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Ultra - Ottobre 2011

Gaiole in Chianti (SI) - L'Eroica Running

Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011

Fino allo scorso mese ignoravo completamente che in questo stupendo paesino del Chianti, si svolgesse una delle più famose Gran Fondo ciclistica del mondo. Nata nel 1997 per volontà di un gruppo di amici di quelle zone, ha raggiunto la bellezza di 4000 partecipanti provenienti da ogni continente che corrono con biciclette d’epoca e anche con abbigliamento d’epoca.

Quest’anno gli organizzatori dell’Eroica in bici, hanno deciso di promuovere una gran fondo di 65 km e una maratona da correre sulle strade dove si corre la classica cicloturistica. Non ho impiegato più di un attimo per decidere di partecipare. Il programma allettante ha invogliato altri due amici padovani e una grande trailer vicentina a unirsi a me.

Purtroppo le previsioni meteo non erano delle migliori, ma fiduciosi nel Buon Dio, sabato siamo partiti.

Il paese di Gaiole, come tutti i paesi del Chianti, è veramente un gioiello. Consiglio a coloro che non l’hanno mai visitato di andarci almeno una volta. Sarà amore a prima vista. Ma veniamo alla nostra Eroica.

Sabato sera, per la modica cifra di 10.00 euro, ci è stata offerta una cena super, conclusa con il classico vin santo e cantuccini. Alle nove, tutti a letto, anzi tutti dentro al sacco a pelo, perché, a coloro che venivano da lontano, è stata messa a disposizione la palestra.

Ieri mattina, ore sei, Massimiliano Morelli con il suo accento toscano e Luciano Morandin con l’accento padovano,ci hanno dato una squillante sveglia. Fuori acqua a dirotto. Ci siamo fatti coraggio e siamo andati verso la partenza.

Avevamo il timore, io e Raffaella, di aver freddo, di non trovare segnali, di non trovare i ristori. In sintesi, una marea di paturnie e alla fine siamo state punite per la nostra scarsa fiducia. A dieci minuti dalla partenza, un leggero venticello ha spazzato le nuvole, è uscito un sole caldo che ci ha accompagnato per tutta la gara e il cielo era di un azzurro spettacolare.

Per descrivere il panorama che ci circondava sarebbe stato utile il pennello di un pittore da quanto era meraviglioso. Vigneti a perdita d’occhio su dolci declivi, una festa di colori sugli alberi,borghi antichi e castelli meravigliosi.

Nel frattempo i chilometri scorrevano sotto le nostre gambe e i ristori si succedevano con regolare cadenza ogni 5 km. Preciso, ristori forniti di ogni ben di Dio e allietati dalla gentilezza dei volontari. Segnaletica perfetta, la freccia dell’Eroica svettava ad ogni passo.

Partecipanti a questa prima edizione eravamo veramente pochi, infatti mi auguro che questa manifestazione cresca e raggiunga il numero che ha raggiunto l’Eroica in bici, ma io ho avuto la fortuna di trovare due o tre amici toscanacci e, tra frizzi e lazzi, poco dopo sette ore e mezza di cammino, siamo arrivati al traguardo.

Consegna del pacco gara, che da solo valeva il costo dell’iscrizione, spogliatoi e docce calde per tutti. Il pasta party offerto è stato un vero e proprio pranzo party, dal primo fino al dolce. Dimenticavo l’ultima cosa. Essendo la più anziana, il Presidente dell’organizzazione, mi ha offerto una bottiglia di Chianti come premio, anche se non previsto dal regolamento. Sono astemia, quindi farò felice qualche amico.

Conclusioni su questa stupenda avventura, augurandomi di non venir derisa. Il Buon Dio ci ha veramente graziati perché una giornata così bella, neppure il più valido dei metereologi avrebbe potuto prevederla. Mi auguro che coloro che amano i trail, il prossimo anno, accorrano numerosi perché è un’emozione da vivere.

