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Borgo San Lorenzo (FI) - 38^ Maratona del Mugello

Maratona - Borgo San Lorenzo (FI) - 38^ Maratona del Mugello

Borgo_San_Lorenzo_Maratona_del_Mugello_2011A vincere questa edizione sono stati stato il caldo e l'alto tasso di umidità che hanno mietuto vittime eccellenti, tra cui la forte atleta Lara Mustat, l'emiliana del CUS Parma, che si è ritirata al passaggio classico nel centro di Borgo, al 25esimo km. A vincere sono stati tutti gli oltre 200 atleti che, molto coraggiosamente hanno tagliato il traguardo della 42 km più vecchia d'Italia, dei quali più di una cinquantina di appartenenti al Club SuperMarathon Italia.

Infatti, questo è un appuntamento classico del Club da quando Roberto Gherardi, alla cui memoria è intitolata la manifestazione, era, appunto, un Supermaratoneta e a Borgo, nella sua terra, invitava gli amici del Club. I supermaratoneti qui si sentono ancora a casa, molti sono i toscani che ormai hanno superato la classica quota di 100 maratone percorse, come Enzo Funghi, di Sesto F.no che proprio a Borgo ha festeggiato e concluso la sua 150esima maratona, nonostante i suoi oltre 70 anni biologici, perchè sia dentro che fuori, lui si sente ancora un baldo giovanotto. Oppure come la eclettica Supermaratoneta Serena Razzolini, fiorentina trapiantata in Veneto da qualche anno, che sabato 17 ha festeggiato il suo compleanno. Un compleanno a metà, perchè anche lei è stata vittima illustre del gran caldo, che l'ha fatta desistere davanti a quel traguardo di 25 km. Ci vuole molta forza di volontà, indipendentemente dal meteo, a oltrepassare quella linea poco immaginaria e molto reale del 25esimo o 26esimo (che io ricordi): infatti quando, da podista (atleta è una parola grossa), ho corso più volte e concluso la maratona, in prossimità del passaggio nel centro di Borgo, accanto allo striscione di arrivo, mi toccava chiudere gli occhi e ripetere a me stessa, come un mantra all'infinito: "..mancano ancora 16 km, soltanto 16 km... 16 km, il più è fatto, forza e coraggio bisogna proseguire...16 km..." E sì! Le maratone (e le ultra) si concludono con la testa e con il cuore, più che con le gambe!

La vittoria nella classifica a squadre per partecipazione è stato un affaire fra il Club Supermarathon Italia, con i suoi afferenti provenienti da tutta Italia, e il club Finale Emilia, con la conferma dell'ASPA Bastia Umbra, che a dicembre organizza la classicissima Invernalissima, sulla distanza "ridotta" della mezza Maratona. Felice come una Pasqua il nostro amato mister Presidente Gianfranco Gozzi (Presidente del Club Supermarathon Italia, of course!), che, a dispetto della sua eterna dieta, è tornato a casa con una grossa coppa da mettere in bacheca del Club e un bel prosciuttone, con la speranza che ora ci inviti a banchettare quanto prima in quel di Bologna. A proposito di bacheca, mi sa che il Club ha bisogno di una sede extra, altrimenti Mister Gozzi si ritrova sfrattato in "domo sua" con tutte queste coppe e onorificenze varie che ottiene in tutta Italia, e poi chi la sente la sciura Alberta?

Fra il serio e il faceto, è andato avanti cosi il primissimo pomeriggio mugelliano, diretto magistralmente da due bravi speaker (non faccio nomi perchè ne conosco solo uno, sempre lui il Fiaschi, l'uomo dai mille volti e dalle mille risorse), in attesa del via, dato alle ore 14, con circa 700 partecipanti fra competitivi e non competitivi. Divertentissima la partenza con l'Orso di casa Khuru, avanti per 100 metri, davanti ai nordafricani, sfrecciare neanche fosse Bolt! Lo storico Presidente del comitato organizzatore, che quest'anno ha cambiato volto, ma non il risultato, sempre tale, Mario Boretti, impegnato come sempre e sorridente dispensatore di parole dolci, dalla pacatezza e umiltà fuori dal comune, sempre pronto ed accomodante, sempre in prima linea, nonostante la sua malattia che non gli dà tregua. Sono cosi scivolati i primi km e a Scarperia quest'anno son tornati gli sbandieratori a far da cornice emozionante al passaggio degli atleti dentro Palazzo dei Priori.

