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Castiglion del Lago (PG) - 11^ Strasimeno

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Castiglione_del_Lago_Strasimeno_2012_collageIl the day after, ovvero il giorno dopo, torni a casa e pensi e ripensi alla due giorni sul Lago Trasimeno, in mezzo ad amici e non, in mezzo a gente conosciuta e non, in mezzo a campioni, in mezzo a tanta voglia do correre e fare bene. La Strasimeno delle meraviglie! I nomi alla Strasimeno non sono mai mancati, ma quest’anno ha avuto quel quid in più: un elevato tasso tecnico, e anche tanta sportività. La Strasimeno ha tanti traguardi, ma ovviamente il traguardo più ambito è quello della 58 km, la più lunga e più bella gara, quella che ne fa un’ultramaratona a tutti gli effetti! Dal nord sono arrivati alcuni pullman pieni di atleti, come quelli dei Runners Bergamo e quelli dei Road Runners Milano. Dal centro gli atleti della Villa De Sanctis di Roma, e poi via via gli altri, ma sono i sopracitati che si sono contesi i primi posti societari, validi per il Gran Prix IUTA di Ultramaratona. La vigilia della Strasimeno per la IUTA è cominciata con i lavori sia del Direttivo, sia dell’Assemblea generale, ai quali è poi seguita la cena ognuno con i propri gruppi o con i propri amici. Un pomeriggio di primavera anticipata di qualche settimana e la sensazione che il giorno dopo avremmo vissuto una pagina molto bella di sport. I Dreamrunners che hanno curato iscrizioni, pacchi gara e quant’altro, l’AVIS Perugia, gli immancabili amministratori delle varie cittadine interessate all’evento, e Giovanni Farano, l’anima, il cuore, l’ideatore di questo bel gioiello chiamato Strasimeno, un giro attorno al lago Trasimeno, il quarto italiano, ma il più esteso con i suoi 128 km quadrati, “un grande specchio d’acqua blu in mezzo ad una regione con il cuore verde”. E Castiglion del Lago, sorto dagli etruschi, che Federico di Svevia trasformò in fortezza da cui il nome quasi attuale “Castello del Leone”, è il fulcro di questo evento che vede la partenza quasi sulle sponde del lago, ai piedi della maestosa fortificazione di cui è composta Castiglione, per poi, dopo ben 58 km, dirigersi su per uno strappo finale in salita non di poco conto, nel centro del borgo, sapientemente tenuto, ben curato e pulito (non ho visto una cartaccia per terra neanche a cercarla con lanternino!). Un fiume in piena con più di 1500 iscritti, e a far la parte del leone la 21 km e, of course, la 58 km con più di 500 iscritti e via via le altre distanze. Ognuno dei partecipanti alla 58 km, penso possa raccontare il proprio vissuto, le proprie esperienze, senza contare il tempo finale, che come ben sappiamo per tanti è davvero relativo! Alla Strasimeno si arriva! Punto! A meno di non chiamarsi Alberico Di Cecco, Marco D’Innocenti, Francesco Caroni, Paolo Bravi, Daniele Palladino e fra le donne, azzurre come il lago, Monica Casiraghi, Roberta Orsenigo, Lorena Di Vito, Ilaria Fossati, Cristina Zantedeschi. Perché proprio loro? Perché proprio questi nomi? Ma se lo sanno anche le pietre! Alla Strasimeno c’era in ballo il Mondiale della 100 km! Già, quel mondiale che vedrà la luce domenica 22 aprile, quando il mondo correrà a Seregno, nella Brianza, che nel 2009 passò dalla provincia milanese a quella di Monza e della Brianza appunto! Quel giorno tanti avranno la possibilità di correre a fianco degli specialisti mondiali della 100 km, non certo robetta da poco! Mi viene da dire: ma avete già prenotato il vostro pettorale mondiale? Ma se siete Master, potete anche provare a vincerlo quel mondiale, nella vostra categoria of course! E sognare di battere il Campione mondiale in carica, Giorgio Calcaterra, che, in terra olandese, lo scorso