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Reggio Emilia - 10%100=1000 km (10° e ultimo giorno)

Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011

E’ finita! Domenica sera, 30 ottobre 2011, verso le 21.00 al Campo ciclistico Cimurri di Reggio Emilia, Antonio Tallarita dopo 120h39’09’’, conclude la sua bella e massacrante avventura umana e sportiva che tanto clamore, invidia, emozione, ammirazione ha avuto durante i 10 giorni di gara.

Per aspera sic itur ad astra, per vie tortuose, Tallarita è giunto dove pochi, pochissimi, sono giunti. Non sono tanti gli uomini e le donne che in Italia hanno corso per 10 giorni consecutivi e, per almeno 100 km al giorno. Sono pochi: Lucio Bazzana, alla 10 giorni di Atene, con poco più di 1.000 km, Italo Orrù e Alex Bellini, alla Los Angeles New York, più di 70 giorni per circa 80 km al giorno. E ora, nell’Olimpo di chi ha percorso per tanti giorni consecutivi, l’ingegnere dirigente alla Lombardini, Antonio Tallarita, una vita dedicata allo studio e al lavoro, all’amore della sua vita, la prof Gabriella, e poi, verso i 45 anni una nuova attività, la corsa! Dapprima solo maratone, poi ultra, poi la 24 ore fino ad arrivare al 2011 intenso sotto il profilo sportivo: la 24 ore di Sarvari, in Ungheria, ma soprattutto la Torino-Roma 2011, quasi 720 km vinta. E poi con l’amico dottor Roberto Citarella la domanda: perché non organizziamo qualcosa di particolare? L’idea, tra le altre, venne da un’altra grande donna dell’ultramaratona che forse non ha vinto medaglie mondiali, ma è colei che si è spinta più di tutte un po’ più in là anche lei: dopo la sei giorni di Antibes, la 10 giorni di Atene, circa 850 km percorsi sin dal primo metro con le vesciche e problemi vari. Ci voleva riprovare, e allora, anche per questo Tallarita si era convinto: perché non organizzare in Italia qualcosa di simile? Non dieci giorni continui, ma a blocchi! 100 km al giorno per 10 giorni! Trovata la formula in tre mesi, con l’aiuto del CTR di Reggio Emilia, la Podistica Biasola, la sua società guidata da Giuliano Mainini, e pochi amici veri, è riuscito ad organizzare quel gioiello che va sotto il nome di Ultramaratona di Reggio Emilia, 10%=1000 km. I timori tantissimi, non tanto sulla fattibilità dell’evento, ma su come l’opinione pubblica avrebbe reagito. Stimolato e incitato e confortato da amici, superati i timori, il 23 ottobre ecco un po’ di temerari pronti sulla linea del circuito ciclistico Cimurri, una nuova struttura adatta non solo per ciclismo, ma anche come gare di ultra, oppure gare di atletica leggera, come i cross e non solo. Un ottima logistica per molti avvenimenti futuri!

Raccontare questi meravigliosi, difficili 10 giorni non è semplice, dalle ragazze dell’atletica leggera della Reggio Event’s, alle tante scolaresche che hanno corso nelle mattine di fine ottobre, preferendo di gran lunga un giro o due del campo, piuttosto che le lezioni in aula, ai ragazzini del ciclismo, ai giocatori della reggiana, alla squadra di football americano, gli Hogs di Reggio, che hanno “provato a prendere Tallarita”. All’Olimpionico Giuliano Razzoli che ha voluto correre con Tallarita. Anche alcuni Assessori hanno voluto provare l’ebbrezza di correre con un grande uomo e sportivo come Antonio Tallarita. Colei che invece dopo tre giorni si è arresa alla più clemente maratona quotidie, è stata Angela Gargano, in dieci giorni, ben tre 100 km per lei e 7 maratone! Altro record! E che dire della simpaticissima Marinella Satta, che ha corso due ultramaratone, l’una di 55 km, l’altra 50 km, consecutive palleggiando con un pallone da basket. Non risulta che al mondo ci sia donna che abbia mai provato solo a fare una maratona con un pallone da basket! Non è cosi facile e ridicolo come possa sembrare, provare per credere! Poi gli altri amici del Club Supermarathon Italia, senza il quale Antonio avrebbe avuto di corsa molta meno compagnia, ma il Club anche in questa occasione si è dimostrato “amico”. L’amicizia uno dei valori fondamentali anche e soprattutto nello sport! Vito Piero Ancora, ha dimostrato una caparbietà fuori dal limite, correndo per dieci giorni 50 km al giorno, la metà di quel che faceva Tallarita.

