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Ultra - Marzo 2012

Superate le 600 iscrizioni alla 50 km di Romagna

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Superata la soglia delle 600 iscrizioni agonistiche al termine dell’ultimo step possibile per iscriversi on-line. La Podistica Avis, promotrice dell’evento, ci tiene però a sottolineare che ancora oggi e domani sarà possibile aderire di persona versando 50 € presso la segreteria situata in via Garavini (150 metri prima dell’arrivo di fianco la Chiesa), mentre la mattina della gara si accetteranno solamente iscrizioni non competitive.

Favoriti. Aumentano anche i nomi dei candidati al successo finale in entrambi i sessi. Tra le dieci Nazioni straniere rappresentate, la più agguerrita è di certo il Marocco, che sarà difeso da Hicham El Barouki, Mohamed Hajjy (fresco di 1.07’ nella mezza di Napoli), Cherkaoui El Makrout e Mohamed Racchi. Il Kenya cercherà di non scendere dal trono, dopo il bis consecutivo firmato da Kipkering, difemdendosi con Zakayo Biiwott, mentre fra i top runners italiani, oltre ai già citati Emanuele Zenucchi ed Andrea Bernabei, dovrebbe esordire sulla distanza anche il trentino Giuliano Battocletti. Tra le donne spiccano i nomi di Paola Sanna e Lara Mustat, pura neofita della specialità, ma maratoneta in ascesa. Nelle ultime ore però non è detto che qualche deluso dai recenti Mondiali di 100 km faccia capolino, come ad esempio gli azzurri Antonio Armuzzi e Monica Carlin, oppure la slovena Marija Vrajic.

IUTA. Confermato che l’Associazione di Ultramaratona dalle 14,30 alle 15,30 consegnerà i premi individuali e societari del “Gp Iuta” in base alle graduatorie dell’annata appena trascorsa.

Camminate. Ricordiamo infine che per le camminate di km 11, 6 o 2, che partiranno alle 9,30, è possibile aderire solo la mattina della gara versando 2,5 €.

Complimenti. Il gruppo organizzatore e gli appassionati romagnoli salutano con affetto il 3° titolo di Giorgio Calcaterra ed il bronzo di Alberico Di Cecco, ma nel complesso di tutta la spedizione azzurra ai Mondiali-Europei di 100 Km svoltisi ieri a Seregno.

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Tor des Geants, regolamento "ad personam"

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Sono uno sportivo come tanti appassionati di trail di montagna, un appassionato che per i trail dà l’anima pur non essendo forte: scrivo la mia rabbia sul Tor des Geants, il sogno di tanti sportivi di montagna, e che quest’anno era anche il mio sogno…

Volevo iscrivermi, mi avevano detto che era difficile, e pertanto mi ero procurato due pc per avere una chance in più per riuscirci: alle 12,00 di mercoledì 1 febbraio ero già in pole position per fare l’iscrizione, e come è comparsa la scheda (con l’aiuto di mia moglie) abbiamo proceduto alla compilazione e successivamente al pagamento con carta prepagata dopodiché ci è arrivata la schermata con scritto che avremmo ricevuto via e-mail la risposta sull’esito dell’iscrizione.

Vado a vedere le mie e-mail e con ora 12,03 (la banca l’ha registrata 12,04) mi trovo il messaggio transazione eseguita, però - cosa strana - non mi arriva il messaggio della avvenuta iscrizione, anzi mi arriva una mail d’iscrizione non accettata e nella lista degli iscritti, infatti, non trovo il mio nome; però non posso tentare ulteriormente d’iscrivermi perché mi hanno prelevato i soldi dalla carta, chiedo subito a mia moglie di controllare il mio estratto-conto e risulta che sono stati prelevati 350€: pertanto ho la conferma che i soldi sono stati prelevati, ma non mi mandano la conferma di iscrizione.

A questo punto contatto anche amici che si sono iscritti, e mi dicono che la cosa è molto strana, ma che, se è stato prelevati i soldi, di non preoccuparmi, che presto mi vedrò iscritto!

