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Ultra - Marzo 2012

Ch'Gaga (MAR) - 2^ Extreme Desert Cup

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

E’ partita dalle maestose dune di Ch’gaga la seconda edizione della Extreme Desert Cup, corsa in autosufficienza alimentare di 177 km non stop in tappa unica nel Sahara marocchino sul confine con l’Algeria. Unico italiano al via Giuliano Pugolotti, il runner del deserto parmigiano protagonista di tante avventure tra le dune e le sabbie del Sahara, impegnato nel portare a termine una nuova difficile impresa. La sabbia e la fatica sono elementi che hanno accompagnato Giuliano Pugolotti in tanti anni senza scalfirne la tempra e la passione. E così anche questa edizione è andata in porto con un ottimo sesto posto assoluto. Un’altra impresa da aggiungere alla collezione, passata attraverso Egitto,Algeria, Tunisia, Libia Gobi, Giordania Marocco, Polo Nord ed altro ancora.

Un’altra gara. Un’altra sfida. Qual è la motivazione dopo tanti anni?

E’ una domanda che mi fanno spesso. La risposta è molto semplice ed è legata ad una passione esagerata per questo sport. Non c’è nessun altro motivo. Passione, questo è il motore che mi fa allenare ogni giorno.

A proposito quanti anni sono che corri?

Ho iniziato nel Febbraio del 1992. Sono proprio vent’anni in questi giorni Ho corsa la prima maratona nell’ottobre del 92 a Carpi e poi da lì non ho più smesso. Ho ricordi bellissimi ma la cosa che mi sorprende di più è che penso alle corsa al futuro e mai al passato. Non mi guardo mai al passato insomma. Ho ancora voglia di emozionarmi e faticare come agli inizi.

Avrai fatto l’abitudine a queste gare estreme.

Devo confessare che ho le stesse identiche emozioni di sempre. Non riesco a dormire la notte prima della gara perché sono impaziente di partire e di provare a dare il meglio per mettermi alla prova, come accadeva tanti anni fa. Così è stato anche in questa ultima gara. La notte prima del via non ho quasi chiuso occhio e poi ricordo l’entusiasmo esagerato prima del via. Bellissime emozioni, come sempre.

Come si è svolta la gara?

La corsa è stata come sempre durissima. Quasi 180 km nel deserto non perdonano mai. Molti mi dicono che io ci sono abituato ed è facile. Non è assolutamente così. Faccio sempre molta fatica ed ogni volta che taglio il traguardo al di là della posizione sono l’uomo più felice del mondo. Qui non sai mai come va a finire. Basta un nulla per buttare all’aria mesi di allenamento. La temperatura massima è stata di circa 40 gradi ma la cosa più difficile è stata ancora una volta la tempesta di sabbia a cui credo di avere fatto una sorta di abbonamento. Il secondo giorno negli ultimi 40km è salita la forza del vento ed è scoppiata una tempesta tremenda tanto che non riuscivo a vedere neppure il GPS. Una tempesta così ti fa sentire ancora più piccolo e vulnerabile. Poi con tanta ma tanta pazienza sono andato sino al traguardo cogliendo un ottimo sesto posto.

Caratteristiche del percorso?

Tantissima sabbia soffice all’inizio poi un lungo passaggio su un vecchio lago prosciugato con fondo duro dove si poteva correre molto veloce, per continuare su una sassaia infinita. Poi di nuovo sabbia soffice sino alla fine. Insomma, non ci siamo fatti mancare niente. Poi il vento continuo sino alla tempesta. Ma ero molto motivato su qualsiasi ostacolo.

C’era una motivazione in più in questa occasione?

Sì, assolutamente speciale. Ho promesso a mia figlia Giulia che avrei tagliato il traguardo per dedicarlo ai suoi fantastici 18 anni. Sono arrivato alle 23 e il primo pensiero è stato quello di telefonare per farle gli auguri. Confesso che mi sono emozionato tantissimo. E’ una mia grande tifosa, ma lo è in modo discreto e senza darlo troppo a vedere.

Come ti sei preparato per questa gara?

