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Ultra - Aprile 2012

Cortina d'Ampezzo (BL) - 6^ Lavaredo Ultra Trail

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

Cortina_d.Ampezzo_Lavaredo_Ultra_Trail_2012

Partita per la prima volta da Cortina, la sesta edizione della Lavaredo Ultra Trail ha portato 1.020 atleti nel cuore delle Dolomiti italiane, sulle spettacolari Cinque Torri e sulle famosissime Tre Cime, con un percorso di 120 km e un dislivello complessivo di 5.740 km. Con un clima temperato ma umido, 502 ultra-runner estremamente allenati e provenienti da 25 Paesi si sono messi in marcia venerdì 29 giugno alle 22 per correre una delle più favolose e tecniche ultra maratone d’Europa. Gli atleti hanno corso durante la notte, mentre la mattina ha portato un sole rovente che ha fatto salire la temperatura oltre i 30° durante il giorno. Folle di spettatori hanno seguito fedelmente la corsa, salutando gli atleti lungo il percorso e accogliendoli sulla linea d’arrivo.

Iker Karrera (ESP) e Sebastien Chaigneau (FRA) hanno dato il ritmo sin dall’inizio per la maggior parte della gara. Karrera, tuttavia, ha aumentato il passo lungo i 25 km finali andando a conquistare il titolo 2012 con un tempo di 12h26m29s. “È stata un’esperienza straordinaria, piena di emozioni. Le caratteristiche tecniche della corsa mi si addicevano perfettamente. Ho portato a termine una performance straordinaria e quando ho iniziato la gara non me lo sarei davvero aspettato”, commenta Karrera.

Sebastien Chaigneau si è invece classificato secondo con un tempo di 12h42m30s. “La gara è stata molto dura e impegnativa, ma sono contento di essere arrivato secondo perché stavo per ritirarmi al Rifugio Auronzo a causa di un forte malessere”, spiega Chaigneau. “Iker ha corso davvero bene e sono felice di essere arrivato solo pochi minuti dopo di lui, è un atleta straordinario. La Lavaredo Ultra Trail è una delle mie gare preferite e il mio obiettivo era quello di arrivare fino in fondo pur non essendo in perfetta forma”.

L’ultra runner ungherese Nemeth Csaba è arrivato esattamente un’ora dopo Chaigneau, finendo la gara con un tempo di 13h42m03s. “Sono molto soddisfatto di questo terzo posto, poiché questa è una delle corse che preferisco e fa parte della mia preparazione per l’Ultra Trail du Mont Blanc”.

L’atleta Zigor Iturrieta (ESP) ha tagliato il traguardo solo 18 minuti dopo, conquistando il quarto posto.

Delle 51 donne in gara, l’ultra runner italiana Francesca Canepa ha corso un’ottima gara ottenendo il primo posto in 15h58m02s. “Sono entusiasta del risultato, non solo perché ho vinto la gara per la categoria femminile, ma anche perché ho ottenuto il 10° posto assoluto!” dichiara un’esultante Canepa. L’atleta Fernanda Maciel (BRA) ha concluso al 2° posto con un tempo di 16h29m02s: “Anche se non è stata la mia prestazione migliore, sono molto contenta di aver portato a termine una gara bellissima, su montagne magnifiche, con persone straordinarie e un supporto unico”, commenta Maciel.

Katia Fori (ITA) si è classificata terza, con un tempo di 17h28m39s.

Novità per il 2012 è stata la Cortina Trail, gara di 50 km per un dislivello totale di 2.500 m, che è partita sabato 30 giugno alle 9, sotto un limpido cielo blu. Tra i 509 atleti che vi hanno preso parte nonostante il caldo, Nicola Giovannelli (ITA) ha vinto la gara per la categoria maschile con un tempo di 4h 34m 22s, mentre Chiara Parigi (ITA) si è classificata prima per la categoria femminile con un tempo di 5h49m44s.