anno realizzò un bel 6h27’32’’ secco sulla ruota mondiale! E già il Giorgio nazionale, il grande assente di questa kermesse…e la sua assenza si è sentita e parecchio, nominato a gran voce e sottovoce dai tanti che erano presenti sulle rive del lago. Ma non fraintendete, la sua assenza non si è sentita perché è sfuggita la vittoria ad un italiano, tutt’altro! No, quella se l’è portata a casa un determinato, grintoso Alberico Di Cecco, determinato in gara e desideroso forse di conquistarsi un posto nel cuore di molti che ancora “titubano”. C’è riuscito? I don’t no! Quel che è certo che ha realizzato numericamente parlando 13 secondi in più del suo illustre compagno di squadra che, nel 2010 puntò vincendo un bel 3h35’52’’ secco sulla ruota lacustre. Non è stata una vittoria scontata: il quotato avversario, l’ucraino Evgenj Glyva, che ha imposto un ritmo forse un po’ troppo alto e, ancor prima dei 50 km, ormai era cotto, non solo dal bel sole della giornata, ma anche dal fiato sul collo che aveva ed è a quel punto che Alberico si messo alla testa della gara per non lasciarla più. Il podio azzurro è completato dal sempre sorridente Marco D’Innocenti e il suo ormai classico arrivo con le braccia in alto a sollevare al cielo la sua piccola Luce. Quarto posto per El Fadil Soufyane, del Running Club Futura, e poi il nostro meraviglioso trio azzurro: Francesco Caroni, Paolo Bravi, Daniele Palladino. L’altra metà del cielo sopra il Trasimeno non si è poi fatto attendere molto, Fabio Costantini, il 29esimo era appena passato che dietro si intravedevano le figure più belle, Paola Sanna, al suo rientro nell’ultramaratona e nei Runners Bergamo e Monica Casiraghi che aveva fatto da battistrada, insieme alla Zanardi per quasi tutti i 57 km. Ma la salita non perdona e, mentre ancor prima la bravissima Marina Zanardi, si staccava dal quartetto che aveva concertato per tutto il viaggio, sulla micidiale salita del borgo, si stacca la Roberta Orsenigo: “Vai Monica, non ti preoccupare di me”. L’amica del cuore e di tanti allenamenti non se l’è fatto ripetere due volte, perché ormai il compito stava volgendo al termine. La Casiraghi rallenta impercettibilmente, quel tanto che basta a consegnare ai posteri la vittoria di una raggiante “Paoletta” Sanna, in 4h27’34’’, riuscendo finalmente a toccare il cielo con un dito! Arriva Monica Casiraghi, giunge Roberta Orsenigo in preda a un crampo! La piazza del borgo Castiglionese è tutta per loro! L’abbraccio del trio azzurro, sincero, spassionato, che ci ha fatto emozionare. Fra loro come fido compagno per tutti quei chilometri, Enrico Vedilei. Arriva la quarta Marina Zanardi, specialista in maratona e ora anche nell’ultramaratona. E poi subito dopo arriva una vecchia “volpe” dell’ultramaratona: Antonio Mammoli, secondo toscano alla Strasimeno dopo Daniele Giusti (24esimo). Poi le altre azzurre: quinta Lorena Di Vito, poi Ilaria Fossati e Cristina Zantedeschi. A seguire premiazioni e la presentazione della squadra che fra poco più di un mese si batterà per salire sui gradini di entrambi i podi. Ce la faremo! Abbiamo le più forti compagini al mondo, maschile e femminile! So di aver scritto più di 1.200 parole, so anche di non aver menzionato per una volta gli ultimi che hanno fatto molta più fatica dei primi, perdonatemi anche se non sono riuscita a rendere l’idea dell’azzurro di cui si è rivestita la Strasimeno 2012! E allora se proprio volete godere dello spettacolo azzurro, rinnovo l’invito a prenotare un posto oppure un pettorale alla prossima 100 km di Seregno. Se il buon giorno si è visto alla Strasimeno, sicuramente non ve ne pentirete!

Ultimo aggiornamento (Martedì 06 Marzo 2012 22:24)

 
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