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Ultra - Marzo 2012

Alla Strasimeno la presentazione della Nazionale 100 km

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Per gli ultratop, gli atleti di interesse nazionale per l'ultramaratona, il primo appuntamento di una lunga serie di raduni ed eventi nazionali ed internazionali.

A Castiglione del Lago, un buon gruppo di atleti si ritroverà ad affrontare la bellissima gara di inizio primavera: per molti di loro sarà un ottimo allenamento in preparazione ai Mondiali 100 km di Seregno, che di svolgeranno il 22 aprile.

Domenica pomeriggio, poco prima della premiazione della Strasimeno, ci sarà la presentazione della delegazione degli Azzurri convocati al Mondiale 100km, tra cui presenti Paolo Bravi, Francesco Caroni, Marco D'Innocenti, Daniele Palladino, Monica Casiraghi, Lorena Di Vito, M.Ilaria Fossati, Roberta Orsenigo, Cristina Zantedeschi.

Faranno gruppo con loro i compagni di squadra Paolo Rovera, Monica Barchetti, Andrea Accorsi, Daniele Giusti, Leonardo Sestito, Katia Acherigi, Marina Zanardi e Marco Bonfiglio insieme allo Staff Tecnico ed ai Massaggiatori (Stefano Punzo).

Buon divertimento a tutti!

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Una vita sul tapis roulant? Macché, è solo un caso della vita...

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Intini_Vito_rcord_24_ore_tapis_roulant“Dopo tante ore di corsa sono ancora al punto di partenza”. Potrebbe essere la frase d’introduzione del Faust di Goethe, ma era la frase che mi rimbombava nella testa nell’ultima ora di corsa della 24 ore sul tapis roulant, anzi “treadmill”. Permettetemi di chiamarlo con il nome anglosassone, visto che sono loro i maggiori utenti nonché inventori (R. Bruce e W. Quinton nel 1952) di questo attrezzo, oggi diffusissimo nelle case del nord Europa, ma usato anche come strumento punitivo nelle prigioni Britanniche nel 18° secolo in una versione molto primitiva. Fu però solo la ricerca di Kenneth H. Cooper nel 1968 a dare il via alla produzione di massa per l’home fitness.

Bene, il mio treadmill l’ho acquistato nel 2001 pensando di correre finalmente tutti i giorni. Le prime notti ero agitato e, appena sveglio, mi infilavo scarpe e mutande (sì, non mettevo neanche i pantaloncini) e via a fare la mia seduta di corsa. Forse perché era primavera o semplicemente mi stavo annoiando, all’improvviso ebbi una certa nausea tipo quella di Alex nel film “Arancia Meccanica”. Non riuscii più a salirci per anni, credetemi lo vedevo come l’investimento più assurdo della mia vita!

Passa il tempo e sempre più spesso mi capita di stare fuori per lavoro in città che d’inverno non permettono facilmente una corsetta all’aria aperta. Nel 2008 la svolta. Era una domenica di marzo e partii dall’aeroporto di Bari, con il termometro che segnava quasi 30°C, verso Francoforte. Nella valigia avevo solo una canottiera e dei pantaloncini corti. All’atterraggio lo shock. Il capitano annunciava la temperatura esterna di -1°C con neve. Impossibile correre con il mio bagaglio all’aperto. Dovevo rimanerci tre giorni… crisi totale. Non c’era la possibilità di acquistare un abbigliamento adeguato visto che l’evento era situato fuori città con orari di lavoro da minatori cinesi. Il treadmill è rientrato nella mia vita.

Da quell’episodio ho riutilizzato il treadmill in tutte le occasioni necessarie. Ho testato tutte le marche mondiali, ho una lista di tutti gli alberghi dove ho dormito e che hanno una palestra con il treadmill funzionante.

La “colpa” è di Antonio Mammoli.