La Live Trail APP ha consentito ai runner di condividere i loro progressi con i famigliari, gli amici e con tutti gli appassionati attraverso i post sulle loro pagine Facebook e Twitter. Ogni atleta, seguito da un chip, ha avuto la possibilità di fornire i dati sulla sua posizione e sui suoi tempi ogni volta che passava da un checkpoint, mentre la Live Trail APP, un dispositivo in grado di connettere la localizzazione ai profili social degli atleti, postava automaticamente i dettagli sulle pagine Facebook e Twitter.

Lavaredo Ultra Trail 120km: Categoria maschile

1. Iker Karrera (ESP) 12h:26m:29s 2. Sebastien Chaigneau (FRA) 12h:42m:30s 3. Nemeth Csaba (HUN) 13h:42m:03s 4. Zigor Iturrieta (ESP) 14h:00m:41s 5. Christian Insam (ITA) 14h:29m:05s

Lavaredo Ultra Trail 120km: Categoria femminile

1. Francesca Canepa (ITA) 15h:58m:02s 2. Fernanda Maciel (BRA) 16h:29m:02s 3. Katia Fori (ITA) 17h:28m:39s 4. Margaretha Fortmann (AUS) 19h:18m:19s 5. Marta Poretti (ITA) 19h:19m:58s

Cortina Trail 50km:

Categoria maschile

1. Nicola Giovanelli (ITA) 04h:34m:22s 2. Danilo Lantermino (ITA) 04h:46m:12s 3. Andrea Moretton (ITA) 04h:50m:01s Cortina Trail 50km:

Categoria femminile

1. Chiara Parigi (ITA) 05h:49m:44s 2. Lisa Borzani (ITA) 05h:55m:25s 3. Rosanna Tavana (ITA) 05h:57m:08s

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Ultimo aggiornamento (Martedì 03 Luglio 2012 12:58)

 

Tarascio primo M50 nella 100 km di Salisburgo

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

“Bella ma durissima! Un vero e proprio trail. Al traguardo sono arrivati in pochi rispetto ai 104 partiti. Se ho concluso la gara devo ringraziare Chiara che mi ha sostenuto fino alla fine. Sono contentissimo ma… distrutto dai crampi. Ottima l’organizzazione”. Questo il commento a caldo di Vincenzo Tarascio, il sociologo genovese in forza alla Sanremo Runenrs, al traguardo della prima edizione di una nuova corsa di ultramaratona, la “Mozart 100 – Ultra-Panoramalauf”, ovvero una 100 km dedicata al celebre compositore e pianista Wolfgang Amadeus Mozart nella sua città natale di Salisburgo (Austria).

Molto caratteristico e suggestivo il percorso di gara: partenza (alle 5:00 del mattino) e arrivo ai piedi del castello di Hohensalzburg, quindi strade asfaltate, sentieri e sottobosco con un primo giro di 46,421 km fino al lago Fuschhlsee e un secondo giro di 54,678 km, ricalcando il precedente, fino al pittoresco villaggio di Fuschl am See ma percorrendo anche l’intero perimetro del medesimo magnifico lago, il tutto con un dislivello di ben 2187 metri.

Alla fine, Vincenzo Tarascio, impiegando 11h15:08, ha conquistato un prezioso 11° posto assoluto, ma soprattutto ha vinto la classifica della propria categoria (M50), su questo podio precedendo un atleta slovacco e uno tedesco.

Al via 104 concorrenti di 11 nazioni (Austria, Bosnia Erzegovina, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Sudafrica, Usa); la durezza del percorso alla fine ha contato 40 abbandoni. Vincitore in 8h54:18 lo statunitense Dave James, 35enne di Phoenix, Arizona, celebre specialista di gare di ultramaratona fuori strada che vanta una presenza nella nazionale USA ai mondiali di trail. Al traguardo ogni concorrente era atteso da melodie musicali di Mozart e da un enorme e originale boccale in vetro contenente 5 litri di birra locale!

