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I muscoli dello skyrunner e del trailer: forti e agili o potenti e poco flessibili? Una dritta per i

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Allo skyrunner o al trailer, top runner o amatore, dopo una stagione agonistica intensa è consigliato un mesetto di recupero psicofisico attivo e, alla ripresa degli allenamenti, è di fondamentale importanza programmare un periodo di potenziamento muscolare in palestra con le macchine isotoniche che sono un indispensabile alternativa al potenziamento muscolare specifico svolto mediante allenamenti di corsa in salita con ripetute medie e brevi. Il programma di potenziamento muscolare deve essere svolto con un bravo preparatore atletico e consentirà di preparare la muscolatura allo stress muscolare che l’atleta dovrà sostenere nei suoi anni agonistici futuri; i runners che avvertono il maggior bisogno di potenziare la propria muscolatura sono le atlete le quali, rispetto al runner-uomo, hanno geneticamente una minor forza muscolare specialmente tutta la muscolatura degli arti inferiori, sia la zona anteriore (quadricipite e tibiali) e sia quella posteriore ( bicipite femorale, glutei, medio, piccolo e grande gluteo, tricipite surale "polpaccio" ecc). Non bisogna poi dimenticare di potenziare la muscolatura addominale e lombare per un controllo maggiore della postura durante la corsa. I runners hanno la tendenza di dedicare molto tempo alla corsa in sé, tralasciando alcuni aspetti fondamentali dell'allenamento in generale, come appunto il potenziamento muscolare con sovraccarichi o a corpo libero per ogni distretto del corpo. La corsa, specialmente nello skyrunning o nel trail, è un gesto molto complesso e completo ove ogni parte del corpo ha la sua importante funzione. Oltre al potenziamento è di fondamentale importanza un programma di stretching, ossia l’allungamento muscolare.
La corsa, come qualsiasi altro movimento del nostro corpo, è una sinergia di forze e allungamenti, un gioco di muscoli agonisti che eseguono il movimento e muscoli antagonisti che accompagnano il movimento allungandosi. Quindi un corridore che possiede un muscolo agonista, esempio, il quadricipite della coscia, potente e molto forte, se non ha dalla sua un muscolo antagonista altrettanto forte, potente e flessibile, il bicipite femorale, rischia di non sfruttare al meglio la sua forza muscolare.  Quindi, chi desidera una bella falcata agile ed elastica e senza rischi di infortuni, nel periodo invernale deve frequentare una palestra molto professionale ed attrezzata.
A questo punto sembrerebbe un paradosso, ma è meglio avere muscoli flessibili e poco potenti, che muscoli potenti e poco flessibili. Perché nel primo caso si può al massimo perdere qualche secondo, mentre nel secondo caso l’infortunio è in agguato.
In linea generale dobbiamo tener sempre presente che lo skyrunner o il trailer, o colui che si dedica alla corsa, deve avere un occhio di riguardo al potenziamento muscolare, questo per rendere il nostro corpo forte e potente, ma nello stesso tempo flessibile e agile per poter correre sempre più veloce e a lungo. Quindi, è consigliato svolgere sedute di potenziamento in palestra senza utilizzare pesi eccessivi e con poche ripetizioni, anche perché si rischia di aumentare la massa muscolare e questo fatto provocherebbe un significativo spreco di energia durante la corsa che sicuramente risulterebbe più lenta. E’ quindi consigliato utilizzare pesi moderati con ripetizioni più lunghe per sviluppare la forza di resistenza che ci permetterà di avere tanta forza e la possibilità di mantenerla per lungo tempo d’esercizio, con il risultato di tonificare la muscolatura senza aumentare troppo di massa. E’ necessario però tenere presente che durante il potenziamento muscolare un piccolo aumento di peso c'è sempre per un conseguente aumento del volume del muscolo. Attenzione a questo aumento di peso però perchè la massa in più non è grasso, ma massa magra. Quindi, con un’attenta valutazione della plicometria, si potranno vedere i significativi progressi della muscolatura con l’aumento della massa attiva e una diminuzione della massa grassa che fa da zavorra, per cui il corpo del skyrunner o del trailer diventerà più forte e agile.
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...e allora mi candido anch’io!

