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Ultra - Aprile 2012

100 km. del Passatore: ancora Calcaterra e Carlin

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

Calcaterra_Giorgio_Carlin_Monica_foto_Roberto_Mandelli

Giorgio Calcaterra e Monica Carlin hanno vinto l'edizione 2012 della 100 Chilometri del Passatore che si corsa tra ieri ed oggi sul classico percorso da Firenze a Faenza.
Per il romano, recente vincitore del Campionato Mondiale, si è trattata dell'ennesima vittoria, la 7^ consecutiva (vedi l'albo d'oro qui), a conferma della sua straordinaria predisposizione ad affrontare gare ravvicinate, per lui 6h44'51" a quasi 20 minuti dal record della gara da lui ottenuto nel 2011 con 6h25'47", ma meglio dei tempi ottenuti nel 2010 e nel 2009.
Alle spalle di Calcaterra è giunto l'esordiente Pietro Colnaghi con un l'ottimo 6h51'59", terzo il reggiano Daniele Palladino in 7h07'05".
In campo femminile Monica Carlin ha bissato il successo dello scorso anno in 7h35'07" ed ha avuto la meglio sulla russa Irina Pankovskaya che ha chiuso in 8h02'54", terza Paola Sanna, che tornava a correre la 100 km. dopo un periodo in cui s'era dedicata a distanze minori, in 8h04'05".
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(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)

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Classifica completa QUI

Ordine d'arrivo femminile:

1 7407145 CARLIN MONICA BREMA RUNNING TEAM MF40 7:35:07 0
2 7407140 PANKOVSKAYA IRINA CLUB PARSEC 0 8:02:54 0
3 7407138 SANNA PAOLA RUNNERS BERGAMO MF35 8:04:05 0
4 7407111 FOSSATI MARIA ILARIA ROAD RUNNERS CLUB MILANO MF40 8:54:00 0
5 7407090 PITONZO CRISTINA G.S. MAIANO MF35 9:18:07 0
6 7407072 RANDAZZO ELISABETTA ITALIANA AZZANO RUNNERS MF40 9:29:28 0
7 7407061 NAGYOVA ALICA A.A.A. MALO TF 9:37:31 0
8 7407024 GALIMBERTI BARBARA MF40 9:55:35 0
9 7407016 ALBERTINI ELISABETTA PODISTICA RUBIERESE 0 9:58:32 0
10 7407013 TOSI NADIA GOLDEN CLUB RIMINI SF 9:58:51 0
11 7407003 FELTRIN ANTONELLA NUOVA ATLETICA RONCADE MF45 10:05:57 0
12 7406993 RICCI LAURA ATLETICA MASSA CARRARA MF40 10:08:57 0
13 7406980 BASSI ALICE G.P.A. LUGHESINA MF35 10:14:13 0
14 7406961 MARCHESI ILARIA ATLETICA SCANDIANO MF40 10:20:33 0
15 7406960 POZZI ILARIA ORTICA TEAM 0 10:21:10 0
16 7406959 VERZELETTI ROSSELLA RUNNING CAZZAGO SAN MARTIN TF 10:21:15 0
17 7406958 ULIAN ILARIA G.S. MERCURYUS MF35 10:21:21 0
18 7406932 ANELLI MADDALENA ATLETICA CASONE NOCETO MF40 10:34:09 0
19 7406930 BETTI LUISA SILVANO FEDI TF 10:34:38 0
20 7406924 SORTINO VALERIA NUOVA PODISTICA LATINA TF 10:37:23 0
21 7406921 ALCHERIGI KATIA MARATHON CLUB CITTA' DI CASTELLO MF35 10:38:46 0
22 7406907 BREVI ALEXANDRA LIVORNO TEAM RUNNING MF45 10:45:01 0
23 7406895 MODIGNANI ALICE ATLETICA PALZOLA MF35 10:49:39 0
24 7406888 VILELLA MARIA GRAZIA RUNNERS BERGAMO MF45 10:51:14 0
25 7406883 COSTA CRISTINA G.P. DILETTANTI TAPPO ROSSO MF40 __ 10:52:16 0