Nel viaggio a Gibilterra, in occasione del mondiale della 100 km nel 2010, ho l’occasione di stare molto tempo insieme ad Antonio. Persona eccezionale nonché grandissimo atleta del mondo Ultra. Lui mi parlò con un tale fascino del suo tentativo di corsa sul treadmill quando aveva stabilito il “record italiano” della 100Km, che mi ipnotizzò. Tornato a casa, non riuscii a pensare ad altro. Parlai con il mio Presidente della società ASD Amatori Putignano, Lorenzo Valentini, e subito partì la macchina organizzativa per battere quella prestazione dei 100 km di Mammoli di 8:20 ore. La data ed il luogo doveva essere quella della famosa Marcialonga di San Giuseppe a Putignano di marzo 2011. Due mesi di preparazione sul treadmill volano via.

Problemi?

Sì, i tendini del quadricipite (quelli che s’inseriscono sul ginocchio) si infiammano un poco e qualche fastidiosa vescica di troppo.

Ricordi belli?

Sì, un albergo ad Herning in Danimarca con una palestra da fantascienza. I treadmill si affacciavano su una vetrata con vista panoramica su una piscina coperta con trampolino da 5 metri. Per tre giorni sono andato mattina e sera a correre per vedere i salti continui di atleti professionisti. Evitavo la cena con i colleghi per vedere più salti possibili per poi nutrirmi con spremute di frutta fresca e pane di segale con salmone all’“HealthCorner” della palestra. Che spettacolo!

La partenza della fatica era stata fissata alle ore 3.00 per poter finire in concomitanza della premiazione della marcialonga. A parte il freddo ed il vento gelido, tutto fila come per qualsiasi 100 km, si parte con un obbiettivo, si raggiunge un altro migliore o peggiore. Questa volta la fatica e il supporto degli amici Amatori Putignano sono ripagati con il tempo finale di 7:45:39.

Emozioni a non finire. Migliaia di spettatori sono coinvolti, lacrime scorrono. Una telefonata dal vivo con Antonio emoziona il presentatore. Sembrava di stare nel quadro del famoso pittore fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio “Giochi di bambini”.

Perché tanta commozione? Sembrava un caso singolare, una coincidenza di stati d’animo particolari che s’incrociano. Niente di programmato, studiato a tavolino ma neanche pensato lontanamente, ma…

Eccoci nuovamente!

Il motivo l’ho capito ora, dopo quasi un anno. Torniamo indietro ad inizio dicembre 2011. Rivedo le immagini (foto e video) della manifestazione del marzo 2011. Non riesco a trovare una ragione profonda per tanta gioia vera. Non è il grido di liberazione del tifoso “Ultra” per una vittoria della sua squadra del cuore, legata semplicemente alla rivalità verso la squadra avversaria. Chi vede gli occhi delle persone che mi circondano, trova invece una partecipazione quasi idilliaca.

Voglio capire.

Richiedo a Lorenzo Valentini di riprovare, ma questa volta nel periodo di carnevale, con una 24 ore sul treadmill, che dovrà finire con l’inizio della sfilata dei carri allegorici. Putignano, città famosa per questa festività, attira decine di migliaia di turisti ogni anno, sarà possibile ricreare un’atmosfera simile all’anno precedente? Il presidente della fondazione di Carnevale, Franco Laera, dà subito l’ok.

Si cercano i treadmill contattando i maggiori produttori sul territorio italiano. Nulla, tutti si tirano indietro nonostante avessimo proposto di ritirare e riconsegnare a nostre spese i treadmill. C’è crisi?

Mancano 3 settimane al 18 febbraio, data dell’evento, ma siamo ancora senza “tappeti”. Qui ci viene in aiuto la palestra “Joy Club” che, come l’anno precedente, ci mette a disposizione i treadmill per il nuovo tentativo. Che sollievo! Si ripete la certificazione dei treadmill, si trovano i giudici Fidal e faccio nuovamente richiesta a Ralf Laue, che registra questi tentativi a livello mondiale.

Voglio di più.