Mi sono allenato tutti giorni seguendo uno schema che creo in base al mio stato fisico ed agli impegni del mio lavoro che sono assolutamente prioritari. Non ho nessun allenatore e mi piace molto provare e cambiare modi ed approccio alle gare. E’ anche questa una parte divertente del programma. Quest’anno mi sono allenato l’ultimo mese con temperature molto rigide. Spesso ho corsi i lunghi con temperature tra i meno sette ed i meno dieci per questo ho sofferto di più il caldo di altre circostanze. In generale il mio programma di allenamento è molto vario perché cerco di rendere meno noiosa la routine quotidiana.

Come ti definiresti come corridore?

Atipico in tutto. Non ho mai corso una ultramaratona su strada così come non ho mai preso il via ad una corsa trail. Eppure mi misuro sulle lunghe distanze e in fuoristrada .La prima corsa sulla sabbia che ho affrontato nel 2005 in Tunisia l’ho approcciata senza essere mai stato in un deserto, senza aver mai corso sulla sabbia, senza aver mai partecipato ad una ultra maratona, senza aver mai corso una gara a tappe, senza aver mai dormito in un sacco a pelo ed ancor meno in tenda. Anche in quel caso mi ero approcciato seguendo semplicemente la passione e l’istinto.

Quali sono i tuoi programmi futuri?

Adesso sparisco per un po’ mesi e ritorno alle mie corse quotidiane fatte di silenzio con il piacere di correre. Poi sono sicuro che fisserò qualche obiettivo e sarò di nuovo al via di qualche altra sfida per regalarmi ancora tante emozioni, nel deserto ovviamente.

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Venezia - 1^ Ultramarathon Festival

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Con il via alle ore 10.30 di sabato 10 Marzo, nel splendido Parco di San Giuliano, è andata in scena la prima edizione dell’Ultramarathon Festival di Venezia, che concentrava ben 4 gare in contemporanea (100 km, 6h, 12h, 24h) sul percorso ufficiale omologato Fidal di km 4,200.

La 100 km ha visto concludere la distanza quattordici atleti, con vittoria di Giacomo Maritati in 8h52’30'' su Barbara Galimberti, prima donna, seconda in 9h19'52”, e Paolo Bacchin, terzo in 9h31’38”. Quarto, terzo uomo, Roberto Fabbri, in 10h17’59”. Anna Carlone, settima nelle generale in 11h11’30”, e Daria Negro, dodicesima in 12h19’30”, completano il podio femminile.

La 6 ore è stata la gara più partecipata con 91 finisher. Vittoria per Marco Boffo che ha percorso 89,102 km precedendo Ivan Cudin, secondo con 82,571 e Nerino Paoletti con 81,652. Al femminile, ritiratasi intorno al 50 km Monica Carlin, la vittoria arride a Francesca Marin (5^ assoluta) con 77,505 km percorsi seguita da Sonia Ceretto, seconda con 74,130, e Lisa Borzani, terza con 71,832.

23 atleti hanno concluso la 12 ore con Andrea Accorsi ad imporsi con 129,883 km seguito da Fabio Busetti, secondo con 126,864, e da Monica Barchetti, compagna di vita di Accorsi, che vince la prova femminile, terza con 119,559. Quarto, terzo uomo, è Emanuel Robles con 112,228 km. Alessandra Rado, 15^ assoluta con 88,121, e Maria Luisa Costetti, 22^ nella generale con 67,237, completano il podio femminile.

La 24 ore è conclusa da 46 atleti con Vasile Frigura con 210,217 km percorsi a primeggiare davanti a Fausto Parigi, secondo con 209,512, e Sara Valdo, che si aggiudica la gara femminile, terza con 185,203. Quarta assoluta, seconda donna, Giancarla Agostini con 183,038, che precede Teodoro Mura, quinto, terzo uomo, con 174,566. Alessandra Ardau, 17^ assoluta con km 155,405, completa il podio femminile.

Classifiche complete su: www.cronovenezia.it

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Aspettando il Mondiale 100 km di Seregno...

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Domenica 4 marzo in occasione della Strasimeno, in una giornata perfetta sotto tutti i punti di vista, si è svolta la presentazione ufficiale della rappresentanza degli Azzurri convocati per il Mondiale 100 km di Seregno.