Marina Mocellin, Stefano Giorgio, Massimo Petruzzelli, Lorenzo Gemma, Roberto Paracchini, Michele Rizzitelli, hanno corso 42 km ogni giorno per 10 giorni..e avrebbero continuato se la festa non fosse finita! Il grande Antonio Mazzeo, presente per due 100 km, il suo modo di dare uno schiaffo alla terribile malattia! Vincenzo Tarascio, Antonio Mammoli, Stefano Santarini, Adele Di Lorenzo, Francesco Capecci, Davide Stanghellini (12 ore), Bien Sen Du, presenti per un’altra 100 km insieme all’amico Tallarita. Ad essi altri amici che hanno condiviso un giorno di maratona, due, o sono ritornati, altri si sono aggiunti, solo per esserci, correre insieme “all’amico”, solo per stargli accanto, perché al campo Cimurri, per dieci giorni, si era formata una grande e bella famiglia.

Tante cose da dire ancora, tante persone da ringraziare: il citato CTR di Reggio Emilia, con il dottor Roberto Citarella, il primo che ha creduto in tutto questo, i suoi assistenti e la sua portavoce, Lauretta che ha aggiornato con foto e notizie il blog del CTR, per tanti giorni. Il dottor Pietro Trabucchi e i suoi ragazzi dell’Università di Verona, Pietro e Matteo, senza i quali non si sarebbero potuti avere begli spunti di riflessione, che verranno analizzati e poi portati all’attenzione dell’opinione scientifica. La Podistica Biasola, il Presidente Mainini e i suoi fidi volontari, senza i quali tutto questo non sarebbe potuto essere! La cucina aperta dalle otto di mattina fino a mezzanotte, per dieci giorni, l’accoglienza che è dono, il clima di familiarità cui hanno contribuito, un doveroso grazie! Dirigenti della Lombardini, ove lavora il nuovo recordman della 10 giorni, i media che si sono interessati all’evento, contribuendo a svegliare e parlare di sport poco noti e conosciuti. Il gruppo sportivo ciclistico Emilia del Campo Cimurri che ha ospitato l’evento, con il suo presidente e i suoi volontari che stanno sistemando il circuito per ospitare anche altri eventi oltre a quello ciclistico. La IUTA, con il Presidente Gregorio Zucchinali presente il primo giorno e il segretario, nonché coordinatore tecnico federale Stefano Scevaroli, presente l’ultimo giorno, ma soprattutto c’è da ringraziare qualcuno in particolare: i Giudici Fidal e Uisp! I giudici, nonché cronometristi, senza i quali davvero questa manifestazione non avrebbe potuto essere! Vincenzo Mandile, giudice responsabile Fidal e cronometrista, Robin Rivi, iscritto all’albo nazionale Fidal cronometraggi, Alberto e Claudio Iotti, e ancora Cristian Mainini, Giudice nazionale Fidal, nonché Presidente provinciale UISP Reggio. Con il loro prezioso contributo, il loro certosino, silenzioso lavoro quotidie, per dieci giorni, poco dopo l’alba fino a mezzanotte circa, per dieci giorni, fermi, convinti, decisi, professionali, che hanno gestito ogni piccola grande situazione con dedizione e professionalità. I ringraziamenti al loro operato non saranno mai abbastanza! Come non ci sono parole per il supporto vero, quello morale, quello degli affetti più cari: la moglie, Gabriella, la suocera, i nipoti, il fratello Salvatore. Sono tutte queste persone che hanno davvero vinto, sono gli affetti più cari che contano, e non c’è Guinness World Record che tenga di fronte a ciò! Grazie per averci regalato altri dieci giorni di grandi emozioni! Per aspera sic itur ad astra! Ad majora Antonio!