Ordine d'arrivo maschile:

1 7407163 CALCATERRA GIORGIO ASSOSPORT ASSOCIAZIONE SPORTIVA MM40 6:44:51 0
2 7407161 COLNAGHI PIETRO A.S. MERATE LA TERMOTECNICA MM35 6:51:59 0
3 7407159 PALLADINO DANIELE ATLETICA SCANDIANO MM45 7:07:05 0
4 7407157 TSYGANOV DMITRY 0 7:07:11 0
5 7407155 BOFFO MARCO BREMA RUNNING TEAM MM35 7:08:44 0
6 7407153 FORTES SPENCER VARELA ADILSON 0 7:10:43 0
7 7407151 CARONI FRANCESCO RUNNERS BERGAMO MM35 7:18:13 0
8 7407149 ARMUZZI ANTONIO CANTU' ATLETICA MM40 7:23:21 0
9 7407147 IZMAILOV ALEXEY CLUB PARSEC 0 7:33:08 0
10 7407146 BERNABEI ANDREA ATLETICA IMOLA SACMI AVIS MM40 7:34:40 0
11 7407144 BERTOLA PIER GIUSEPPE RUNNERS BERGAMO MM40 7:37:32 0
12 7407143 CONORI VALERIO G.P. CORNO GIOVINE 0 7:51:02 0
13 7407142 SERASINI MARCO TOSCOROMAGNOLA TM 7:54:26 0
14 7407141 CIOTTI STEFANO ATLETICA 75 CATTOLICA MM45 7:57:14 0
15 7407139 BARTOLINI ENRICO 0 8:03:28 0
16 7407137 GIACOBONE DANIELE ATLETICA PAVESE MM45 8:04:15 0
17 7407136 POGGIOLINI MASSIMO ATLETICA 85 FAENZA MM35 8:04:39 0
18 7407135 PIROTTA MARIO RUNNERS BERGAMO MM55 8:06:01 0
19 7407134 AMMIRATA MAURIZIO LA FULMINEA RUNNING TEAM MM40 8:17:23 0
20 7407133 D'AVANZO NICOLANGELO MM40 8:22:16 0
21 7407132 BOSIO DINO G.P. AVIS POL. MALAVICINA-BELVEDERE MM45 8:23:46 0
22 7407131 LOMBARDI MARCO LIBERTAS RUNNER LIVORNO SM 8:24:45 0
23 7407130 MIRI MASSIMO PODISTICA SAN SALVO MM45 8:28:03 0
24 7407129 TURRI MARCO G.P. TURRISTI MONTEGROTTO MM35 8:29:14 0
25 7407128 MANIGRASSI COSIMO PODISTICA MASSAFRA MM40 ___ 8:31:29 0
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Ultimo aggiornamento (Domenica 27 Maggio 2012 17:11)

 

Secondo giro d'Italia per Tista Marchesi

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

Tista ha lasciato l'isola, se n'è andato alla chetichella per vedere le ultime tappe del Giro d'Italia.”Non è possibile, sarà la burla di qualche buontempone”, commentano gli isolani, “la nostra mascotte non ci lascerebbe mai così all'improvviso”.

Fulminea la smentita di Marchesi: “La notizia è quasi vera, me ne vado, ma solo con la fantasia. Sul fine settimana avrò corso anch'io il mio giro, 6460 chilometri come nel 2007 al mio giro di Italia, spinto dall'amico Felice Gimondi che mi disse:”Battista, la bici lasciala a me che me ne intendo, il giro lo devi fare a piedi, tu che sei così bravo. Presi la palla al balzo, anzi, l'invito al balzo, ora però ho fatto il bis”.

Se arrivano le soddisfazioni non mancano le paure; il ricordo alla scorsa settimana dopo lo scontro caloroso sotto una temperatura di 39,5 gradi con quelle due signore: “Febbriciattola e Maldigola”, non ha lasciato i segni, la peggio l'hanno avuta loro.

