reggio Emilia - Ultramaratona del Tricolore (4° giorno)

Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011

Il comunicato dell'Ufficio Stampa dell'evento
E' giunto il 4° giorno e con esso la solitudine dell'Ultramaratoneta... Parafrasando il bellissimo libro di Alan Sillitoe, lunedi 25 ottobre, un giorno che normalmente ci vede tutti rientrare immergendoci nel mondo del lavoro, a Reggio Emilia, si corre ancora. Diversamente dai primi tre giorni, oggi Tallarita ha davvero sentito un pò di quella "solitudine dell'ultramaratoneta..."

Lunedì 24 ottobre, ore 8.15, dopo il solito controllo da parte del Dottor Citarella del C.T.R. di Reggio, al via della 100 km, dato dal colpo di pistola del giudice Federale, un solo uomo: Antonio Tallarita. E’ la sua prima da solo, ed è una sensazione stranissima che lo accompagnerà per tutta la giornata, nonostante alle ore 9.00 puntuali partano per la Maratona i “soliti noti” del Club Supermarathon Italia. Fra loro, anche Angela Gargano, la lady che ieri si è dovuta “piegare” alle esigenze di una caviglia gonfia che reclamava tregua! “Bisogna essere consci dei propri limiti e di quando il corpo chiede tregua e soprattutto, fare ciò che ci piace” questo è quanto andava ripetendo ieri Angela e, stamani, non ci ha pensato due volte, è partita decisa non per la 100 km bensì per la maratona, la classica distanza della 42km.

E’ trascorsa cosi un’altra giornata presso il campo di avviamento al ciclismo di Reggio, ove si sta svolgendo quella che è considerata L’Ultramaratona del tricolore; tuttavia, nel pomeriggio, dopo che gli amici maratoneti avevano concluso la loro fatica, Antonio è stato preso dal primo vero momento di sconforto! Ha cosi deciso di fare una pausa fatta di massaggi, controlli, nuovi test, e cosi, Tallarita è poi nuovamente ripartito per concludere dopo 12h50’’ la sua 4^ 100 km.

Domani, martedì 25, sullo stesso anello, con il medesimo panorama, ci saranno sempre i soliti protagonisti e altri arriveranno, per correre, per far compagnia all’amico, ognuno con il proprio “traguardo personale”. E’ sempre la formidabile penna del giornalista Nitrosi che ci ricorda alcuni aneddoti: “La vita ci insegna che bisogna fare il meglio che si può con quello che Dio ti ha concesso, ci ammoniva la mamma di Forrest Gump. E allora se passate da Reggio, non chiedetevi perché quell’uomo corre. Prima domandatevi per cosa vorreste correre voi!”

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Il racconto di Michele Rizzitelli

Una spessa coltre di nubi, che non promette nulla di buono, copre oggi il terreno di gara. Lungo i 1.022 m del percorso, si sono sparpagliati 8 partecipanti: il centista x 10 Antonio Tallarita, il cinquantista Vito Piero Ancora e 6 maratoneti: Marina Mocellin, Lorenzo Gemma, Stefano Giorgio, Roberto Paracchini, Angela Gargano e Michele Rizzitelli. La contrattura del vasto mediale sinistro di Angela Gargano, sotto le mani miracolose del dott. Citarella, va riducendosi. L’ecografia non ha evidenziato lesioni delle miofibrille. Se continuerà a migliorare, correrà confusa fra i maratoneti. E’ un’uggiosa giornata autunnale, che rende triste l’atmosfera. Il freddo e l’umidità bloccano i muscoli, gelano le dita delle mani e penetrano nelle ossa. Tutt’intorno è un deserto. Manca lo scarso pubblico dei precedenti giorni festivi, tornato al lavoro. C’è solo il personale dell’organizzazione. Si ha nostalgia dei paracadutisti e del rombo dei motori che hanno movimentato la scena durante il fine settimana.

I maratoneti corrono gli ultimi chilometri sotto una pioggerellina insistente. Il miglior risultato viene fatto registrare da Giorgio Stefano in 3:59:20. Vito Piero Ancora conclude i 50 km in 5:37:50.