Sì, voglio essere “accompagnato” da due atleti semplici, ma d’esempio. Michele e Angela purtroppo non ci sono, stanno facendo un bellissimo viaggio intorno al globo. Ci sono Andrea e Monica! Atleti perfetti. Conoscitori di molte culture. Disponibili e generosi. Qualche telefonata di coordinamento tra le varie nevicate e dicono di sì. Vogliono provare 50 Km (Andrea) e la 6 ore (Monica).

La mia preparazione non è al meglio. Più che fare molti km riesco almeno ad allenare la mente. Corro sempre quando non ho voglia, ho fame o sono sotto stress. Mentre rimando l’allenamento quando ho voglia. Funziona!

Una contrattura alla schiena mi viene professionalmente sciolta dall’osteopata Francesco Damiani. Un personaggio appassionante, pieno di vitalità. Ma c’è anche Monti che mi ricorda che devo lavorare ancora per molti anni, e allora su e giù per l’Italia.

Arrivo due giorni prima del tentativo a Putignano, dove mi accoglie una nevicata fitta. La stanchezza si fa sentire la sera prima. Sono pieno di dolori influenzali, ma decido insieme a mia moglie Marica (sempre attenta) di preferire un paio d’infusi e decotti caldi ai soliti “FANS” (antiinfiammatori).

Sorprese.

Arrivando la mattina sul luogo dell’evento, il Municipio, vedo un parallelepipedo rettangolare alto 8 metri con la mia foto e la descrizione dell’evento! Lungo tutte le strade vicino il municipio sono disegnate delle impronte da scarpe di running con la scritta “Record Vito Intini” ad indicare la direzione dell’evento. Mi fermo qui a descrivere i contorni perché potrebbe sembrare una mia pura invenzione, ma tutta la cittadina è in fermento.

Saluto e mi coordino insieme ad Andrea e Monica con i giudici Fidal. Tre, due, uno… via. Lo sparo viene eseguito dal vicesindaco Dino Angelini.

Dopo una decina di minuti sbuca Enrico Vedilei, “il vichingo”, tra le arcate del chiostro comunale. Ha deciso anche lui di darmi un sostegno, correndo una maratona sul treadmill senza esserci mai salito sopra prima (finirà in 3:25 ore). La folla riconosce il gesto di Enrico e lo applaude: grazie Enrico!

Nel frattempo, Andrea termina la sua fatica in 3:40:25 (50 Km) ottenendo la miglior prestazione europea. Parte così anche la fatica di Monica che, dopo 6 ore, fa segnare la distanza di 67,200 Km. Mai una donna ha percorso tanti km in 6 ore sul treadmill. Per entrambi incitamenti e applausi sinceri. Grazie Andrea! Grazie Monica!

I politici si mettono al servizio del popolo.

Sembra di stare nell’antica Grecia oppure in un anfiteatro romano tra i vari gladiatori. Il Sindaco Vincenzo DeMiccolis, il vice-sindaco Angelini e l’assessore Saverio Campanella salgono a turno accanto al mio treadmill per condividere la fatica. Insieme percorrono ben 5 ore di fatica e sudore sull’attrezzo magico. Si susseguono atleti da diverse società. C’è chi percorre un’interna maratona come Giuseppe Daresta e Roberto Giannandrea, chi fa “solo 30 Km” come Giuseppe Dalena e Lorenzo Valentini, oppure Mara Lavarra e Carmine Lattarulo per fare un’ora a tutta! Sono tanti i gladiatori e dovrei rivedere le foto ed i filmati per citarli tutti. Grazie! Ma ci sono anche i gregari come Pietro Console, Anastasio, Lello, Francesco, che, con cura quasi maniacale, perfezionano il mio gesto atletico in un rito dionisiaco.