Risultati 10^ Giornata 

Mezzamaratona

N° 77 Spitali Andrea 1.33’05”

N° 58 Barilli Italo 1.40’54”

N° 82 Sidoli Giuliano 1.48’07”

N° 57 De Chiara Matteo 2.08’26”

N° 78 Landolfi Roberto 2.08’26”

N° 15 Moscardini William 2.08’43’’

N° 80 Bilardo Gaetano 2.17’50”

N° 79 Vannini Claudia 2.18’59’’

N° 56 Togni Giuseppe 3.33’11”

Maratona

N° 45 Vandelli Aligi 3.51’18”

N° 59 Del Bue Danilo 3.55’01”

N° 24 Giorgio Stefano 3.56’35”

N° 43 Petruzzelli Massimo 4.16’03”

N° 27 Rizzitelli Michele 4.44’34”

N° 50 Stampfer Hartmann 4.46’23”

N° 46 Zecca Luigi 4.54’09”

N° 23 Gemma Lorenzo 4.58’25”

N° 26 Paracchini Roberto 5.17’55”

N° 36 Huynh Thi Lang 5.25’13”

N° 47 Mocellin Marina 5.49’45”

N° 53 Funghi Enzo 5.49’45”

50 Km

N° 21 Ancora Vito Piero 5.38’48”

N° 66 Nguyen Phi Huu 5.52’26’’

N° 38 Du Bien Sen 6.27’34’’

N° 39 Toschi Gianfranco 8.16’01’’

100 Km

N° 6 Di Lorenzo Adele 11.22’24”

N°52 Capecci Francesco 11.55’16”

N° 2 Tallarita Antonio 12.04’05”

N° 1 Gargano Angela 12.04’05”

12 Ore

N° 12 Stanghellini Lupo Davide Km 83,804

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La Sardinia Ultramarathon di Giorgio Calcaterra

Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011

Calcaterra_Giorgio_Sardinia_2011All’indomani della IV Sardinia Ultramarathon, svoltasi il 22-23 ottobre, a Macomer, in Sardegna chiesi del promoter IUTA della regione per essere aiutata a recuperare dati, flash, e quanto altro ci fosse sull’evento che, ricordiamo, era valido come Campionato IUTA ultratrail, ovvero della Associazione italiana di Ultramaratona e ultratrail. Indisponibile il promoter per sopraggiunti impegni, e, incuriosita dai racconti della mia cara amica Marinella Satta, che fu presente lo scorso anno, mi rivolsi direttamente a Giorgio Calcaterra, chiedendogli di raccontarci qualcosa sulla sua partecipazione alla Sardinia Ultramarathon, ovviamente da lui vinta e, ove vi hanno partecipato, tra gli altri, Marco Olmo e l'attuale argento mondiale ed europeo Cecilia Mora, la vincitrice. L'evento è stato definito uno dei più belli in assoluto, sia come particolarità del luogo, sia per l’ospitalità genuina degli organizzatori, in particolare la Sig.ra Norma del GS Fiamma Macomer. Giorgio, su mia insistenza, dopo qualche giorno ha risposto con un bel racconto semplice ed efficace, che ha inserito anche sul suo personale sito www.giorgiocalcaterra.com. Ringrazio Giorgio della disponibilità e del bel racconto...(Denise Quintieri – Red. Podisti.net)