Tallarita sta bene fisicamente. Oggi ha corso sotto la pioggia la seconda metà di gara in totale solitudine. Dopo il forfait di Angela Gargano per una banale contrattura, adotta una tattica più prudente, trattenendo la sua esuberanza. L’infortunio è sempre dietro l’angolo. Per questo motivo, intende distribuire i chilometri in un maggior lasso di tempo. Il suo 12:50:10, fatto registrare oggi, va inteso in questo senso, non in una decaduta condizione atletica. Non lascia nulla al caso. Appena ha pioviginato, ha indossato berretto, k-way e guanti. Ad ogni dolore muscolare, si mette sotto le cure del dott. Citarella e dei suoi strumenti di terapia fisica.

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Risultati 4^ Giornata

Maratona

N° 24 Giorgio Stefano 3.59’20”

N° 23 Gemma Lorenzo 4.23’31”

N° 27 Rizzitelli Michele 4.41’53”

N° 26 Paracchini Roberto 5.17’54”

N° 47 Mocellin Marina 5.50’49”

N° 1 Gargano Angela 6.04’33”

50 Km

N° 21 Ancora Vito Piero 5.37’50”

100 Km

N° 2 Tallarita Antonio 12.50’10”

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Ultimo aggiornamento (Domenica 30 Ottobre 2011 20:42)

 

Ultramaratona del Tricolore: critiche gratuite!

Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011

Liccarrdi_Mario_Reggio_Emilia10x100u1000_2011Cari Giuseppe, Ivo Colonna, Duilio, Roberto Rondoni, Fabio Marri e altri ancora, che avete commentato negativamente l’ultramaratona del Tricolore, dovreste venire anche voi a Reggio nell’Emilia e fare qualche giretto per ricredervi.

La pista ciclistica ove si svolge la manifestazione è lunga 1.022 m e, ogni 100 m, strisce verniciate di bianco sull’asfalto segnalano le distanze parziali per aiutare chi corre a regolare l'andatura. Gli spogliatoi sono spaziosi, le docce e i wc pulitissimi. Ad ogni giro c'è ogni ben di Dio: coca cola, focaccia, crostata, ecc. Alle 13:00 e a fine gara, pasta al pomodoro, pizza, birra in lattina e quant'altro. Antonio Tallarita e collaboratori, ottimi padroni di casa, hanno creato un’atmosfera festosa e rilassante: merito anche della Signora Tallarita che contribuisce non poco preparando ottimi manicaretti.

Cari censori che ironizzate su quali messaggi possa trasmettere ai giovani questa manifestazione e che liquidate con epiteti come “delirio” o “fenomeno di baraccone” chi corre per 50 km palleggiando o prova a ultimare 100/50/42,195 km per 10 giorni consecutivi, che ne sapete voi delle motivazioni che spingono ciascuno di noi?

Vi interessa conoscere le mie?

Sono in pensione e il tempo libero non mi manca. Godo di buona salute e, anche senza essere un top runner, la maratona mi attizza. Ho già corso due volte nel luogo incriminato e ho in programma altre due partecipazioni. Alterno una seduta d’allenamento con ripetute da 500 a 1.000 m a una successiva “correndo” a 7 minuti e passa al km. Se avessi un “fìsico un po’ più bestiale” o solo qualche anno in meno le proverei tutte anch’io. Senza indugio. Causa forza maggiore, perderò invece anche la finalissima di domenica 30 ottobre: ho un appuntamento a Venezia per festeggiare i 40 anni di matrimonio. Sono comunque cavoli miei, non vi pare?

Volete conoscere le motivazioni degli altri? Apparire a tutti i costi? Non credo proprio. Passione per la corsa? Certamente. Voglia di provare qualcosa di nuovo? È forse vietato?

Cari moralisti a cui piace mettervi in trono e giudicare ….. Se Angela Gargano, Antonio Tallarita e Marinella Satta provano a entrare nel Guinness World record ..... Se Marina Mocellin, Vito Piero Ancora, Lorenzo Gemma, Stefano Giorgio, Roberto Paracchini e Michele Rizzitelli si cimentano per raggiungere propri record personali ..... Fanno forse male a qualcuno? Tolgono qualcosa alla vostra libertà personale?

Tutto sommato ….. ma “a voi che ve frega”?

 

(Foto di Stefano Morselli - Podisti.Net)  SERVIZIO FOTOGRAFICO

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 26 Ottobre 2011 01:19)

 

Reggio Emilia - Ultramaratona del Tricolore (3° giorno)

Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011

Erano tre, poi sono diventati quattro, oggi, 3^ giornata di gara, alla partenza si sono schierati due centochilometristi: un uomo, Antonio Tallarita, e una donna, Angela Gargano. Completata la distanza della maratona, la barlettana si ritirava. Un uomo solo rimaneva in gara, il siciliano-torinese-reggiano, che concludeva la sua fatica in 10:29:11.

