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"Nistri, ti racconto la mia Nove Colli Running..."

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

Salve Nistri, anche quest’anno due righe. Ormai è una tradizione condividere nel post-gara (Happines only real when shared), e poi, come al solito, i cento del Passatore ci faranno commentare, ridere e ri-dire, parlare e vivere dentro la corsa e per la corsa!

Le macchine, gli assistenti, la gente, il meraviglioso ed allegro caos intorno, faranno da cornice gioiosa al carrozzone della “più mitica” cento che esista!

Cesenatico, canale, ore 12.00 di sabato 20 Maggio 2012, parte la Nove Colli Running!

Anche per chi partecipa solitamente a queste gare, il nome incute sempre “temibilità”. La fama è dovuta all’essere una delle gran fondo ciclistiche più importanti d’Italia, ma un gruppo di pochi, qualche anno fa, decise di crearla, ahimè, running! Il suo mitico ideatore, Mario Castagnoli, essendo a conoscenza di due miei precedenti ritiri (le mie prime due partecipazioni 2008 e 2009) e di un solo finisher (2011), mi disse prima di partire: “Devi pareggiare!”. “E’ una parola!” Risposi.

Sentivo già la fatica immane dentro di me e l’impotenza che quelle alture ti danno mentre le percorri, e per questo ero già “a terra”. Fra l’altro, aver già finito una gara del genere ti appaga e la coscienza di questo rende più onorevole -e per questo più facile- il “ritiro”! A molti potrebbe sembrare una sottigliezza -avendo preso spesso lo sport una piega troppo consumistica- ma quest’anno avevo la maglia della mia cittadina: Empoli! Lo scorso anno correvo con altra squadra a cui sono legatissimo, ma la mia città ricorda sempre qualcosa di affettivo, di familiare, di emotivamente diverso, di più grande!

Insomma, partenza! Primo Check-Point (Pieve di Rivoschio), lo supero con onesto vantaggio e apprendo che un nostro amico si sarebbe ritirato. Questa cosa -ogni volta che durante una gara accade- mi dà sempre tristezza, angoscia e malinconia per non poter eventualmente condividere l’arrivo con più amici! Ad una signora di un controllo numerico chiedo scherzando, mentre le scandisco il mio numero (il 60), di scriverci vicino “la leggenda”! Sorride e subito dopo mi domando:”Avrà capito che scherzavo?”

Corro! Trovo David con cui proseguo per alcuni km poi, lui più veloce, mi stacca. La tradizione dei supereroi prosegue perché arrivo con Gian Luca al Barbotto e quì massaggio nei tempi dovuti, due battute utilissime all’animo con l’amico Andrea e via! Mamma mia, che fatica! Di lì a poco arriva la crisi, ore 2.30-3.00 a.m. comincia la stanchezza infinita, il terribile sonno, il dolore urente ovunque, vesciche, freddo, sembra il racconto di una guerra e lo è: la sola guerra che noi uomini dovremmo fare!

A Perticara -4° C.P.- trovo il mio grandissimo amico Gianni M.! Questo non mi consola, perché lui è troppo forte per “far testo” sulle mie possibilità di essere lì in quel momento! Riparto con uno stato d’animo che prelude al ritiro anche se cerco di allontanare quel pensiero dalla mia mente. Poi, quel cielo con quelle stelle così nitide, sembrava mi suggerissero: “Continua!” Sono piuttosto disilluso sulla poesia della vita, ma questa è la notte della Nove Colli, non una qualsiasi!

Ad un altro controllo numerico sul percorso, dico alla signora di prima che sono "meno leggenda del controllo precedente” (credo sia stata superflua quella precisazione: si vedeva ad occhio nudo che ero “meno leggenda”!). E che fare? Senza pensare alle vesciche ormai diffuse su entrambi i piedi e precisamente agli avampiedi, continuo a correre!

Pugliano, e supero il 5° C.P, Ponte Uso -6° C.P. e già cominciano i gruppi di ciclisti della gara di Gran Fondo. La pioggia è cominciata a scendere alternativamente da un po’. Non so dirti l’ora, perché l’orologio l’ho smesso di guardare da tempo per non impaurirmi. Ero sempre in crisi! L’assistenza è stata impeccabile ed è stata anche la sua tenacia (the Veil) a non farmi mollare!

Non potevo –dopo averla fatta stare una notte sveglia- non dare tutto fino in fondo per arrivare al traguardo. In un occasione ho purtroppo rallentato il transito dei ciclisti per prendere l’acqua …tanto barellavo! Ma Nistri, come ti ho già detto altre volte, ad un punto scatta una molla! Una grande molla! Qualcosa che, se non scatta, per me prelude al ritiro! E lotto con ogni forza perché “scatti”!

Sento l’ultimo C.P.: Savignano, poi c’è l’arrivo! Incredibile, la signora del controllo numerico che ogni volta mi regalava incoraggianti, sorrisi, mi regala un arrivederci all’arrivo e allora… la leggenda continua!

Inizia l’aspetto per cui vale la pena di fare 28 ore e 18 minuti di corsa estenuante e mortale! Già, a quel punto, nella mia mente l’arrivo è nitido, davanti a me. L’ho aspettato un giorno ed una notte! A quel punto da disilluso sportivo quale sono -in generale - mi stupisce l’emozione che provo mentre indosso la maglia dell’Atletica Empoli!

Mi ha “tirato dentro per iscrivermi” a questa squadra un mio collega e amico di corse e non credevo che –personalmente e a questa età- mi facesse questo effetto. Non vedevo l’ora di indossare quella maglia per l’arrivo. Non mi possono scambiare per un altro: sono d’Empoli! Non è un posto qualsiasi, è la mia cittadina! Ci sono le mie radici, i miei amici, il mio lavoro, i miei affetti! E a quel punto stacco!

Chi avevo dietro proprio non so! Forse nessuno, forse zero! Mah! Non so! Incontro il mio amico di “scherni” Andrea e lo pungo un po’, dovevo! Ma con la gioia di vederlo lì! Taglio una rotonda, dopo 190 e passa chilometri non credo sia punibile, e corro! E ti preciso: corro! Supero altri grandi amici di ultramaratone e di ventura e, quando arrivo sul viale del traguardo, alla mitica svolta rallento e guardo dietro, vedo un sereno buon chilometro di "nessuno", davanti quei mitici gonfiabili blu tanto sospirati e mi comincia il magone!

In quel momento mi chiama uno degli ultramaratoneti-amici più forti del mondo (e credimi Nistri, non è per dire!) il parmense Paolo B. e gli grido con gioia: “Noi siamo i soliti, quelli così!”, mi sorride e con quell’augurio corro, caz** se corro!

E poi le lacrime, mai ovvie, gli applausi, il saluto dei ciclisti, della Veil, di Castagnoli, e che dire.. la maglia della mia squadra, della mia cittadina al traguardo, una cosa così grande con una fatica così semplice! Questo mi fa meditare.

A sabato Nistri, alla umile, nostra vittoria di esserci!

NCR 2012 Finisher (n° 60)

 
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