La mia Sardinia Ultramarathon 2011 di Giorgio Calcaterra

Dopo aver corso una 100km, una gara di 60km mi è sembrata corta, ma non è per questo che ho deciso di correre la Sardinia Ultramarathon, ho deciso di correrla perché è una splendida gara. Lo scorso anno sono andato a vederla, ma non ho potuto correre perché infortunato. Quest'anno ho voluto quindi esserci anche come piccola rivincita personale. La gara era in due tappe. Nella prima ho corso cercando di non strafare, con nella mente la gara del giorno dopo. Non per questo però sono andato piano, gli altri atleti infatti hanno fatto una buona andatura e io non mi sono voluto lasciare staccare. Correre il trail è bello, ma bisogna stare attenti a non cadere e così sono sempre stato molto concentrato. Alla fine ho chiuso la mia mezza in 1ora e 19', al primo posto. Il giorno dopo mi sentivo bene, la "fatica" del giorno prima era ormai dimenticata e la voglia di correre era tanta. Ho voluto essere prudente e non esagerare e così ho cercato di correre in maniera rilassata, ogni tanto qualche atleta faceva degli strappi, ma per fortuna sono sempre riuscito a non perdere contatto con i primi. Fino al 45esimo km sono rimasto in compagnia di Filippo, l'atleta che poi è arrivato secondo, poi lui si è attardato e io ho concluso in solitaria la mia gara. Ogni tanto mi guardavo attorno e vedevo uno splendido panorama. Nella seconda parte ho avvertito un po’ di stanchezza e ho leggermente diminuito l'andatura, ma nel complesso sono molto contento della mia gara. Della Sardinia Ultramarathon mi ha colpito soprattutto l'organizzazione. Raramente si trovano organizzatori che tengono a tutti gli atleti. A Macomer ho visto e percepito passione per lo sport e rispetto per tutti gli atleti. Posso dire di aver fatto una bella gara ma anche di aver avuto un'ottima compagnia. Spero di poterci tornare anche l'anno prossimo, è stata un'esperienza bellissima. Grazie a tutti gli organizzatori e a che era lì per correre o comunque per condividere un week end.

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Ultimo aggiornamento (Martedì 01 Novembre 2011 00:56)

 

Reggio Emilia - Ultramaratona del Tricolore (10° e ultimo giorno)

Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011

Due ali di folla, un tappeto rosso, una fiaccolata romana e l’Inno di Mameli hanno accolto Antonio Tallarita, avvolto nel Tricolore, alla fine della sua impresa. L’ingegnere aveva trovato la soluzione alla formula 10 % = 1.000 km. Dal 20 al 30 ottobre, su un circuito asfaltato di 1.022 m, è riuscito a correre 100 km al giorno per 10 giorni, per un totale 1.000 km. Un primato, che si attende essere inserito nel Guinness World Records.

Era sera inoltrata, quando ha concluso l’ultima tappa in 12:04:05, in compagnia di Angela Gargano. Stanco, ma ancora carico di energia vitale: “E’ finita” ha esclamato, ringraziando tutti quelli che si sono dedicati a lui per 10 giorni. Il risultato è il frutto del sacrificio dei veri amici che gli sono stati vicini. Uno crede di avere molti amici; si accorge, poi, essere pochi quelli veri, essendo tutti gli altri soltanto conoscenze. Ha anche svelato il segreto delle treccine tricolori pendenti dal berretto. Sono dedicate a tre donne: alla moglie, alla madre e alla sorella.

Ha corso i 1.000 km in 120:39:09. Nel quarto giorno, ha piovuto per 8 ore; nel quinto, per 13; le condizioni atmosferiche sono state favorevoli per tutta la restante parte.

Ad un esame clinico approssimativo, appariva dimagrito, anemico, con subittero e qualche ruga in più, ma reattivo. Al momento, l’unico dato oggettivo disponibile è quello della bilancia, che segna meno 7 kg. I dati ematochimici ce li farà conoscere, nei prossimi giorni, il dott. Citarella, immagino, con valori alti delle transaminasi e, soprattutto, del CPK. Il risultato dei test cognitivi sono nelle mani del dott. Trabucchi e del suo staff.

Nell’ultimo giorno, Antonio Tallarita, nazionale della 24 ore, ha corso sotto gli occhi del Segretario IUTA, Stefano Scevaroli, presentatosi sul circuito con signora. S’è fatta vedere la squadra locale di calcio e lo sciatore Giuliano Razzoli, medaglia d’oro olimpica.

La 100 km dell’ultimo giorno è stata portata a termine anche da Adele Di Lorenzo (11:22:24) e Francesco Capecci (11:55:16). In 9 hanno affrontato la mezza maratona, in 12 la maratona, in 4 la 50 km, uno la 12 ore.