Tista, supera felicemente la dura prova, e ieri mentre le nuvole si alleggerivano del loro fardello scatenando un putiferio sull'isola, lui non ha fatto una piega, non è fuggito, era nel bel mezzo tutto solo.“Non riuscivo nemmeno a tenere l'ombrello” dichiara disinvoltamente come se non fosse successo nulla, “il ventaccio era ben allenato quanto me,” commenta scherzoso.

Gli è tornato il sorriso, si mette a cantare una canzone che solo lui conosce, il bel sole lo ispira, si ferma volentieri a rimirare la vicina Isola di Loreto. Oggi è un giorno speciale, si vuole ritemprare, una panchina per lo stretching non manca mai. Al termine, la sfida con il bus di passaggio si deve fare, con lui c'è un conto in sospeso, lì sopra non si può salire mai.

Nell'isola la gente vuol sapere, gli vuol parlare e stringergli la mano. Uno alla volta, si fanno i turni come alla Dalmine tanto tempo fa. In riva al lago la prima della lista: Loredana Turla, abbandona il suo negozio di salumi, se arriva il cliente aspetterà, perché Tista non può aspettare. Una ciacolata e ...via.

A ruota seguono Laura e Luisa Agnesi, madre e figlia, edicolanti numero due del paese, ogni mattina danno notizie fresche al campione di passaggio.

Dovrebbe indossare una maschera per passare inosservato, ma vuole troppo bene a questa gente che lo ricambia sempre, una parola buona, un sorriso e una pacca sulla spalla sincera.

Pure un capitano scende in campo, non è un militare, è comandante del traghetto merci, Alessio Ziliani, uno sportivo d'un pezzo, assomiglia a Gimondi, lui la bici se la giostra, questo dice Tista di lui. Anche lui ha fretta di partire, deve subito traghettare.

La marcia non si ferma, c'è pure una frana, un salto fra le rocce per la strada, fermarsi è come ricordare. Quel 2009 non lo può dimenticare. Glielo ricorda Claudio Agnesi, il vigile isolano che appare d'improvviso. Lo riconosce subito, è lui, quel giorno della frana fu lui a scrivere il verbale.

“Ora, cosa vuole? “

“Ti sei ristabilito?” chiede il vigile, “Ti sei però dimenticato che non si possono superare le otto ore di guida, altrimenti sei in contravvenzione.” “E' vero, il mio disco orario segna anche dodici ore, ti prometto che ogni tanto mi fermerò su una panchina, almeno sarai contento anche tu.”

“Uffa! Capitano tutte a me”, barbuglia Tista. “Meno male, sono arrivato alla casa ‘Gruppo Alpini di Montisola’ con loro tiro il respiro”. Sono 115 iscritti, cinque di loro son presenti vestiti di tutto punto: Carlo, Angelo, Giuseppe Marco e Franco. Si sono portati persino il gagliardetto e posano soddisfatti con l'isola di San Paolo dietro le spalle. “L'anno prossimo festeggeremo il nostro cinquantesimo di fondazione commentano in coro, siamo felici di annunciarlo vicino al nostro amico”. Tista, risponde loro: “Sono anch'io un alpino e il mio attaccamento è talmente grande che durante la mia traversata americana in ogni stato donavo un gagliardetto degli alpini.”

Una mattinata densa di impegni, ma le sorprese non finiscono mai.

Porto di Carzano, arriva il battello, scendono due signore. Madonna santa, non saranno ancora quelle due? Per carità! Una indossa persino occhiali scuri, non vuole farsi riconoscere, chissà. Filano di corsa verso la casa di Tista, salgono le scale in tutta fretta, entrano nella sua camera. Cosa sta succedendo, non si sa. Proprio oggi con una telefonata ha ricordato alla moglie Bruna: “E’ il nostro 47esimo anniversario di matrimonio,” e lui si invischia in una probabile Bungata.

Stamane poi la sciura Maria gli chiedeva:” Batista, e col sesso come la mettiamo?” Lui imperturbabile e con tono monastico: “Cara la me sciura, fino a novembre sono allergico al sesso.” Ma allora l'allergico nonnetto che cosa ci combina? Mi sa che i suoi chilometri lo han fatto uscire di melone.