Allora, tempesto di e-mail l’organizzazione, sto soffrendo perché non so cosa sia successo, non ricevo risposta, alle 12,30 le iscrizioni chiudono e io non so nulla, vivo nel panico. Alle 13,30 trovo una mail nel quale mi si dice che stanno controllando, ma io non sono tranquillo. Alle 15,46 una responsabile del T.d.G., credo delle iscrizioni, mi contatta perché stufa di ricevere mie comunicazioni, e mi dice che l’iscrizione non è avvenuta in quanto sulla carta non c’erano fondi, che non c’erano soldi, una cosa assurda, visto che solo il giorno prima la carta era stata caricata appositamente per l’iscrizione.

Allora, mia moglie (titolare della carta e mia commercialista) decide immediatamente di contattare la Banca, la quale, dopo un immediato controllo, fa sapere che alle 12,04 hanno autorizzato il pagamento, come prova un documento che la Banca ci ha inviato; la stessa Banca ci fa sapere che provvederanno loro stessi ad inviare una mail all’Organizzazione per far sapere che il problema non era nostro e nemmeno della Banca (sia noi che la Banca non riceviamo nessuna risposta in merito), i soldi mi sono stati prelevati, ma non mi è stata riconosciuta l’iscrizione: solo successivamente e stranamente alle 16,36 come prova il documento della mia Banca, mi tornano i soldi sulla carta.

A tutt’ora, nessuno si è mai degnato di rispondere, mi sono iscritto anche alle liste di attesa e mi sono ritrovato 246°; inoltre, cosa ancor più grave, ho saputo di alcuni atleti a cui è stato garantito un pettorale pur non essendo iscritti né alle liste degli iscritti né alle liste d’attesa; il regolamento, inoltre, parla di numero massimo di iscritti pari a 550 e ne sono stati iscritti 601…

In ultima analisi, provate a consultare le classifiche di due anni fa, poi quella dell’anno scorso e poi guardate la lista iscritti di quest’anno, ci sono le stesse identiche persone, facile capire che le iscrizioni sono pilotate e per forza dovevano escludere qualcuno per far posto ai soliti, meriterebbero una denuncia quando alla partenza si facessero trovare con atleti che non sono nelle liste, insomma un’organizzazione con regolamento “ad personam”, tanta pubblicità per una splendida gara che però dimostra poca serietà a livello umano e organizzativo.

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Ultimo aggiornamento (Giovedì 19 Aprile 2012 14:30)

 

Battista Marchesi lascia Rovere per Capo Nord

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Ha abbandonato Lovere dopo il recente rientro dalla Val Brembana. Preparate le valigie, Tista è ripartito per Capo Nord; non ha preso l'aereo, ci sta arrivando a piedi come nel 2005. Arriverà dopo 51 giorni rispetto ai 59 scorsi, fra una settimana ripeterà l'exploit dopo aver percorso 4028 km. Non è certamente una “puffata”, lui non si è dimenticato del passato: “Arriverò in quel freddo paese e questa volta quelle fastidiose zanzare non riusciranno a pungere la mia fantasia”.

Oggi, intanto, si scrolla di dosso i due giorni trascorsi sotto la pioggia correndo sotto un bel sole verso Esine. Non è un lamento, è solo una considerazione: “Se piove, prima o poi deve smettere”, questa è la sua filosofia, una buona suggestione per dimenticare i disagi che deve sopportare, quando è bagnato fradicio non gli è possibile fermarsi, si buscherebbe una polmonite per il freddo e allora...lui continua.

Non teme l'acqua, “sono i fulmini che sono pericolosi,” afferma con sicurezza Tista,”ho vissuto una brutta esperienza sul Monte Aga a 2700 metri circa 10 anni fa, allorquando un fulmine, non sapendo dove andare, decise di abbattersi vicino al mio braccio lasciando un ricordo che non scorderò mai. Preferisco la neve, come la bufera in cui mi sono imbattuto l'altro giorno a Berbenno bergamasco, mentre a 800 metri cercavo una via di fuga per allontanarmi dalla zona”.

Questa mattina un incontro casuale con un ciclista di Darfo, Valerio Basso: “Devo andare a Monza per lavoro, però qualche minuto ti voglio accompagnare”, rivolgendosi al Marchesi, “almeno comincerò bene la giornata”.