Presenza inaspettata e graditissima, Alberico Di Cecco che all’ultimo momento ha deciso di unirsi ai compagni di squadra a Castiglione del Lago conquistando anche una brillante vittoria.

La programmazione degli eventi che la Commissione Raduni propone agli Ultratop è davvero ricca di impegni e proposte.

Tra pochi giorni, a Venezia, al Festival dell’Ultramaratona, poi a Roma per la maratona e ancora a Vicenza per l’Ultrabericus.

Chiuderà il mese di marzo un importantissimo appuntamento a Brusson per i convocati al Mondiale 100 km che si confronteranno con i tecnici e lo staff al raduno pre-mondiale.

In occasione di ogni raduno gli atleti potranno sfruttare le competenze dei vari massaggiatori dello staff della IUTA che si avvicenderanno con il loro preziosissimo contributo.

Attendiamo ora le prove sulle varie distanze che gli Ultratop affronteranno nel Parco San Giuliano di Venezia: sono attesi Andrea Accorsi, Monica Barchetti, Marco Boffo, Lisa Borzani, Monica Carlin, Sonia Ceretto, Ivan Cudin, Stefano Montagner, Maria Grazia Villella.

Speriamo che per tutti si ripeta la festa gioiosa che ha caratterizzato il raduno sul Lago Trasimeno.

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Battista Marchesi è ripartito...

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

La crisi economica si fa sentire ovunque, si è costretti a risparmiare e tirare la cinghia. C’è qualcuno che ha persino rinunciato alla macchina, nonostante debba sobbarcarsi un viaggio di 19.100 Km lungo la Val Camonica, La Val Brembana, la Val Seraina e Montisola.

Preferisce farsela a piedi, di corsa; non spenderà un Euro, lo ha imparato nella sua trasferta in America e a Capo Nord, durante il giro di Italia ed ora… ed ora, imparata la lezione di economia, si cimenterà in terre più vicine.

Lo ha ribadito stamane scherzosamente verso le 10,30, all’Hotel Lovere, sulle sponde del Sebino, davanti ad alcuni amici, durante la partenza ufficiale della sua lunga avventura, che per nove mesi lo vedrà impegnato, consapevole e convinto che niente e nessuno lo potrà ostacolare.

"Non c’è il due senza il tre", questo è un famoso proverbio che Battista stravolgerà, compiendo per la quarta volta, la sua ennesima impresa.

Ha voluto fermarsi nel parco di quel fiume Oglio, l’unico testimone che non ha potuto testimoniare l’insano gesto di quei due, che l’anno scorso con quella lama, hanno non solo ferito la sua gamba, ma anche una parte del suo cuore.

Solo una pausa, quindi, uno sguardo fugace con gli occhi abbassati per disfarsi quella paura,che ha voluto sciogliere nel fiume. Un sospiro di sollievo e una spontaneo sussurro: “Riparto da qui, dove ero rimasto.”

Questo non è solo il suo pensiero, è quello di tanti amici che lo sostengono perché sanno quello che sta facendo. Anche il campione di ciclismo Felice Gimondi, amico di infanzia, durante un recente incontro, lo ha incitato a continuare.

Gimondi non gli ha chiesto: "Come mai, perché lo fai?" Lo sa che una domanda del genere è di difficile risposta. Infatti, tutti vogliono sapere: "Perché fai tutto questo, ci sarà un motivo?"

Marchesi, che io chiamerò ancora "Tista", risponde:”Ho vinto tante volte, mi hanno sempre affascinato i record, ma questa volta il mio obiettivo è non è il solo, c’è un sogno segreto, uno di quelli che non si possono raccontare, ma che vorrei realizzare. Lo so, ci vorranno nove mesi ancora, sono al primo giorno di gravidanza - sorride compiaciuto -, ma alla fine nascerà questo 'sogno segreto' che mi sta tanto a cuore. Non chiedetemi di svelarlo, lasciate che una piccola parte di me, non sia pubblica come il record che voglio raggiungere".