Non andiamo oltre, andiamolo a scoprire. Aprire la porta produce il batticuore, si bussa per educazione e una voce -femmina- risponde: “Avanti!Avanti!" 

Si vedono due donne, vicine al Tista disteso su quel letto, una coperta addosso, e poi … silenzio. Svelato è il mistero, finisce il batticuore, le sue unghie sono in buone mani, la pedicurista Stefania Gamba sa cosa deve fare, non di meno Maria Maffeis che pratica massofisioterapia, si prende cura del Tista che si assopisce dopo le cure. Sono arrivate da Bergamo apposta per lui, nessun altro poteva venire, solo loro hanno detto … sì.

Insomma, per farla breve, inventiamoci qualcosa, meglio somari che fare le comari, meglio vedere prima di sparlare.

Racconto n.12 di Battista Marchesi - 19100 km non stop per nove mesi

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La vigilia del 40° Passatore (2112 gli iscritti)

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

Domattina si parte! Alla vigilia della 40^ ‘Firenze-Faenza’, gli iscritti hanno raggiunto quota 2.112 (550 in più rispetto ai 1.562 partenti dell’edizione 2011). Tra loro, 257 donne e 78 atleti di 23 paesi esteri: Albania, Austria, Belgio, Canada, Capoverde, Equador, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Iran, Kazachistan, Messico, Norvegia, Polonia, Repubblica Ceka, Repubblica di San Marino, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. In 1.284 si contenderanno i titoli assoluti Fidal della specialità 100 km su strada, mentre 844 atleti disputeranno la ‘Cento’ per la prima volta. In campo maschile, i favoriti sono: Giorgio Calcaterra, vincitore delle ultime sei edizioni della corsa, che un mese fa si è laureato campione mondiale ed europeo di specialità, nonché recordman della corsa (6:25:46), Alberico Di Cecco (2° nel 2011 e 3° ai mondiali), Marco D’Innocenti (2° nel 2006, 2007 e 2009, 5° nel 2010), i russi Dmitry Tsyganov (2° nel 2010 e 4° nel 2011) e Alexej Izmailov (6° nel 2010 e 10° nel 2011); possibili outsider: lo sloveno Bostjan Urankar, il portacolori di Capoverde Adilson Fortes Spencer Varela e gli italiani Francesco Caroni (3° nel 2010) e Marco Boffo (2° nel 2008). Tra le donne, le italiane Monica Carlin (1^ nel 2006, 2008, 2011 e recordwoman della corsa: 7:39:42), la bergamasca Paola Sanna (1^ nel 2005 e 2007, 2^ nel 2006, 2008 e 2009) e l'esordiente russa Irina Pankovskaya. Domani, dunque, sabato 26 maggio, alle 15.00, dalla fiorentina via de’ Calzaiuoli partirà la ‘100 Km’ del “quarantennale”, a cui hanno lavorato e continuano a lavorare con grandissimo impegno l’Asd 100 Km del Passatore, gli enti promotori Consorzio Vini di Romagna, Società del Passatore e Uoei, i Comuni di Faenza, Firenze, Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi e Brisighella, a cui assicurano il loro sostegno le aziende partner. E senza dimenticare gli oltre 500 volontari di 40 associazioni toscane e romagnole.

L’arrivo dei primi a Faenza è previsto intorno alle 21.30-21.45. Nell’attesa, insieme ad un ricco programma di animazione pomeridiana e le immagini in diretta su maxischermo faranno compagnia al pubblico, che in serata potrà assistere all’arrivo delle staffette scolastiche e alle premiazioni degli studenti che hanno realizzato le immagini di medaglia, maglietta e diploma della ‘Cento’ 2012.