Dopo dieci minuti una sosta per “manutenzione”. Succede anche alle macchine di bucare, lui non sente le buche, sente però i sassi.

Un sassolino birichino si è infilato nella sua scarpa, un attimo per toglierlo e ne approfitta per cambiare la soletta, “almeno”, dice, “modifico la camminata e cerco sempre di far rullare i piedi lavorando sui talloni e non sulle punte per non affaticare le ginocchia.

Un vero paradiso del piede sono le mie scarpe speciali senza stringhe, ma con i lacci a blocco rapido molto comodo e sicuro. Pensate, mi sono state garantite per 2500 km, io però cerco di non affaticarle troppo, ogni giorno alterno le cinque in mia dotazione. Non si fermano davanti a niente, nemmeno quando sono costretto a passare in mezzo a quel gregge di pecore custodite da quei cani che digrignando i denti ci invitano a sgommare alla svelta”.

Per fortuna la vicinanza della “nuovissima passerella" in località Rogno, ci permette l'attraversamento del fiume Oglio senza particolari problemi.

Questa passerella, ci ricorda Tista, è stata costruita dal padre di un giovane ciclista Davide Fardelli, deceduto in Liguria alcuni anni fa durante una escursione e proprio il campione Felice Gimondi, grande amico di Marchesi, ogni anno organizza una corsa in questa zona per ricordare quel ragazzo scomparso.

Il momento di riflessione non fa dimenticare che è l'ora di rientrare e sarà un caso che un giovane avvocato, Giovan Battista Flaccadori, sci alpinista e prossimo maratoneta, abbia corso per alcuni chilometri col nostro Tista? Chissà, almeno lui lo potrà difendere.

E per finire la giornata una bella doccia e via, prima come spiegato nel racconto precedente di una accurata attenzione a piedi e ginocchia. Sarà una doccia speciale, sperimentata in prima persona.

“Caro Tista, non hai scoperto l'acqua calda, son capaci tutti di darsi una sciacquata”.

“Certo, hai ragione, ma io ho scoperto anche l'acqua fredda.”

“Va bene, gira sta manopola e...vai con l'acqua tu che sei esperto in acquazzoni!”

Primo: “Dirigere il getto di acqua fredda sull'addome e sulle gambe escluso la testa e schiena”.

Secondo: “Dirigere il getto di acqua calda su tutto il corpo”.

Terminare l'operazione col sistema di acqua fredda.

Battista Marchesi precisa: “Non mi invento niente, seguo solo i consigli di Davide Gaioni, il mio fisioterapista”.

“Adesso scusate vado a riposare, al mattino mi alzo sempre presto, prima che il gallo cominci a cantare, ma prima volevo avvisare gli amici che domenica 22 aprile alle ore 11,45 mi troverò nella piazza di arrivo a Lovere della corsa ”Sarnico Lovere” per una toccata e fuga, salutando gli amici di squadra della Runners Bergamo e chi ci sarà.”

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 20 Aprile 2012 08:57)

 

La 50km Lungo il Mare 2012 è mondiale!

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Nel corso dell’annuale meeting svoltosi nel Principato di Monaco, la IAU (International Association of Ultrarunners) ha ufficializzato l’assegnazione della finale del Campionato Mondiale 2012 della 50 Km di corsa su strada all’A.S.D. Podij Rajnaldi. Alla firma dell’accordo il presidente IAU, Dirk Strumane, si è complimentato con il presidente della Podij Rajnaldi, Maurizio Casonato, per il buon lavoro svolto durante la prima edizione della manifestazione, datata 21 maggio 2011.

La seconda edizione della “50Km Lungo il Mare” si svolgerà dunque il 20 ottobre 2012 e, oltre ai titoli individuali maschile e femminile di Campione del Mondo, sarà assegnato anche il titolo FIDAL di Campione Italiano di categoria Assoluto e Master.

L’organizzazione di questo evento costituisce il coronamento del lavoro svolto in soli due anni da questa giovane associazione che ha saputo accattivarsi le simpatie di numerosi dirigenti sportivi, facendo nascere una manifestazione che porta per la prima volta in Italia il Campionato Mondiale di specialità.