Hybris (1)

24 ore sono quasi passate. Vedo la folla agitarsi e che grida sempre più forte “Vito! Vito!” Intravedo i miei genitori nella folla, sono visibilmente commossi. C’è Andrea che mi segnala con le mani gli ultimi preziosi consigli. Il sindaco trascina il questore di Bari dalla tribuna della sfilata per venire a vedere il finale. Mancano i miei fratelli Franco e Mario che mi erano vicini l’anno scorso, ma so che mi seguono via web. Infine uno sguardo a mio figlio Peter e mia moglie Marica per farmi pervadere da una leggerezza inumana segnando una andatura di 3’30”/km negli ultimi 3 minuti!

Finisco la mia lotta indossando il capello di Farinella simboleggiando l’inizio della lotta tra il Carnevale e la Quaresima (ancora un quadro di Pieter Bruegel). Lo sparo, l’abbraccio, il pianto di liberazione, emozioni vere!

Ho capito!

Non è Vito Intini ed i suoi 220,280 Km in 24 ore sul treadmill che emoziona. È il gesto atletico vivo, la fermezza nel raggiungimento di un obiettivo, la perseveranza (grazie Trabucchi), il superamento della difficoltà immensa, la fatica vera e la riuscita dell’intento che emozionano in un mondo di apparenza. C’è fame di vita vera!

(1) Hybris è un termine che compare nella Poetica di Aristotele. Letteralmente significa: tracotanza, eccesso, superbia, orgoglio o prevaricazione (NdR).

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Ultimo aggiornamento (Sabato 03 Marzo 2012 23:38)

 

Una settimana al via del 1° Festival dell'Ultramaratona

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Con l’auspicio che sia solo la prima parola di una lunga storia, l’Ultramarathon Festival di Venezia si accinge ad aprire i battenti, accogliendo nel teatro naturale del Parco di San Giuliano, oltre 150 prodi provenienti da tutte le regioni d’Italia e anche da paesi stranieri. Il via alle ore 10.30 di sabato 10 Marzo. Forte di quel richiamo turistico frutto di una miscela tra arte, cultura e natura che solo la “Serenissima” è in grado di offrire, si fa largo ora anche al popolo dei “faticatori della strada”. Gli ultramaratoneti troveranno ad accoglierli un palco degno delle loro fatiche, arricchito con stile e competenza dai factotum dell’evento: Andrea Zambon e Enrico Vedilei, due nomi di garanzia nel campo. Forgiate le logistiche di base e smussati gli spigoli di una “prima” assai impegnativa, come quella che concentra ben 4 gare in contemporanea (100 km, 6h, 12h, 24h), il Comitato Organizzatore è lieto di annunciare le “perle” che valorizzeranno la manifestazione.

1) Percorso Ufficiale omologato Fidal di km 4,204. La scelta di un’omologazione Federale risponde già di per se ai canoni dell’alta qualità, consentendo a chi si cimenta nelle prove di poter ottenere un riscontro chilometrico “ufficiale” ed eventualmente riconosciuto a livelli di MPI (Miglior Prestazione Italiana), nel caso specifico in cui la si ottenesse.

2) Premiazioni per Assoluti e per le Categorie. Oltre ai premi “tecnici” messi in palio dall’organizzazione, l’arte dei maestri vetrai di Murano farà tappa al Festival, per il quale sono state forgiate medaglie speciali in vetro lavorato (opere uniche) e premi particolari per chi si distinguerà a livello di prestazione tecnica.

3) L’esperienza e la competenza dell’azzurro Marco Boffo (che ha testato il percorso in anteprima) hanno contribuito alla scelta di un percorso estremamente veloce, dal quale è lecito aspettarsi ottimi riscontri di performance.

4) Possibilità di posizionare ristori personalizzati all’interno di un apposito spazio, in concomitanza con 2 ristori generali ben forniti dall’organizzazione.

5) Spogliatoi, docce e strutture per il ricovero notturno degli atleti curate con dovizia e scelte in funzione delle esigenze che l’evento richiede.