Classifiche “Mozart 100”, i migliori uomini: 1. Dave James M35 (Usa) 8h54:18 2. Bram Van Rijswijk Msen (Ned) 9h24:46 3. Reinhold Schager M35 (Aut) 9h26:28 4. Rainer Leyendecker M55 (Ger) 10h24:15 5. Rudolf Kranawitter M55 (Aut) 10h31:19 6. Max Herde Msen (Ger) 10h45:13 7. Robert Jasensky M40 (Aut) 10h45:13 8. Martin Krammer M35 (Aut) 10h57:02 9. Joel Gotsch Msen (Aut) 11h03:40 10. Harald Wurm M45 (Aut) 11h03:41 11. Vincenzo TARASCIO M50 (Ita, Sanremo Runners) 11h15:08 12. Hansjorg Zollweg M45 (Aut) 11h21:14 13. Walter Gromer M35 (Aut) 11h26:25 14. Jurgen Fais M45 (Ger) 11h43:25 15. Reto Bartmann M40 (Aut) 11h44:34 16. Markus Tinkhauser M40 (Aut) 11h44:57 17. Matthias Kreuzer M35 (Ger) 11h44:58 18. Erns Bart M40 (Aut) 11h50:48 19. Mirsad Abdakovic M35 (Bih) 11h55:07 20. Andreas Gindlhumer M40 (Aut) 11h59:17 44. Hartmann Stampfer M50 (Ita) 13h34:51, ecc.

Uomini, classifica categoria M50 (50-54 anni): 1. Vincenzo TARASCIO M50 (Italia, Sanremo Runners) 11h15:08 2. Srecko Hvalec M50 (Slovacchia) 12h30:16 3. Klaus-Peter Roth M50 (Germania) 12h49:12 4. Georg Schmidthaler M50 (Austria) 13h15:48 5. Hartmann Stampfer M50 (Italia, Bolzano) 13h34:51 6. Uwe Korth M50 (Germania) 13h55:29, ecc.

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La mia prima Pistoia-Abetone (accompagnando Sabrina)

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

Pistoia-Abetone_2012_Sabrina_Andrea_Basta conoscere un po’ la sua storia per rimanere affascinati:

L’ideatore della corsa fu Artidoro Berti (olimpionico nella maratona di Helsinki del 1952).

Nel 1968 decise di andare da solo di corsa partendo da Pistoia fino all’Abetone; in piazza alle Piramidi c’era ad aspettarlo il grandissimo Zeno Colò.

Così nasce la Pistoia-Abetone, una corsa che mi ha sempre attirato.

E’ da tanti anni che ci giravo intorno, la guardavo da lontano ma senza osare avvicinarmi, mi spaventava la distanza, l’altimetria e la frase che ti appare sullo schermo del PC quando ti colleghi al sito: “Un percorso micidiale, più lunga di una maratona, più dura di una 100Km”.

Quest’anno, io e mia moglie Sabrina, reduci da 15 giorni di ferie dove ci siamo riposati molto e corso poco, ma ad una settimana della partenza ci siamo lanciati e ci siamo iscritti. Per una coppia come noi, con tre figli piccoli, solitamente dobbiamo fare a turni per correre (uno corre e l’altro tiene i bimbi): l’organizzazione per riuscire a partecipare a una gara del genere è molto impegnativa.

Il Sabato siamo partiti per Montecreto, lì abbiamo dormito e lasciato i bimbi tranquilli a letto a casa con i nonni, sempre molto disponibili. Domenica sveglia alle 3.15, colazione abbondante e alle 4.00 partenza per l’Abetone, parcheggiata l’auto e scaricate le borse ci siamo messi ad aspettare il bus.

Nell’attesa abbiamo posato lo sguardo su gli altri podisti, barba lunga, visi affilati, sguardi un po’ assenti di chi è abituato a correre per ore e ore in solitaria, li sentivamo parlare fra loro di ultra maratone, corse di 100Km, trail su e giù per i monti di mezza Europa, ecc. ecc…

Noi abituati alle gare /camminate modenesi o reggiane dove ci si conosce tutti, ci siamo guardati e senza parlare abbiamo pensato: “Cosa ci facciamo qui?!”