Purtroppo, dopo il passaggio dei primi due atleti, il keniano Nicodemus Biwott, in testa fino a 35esimo, e il marocchini Rachide Benamdhane, che veste la casacca dell'Atletica Sidermec Vitali, purtroppo, per noi che eravamo rimasti in Piazza, impossibilitati a seguire la corsa, Radio Mugello che seguiva in cronaca diretta la gara annunciava che, qualche addetto, sicuramente involontariamente, ha deviato gli atleti cosicchè, forse una cinquantina, forse più forse meno, si sono ritrovati a percorrere circa 2 km in più, compromettendo e sconvolgendo la tattica degli inseguitori, nonchè la ipotetica classifica finale. Una maratona che per qualcuno è diventata un'ultramaratona di circa 45 km (o giù di lì). A proposito di inseguiti e inseguitori, due atleti molto particolari a rubare la scena all'Orso: il carcerato e il Poliziotto, l'uno alle calcagna dell'altro, vi lascio immaginare chi dei due ha tagliato per primo il percorso della lunga. Domanda per il Profe dei Prof (Marri docet): si dice "i calcagni o le calcagna"? In attesa proseguiamo!

Dopo il solitario passaggio dei due nordafricani, le facce che transitavano per Borgo inizialmente non erano proprio allegre e molti hanno mestamente imboccato le transenne che delimitavano l'arrivo della 25 km (o 26?). Ma chi ha avuto il coraggio di proseguire ha avuto ragione, perchè sabato al Mugello c'è stata gloria per molti e molte che di norma non arrivano proprio nelle posizioni alte delle rispettive classifiche, senza nulla togliere al valore di ognuno, perchè sabato al Mugello ci voleva davvero molto coraggio a proseguire con quella temperatura da solleone! Sicuramente un buon allenamento per chi ha in mente in futuro di fare la Sahara Marathon! Ma a mia memoria e breve esperienza, il Mugello è un luogo che regala sempre qualche bella gioia anche alle tartarughine come la sottoscritta: non dimentico, infatti, il mio primo (e unico) piccolo assegno pari al costo dell'iscrizione conquistato con la testa più che con le gambe, nel lontano 2004! (Sesta assoluta femminile, roba da non crederci...e quando mai!).

Il percorso di gara, lo stesso da due anni a questa parte: da Borgo San Lorenzo, poi Cardetole, San Piero a Sieve, Scarperia, Luco di Mugello, Borgo San Lorenzo, (traguardo intermedio), Vicchio, Ponteavicchio, Sagginale, Borgo San Lorenzo, transitando negli ultimi chilometri sulla pista ecoturistica, prima di giungere sul traguardo in piazza Dante. Per la pura cronaca, Rachide Benhamdane ha chiuso la propria gara in 2h36'30" davanti al keniano Nicodemus Biwott arrivato in 2h40'16", terzo l'italiano Marco Serasini in 2h55'14". In campo femminile vittoria per Catia Ghiardi (AD Montemurlo) in 3h42'16", dpo che negli altri anni aveva collezionato qualche podio, davanti all'emiliana Ilaria Marchesi (Pod. Finale Emilia) 3h46'34", terza una felicissima e incredula Luisa Betti (CAI Gruppo Pod. Asd) 3h49'53", inseguita dal solito Orso che stavolta, sembrava un bradipo a confronto della bella pistoiese! L'ultimo a transitare sulla linea del traguardo dopo ben 6 ore e 19 minuti, il veterano Francesco Calvi.

Facce stanche, provate, ma molto felici e sorridenti di chi concludeva via via la prova, in particolare i già nominati SuperMarathoneti d'Italia, ognuno dei quali metteva in cascina un'altra maratona terminata, l'ennesima, di cui andar fieri, perchè l'importante non è vincere, ma partecipare (e concludere). La massima decubertiana, considerata un falso storico, è sempre d'attualità!

Ultimo aggiornamento (Martedì 20 Settembre 2011 17:16)

 
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