Gli instancabili sono stati Angela Gargano (tre 100 km + sette maratone), Vito Piero Ancora (dieci 50 km) e i maratoneti Stefano Giorgio, Marina Mocellin, Lorenzo Gemma, Roberto Paracchini e Michele Rizzitelli.

Siamo stati benissimo a Reggio Emilia. Sul circuito, abbiamo trascorso dieci giorni indimenticabili della nostra vita, da Guinnes, appunto. Non c’era la monumentalità della maratona di Roma, la grandiosità di New York, le montagne di Bressanone, il romanticismo della Coast to Coast amalfitana-sorrentina, che si ritrovano per grazia ricevuta. Su un anonimo spazio periferico urbano, abbiamo trovato: competenza, affetto, generosità, dedizione, entusiasmo e apprezzamento per la nostra fatica. Con la 10 % 100 = 1000 km, un seme è stato gettato in queste giornate autunnali. Date le premesse, potrà diventare una quercia maestosa. Add a comment
 

Reggio Emilia - Ultramaratona del Tricolore (9° giorno)

Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011

Beppe Togni, 85 anni, 761 maratone, che di fatica podistica se ne intende, in questo 9° giorno di gara è venuto sul circuito. Indossate le scarpette, ha percorso una quindicina di giri all’andatura che l’età gli permette. E’ il decano della maratona-ultramaratona amatoriale, senz’altro il migliore dei Supermaratoneti, che unicamente in lui si riconoscono. Ecco un esempio della sua etica. Anni fa, alla maratona di Ravenna, lo vidi correre contro senso. Pensai fra me: “Povero Beppe, ha perso il senso dell’orientamento!”. “Che fai, Beppe?” gli gridai. “Ho sbagliato strada, e mi sono ritrovato 4 km più avanti. Sto tornando indietro per ricominciare dal punto dove ho sbagliato”.

Il profumo del record, il fine settimana e la bella giornata hanno richiamato un folto pubblico e favorito iniziative. Il Servizio Sanitario Regionale ha presentato il progetto: “Positivo alla salute”; l’AVIS ha impiantato un gazebo; una ditta ha offerto cioccolata calda; una mongolfiera s’è levata da terra; i rugbisti della locale squadra hanno fatto qualche giro di pista con Antonio Tallarita. Se alla maratona di una grande città straniera ci propinano le ragazze pon pon, è cosa buona e giusta; se cose più innocenti si organizzano dalle nostre parti, si tratta di circo!

Il numero dei concorrenti è aumentato.

Sulla linea della partenza, si sono schierati:

Alla mezza maratona: Livornese Gaspare (1:56:14), Riccio Guido (2:15:13).

Alla Maratona: Borella Santo (3:34:37), Petruzzelli Massimo (3:56:12), Giorgio Stefano (4:05:24), Rizzitelli Michele (4:33:20), Gargano Angela (4:42:39), Gemma Lorenzo (4:43:50), Cera Gianpaolo (5:15:14), Paracchini Roberto (5:19:20), Mocellin Marina (5:53:01), Toschi Gianfranco (6:41:36) e Funghi Enzo (6:41:36).

Alla 50 km: Du Bien Sen (5:50:14), Ancora Vito Piero (5:57:29).

Alla 100 km: Mammoli Antonio (8:22:35), Tallarita Antonio (13:46:21), Santarini Stefano (11:21:05).

Alla 6 Ore: Capecci Francesco (54,166 km), Stampfer (51,100 km), Casotti Paolo (49,055).

Per Tallarita, questo, è il giorno prima degli esami. Dal fatto che domani tutto è finito, trae gli ultimi spiccioli di energia. Metabolismo lipidico, glucidico e protidico non contano più. E’ tutta questione di energia nervosa.

Tutte comprensibili le critiche a queste gare, durissime e noiosissime anche per me. Per concluderle ci vuole una forza morale che non posseggo. Ma non fa parte del mio costume rifugiarmi nel “Nondum matura est”. I commenti negativi non sono, però, originali: nihil sub sole novi!. Dice, infatti, il saggio: “Chi sa fa, chi non sa insegna”.

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