Alle ore 5.00 è arrivato il bus dell’organizzazione, ci ha portato a Pistoia, non vi dico la sofferenza per chi come me soffre il mal d’auto: 1h15’ di viaggio “tutto una curva”, sono arrivato alla partenza provato con lo stomaco sotto sopra, non sono riuscito a mangiare nulla prima della partenza, ero veramente preoccupato di non farcela! Per fortuna ho al mio fianco la Sabri, “Dai Andrea adesso passa!”. Bellissima la piazza di Pistoia dove abbiamo sbrigato le operazioni di partenza, ritiro pettorali, pacco gara, consegna borse, tutto organizzato benissimo e con molta professionalità.

Alle 7.30 puntuali finalmente la partenza. Il ritmo è tranquillo, spaventati da ciò che ci aspettava, i primi 4 km in uscita dalla città sono in falsopiano, è mattina presto ma fa già un gran caldo. Dal 5°km si comincia fare sul serio, inizia la salita delle Piastre, “questa è salita vera!”, in molti ci superano, ci guardiamo, ma basta un colpo d’occhio. “Ma vanno tutti così forte?” Non ci facciamo prendere la mano, guardiamo da un’altra parte e li lasciamo andare, “tranquilli siamo all’inizio!”

Le mie sensazioni non sono buone, ho ancora lo stomaco sotto sopra dal viaggio, per fortuna che la Sabrina è sempre al mio fianco: “Coraggio Andrea!”. Finalmente al 15° Km si scollina, ora per altri 18 km la strada è tutto un su e giù con tratti di discesa ripida, “calma è ancora lunga!”

E’ fondamentale correre rilassati e alimentarsi bene, ed è quello che facciamo.

Il clima è euforico, si capisce che è un avvenimento atteso da una anno, c’è moltissima gente lungo il percorso che applaude e ti incoraggia. Si corre anche per un bellissimo tratto in sterrato ombreggiato, segue una ripida discesa e finalmente al 33° Km il paese La Lima: “E’ qui che inizia la gara!”, mancano solo …. 17 km tutti in salita (pendenza media 6% con punte al 12%), il caldo è soffocante, ci incoraggiamo a vicenda, “dai che ce la facciamo!” è dura e non saltiamo un ristoro, tutti ben forniti anche di Coca Cola e ne beviamo parecchia.

Finalmente arriva il paese di Pianosinatico, il pezzo più impegnativo.

Vedo le curve in alto che sembrano toccare il celo, “dobbiamo arrivare fin là, ma quando finisce!” . Teniamo duro, finalmente arriva il tornante che aspettavo, per un appassionato ciclista come me è un momento atteso, alzo lo sguardo e vedo attaccata al muro di sassi una targa ricordo.

Nel 1940 durante la tappa del giro d’Italia, Firenze – Modena, uno sconosciuto Fausto Coppi, iniziò sotto al diluvio un'incredibile fuga, conquistò la sua prima maglia rosa che difese sino a Milano, risultando così il più giovane vincitore del Giro, a soli vent'anni.

Per un attimo mi estraneo dalla corsa e penso che in questo preciso punto, Fausto Coppi ha dato inizio alla sua incredibile carriera (un uomo solo al comando) che lo porterà a essere ricordato per sempre come il Campionissimo.

Iniziamo a essere stanchi, le gambe cominciano a fare male, ci incoraggiamo a vicenda, “Dai Sabri, sei una roccia!”, contiamo i km che mancano, il ritmo è blando ma corriamo, siamo tra i pochi a farlo e recuperiamo molte posizioni, questo ci dà morale, “Coraggio Sabri ormai è fatta!”. So che al 46° km la salita spiana un poco, ci sproniamo a vicenda cercando di aumentare il ritmo, ma le gambe non rispondono!