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viganluigi 134x200 foto 002 roberto mandelliNella grande Milano, occasionalmente incontro Luigi Viganò in un negozio di premiazioni sportive. Certamente per motivi analoghi ai miei.
Dopo i saluti ed i convenevoli di rito, gli chiedo cosa pensa del momento elettorale federale, carico di incertezze.

“Fossero solo quelle!” Esordisce. “Il problema è che a mio avviso non c’è nessuno in grado di cambiare l’andazzo federale che ormai dura, in modo inconcludente, da ormai troppi anni.”

“Dai, non mi dirai che tra tutti i nomi che circolano in questi giorni non ce n’è uno che sappia prendere in mano la situazione!”

Certo che no. Dopo il malessere di Arese (lo dicevo che qualcuno doveva, prima o poi, metterlo in tabella) spuntano i nomi di Scorzoso (consigliere uscente), Morini (vice presidente vicario uscente), Ottoz (grande campione del passato) e un fantomatico eccezionale soggetto esterno che è come la ripresa economica nazionale: ne parlan tutti ma nessuno la vede. E poi c’è Giacomo Leone (consigliere in quota atleti) che oltre al salto in alto, asta, lungo e triplo si inventa il salto da una cordata all’altra. Per lui governo ed opposizione sono la stessa cosa. Mi piace Leone, applica in scala minore ma alla lettera le indicazioni avveniristiche di Montecitorio. Scommettiamo che nel 2013 questa nuova specialità verrà introdotta nelle gare ufficiali?” risponde deciso.

Aggiunge, il Viganò: “Dopo due quadrienni riescono ancora a vincere qualche medaglia, dispongono di un solo dopato eccellente, hanno ancora qualche vecchietto/a che gira l’Europa a spendere soldi federali e hanno un G.G.G. che certifica ancora qualche risultato non concordato. E, per il bene dell’atletica, questo non va bene…. Se questi sono coloro che propugnano il cambiamento, beh, allora mi candido anch’io.“

E’ un fiume in piena e a malapena riesco ad infilarci un: “Come non va bene!! Io invece dico: meno male che non hanno fatto danni maggiori!!”

Tu hai un’idea di Federazione che non sta al passo con i tempi. Aggiornati. La Fidal deve diventare una Federazione di massa, dove tante teste con relativo portafogli portano tanti bei soldini. E così Presidente e Consiglieri li possono spendere allegramente, senza pensarci troppo, senza finalizzarli a, senza preoccuparsi del pil interno che possono creare. Ti faccio notare che solo a me può venire l’idea del pil federale. L’importante è che ci siano, questi soldi, che si possano spendere e che, infine, siano spesi. E qui devo riconoscere che loro ci riescono bene. Tutto il resto è noia….D’altra parte la Fidal sta a Roma e da Via Flaminia Nuova a Montecitorio la strada è breve, molto breve. Lo scambio culturale, di questa cultura dello spendere sempre e comunque, è facilitato al massimo”.

“Ma no, dai, non puoi ridurre il tutto ad una questione di entrate/uscite e basta…”

“Guarda che io parlo a ragion veduta. Hanno fatto mille cose ma un progetto, uno che è uno, non mi risulta l’abbiano portato a termine. Neanche quello degli introiti, che sta loro molto a cuore, hanno concluso. Per aggiungere cassa alla cassa, hanno pensato anche al tesseramento individuale attraverso il quale un singolo cittadino si tessera scavalcando le Società Sportive. Lo hanno fatto?”

“No, in effetti, no….”