Ben 13 maratoneti (quanti erano quelli della Disfida di Barletta) si son dati battaglia. Solo 6 di essi, però, erano i fedelissimi: Stefano Giorgio, Lorenzo Gemma, Roberto Paracchini, Marina Mocellin, Michele Rizzitelli e Vito Piero Ancora, che ha continuato fino a coprire la distanza di 50 km. Il più veloce è stato Tito Artoni in 3:19:57. In compagnia di Enrico Vedilei, s’è rivisto il viso sempre sorridente di Maria Luisa Costetti, che ha percorso tutti i 42,195 km.

Non appagata, anche oggi Marinella Satta ha scaricato il suo sadismo sul malcapitato pallone. Bisogna riconoscere che è stata più buona di ieri, avendolo picchiato per soli 50,078 km in 6:07:22.

In appariscente maglietta gialla, Stefano Morselli doppiava tutti. Percorsa la mezza maratona in 1:53:15, con la quale ha rifinito la preparazione alla maratona di New York, ha piazzato la telecamera ed ha ripreso i visi sofferenti e le gambe lente dei corridori, che, per incanto, solo al passaggio sotto l’obiettivo diventavano sorridenti e veloci.

Ad inizio gara, uno strato di bassa nebbia ricopriva il terreno cosparso di brina, trasformatasi in rugiada, poi lentamente scomparsa sotto i raggi del tiepido sole autunnale.

Anche oggi, il cielo s’è coperto di una moltitudine di paracadutisti. Chissà cosa pensano gli ipercritici degli ultramaratoneti di gente che rischia di sfracellarsi al suolo! Inoltre, giunge fin sul campo di gara il rombo di motori da corsa proveniente da lontano. Di questi altri, cosa pensano gli autodidatti sociologi, filosofi, neurologi, psichiatri, privi di sogni, che emettono funesti oracoli di Delfo?

Sono trascorsi tre giorni di gara. “Omne trinum est perfectum” qualcuno ha detto. Ma di trini, il centochilometrista rimasto in gara, dovrà passarne tre, più un terzo di trino. Il primo se n’è andato. Passeranno anche i rimanenti.

Incoraggiato da uno scarso pubblico nonostante la giornata festiva, Antonio Tallarita continua a triturare chilometri in bello stile e ad andatura regolare. Appare motivato, fresco, in spinta, incoraggia gli altri atleti e provvede di persona a qualche svista dell’organizzazione.

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10%=1000 km: 3° giorno, colpo di scena!

Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011

“C’è un uomo che corre: scarpette bianche, tutta aderente, pettorale n.2. C’è il sole, ma fa freddo, qualche vescica, ma che importa! Periferia di Reggio, di là una tangenziale, dietro il piccolo aeroporto cittadino, sotto i piedi una pista di atletica che è un tondo con qualche curva in più. Su quell’anello c’è un uomo che corre e vuole superare un record: 100 km al giorno per dieci giorni, 1.000 km… Poi chissà come sarà, ma dai tempi di Forrest Gump, quando un uomo corre accade qualcosa di speciale. Corre da solo e diventa una calamita di uomini e donne che corrono. Corrono insieme con le mete diverse delle loro vite. E’ la magia che sta accadendo a Reggio Emilia…”

Il lungo incipit di cui sopra è il trafiletto in basso a sinistra in prima pagina del Il Resto del Carlino di questa domenica 23 ottobre 2011, che poi prosegue all’interno a pag. 16. La firma è del giornalista Davide Nitrosi.

In realtà, non si tratta di una pista di atletica, bensì di una ciclistica con tante curve, ad interrompere la monotonia sia i velivoli ultraleggeri che passano in continuazione e i deltaplani e i tanti paracadutisti a colorare il cielo del vicino campo di volo. In realtà non è un uomo solo a correre, ma con lui ci sono un manipolo di Supermaratoneti d’Italia, o per meglio dire, di appassionati di podismo, di questo tipo di podismo che va aldilà della semplice 42 km.. Sono uomini e donne abituati alla fatica, agli sforzi che richiedono lunghe ore di corsa, le sollecitazioni alle articolazioni, le sollecitazioni mentali, ma soprattutto la voglia e il piacere di fare qualcosa, come quello di correre, chi una maratona, chi 100 km, chi solo qualche ora.