Chiusura delle iscrizioni lunedì 05 Marzo 2012. In attesa di un nutrito gruppo di atleti Croati, sono già certe le partecipazioni di parecchi azzurri dell’ultramaratona, ai quali si affiancheranno tutti coloro che, nell’ultramaratona, trovano quel sorriso anche dove la fatica e il sudore vorrebbero alterarne i segni. Ma proprio qui risiede il senso di questo Festival: mostrare al pubblico della laguna che si può “imparare” ad amare le proprie fatiche, là dove diventano un posto in cui ritrovarsi sereni. Siamo certi che Andrea e Enrico sapranno trasmettere al meglio questo senso di delicata passione.

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Anteprima della 6 Ore di Putignano

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Smaltita la sbornia del carnevale e spentasi l’euforia del fine settimana dei record, la città è tutta protesa nella preparazione di una sei ore con i fiocchi. L’Amatori Putignano sta mettendo in campo le sue migliori energie nella rifinitura dei particolari che, nelle gare, fanno la differenza. L’appuntamento è in Piazza Aldo Moro-Corso Umberto alle ore 14.00 di sabato 24 marzo.

Tutto deciso per il tracciato, che sarà cittadino e lungo 1400 m. Dato il via, gli ultramaratoneti imboccheranno Corso Garibaldi per tuffarsi nel borgo antico, attraversato per 800 m secondo una traiettoria arciforme. Sei ore sono lunghe da passare e bisogna sapere ben dosare le forze, per evitare di fare avanzata francese e ritirata spagnola. E’ il tratto del percorso che invita, appunto, a mantenere bassa l’andatura per conservare le energie da bruciare nel finale di gara. Nel centro storico, caratterizzato dal bianco delle “chianche” e delle case, è consigliabile far riposare l’apparato locomotore e mettere in moto il gusto estetico. Le frequenti curve aiutano a ridurre il ritmo e permettono allo sguardo di posarsi sulle soluzioni architettoniche delle abitazioni, sui grandi palazzi, sulle storiche chiese. Nel tessuto d’impianto medievale, ricco di pittoreschi manufatti minori, quali edicole votive, archi, lunette affrescate, pozzi, “case a corte”, giardini pensili, antiche porte, contorte stradine con balconi fioriti, s’ergono maestosi ed armonicamente convivono il romanico Duomo, il cinquecentesco Palazzo Romanazzi Carducci, il superbo Convento delle Carmelitane, la facciata bugnata del Monastero e Chiesa di Santa Chiara, l’affascinante chiesetta di Santo Stefano Piccolo, la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli con il suo tetto ricoperto da chianche ed il campanile a vela. Quando si giunge davanti alla sontuosità barocca della facciata di Santa Maria la Greca, con la sua alternanza di superfici convesse e concave, conviene fermarsi, prendere fiato, stupirsi e ripartire.

All’improvviso, poi, gli spazi diventano ampi, rettilinei e ci si ritrova catapultati in Corso Umberto, di struttura ottocentesca, dove si corrono gli ultimi 600 m del circuito. E’ giunto il momento di dare importanza all’apparato locomotore. Sull’asfalto scorrevolissimo, i muscoli possono scaricare la rabbia repressa nel borgo antico.

Non è solo l’abitato cittadino a destare la curiosità. Nella campagna trionfano i ciliegi, previsti in fiore per l’occasione. E’ difficile dire se lo spettacolo sia paragonabile a quello che si gode in Giappone. Certo è che quelli del Sol Levante non danno frutto, mentre i nostrani producono la “Ferrovia”, bella, grossa e saporita. Per gustarla, bisogna ritornare a luglio. Non si contano, poi, le Grotte e le Chiesette Rupestri. Ad esempio, il trullo che si vede nella fotografia è l’entrata della “Grotta del Trullo”, una vera chicca: un concentrato di stalattiti, stalagmiti ed infiorescenze di straordinaria bellezza.