Allora ci rilassiamo e ci godiamo questi ultimi km correndo tranquilli, non importa il tempo, non importa la posizione, la piazza delle Piramidi è vicina, tagliamo il traguardo insieme mano nella mano. E’ finita, ce l’abbiamo fatta, “Grazie Sabri”.

Alla fine abbiamo chiuso con il tempo di 5h30’, considerando l’improvvisazione è un buon piazzamento.

Sabrina è arrivata 13° (premiata con un prosciutto) e 4° al campionato italiano di categoria, io 92° (premiato con un salame), siamo stanchi, ma contenti.

Per la cronaca i vincitori sono Dmitry Tsyganov che ha fatto segnare il tempo di 3h31'26'' e tra le donne Monica Carlin in 4h00'35'.

E’ una gara molto sentita in Toscana, molto meno in Emilia, ma per chi ama mettersi alla prova, la Pistoia – Abetone è un appuntamento irrinunciabile.

Per il 4° anno consecutivo batte il record di partecipanti (iscritti 1700 in totale di cui più di 800 con arrivo all’Abetone), organizzazione ottima, ristori forniti di tutto sparsi per tutto il percorso (ogni 4 Km), intervallati da spugnaggi e doccette rinfrescanti messi a disposizione degli atleti spontaneamente, anche dalle abitazioni private che si incontrano lungo il percorso.

Tutte le persone che incontri sono sempre molto gentili e disponibili e per nulla infastiditi dalla corsa che per ore e ore gli passa sotto casa.

Complimenti agli organizzatori! Gestire una corsa così di 50Km in linea non è facile.

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Ultimo aggiornamento (Martedì 26 Giugno 2012 23:09)

 

Cagnano Varano (FG) - 1^ Ultramaratona del Gargano

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

Non è di tutti i giorni godere della visione contemporanea di due laghi, mare, arcipelago e montagne ricoperte di boschi. Erano presenti tutti gli elementi della natura alla 50 km del Gargano, svoltasi sabato, 16 giugno, che ha visto la vittoria di Davide Scarabelli dell’Atletica Scandiano in 3.29.14 ed assegnato il titolo di Campione Regionale Pugliese della distanza a Luisa Zecchino e Massimo Termite.

Due giri per le vie del centro cittadino e gli ulivi secolari della periferia, e via sulla panoramica che dai 165 s.l.m. di Cagnano Varano porta ai 250 s.l.m. di Sannicandro Garganico. Erano le ore 3.00 del pomeriggio, quando la gara è partita; nel cielo non c’era una nuvola e trionfava una luce abbagliante; il termometro toccava i 30°, ma la calura era mitigata da una lieve brezza marina. Ricavato nel fianco della Montagna due volte Sacra (per l’Arcangelo Michele e Padre Pio), il percorso si snodava lungo le pendici settentrionali del Promontorio. Sulla sinistra, gli ultramaratoneti avevano il monte ricoperto dalle estreme propaggini della Foresta Umbra; sulla destra, guardavano dall’alto, quasi affacciati ad un balcone, due calmissimi laghi, una sottilissima striscia di terra, un piattissimo Mare Adriatico, in cui luccicavano le perle di San Domino, San Nicola e Capraia, che si confondeva con il cielo. Queste zone, quasi sconosciute al turismo di massa che assale Peschici, Vieste e Pugnochiuso, meriterebbero maggior valorizzazione.

Dura era la via, ma non troppo perché la salita era corribile ed interrotta da frequenti tratti piani. La respirazione era frequente, ed i polmoni introducevano aria purissima profumata di gelsomino. Non si era mai soli. Anche quando si creava la selezione, c’erano le mucche, pascolanti al di là del recinto della strada, a fare compagnia.