La scelta del lungomare di Vallecrosia e Bordighera quale sede dell’evento gratifica queste due città ma anche una terra di sportivi come la Riviera. Ora, espletate le pratiche burocratiche, si è messa in moto la macchina organizzativa: il prossimo 20 ottobre sarà certamente una giornata densa di eventi, capace di convogliare sulle nostre coste centinaia di sportivi pronti ad applaudire i più grandi ultramaratoneti, interpreti di una disciplina in grande espansione.

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Torino - 4^ 24 Ore, 1^ 6 Ore e 1^ 100 km

Ultramarathon - Ultra - Marzo 2012

Tutto vero: 218 chilometri corsi in 24 ore, sotto una pioggia battente e incessante. Oltre cinque maratone consecutive, la distanza che in linea d'aria separa Torino da Parma. E' questa la performance che ha permesso al tedesco Jens Hilpert (TUS Masseheim) di aggiudicarsi la quarta edizione della 24 Ore di Torino, prova di corsa endurance su un circuito di un chilometro tracciato lungo i viali alberati del Parco Ruffini. Dalle 10 di sabato 14 alla stessa ora di domenica 15 aprile, il vincitore non si è mai fermato, nemmeno per mangiare o per dormire. Hilpert è il primo straniero capace di aggiudicarsi l'ultracorsa organizzata dall'Asd Il Giro d'Italia Run, con la seconda migliore prestazione dopo il record di 232 km fatto registrare da Diego Di Toma nell'edizione tricolore del 2010. Originario di Francoforte, 41 anni, l'ultrapodista tedesco ha scandito i suoi passaggi più significativi (50 km, 100 km, 150 km, 200 km) sventolando una bandierina recante il totale provvisorio della distanza percorsa, per poi concludere la sua impresa avvolto in un vessillo tedesco: “Sono molto soddisfatto della mia prestazione, non avevo mai corso sotto una pioggia così insistente. Non pensavo di avvicinare di così tanto il mio primato personale di 222,870 km. Ringrazio la gente che mi ha sostenuto soprattutto nelle utime ore della mia lunga fatica”.

La 24 Ore è un inno alla fatica, una sfida contro il limite umano, un appuntamento imperdibile per i temerari ultrapodisti e per chi vuole assistere a una spettacolare vicenda di sport e determinazione. Al via uno starter d’eccezione, l’Assessore allo Sport e Tempo Libero della Città di Torino Stefano Gallo, che con un colpo di pistola ha dato inizio alla lunga fatica dei 187 atleti iscritti tra la prova individuale (107) e la prova a squadre (80). Per lunghi tratti la corsa è stata guidata da Luca Sala (Fo di Pè), Stefano Montagner (Runners Bergamo) ed Eugenio Cornolti (Runners Bergamo), quest'ultimo l'unico a mantenere un'andatura costante, contrariamente ai primi due che hanno pagato il conto della fatica nella notte. Cornolti ha così conquistato la seconda piazza finale con 211,095 km, mentre sul terzo gradino del podio è salito Piercarlo Canta (Asd Cral Gruppo Reale Mutua) con 193,732 km, che si è aggiudicato anche il titolo regionale piemontese di specialità.

Tra le donne grande prova della piemontese Giancarla Agostini (Gruppo Città di Genova), la favorita della vigilia, che ha fatto gara a sé sbaragliando la concorrenza fin dalle prime battute e conquistando la vittoria finale (e il 12° posto assoluto) con 163,236 km. Nelle ultime fasi della sua impresa la Agostini ha indossato una cuffia rosa da piscina per ripararsi dalla pioggia torrenziale: “Vincere a Torino è una grande gioia per me che sono di Carmagnola, anche se corro per una società ligure. E' il mio primo successo in una 24 Ore, peccato che il maltempo non mi abbia permesso di bissare l'ottima prestazione che ho offerto al mio debutto sulla distanza a Venezia”. Alle sue spalle Gabriella Cipriano (Balangero Atletica Leggera), 141,369 km, nuova campionessa regionale piemontese. Terza con 129,406 km Marinella Satta (Podistica Tranese) che ha avuto la forza di affondare la volata finale togliendo sul filo di lana la medaglia di bronzo a Cristina Borra (Il Giro d'Italia Run), 129,254 km, campionessa piemontese uscente.