Per gli amanti dei locali caratteristici, la “Creanza”, provato di persona, serve prodotti del territorio. La farinella è il cibo tipico: uno sfarinato di ceci ed orzo tostato con aggiunta di sale. Questo alimento ha dato il nome alla maschera rappresentativa del carnevale di Putignano, Farinella.

Per gli autoctoni, è in palio il titolo di Campione Regionale della 6 ore IUTA. Tutti gli Iapigi, nelle loro sottospecie di Dauni, Peuceti e Messapi, si daranno battaglia fratricida.

Ecco quanto messo a disposizione dei faticatori della sei ore: pranzo e cena del sabato preparato dalle mamme della città, visita turistica guidata, letti in palestra, docce, trasporto da e per Bari, bed and breakfast convenzionati, risparmio sull’iscrizione per i partecipanti al trofeo Nexus. Dulcis in fundo, l’indomani partecipazione gratuita alla Marcialonga di San Giuseppe con ricco pacco gara, per un meritato scarico muscolare.

Indirizzi utili: www.amatoriputignano.it, Vito Intini (3358716301), Franco Ricchi (3298511268).

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Ritorna il giro a tappe in Tunisia

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Tunisia_Sahara_giro_a_tappe_collage_foto_Pierluigi_BeniniSi svolgerà nel sud della Tunisia dal 4 al 10 Marzo 2012 la 14^ edizione della gara podistica a tappe 100 km del Sahara.

Si tratta dell'edizione del grande ritorno in Tunisia, infatti la scorsa edizione la gara era stata cancellata a seguito dell'aggravarsi dei disordini al confine con la Libia e la conseguente mancanza delle condizioni di sicurezza indispensabili per i partecipanti. Tutto questo aveva portato alla sofferta ma doverosa decisione della cancellazione della gara, ma ora finalmente si ritorna a correre nel Sahara e nelle migliori condizioni di sicurezza per tutti. 

Dopo le varie vicissitudini avvenute nell'ultimo anno, ora in Tunisia si vive un grande cambiamento, la dittatura dell'ex presidente Ben Alì è terminata ed il paese è impegnato nel proprio cammino verso la democrazia caratterizzato si dal confronto dei vari gruppi politici che si sono costituiti, ma garantito da un ordine pubblico, curato dalla Guardia Nazionale e dai vari servizi d'ordine che rispondono direttamente al governo provvisorio che ha ripreso in pieno il controllo del paese.

E' importante inoltre sottolineare come, anche nei momenti più acuti delle manifestazioni, mai nessun turista sia rimasto coinvolto in incidenti in nessun modo.

Il numero degli iscritti ha raggiunto il numero massimo programmato di 150 e molti sono i paesi rappresentati:

La maggioranza è naturalmente costituita da italiani, ma sono presenti atleti da Inghilterra, Germania, Belgio, Olanda, Spagna, Svizzera, Islanda, Danimarca, Argentina, Usa, Ecuador, Repubblica Dominicana e Hong Kong in rappresentanza di 14 paesi diversi.

5 tappe in 4 giorni, la maratona di 42 km la prova più lunga e 8 km in notturna quella più breve per un totale di 114 km di corsa nel deserto del Sahara.

Partenza dall’oasi di Ksar Ghilane ed arrivo all'oasi di Douz, questo il percorso di gara; l’organizzazione provvede alla logistica negli accampamenti, in particolare il prestigioso servizio catering, unica gara al mondo in grado supportarlo, sarà curato tramite 3 camion speciali 4x4 e attrezzati allo scopo ed uno staff di 3 cuochi italiani e 7 assistenti, in collaborazione con le maggiori aziende italiane impegnate sull’abbinamento tra sport e alimentazione.

Saranno complessivamente 200 le persone che animeranno il deserto per la settimana di durata dell’evento.

Sarà possibile seguire la gara in diretta grazie all’aggiornamento del sito www.100kmdelsahara.com effettuato in tempo reale con tecnologia satellitare.

 

 

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Ultimo aggiornamento (Giovedì 23 Febbraio 2012 22:49)

 
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