Sul Resto Del Carlino, oltre al citato articolo, al suo interno nelle pagine dedicate a Reggio Emilia, l’intera pagina 5 dedicata all’evento che sta catalizzando Reggio e il podismo nostrano. Molto bella e veritiera la dedica ad Antonio Mazzeo, Runners Bergamo, un’icona vivente dell’ultramaratona italiana che da anni, porta coraggiosamente avanti la battaglia per la vita.

La terza giornata di questa splendida avventura è cominciata come al solito molto presto, e, dopo i consueti controlli, misurazioni, rilevamenti vari da parte delle due equipe medico-scientifici, quelli del Dottor Trabucchi, tramite i suoi due assistenti provenienti dal Centro di medicina dello sport di Verona e quelli del dottor Citarella del centro Terapia Riabilitativa di Reggio Emilia, via per la 100 km, alla quale hanno fatto seguito alle ore 9.00 la partenza della maratona e delle altre distanze intermedie. Già dalle prime ore del mattino il circuito è stato preso d’assalto sia dai podisti provenienti non solo dall’Emilia-Romagna, anche dalle regioni vicine, sia di semplici appassionati che, senza pettorale, non hanno voluto mancare, neanche in questa domenica di sole ottobrino, percorrendo qualche chilometro o semplicemente allenandosi in un posto diverso dall’abituale, oppure semplici curiosi. In sella ad una bici, Giorgio Cimurri che ha percorso accanto ad Antonio Tallarita alcuni giri della pista, intitolata al padre Giannetto.

La prima sorpresa della giornata (annunciata) è stata la presenza di Stefano Morselli, socio fondatore del sito podistico più famoso d’Italia, www.podisti.net, che ha installato una telecamera per la diretta web, grazie al Centro E-Learning dell’Università di Modena, poi pettorale n.50 è partito per un lungo in vista di New York, fermandosi però alla mezza maratona. La diretta web di cui si ringrazia il sito podisti.net è durata poco meno di tre ore.

La corsa di Tallarita e soci è iniziata con il direttore del CTR il Prof. Buffagni a fare qualche giro insieme. Al suo fianco Enrico Vedilei, consigliere IUTA, responsabile del settore tecnico dell’Ultratrail, che si è fermato alla distanza classica della maratona. L’amico di Tallarita, Stefano Verona, reduce dalla 24 ore di Fano, anch’egli fermo al traguardo della maratona.

Antonio Tallarita concluderà la sua terza prova, fatta di 100 km, dopo 10h29’11’’.

Marinella Satta ha concesso il bis: dopo l’exploit di sabato, entrando per la seconda volta di diritto nel GWR (Guinness World record) per aver percorso un’ultramaratona palleggiando con un regolamentare pallone da basket, fermandosi a 55 km, domenica ha conseguito l’ulteriore risultato di due ultramaratone consecutive, sempre palleggiando. Oggi Marinella si è fermata a “soli” 50,078 km.

L’altra sorpresa della giornata non è positiva vista in ottica Guinness e riguarda Angela Gargano che, complice una caviglia gonfia, ha optato per la maratona, abbandonando quindi il sogno a lungo accarezzato, di terminare le 10 100 km consecutive. “Ognuno deve fare quel che si sente di fare..” ha dichiarato Angela, “essere consci dei propri limiti. Era il momento di fermarsi e l’ho fatto!”. Un po’ di amarezza, ma tanta serenità interiore per la lady di ferro dell’ultramaratona italiana, che non ha certo perso il sorriso.

Domani, lunedì 24, altra giornata attende chi desidera assistere, cimentarsi in qualche giro, allenarsi, altra giornata attende Antonio Tallarita, la 4^ giornata, la sua quarta 100 km consecutiva. C’è un traguardo da raggiungere!

