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Daegu: le medaglie della settima giornata

Dal Mondo - Cronache

Daegu2011Logo_IAAF_World_Championships_182x255Sei titoli in palo nella settima giornata della 13^ edizione dei Campionati del Mondo di Daegu.

Seguendo il programma ufficiale cominciamo dal lancio del peso maschile dove si afferma per la prima volta nella storia un atleta tedesco, il 21enne David Storl con 21.78. Storl diventa il più giovane campione mondiale nella storia della specialità e migliora il primato europeo under 23. Il canadese Dylan Armstrong, il leader mondiale della stagione, è secondo con 21.64, davanti al bielorusso Andrei Mikhnevich, terzo con 21.40. Quarto è lo statunitense Christian Cantwell con 21.36 sul connazionale Reese, quinto con 20.99. Solo nono, con 20.18, il campione olimpico, il polacco Tomasz Majewski, forse bloccato mentalmente dal nullo chiamatogli al primo lancio, superiore ai 21 metri.

Titolo mondiale per la russa Mariya Abakumova nel giavellotto donne che, con 71.99, ottiene anche il record dei campionati, quello nazionale, a meno di 30 cm dal record del mondo. “Solo” seconda la ceka Barbora Špotáková, solo perché con 71.58 avrebbe vinto quasi tutte le precedenti finali mondiali. Gara bellissima caratterizzata dalla continua alternanza tra le due protagoniste. Terza la sudafricana Sunette Viljoen con 68.38, primato africano, sulla tedesca Christina Obergföll, quarta con 65.24.

Conferma il titolo nel salto in lungo (quarto consecutivo) lo statunitense Dwight Phillips con 8.45 ripresosi giusto in tempo per rivincere il titolo mondiale, dopo mesi di crisi. Curioso il suo numero di pettorale 1111 che già indicava il primo posto e il quarto titolo. L'australiano Mitchell Watt è secondo con 8.33 su Ngoni Makusha (Zimbabwe), terzo con 8.29. Quarto il marocchino Yahya Berrabah con 8.23, quinto il sudafricano Luvo Manyonga con 8.21. Sesto il primo europeo, il russo Aleksandr Menkov con 8.19.

Dopo la finale dei 5000 donne, il tempo sembra non essere passato, con il podio identico a quello di Berlino di due anni fa. Vince la keniana Vivian Jepkemoi Cheruiyot in 14:55.36 (che fa la doppietta 5000-10000) sulla connazionale Sylvia Jebiwott Kibet, seconda in 14:56.21, e sull’etiope Meseret Defar, terza in 14:56.94. Quarta l’altra etiope Ejigu in 14:59.99 sulle keniane Mercy Cherono (15:00.23) e Linet Masai (15:01.01). Decima la migliore europea, la russa Zadorozhnaya in 15:15.48. La giamaicana Veronica Campbell-Brown vince i 200 metri in 22.22 in una gara condotta tutta in testa. Seconda è la statunitense Carmelita Jeter in 22:37 che la tallona fino a 25 metri dal traguardo per poi cedere e rischiare anche l’argento per la rimonta della connazionale Allyson Felix, finita terza in 22.42. Quarta è l'altra statunitense Shalonda Solomon in 22.61 sulla giamaicana Kerron Stewart (22.70).

Infine, il quartetto statunitense (Greg Nixon, Bershawn Jackson, Angelo Taylor e LaShawn Merritt) vince la 4x400 maschile in 2:59.31 sul sorprendente Sud Africa, secondo in 2:59.87, e sulla Giamaica (3:00.10). Da segnalare che nel quartetto sudafricano L.J. Van Zyl ha preso il posto di Pistorius. Quarta la Russia in 3:00.22 sul Belgio, quinto in 3:00.41.

Da segnalare nelle semifinali dei 200 metri maschili, il 20.31 di Bolt, lentissimo ai blocchi e che corso solo per 100 metri, rallentando vistosamente nella seconda metà; negli 800 donne il ritorno di Caster Semenya che vince la sua semifinale in 1:58:08. In mattinata la qualificazioni alle finali del triplo per Fabrizio Donato e nel martello donne per Silvia Salis.

Ultimo aggiornamento (Sabato 03 Settembre 2011 20:52)

 
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