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L'Italia ai Mondiali di Daegu

Rubriche - Commenti e Opinioni

Come sempre accade in questa Itaglietta (gl voluto), alla fine la colpa non è mai di nessuno, anzi, per la precisione, la colpa è sempre degli altri. 33° posto, lo scrivo completo per rendere meglio l'idea, Trentatreesimo Posto, nel medagliere di questi Campionati del Mondo di Atletica Leggera. Solo il colpo di reni della Di Martino ci ha evitato un vero tonfo nello scantinato della classifica.

Qualcuno si è crogiolato: "Meglio di Berlino 2009", più sensato vergognarsi, la differenza la fa un salto azzeccato (con tutto il rispetto per la Di Martino).

Ma la colpa è VERAMENTE solo della mancanza di una base?

O bisogna chiamare in causa anche (se non sopratutto) carenze tecniche e dirigenziali?

Carenze organizzative sicuramente no, vorrei conoscere il numero totale dei nostri partecipanti alla "missione mondiale" a tutti i livelli, ed il loro costo complessivo.

Nella pista che frequento constato presenze in continuo aumento, sopratutto fra ragazzini che poi in parte si perdono, però il gruppo dei più grandicelli rimane consistente e per alcuni il "periodo critico" è superato, sicuramente davanti hanno ... "una strada aperta".

Nelle gare c'è un buon ricambio al vertice, i vecchiotti blasonati pian pianino stanno lasciando spazi ai più giovani che però, quando arrivano ai livelli nazionali, inesorabilmente si "spengono".

Non sarebbe il caso che il ricambio atletico venisse appaiato anche dal ricambio generazionale in tutti i vertici? In tutte le poltrone? In tutte le panchine?

Aperta la discussione…

 
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