Le prime foto si possono consultare al ss link http://www.fotopodisti.net/2011_08/index.php?cat=94

Risultati 3^ Giornata

Maratona

N° 51 Artoni Tito 3.19’57”

N° 36 Vedilei Enrico 3.29’12”

N° 37 Verona Stefano 3.39’41”

N° 24 Giorgio Stefano 3.57’15”

N° 23 Gemma Lorenzo 4.20’03”

N° 35 Guatelli Paolo 4.34’25”

N° 25 Liccardi Mario 5.02’45”

N° 48 Cera Giampaolo 5.19’30”

N° 26 Paracchini Roberto 5.21’54”

N° 47 Mocellin Marina 5.54’46”

N° 1 Gargano Angela 6.39’52”

N° 27 Rizzitelli Michele 6.22’39”

N° 31 Costetti Luisa 7.37’36”

Mezza Maratona

N°50 Morselli Stefano 1.53’15”

50 Km

N° 21 Ancora Vito Piero 6.02’29”

100 Km

N° 2 Tallarita Antonio 10.29’11”

Palleggiatrice

N° 5 Satta Marinella 50,078 Km in 6.07’22”

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Reggio Emilia - Ultramaratona del Tricolore (2° giorno)

Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011

In elegante abito rigato e cravatta blu, lineamenti nobili, barba bianca di qualche settimana e corti capelli canuti ex rossicci. Così s’è presentato il Presidente della IUTA, Gregorio Zucchinali, sul luogo dello svolgimento della 100 km x 10 = 1000 km, accompagnato dal dott. Massimo Pasi, componente della Commissione Medica IUTA. Giunto di primo mattino, con la sua presenza ha voluto rimarcare l’importanza di una gara, aperta a tutti, che si effettua per la prima volta in Italia, e che schiude grandi scenari al movimento nazionale dell’ultramaratona. Con tono pacato, voce suadente e accento bergamasco tanto quanto basta, ha incoraggiato tutti, ha apprezzato la severità dell’organizzazione, ha sorvolato sulle polemiche, non rinunciando alla sua abituale, sottile vena ironica. Insomma, con la sua presenza, il Presidente ha inteso dire: “C’ero anch’io”.

Ai tre della 100 km, oggi s’è aggiunto Antonio Mazzeo, atleta dal curriculum impressionante, che fa parte della storia dell’ultramaratona italiana.

Davide Stangherlino ha optato per la 12 ore (80,740 km il risultato finale).

Marinella Satta s’è presentata sulla linea di partenza con un pallone da basket. Al colpo di pistola, ha cominciato a prenderlo a schiaffi e a sbatterlo a terra. Solo dopo aver percorso 55,188 km e migliorato il suo record registrato nel G.W.R., ha smesso d’infierire.

I maratoneti si sono ridotti a sei: Lorenzo Gemma, Stefano Giorgio, Marina Mocellin, Roberto Paracchini, Vito Piero Ancora e Michele Rizzitelli. I tempi fatti registrare da qualcuno di questi risultano alti perché, in gara, si sottopongono al test cognitivo. Vito Piero Ancora non sazio, di chilometri, ne ha percorsi 50. Il miglior maratoneta di oggi è stato Giorgio Stefano (4.03.44).

La monotonia del circuito rende ancor più dura la gara. Per movimentarla, allorché completa il percorso della mezza maratona, ciascun atleta compie un giro con la bandiera dell’AVIS; l’operazione viene ripetuta al km 25 e suoi multipli. Quando si raggiunge la distanza della maratona o il traguardo della gara cui si è iscritti, è il Tricolore che viene sventolato. Poteva essere diversamente nell’Ultramaratona del Tricolore? Non è questa la Città del Tricolore? Siamo, poi, nel 150° dell’Unità d’Italia. Sono cominciate le piccole crisi. Dovranno superarne più di qualcuna al giorno moltiplicate per dieci. Il conseguimento del risultato ha genesi multifattoriale: stare in forma per una decade, tempo bello per altrettanti giorni ecc. Se ci scappa il diluvio di Fano, sono dolori.

Anche oggi il tempo atmosferico è stato ideale, e ha favorito podisti e paracadutisti. Dal confinante aeroporto, partivano a ripetizione aerei superleggeri che lanciavano una pioggia di paracadutisti. I concorrenti più timorosi sono rimasti a lungo con il naso all’insù. Ma non si è registrata nessuna invasione di campo.

Le noiose gare in circuito sanno anche diventare romantiche. Accade quando tramonta il sole. Mille fiaccole, ondeggiate dal vento, illuminano il sinuoso tracciato, rendendo magica l’atmosfera.

Riscaldati dal loro caldo tepore e avvolti nel Tricolore, hanno tagliato il traguardo con lo stesso tempo Antonio Tallarita e Vincenzo Tarascio (10:34:59), Antonio Mazzeo (12:58:54) e Angela Gargano (13:27:04).

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