Oggi Tista ha percorso i suoi primi 74,250 km, era sereno, tranquillo, queste le condizioni che lo aiuteranno ad arrivare sempre più lontano.

 

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Castiglion del Lago (PG) - 11^ Strasimeno

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Castiglione_del_Lago_Strasimeno_2012_collageIl the day after, ovvero il giorno dopo, torni a casa e pensi e ripensi alla due giorni sul Lago Trasimeno, in mezzo ad amici e non, in mezzo a gente conosciuta e non, in mezzo a campioni, in mezzo a tanta voglia do correre e fare bene. La Strasimeno delle meraviglie! I nomi alla Strasimeno non sono mai mancati, ma quest’anno ha avuto quel quid in più: un elevato tasso tecnico, e anche tanta sportività. La Strasimeno ha tanti traguardi, ma ovviamente il traguardo più ambito è quello della 58 km, la più lunga e più bella gara, quella che ne fa un’ultramaratona a tutti gli effetti! Dal nord sono arrivati alcuni pullman pieni di atleti, come quelli dei Runners Bergamo e quelli dei Road Runners Milano. Dal centro gli atleti della Villa De Sanctis di Roma, e poi via via gli altri, ma sono i sopracitati che si sono contesi i primi posti societari, validi per il Gran Prix IUTA di Ultramaratona. La vigilia della Strasimeno per la IUTA è cominciata con i lavori sia del Direttivo, sia dell’Assemblea generale, ai quali è poi seguita la cena ognuno con i propri gruppi o con i propri amici. Un pomeriggio di primavera anticipata di qualche settimana e la sensazione che il giorno dopo avremmo vissuto una pagina molto bella di sport. I Dreamrunners che hanno curato iscrizioni, pacchi gara e quant’altro, l’AVIS Perugia, gli immancabili amministratori delle varie cittadine interessate all’evento, e Giovanni Farano, l’anima, il cuore, l’ideatore di questo bel gioiello chiamato Strasimeno, un giro attorno al lago Trasimeno, il quarto italiano, ma il più esteso con i suoi 128 km quadrati, “un grande specchio d’acqua blu in mezzo ad una regione con il cuore verde”. E Castiglion del Lago, sorto dagli etruschi, che Federico di Svevia trasformò in fortezza da cui il nome quasi attuale “Castello del Leone”, è il fulcro di questo evento che vede la partenza quasi sulle sponde del lago, ai piedi della maestosa fortificazione di cui è composta Castiglione, per poi, dopo ben 58 km, dirigersi su per uno strappo finale in salita non di poco conto, nel centro del borgo, sapientemente tenuto, ben curato e pulito (non ho visto una cartaccia per terra neanche a cercarla con lanternino!). Un fiume in piena con più di 1500 iscritti, e a far la parte del leone la 21 km e, of course, la 58 km con più di 500 iscritti e via via le altre distanze. Ognuno dei partecipanti alla 58 km, penso possa raccontare il proprio vissuto, le proprie esperienze, senza contare il tempo finale, che come ben sappiamo per tanti è davvero relativo! Alla Strasimeno si arriva! Punto! A meno di non chiamarsi Alberico Di Cecco, Marco D’Innocenti, Francesco Caroni, Paolo Bravi, Daniele Palladino e fra le donne, azzurre come il lago, Monica Casiraghi, Roberta Orsenigo, Lorena Di Vito, Ilaria Fossati, Cristina Zantedeschi. Perché proprio loro? Perché proprio questi nomi? Ma se lo sanno anche le pietre! Alla Strasimeno c’era in ballo il Mondiale della 100 km! Già, quel mondiale che vedrà la luce domenica 22 aprile, quando il mondo correrà a Seregno, nella Brianza, che nel 2009 passò dalla provincia milanese a quella di Monza e della Brianza appunto! Quel giorno tanti avranno la possibilità di correre a fianco degli specialisti mondiali della 100 km, non certo robetta da poco! Mi viene da dire: ma avete già prenotato il vostro pettorale mondiale? Ma se siete Master, potete anche provare a vincerlo quel mondiale, nella vostra categoria of course! E sognare di battere il Campione mondiale in carica, Giorgio