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La Nove Colli fino al Barbotto

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

Castagnoli_Mario_La_Nove_Colli_2012Dicono che quel porto canale l’abbia disegnato Leonardo da Vinci. Di certo è l’elemento più caratteristico di Cesenatico con le case su di esso affacciate, mentre tutt’intorno le strutture ricettive di massa hanno portato benessere ma tolto l’anima. Per la 15^ volta, sulla sua riva sinistra si consuma il sacro rito. Patron Mario Castagnoli chiama uno ad uno i concorrenti e, soddisfatto e commosso, esclama: “Siete 107 partenti”. Il prete, nell’impartire la benedizione, annuncia: “Io sono la via, la verità e la vita” e continua: “Correte per le strade di Cristo”. Il sindaco: “Andate per le belle vie della Romagna. La loro bellezza vi renda lieve la fatica”. C’è già un primo miracolo: il potere spirituale e quello temporale stanno sulla stessa lunghezza d’onda. In prima fila si dispongono gli scariolanti, che si ammalavano di malaria nell’agro pontino per un tozzo di pane; in seconda fila gli ultramaratoneti, che faticheranno per diletto. Tutti scandiscono gli ultimi secondi, gettano un grido, che fende l’aria e arriva fino a Cervia, e partono.

Hanno il mare alle spalle e lo sguardo fiero verso i rilievi dell’entroterra. I primi 20 km sono piatti e rettilinei; fa caldo; il traffico automobilistico è intenso. L’ordine è di stare compatti.

La vera Nove Colli comincia a Settecrociari, dove vien dato l’ordine di rompere le righe e darsi da fare, perché allo scoccare della 30^ ora bisogna essere ai piedi del grattacielo.

Mi fermerò al Barbotto. Alle mie gambe non posso chiedere di più, mai andate oltre i 50 km negli ultimi due anni. Gli 84 km, con quattro colli su cui buttare l’anima, non è roba di poco conto, ma a me sembra una corsetta. E’ il confronto con quelli della 202 km che me la fa apparire non impegnativa.

Me la prendo con calma per godermi il paesaggio. Qui c’è la vera anima della Romagna, il genius loci, non sulla costa massificata. Pensate che corra per soffrire e sudare? Nemmeno per sogno! Ho fatto cinque volte questo percorso e mi illudo di conoscerlo a menadito. Non vedo l’ora di raggiungere Polenta ed i suoi 305 m del suo colle. Lì la strada si restringe, diventa più raccolta e due file di cipressi ti conducono direttamente nella pieve. Mi sembra d’aver sentito dire che, in quella chiesetta, si sia raccolto in preghiera Dante Alighieri. Mentre penso alla chiesetta del Poeta, un’altra, che non avevo mai vista, scorgo in una curva. Scopro tante altre novità. Pensavo di conoscere molto, invece mi accorgo di conoscere poco. Fa caldo, ma il correre m’è dolce in questo mar.

Pievi e castelli sorgono ovunque ci sia un colle. Ah! I castelli! E mi sono ricordato della mia Spartathlon. Chiesi ad un francese, che le aveva portato a termine entrambe, quale fosse la più dura. Non mi seppe dare una risposta netta. Poi gli chiesi quale fosse il percorso più bello. Non ebbe dubbi. E, sospirando, aggiunse: “Quei castelli!”.

Affronto il secondo colle fra albicocchi, ciliegi, vigneti e fiori di ogni tipo che avevo sempre visto. Ma un fiore dal caratteristico color giallo attira la mia attenzione. E’ la ginestra, che sapevo preferire climi più caldi di quelli collinari. Una pioggerellina mi rinfresca sui primi, duri tornanti. Ma un effetto più corroborante lo fanno le grosse fragole che il Patron mi offre lungo la via. Verso la sommità, il colle diventa pedalabile, raggiungo Pieve di Rivoschio e mi butto nella discesa.

Il sole sta tramontando quando mi si presenta davanti il Ciola. Gli 8 km me li faccio al passo in compagnia delle lucciole. Arrivo stanco a quota 531 m, e non riesco a sfruttare la discesa. Sorseggio del chinotto e, come d’incanto, le gambe diventano reattive. Nella discesa lunga 10 km, volo. Vedo laggiù le case di Mercato Saraceno, punto dritto, e non mi fermo se non quando arrivo nella piazzetta.

