Ieri mattina ho avuto il piacere di essere a Paluzza (Udine) ai nastri di partenza del Mondiale Master di corsa in montagna. Al di là della mia personale propensione a correre lungo anonime stradine di campagna (o montagna) piuttosto che calcare palcoscenici rinomati e modaioli, ad inizio estate decisi di mettere anche la gara in Carnia fra i miei obiettivi di stagione.

E, col senno del vissuto, sono contento della scelta fatta. L’organizzazione e la gestione dell’evento (che ha visto al via oltre 1000 iscritti provenienti da più di 20 nazioni) mi è sembrata efficiente e ben strutturata; ero un po’ dubbioso circa il fatto che una tale quantità di atleti (magari con famiglie o accompagnatori al seguito) potesse essere gestita bene in uno spazio ristretto come quello della piccola località carnica….

Complici un paio di incomprensioni con l’agenzia incaricata della prenotazione alberghiera, ero un tantino prevenuto sulla buona riuscita della trasferta in Friuli; poi mi sono fermato un secondo e mi sono dato due sonori ceffoni… A Paluzza andavo per turismo o per correre una gara straordinaria e magari irripetibile? Sto forse invecchiando visto il fastidio per qualche chilometro in più da fare per raggiungere la linea di partenza dall’albergo dove alloggiavo?

Di certo sto invecchiando, ma, in ogni caso, ho rispolverato in un baleno l’antica anima della passione, l’istinto ad andare oltre il fastidio dei dettagli e ho puntato al bersaglio grosso: un mondiale da correre, punto e basta.

La manifestazione mi è piaciuta, sono rimasto stregato dal clima pre-gara (non pensavo che in vita mia sarei arrivato ad ascoltare l’inno di Mameli col groppo in gola davanti ad un tricolore) e ho corso i 10980 metri dello splendido tracciato con l’entusiasmo degno di una corsa con la C maiuscola; in realtà l’entusiasmo lo metto ogni volta che calzo le scarpette da corsa, ma ieri è stato particolare, non posso negarlo.

E’ stato emozionante trovarsi in mezzo a tanti atleti così diversi tra loro (per età e nazionalità) accomunati dalla medesima splendida e sana passione.

Mi sono divertito faticando, il trionfo è stato questo.

Complimenti a coloro che hanno permesso lo svolgimento dell’evento, dal più famoso componente dello staff organizzatore a tutti i meravigliosi volontari dislocati lungo percorso.

Ah, la gente di Carnia, gente meravigliosa!

A proposito…, appuntamento a Buhlertal (Germania) il 19 maggio 2012?