Nella prova a staffette non competitiva (squadre composte di otto elementi) la Scuola di Applicazione dell'Esercito ha bissato il successo dell'ultima edizione completando 320 km. Al secondo posto gli Alpini di Trofarello 1 (313 km), terzi gli Alpini di Trofarello 2 (274 km).

Da quest'anno la manifestazione organizzata dall’Asd Il Giro d’Italia Run si è fatta in tre - 24 Ore, 6 Ore e 100 km – oltre ad aver ospitato il Campionato Italiano Assicurativi e Bancari di ultramaratona.

La prova sulle 6 Ore ha visto il successo di Daniele Giusti (Asd Atletica Vinci) con 75,481 km, secondo Maurizio Ammirata (La Fulminea Running Team) con 69,870 km, terzo Guido Aiazzi (Contrebandje AO022) con 68,687 km. Nella corsa rosa successo di Paola Gueli (Podistica Tranese) con 56,400 km, seconda la ceca di Brno Hana Kasova con 56,156 km, terza Loredana Sacco (Cral Gruppo Reale Mutua) con 52,330 km.

Emozioni dalla 100 Km, con tre atleti che hanno tagliato il traguardo sotto il muro delle 9 ore. La vittoria è andata a Fabio Busetti (Avis Oggiono) che ha fermato il cronometro dopo 8h36'56'', segnando il suo primato personale a una settimana di distanza dal Mondiali di specialità in programma il 22 aprile a Seregno. Secondo gradino del podio per Amedeo Bonfanti (Valdapone de Megni) che ha chiuso la sua fatica in 8h48'07'', terzo Roberto Piazzi (Fo di Pè) con 8h54''47''. Si è dovuto accontentare della quarta piazza Antonio Tallarita, già Campione Europeo e Vice Campione mondiale a squadre di 24 Ore a Brive (Francia), nonchè vincitore nel 2011 della Torino-Roma No Stop, corsa in linea di 712 km organizzata dal sodalizio presieduto Enzo Caporaso: “E' bello correre su un percorso perfetto per questo tipo di manifestazioni. Complimenti a tutti gli atleti e ai tifosi, davvero eroici nel non arrendersi alla pioggia scrosciante. La speranza è che la 24 Ore di Torino riesca a coronare il suo sogno di ospitare il Mondiale del 2015”.

La 24 Ore di Torino partecipa infatti a sua volta ad una competizione speciale, quella per l’assegnazione dei Campionati Mondiali di specialità del 2015, anno in cui la città di Torino spera di fregiarsi del titolo di Capitale Europea dello Sport. «La 24 Ore del Parco Ruffini - così l’assessore Stefano Gallo, starter d'eccezione della corsa del Ruffini - è una manifestazione alla base della nostra candidatura per il 2015. La speranza è che l’evento targato Il Giro d’Italia Run faccia aumentare le probabilità della Città di aggiudicarsi l’ambito titolo».

Così Enzo Caporaso, l'organizzatore: “Nonostante la pioggia che ha flagellato senza soluzione di continuità la nostra corsa, festeggiamo una prestazione davvero importante che ha permesso a Jens Hilpert di essere il primo straniero a scrivere il suo nome nell'albo d'oro della 24 Ore di Torino. Un fatto questo che, sommato al secondo posto della ceca Hana Kasova nella 6 Ore, oltre a confermare la caratura internazionale dell'evento, è di buon auspicio per l'assegnazione all'Asd Il Giro d'Italia Run dell'organizzazione del Mondiale di 24 Ore del 2015”.

Il commento finale è di Gregorio Zucchinali il presidente Iuta (Italian Ultramarathon and Trail Association) che, partecipando alla 6 Ore, ha corso la sua 263^ tra maratone e ultramaratone: “Complimenti a Enzo Caporaso e al suo staff del Giro d'Italia Run, unica realtà del Piemonte a promuovere l'ultramaratona. Non è facile mettere in piedi una manifestazione di questo tipo, per di più funestata da un clima pessimo con temperature invernali. E i miei complimenti più vivi non possono che andare anche agli atleti, davvero stoici nell'affrontare sotto la pioggia le fasi notturne della gara”.

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