Ho fatto il mio dovere di correre in discesa, merito di scalare il Barbotto al passo. Sui tornanti c’è buio, ed è una fortuna perché mi permette di vedere il cielo stellato, che mi sembra così vicino da toccarlo con mano. Una campana segnala il mio arrivo al traguardo “La Montagna”. Sto bene. Non sono mai arrivato così fresco su questo colle. Potrei continuare, ma avevo promesso alle gambe di non andare oltre, e mai mi fu così facile mantenere una promessa. Più stanca di me è certamente l’addetta al rilascio del diploma, sul quale scrive “d’aver percorso la distanza di 84,40 km nel tempo di 22,38”, che in realtà è l’orario del mio arrivo. Salgo in macchina, imbocco facilmente la E45 ed in un baleno raggiungo Cesenatico.

L’indomani, sul traguardo assisto all’arrivo solitario di Marco Bonfiglio. E’ ipoteso e disidratato, e si distende a terra. “Non ho bevuto negli ultimi 40 km, non sto molto bene” ammette, “ma ne è valsa la pena!”.

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 25 Maggio 2012 08:09)

 

"Nistri, ti racconto la mia Nove Colli Running..."

Ultramarathon - Ultra - Aprile 2012

Salve Nistri, anche quest’anno due righe. Ormai è una tradizione condividere nel post-gara (Happines only real when shared), e poi, come al solito, i cento del Passatore ci faranno commentare, ridere e ri-dire, parlare e vivere dentro la corsa e per la corsa!

Le macchine, gli assistenti, la gente, il meraviglioso ed allegro caos intorno, faranno da cornice gioiosa al carrozzone della “più mitica” cento che esista!

Cesenatico, canale, ore 12.00 di sabato 20 Maggio 2012, parte la Nove Colli Running!

Anche per chi partecipa solitamente a queste gare, il nome incute sempre “temibilità”. La fama è dovuta all’essere una delle gran fondo ciclistiche più importanti d’Italia, ma un gruppo di pochi, qualche anno fa, decise di crearla, ahimè, running! Il suo mitico ideatore, Mario Castagnoli, essendo a conoscenza di due miei precedenti ritiri (le mie prime due partecipazioni 2008 e 2009) e di un solo finisher (2011), mi disse prima di partire: “Devi pareggiare!”. “E’ una parola!” Risposi.

Sentivo già la fatica immane dentro di me e l’impotenza che quelle alture ti danno mentre le percorri, e per questo ero già “a terra”. Fra l’altro, aver già finito una gara del genere ti appaga e la coscienza di questo rende più onorevole -e per questo più facile- il “ritiro”! A molti potrebbe sembrare una sottigliezza -avendo preso spesso lo sport una piega troppo consumistica- ma quest’anno avevo la maglia della mia cittadina: Empoli! Lo scorso anno correvo con altra squadra a cui sono legatissimo, ma la mia città ricorda sempre qualcosa di affettivo, di familiare, di emotivamente diverso, di più grande!

Insomma, partenza! Primo Check-Point (Pieve di Rivoschio), lo supero con onesto vantaggio e apprendo che un nostro amico si sarebbe ritirato. Questa cosa -ogni volta che durante una gara accade- mi dà sempre tristezza, angoscia e malinconia per non poter eventualmente condividere l’arrivo con più amici! Ad una signora di un controllo numerico chiedo scherzando, mentre le scandisco il mio numero (il 60), di scriverci vicino “la leggenda”! Sorride e subito dopo mi domando:”Avrà capito che scherzavo?”

Corro! Trovo David con cui proseguo per alcuni km poi, lui più veloce, mi stacca. La tradizione dei supereroi prosegue perché arrivo con Gian Luca al Barbotto e quì massaggio nei tempi dovuti, due battute utilissime all’animo con l’amico Andrea e via! Mamma mia, che fatica! Di lì a poco arriva la crisi, ore 2.30-3.00 a.m. comincia la stanchezza infinita, il terribile sonno, il dolore urente ovunque, vesciche, freddo, sembra il racconto di una guerra e lo è: la sola guerra che noi uomini dovremmo fare!