Calcaterra, che, in terra olandese, lo scorso anno realizzò un bel 6h27’32’’ secco sulla ruota mondiale! E già il Giorgio nazionale, il grande assente di questa kermesse…e la sua assenza si è sentita e parecchio, nominato a gran voce e sottovoce dai tanti che erano presenti sulle rive del lago. Ma non fraintendete, la sua assenza non si è sentita perché è sfuggita la vittoria ad un italiano, tutt’altro! No, quella se l’è portata a casa un determinato, grintoso Alberico Di Cecco, determinato in gara e desideroso forse di conquistarsi un posto nel cuore di molti che ancora “titubano”. C’è riuscito? I don’t no! Quel che è certo che ha realizzato numericamente parlando 13 secondi in più del suo illustre compagno di squadra che, nel 2010 puntò vincendo un bel 3h35’52’’ secco sulla ruota lacustre. Non è stata una vittoria scontata: il quotato avversario, l’ucraino Evgenj Glyva, che ha imposto un ritmo forse un po’ troppo alto e, ancor prima dei 50 km, ormai era cotto, non solo dal bel sole della giornata, ma anche dal fiato sul collo che aveva ed è a quel punto che Alberico si messo alla testa della gara per non lasciarla più. Il podio azzurro è completato dal sempre sorridente Marco D’Innocenti e il suo ormai classico arrivo con le braccia in alto a sollevare al cielo la sua piccola Luce. Quarto posto per El Fadil Soufyane, del Running Club Futura, e poi il nostro meraviglioso trio azzurro: Francesco Caroni, Paolo Bravi, Daniele Palladino. L’altra metà del cielo sopra il Trasimeno non si è poi fatto attendere molto, Fabio Costantini, il 29esimo era appena passato che dietro si intravedevano le figure più belle, Paola Sanna, al suo rientro nell’ultramaratona e nei Runners Bergamo e Monica Casiraghi che aveva fatto da battistrada, insieme alla Zanardi per quasi tutti i 57 km. Ma la salita non perdona e, mentre ancor prima la bravissima Marina Zanardi, si staccava dal quartetto che aveva concertato per tutto il viaggio, sulla micidiale salita del borgo, si stacca la Roberta Orsenigo: “Vai Monica, non ti preoccupare di me”. L’amica del cuore e di tanti allenamenti non se l’è fatto ripetere due volte, perché ormai il compito stava volgendo al termine. La Casiraghi rallenta impercettibilmente, quel tanto che basta a consegnare ai posteri la vittoria di una raggiante “Paoletta” Sanna, in 4h27’34’’, riuscendo finalmente a toccare il cielo con un dito! Arriva Monica Casiraghi, giunge Roberta Orsenigo in preda a un crampo! La piazza del borgo Castiglionese è tutta per loro! L’abbraccio del trio azzurro, sincero, spassionato, che ci ha fatto emozionare. Fra loro come fido compagno per tutti quei chilometri, Enrico Vedilei. Arriva la quarta Marina Zanardi, specialista in maratona e ora anche nell’ultramaratona. E poi subito dopo arriva una vecchia “volpe” dell’ultramaratona: Antonio Mammoli, secondo toscano alla Strasimeno dopo Daniele Giusti (24esimo). Poi le altre azzurre: quinta Lorena Di Vito, poi Ilaria Fossati e Cristina Zantedeschi. A seguire premiazioni e la presentazione della squadra che fra poco più di un mese si batterà per salire sui gradini di entrambi i podi. Ce la faremo! Abbiamo le più forti compagini al mondo, maschile e femminile! So di aver scritto più di 1.200 parole, so anche di non aver menzionato per una volta gli ultimi che hanno fatto molta più fatica dei primi, perdonatemi anche se non sono riuscita a rendere l’idea dell’azzurro di cui si è rivestita la Strasimeno 2012! E allora se proprio volete godere dello spettacolo azzurro, rinnovo l’invito a prenotare un posto oppure un pettorale alla prossima 100 km di Seregno. Se il buon giorno si è visto alla Strasimeno, sicuramente non ve ne pentirete!

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Ultimo aggiornamento (Martedì 06 Marzo 2012 22:24)

 
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