“E allora vedi che ho ragione? Che non esagero? Non facendolo, hanno commesso un grande errore. Oltre a disporre di meno cash, hanno perso un’occasione eccellente per dare un colpo mortale alle società sportive. Che si ostinano, queste masochiste, a stare in Federazione malgrado gli schiaffoni che prendono con una strabiliante continuità. “

“Spiacente, incazzati pure ma te lo devo dire: qui stai cannando clamorosamente. Senza le Società Sportive chi organizza l’attività? Non può la Fidal essere così autolesionista!”

“Cambia registro, aggiornati! Le Società Sportive verranno sostituite dalle società di servizi con le quali sarà possibile programmare e concordare prestazioni a lunga scadenza. Tanto i soldi ci sono….. Ascoltammè!”

Non so che rispondere e allora dirotto l’occasionale chiacchierata su dell’altro.

“Che mi dici della meteora Ottoz, durata lo spazio di un mattino?”

“Guarda, Ottoz ha tutta la mia stima perché anche lui, come me, ha capito che la Federazione è inconcludente su tutti i fronti. Lui ha spezzato una lancia in favore dei master, perché ha capito che anche qui il lavoro non è stato concluso. Secondo me più che puntare su quattro soldi da destinare a pochi master di vertice, raccolti attraverso l’ imposizione contributiva di tutti i master, avrebbe dovuto puntare sulla cultura master, ovvero sul moderno concetto della relatività del risultato, non sul suo assolutismo portato avanti da fin troppi anni. Per favore, basta con questi assoluti! Sbarazziamoci una volta per tutte della loro cultura…E poi ha fatto una cosa intelligente. Quando si è reso conto che nel gruppo che lo portava avanti troppi erano i soggetti meteorici, ha scelto di abdicare. Ottima scelta.”

Luigi entra in possesso dello scatolone con le coppe, paga, e avviamo i convenevoli del distacco. Mi accorgo di una dimenticanza: non gli ho chiesto dell’unico (finora), vero, candidato.

“Ma….e di Giomi, che mi dici?”

“Di Giomi? Che ti devo dire, che è sponsorizzato da Cervantes! Pensa, lui ritiene corretto che si deve rispetto a tutti gli attori del mondo atletico. Che occorre dialogare con tutto il mondo imprenditoriale del comparto merceologico dello sport e non solo. Che occorre ridare dignità ai Giudici, ovvero il controllore fa il controllore ed il controllato fa il controllato. Che l’attività (e la cultura) master non può avere commistioni con quella assoluta. Pensa che ritiene prioritario il fatto che la Federazione ha l’obbligo di mettere gli atleti a loro agio e nelle migliori condizioni affinchè riescano ad esprimersi al massimo delle loro possibilità personali, quali che siano. Fino a raggiungere risultati di eccellenza in campo internazionale. Che la cultura della prestazione di vertice deve essere patrimonio di tutti, e che tutti devono concorrere con il loro lavoro al raggiungimento di risultati assoluti. Dove vuoi che vada uno con un pensiero così semplice, obsoleto, antico? Per questo mi candido anch’io. Lui lo batto e gli altri me li mangio.”

“Senti, giurami che non ti offendi, perché non ti voglio offendere. Ma non è che ultimamente ti sei guardato troppi sketch di Carcarlo Pravettoni?”

Un attimo di riflessione mentre si accarezza la barba.

“No che non mi offendo. Anzi, ti ringrazio. Mi hai dato una gran bella idea: Carcarlo Pravettoni sarà il mio Segretario Generale.”

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Ultimo aggiornamento (Sabato 27 Ottobre 2012 23:15)

 

Siete d’accordo sul “nuovo” sistema adottato da alcuni organizzatori?