A Perticara -4° C.P.- trovo il mio grandissimo amico Gianni M.! Questo non mi consola, perché lui è troppo forte per “far testo” sulle mie possibilità di essere lì in quel momento! Riparto con uno stato d’animo che prelude al ritiro anche se cerco di allontanare quel pensiero dalla mia mente. Poi, quel cielo con quelle stelle così nitide, sembrava mi suggerissero: “Continua!” Sono piuttosto disilluso sulla poesia della vita, ma questa è la notte della Nove Colli, non una qualsiasi!

Ad un altro controllo numerico sul percorso, dico alla signora di prima che sono "meno leggenda del controllo precedente” (credo sia stata superflua quella precisazione: si vedeva ad occhio nudo che ero “meno leggenda”!). E che fare? Senza pensare alle vesciche ormai diffuse su entrambi i piedi e precisamente agli avampiedi, continuo a correre!

Pugliano, e supero il 5° C.P, Ponte Uso -6° C.P. e già cominciano i gruppi di ciclisti della gara di Gran Fondo. La pioggia è cominciata a scendere alternativamente da un po’. Non so dirti l’ora, perché l’orologio l’ho smesso di guardare da tempo per non impaurirmi. Ero sempre in crisi! L’assistenza è stata impeccabile ed è stata anche la sua tenacia (the Veil) a non farmi mollare!

Non potevo –dopo averla fatta stare una notte sveglia- non dare tutto fino in fondo per arrivare al traguardo. In un occasione ho purtroppo rallentato il transito dei ciclisti per prendere l’acqua …tanto barellavo! Ma Nistri, come ti ho già detto altre volte, ad un punto scatta una molla! Una grande molla! Qualcosa che, se non scatta, per me prelude al ritiro! E lotto con ogni forza perché “scatti”!

Sento l’ultimo C.P.: Savignano, poi c’è l’arrivo! Incredibile, la signora del controllo numerico che ogni volta mi regalava incoraggianti, sorrisi, mi regala un arrivederci all’arrivo e allora… la leggenda continua!

Inizia l’aspetto per cui vale la pena di fare 28 ore e 18 minuti di corsa estenuante e mortale! Già, a quel punto, nella mia mente l’arrivo è nitido, davanti a me. L’ho aspettato un giorno ed una notte! A quel punto da disilluso sportivo quale sono -in generale - mi stupisce l’emozione che provo mentre indosso la maglia dell’Atletica Empoli!

Mi ha “tirato dentro per iscrivermi” a questa squadra un mio collega e amico di corse e non credevo che –personalmente e a questa età- mi facesse questo effetto. Non vedevo l’ora di indossare quella maglia per l’arrivo. Non mi possono scambiare per un altro: sono d’Empoli! Non è un posto qualsiasi, è la mia cittadina! Ci sono le mie radici, i miei amici, il mio lavoro, i miei affetti! E a quel punto stacco!

Chi avevo dietro proprio non so! Forse nessuno, forse zero! Mah! Non so! Incontro il mio amico di “scherni” Andrea e lo pungo un po’, dovevo! Ma con la gioia di vederlo lì! Taglio una rotonda, dopo 190 e passa chilometri non credo sia punibile, e corro! E ti preciso: corro! Supero altri grandi amici di ultramaratone e di ventura e, quando arrivo sul viale del traguardo, alla mitica svolta rallento e guardo dietro, vedo un sereno buon chilometro di "nessuno", davanti quei mitici gonfiabili blu tanto sospirati e mi comincia il magone!

In quel momento mi chiama uno degli ultramaratoneti-amici più forti del mondo (e credimi Nistri, non è per dire!) il parmense Paolo B. e gli grido con gioia: “Noi siamo i soliti, quelli così!”, mi sorride e con quell’augurio corro, caz** se corro!

E poi le lacrime, mai ovvie, gli applausi, il saluto dei ciclisti, della Veil, di Castagnoli, e che dire.. la maglia della mia squadra, della mia cittadina al traguardo, una cosa così grande con una fatica così semplice! Questo mi fa meditare.

A sabato Nistri, alla umile, nostra vittoria di esserci!

NCR 2012 Finisher (n° 60)

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