Intorno al 29° km, giunti in vista dell’abitato di Sannicandro, il giro di boa obbligava al dietro front. La strada prevalentemente in discesa ed il traguardo, rappresentato dalle bianche case di Cagnano specchiantesi nel lago, che ora si aveva non più alle spalle ma davanti agli occhi, rendevano più sopportabile la via del ritorno. Era pomeriggio inoltrato. L’intensità della luce e dei colori si andava attenuando, ed un altro giorno stava finendo. Man mano che il sole andava a morire dietro i monti abruzzesi, la temperatura diventava più fresca e prevalevano i colori tenui e rassicuranti. Il passo dei concorrenti si faceva più stanco, e pareva scandito dal lento tintinnio dei campanacci delle mucche che perennemente brucavano l’erba. Prima di scomparire del tutto, il sole tinse di un sensuale colore rosso il cielo, l’acqua dei laghi e del mare.

Le luci accese della città accolsero la maggior parte dei concorrenti sull’arrivo. Seguirono canti, suoni e balli nell’atrio della vicina parrocchia. Fu servito più che un pasta party, un pranzo nuziale, con pepata di cozze a volontà, quelle squisite coltivate nei due laghi di Lesina e Varano.

Per la gradevolezza e la non eccessiva difficoltà del percorso, per l’organizzazione, per la chiusura del traffico automobilistico e per molte altre cose, l’ultramaratona del Gargano merita molta più partecipazione di quanto non ne abbia avuta. Permette anche di optare per la maratona, mezza maratona e 10 km. Da non trascurare il valore aggiunto del calore umano caratteristico di queste parti: la banda cittadina che intona l’Inno di Mameli, il parroco che fa il discorsetto, le donne che fanno di tutto per prendere atleti ed accompagnatori per la gola.

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Pistoia - 37^ Pistoia-Abetone

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

E' Dmitry Tsyganov il vincitore della trentasettesima edizione della Pistoia Abetone.

Il russo, all'esordio nell'ultramaratona pistoiese, ha fatto segnare il tempo di 3h31'26'', quattro minuti in meno di Alberico Di Cecco (3h35'21''), secondo come nel 2011. Terza posizione per il toscano Alessandro Calzolari, che ha chiuso con il tempo di 3h35'47''.

Tra le donne trionfa Monica Carlin (4h00'35''), alla sua terza affermazione dopo le vittorie del 2006 e 2007. Al secondo posto si è classificata Neza Mravlje (4h11'48''), che non è riuscita a piazzare il tris dopo le due vittorie consecutive nelle due precedenti edizioni (2010 e 2011). Terzo posto per una bravissima outsider, la marchigiana Barbara Cimarrusti, che ha tagliato il traguardo con un tempo di 4h17'32''.

Al traguardo di San Marcello (30km), affermazione per Gianluca Cola del Circolo Minerva di Parma con il tempo di 2h06'19''. Secondo posto per Leonardo Ciulli (Atletica Signa), terzo si è piazzato Giacomo Buonomini (Silvano Fedi Cral Breda). Nel gruppo femminile, prima Antonietta Schettino (Gp Massa e Cozzile) con il tempo di 2h35'43'', seguita dalla compagna di squadra Mara Rossi e da Elena Venturi (Atletica Calenzano).

Ai 14 chilometri di Le Piastre si è imposto il tunisino Mohamed Alì Saadouni (gs Maiano Fiesole), che ha fermato il cronometro a 56'42''. Secondo Marco Guerrucci (Alpi Apuane), terzo Giuseppe Calabrese (Gs Gabbi Bologna). Nel femminile vittoria per Stefania Bargiacchi (Silvano Fedi Cral Breda, 1h13'17''), seguita da Elisa Dami (ancora Silvano Fedi) e Andrea Bernardita Salas Palma (Pro Sport Lucca).

Edizione da record anche quest'anno, con 1706 iscritti. L'organizzazione, che ringrazia tutti gli atleti per la straordinaria partecipazione, si è vista costretta a prorogare le adesioni per il traguardo di Le Piastre fino alla tarda serata di venerdì.

Le classifiche complete saranno disponibili a breve sul sito www.pistoia-abetone.net.

Arrivederci a tutti al 30 giugno 2013!

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