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CartedicreditocollageVogliamo sollevare il problema, almeno per noi, del nuovo sistema di iscrizioni adottato da un paio di organizzazioni (maratone e maratonine). Invece delle scadenze con le date per il "cambio tariffa" hanno adottato il numero degli iscritti, questo impedisce di fatto il poter accumulare diverse iscrizioni e fare un solo bonifico. Una società non può aspettare un certo numero di adesioni perché, nel frattempo, potrebbe aumentare la quota e allora, chi rimborsa? Quando un atleta decide di iscriversi deve farlo subito, senza aspettare gli altri, e, quindi, bonifici o operazioni con carta di credito a valanghe. Vi rendete conto che regalo facciamo alle banche? Forse sono in difficoltà e hanno bisogno di aiuto, noi invece siamo molto ricchi e oltre alle quota per l'iscrizione dobbiamo aggiungere altri soldi da "devolvere" alle banche
Perchè utilizzate questo sistema penalizzante per le società e atleti mentre è vantaggioso solo per le banche?
Ci piacerebbe conoscere il parere di altre società e atleti, perchè in giro si lamentano tutti ma nessuno dice o pubblica nulla sulla questione? Siamo solo noi che riteniamo sbagliato un simile sistema?

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Ultimo aggiornamento (Giovedì 25 Ottobre 2012 15:59)

 

Fabio Marri e quel cancello chiuso a Canazei

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marri fabio 222x331 foto roberto mandelliA volte ritornano. E non sempre si tratta di esperienze positive, come quella capitata a Fabio Marri, Past-Director di Podisti.net. Se leggerà il pezzo, forse si arrabbierà per il titolo che gli abbiamo attribuito, in quanto non siamo sicuri si tratti di un termine corretto. Perché Marri, oltre ad essere un valente ultramaratoneta è anche molto esperto in linguistica e quindi bisognerebbe sempre andare con i piedi di piombo quando lo si tira in causa. Omettendo di elencare il suo lungo curriculum, ricordiamo soltanto che sulla rivista Correre ha recentemente curato una rubrica proprio dedicata al dizionario della corsa.

Se abbiamo sbagliato, speriamo lo consideri un peccato veniale e ci perdoni, come siamo certi perdonerà anche gli organizzatori della seconda edizione della Sellaronda Trail Running, bella gara andata in scena circa un mese fa, per la quale la nostra testata ha ospitato il comunicato stampa dell’organizzazione, in cui veniva descritta in dettaglio la gara dei primi.

Ma cosa è successo a Marri ed a molti altri partecipanti? E’ avvenuto che al secondo cancello, posto a Canazei, il gruppo dei concorrenti si è quasi dimezzato. Da circa 180 iscritti, causa un tempo limite molto stretto, hanno potuto proseguire poco più di un centinaio.

A questo proposito ecco la testimonianza di alcuni atleti, come Marco Valicati: “Il Sellaronda è una gara fantastica ed il panorama che si ammira lo è ancora di più. Siamo partiti in quattro da Pavia per venire a correrla: 800 km in auto, due notti in hotel, iscrizione e spese varie. Erano mesi che ci pensavo e che attendevo il 15 Settembre per godermi quest'avventura! Solo uno di noi è però riuscito a scampare ai cancelli orari ed in tre abbiamo alzato bandiera bianca a Canazei, come noi tanti altri. Ma non sarebbe un bene ampliarli questi benedetti cancelli per far sì che anche chi non viaggia a mille possa portarsi a casa la soddisfazione di finire questa splendida impresa? A Settembre le giornate sono ancora lunghe e un piccolo sacrificio in più da parte di tutti i volontari sarebbe auspicabile. Se invece volete che la vostra rimanga una gara per soli "marziani", spiacente, ma i pavesi non ritorneranno...”. 

Della stessa idea anche Roberto Foligno. Sebbene abbia concluso in 7h49’, passando indenne dalle “forche caudine” di Canazei, ecco quanto ci ha dichiarato: “Io capisco che un trail non sia una corsa per tutti e che l’equivalente di un tempo limite di 6/7 ore per una maratona non sia proponibile per questo tipo di gare, ma facendo un paragone, il tempo limite del secondo cancello equivale a smontare il gonfiabile della maratona dopo meno di 4 ore. Una soglia troppo elitaria”. 

Ma torniamo a Marri, perché lui è uno che in corsa non si fa intimorire da nessuno. Malgrado lo stop, ha proseguito, finendo entro il tempo massimo, a dimostrazione che il limite di Canazei era incongruo anche rispetto a quello stabilito per transitare sotto lo striscione finale.

Il bello è che come scritto nel nostro incipit, non è la prima volta che si trova in questa situazione: “Rammento che esattamente 10 anni fa, durante la Maratona del Cielo di Corteno Golgi, mi successe all’incirca la stessa cosa. Come allora, nonostante lo stop ho proseguito, per dimostrare a tutti che anche ritardando di un quarto d’ora all’intermedio (come ho fatto io)  si stava ampiamente dentro il tempo massimo. Infatti io ci sono stato per 40 minuti e non sono nemmeno arrivato ultimo, anche se non mi hanno messo in classifica, cosa che, regolamento alla mano, non meritavo: dura et obtusa lex, sed lex.” 

Chiudiamo lasciando il doveroso diritto di replica a chi aveva in mano le chiavi del cancello, ovvero gli organizzatori della Sellaronda Trail Running. 

rodolfo.lollini@podisti.net

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 24 Ottobre 2012 10:54)

 

Parlamentari e maratone italiane: ne ho parlato con l’On. Lupi alla Green Race

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Lupi Maurizio Milano Green Race 2012 foto Roberto MandelliDa quando è stato costituito il Montecitorio Running Club, qualche anno fa, di questi tempi è facile leggere comunicati che “pubblicizzano” la presenza di nostri parlamentari alla Maratona di New York che di solito, corre l’obbligo di ricordarlo, è abbinata a una raccolta fondi per progetti benefici.
Quest’anno però la notizia ha innescato, per lo meno sul nostro sito, una polemica sul fatto che i parlamentati italiani preferiscano andare a correre a NY piuttosto che le maratone di “casa loro”.
Oggi a Milano era in programma la 6^ Green Race appuntamento al quale, se non ricordo male, ha sempre partecipato l’On. Maurizio Lupi che è uno dei fondatori del Montecitorio Running Team e che sta rifinendo la preparazione proprio per la maratona nella Grande Mela.
Quando l’Onorevole mi ha passato in scioltezza fra il 3° e 4° km, mi sono chiesto se fosse al corrente della polemica, ma già non avevo più il fiato per stargli dietro e chiederglielo.
Poi però, dopo essermi cambiato al termine della gara e mentre stavo tornando in zona premiazioni, ho visto Lupi a pochi metri dalla mia macchina che parlava con Gianluca Martinelli, il “patron” della Green Race, e allora mi sono avvicinato e ho dato soddisfazione alla mia curiosità.
Alla mia domanda se fosse stato al corrente della polemica comparsa su Podisti. Net, l’Onorevole ha risposto: “ Si ho letto, avrei anche voluto rispondere ma in questo periodo non ho avuto tempo, non era una priorità.  E’ vero che pubblicizziamo la nostra partecipazione a NY, ha continuato, ma è soprattutto per promuovere presso la comunità italo americana i progetti benefici che ogni anno ci accompagnano, ma non è vero che snobbiamo le maratone italiane tant’è che domenica prossima 8 dei noi parteciperanno alla Maratona di Venezia e io, se non concluderò NY, cercherò di rifarmi a novembre a Torino “ Lupi mi ha poi detto che vorrebbe affrontare questo argomento con Castrucci, Presidente di Maratoneitaliane, per trovare un modo per rendere noto che i parlamentari corrono anche in Italia e non solo a NY.

Scopriremo solo correndo se a parlare era il podista o il politico. Io ho salutato l’Onorevole facendogli un in bocca al lupo per NY.  Se andrà male là, glie lo rifaremo per Torino.

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(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)  SERVIZIO FOTOGRAFICO

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Ultimo aggiornamento (Domenica 21 Ottobre 2012 23:14)

 
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