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Muggia (TS) - 5^ Euromarathon

Friuli Venezia Giulia - Primapagina

Muggia_Euromarathon_2011_collageL’Evinrude si è presa la rivincita. A un anno dall’edizione che, causa un violento nubifragio notturno, era stata ridotta nel percorso, la società muggesana ha messo in piedi una mezza maratona che non ha registrato alcun intoppo. Anche il meteo, che annunciava l’arrivo di scrosci temporaleschi, ha risparmiato i 400 atleti partecipanti (altrettanti hanno preso parte alla non competitiva), garantendo sole e cielo terso fino al traguardo di Capodistria.

Ha vinto il marocchino Lahcen Mokraji che, avendo trionfato anche nell’edizione del 2010, non cercava alcun riscatto. Si è trattato di una gara molto tattica dove la temperatura superiore ai 30 gradi, unita all’alto tasso di umidità, non ha consentito particolari performance cronometriche.

Al comando, già dai primi metri, si sono ritrovati in quattro. I marocchini Mokraji, Ahmed e Radouan e, attardato di qualche metro, il primo atleta italiano, quel Migidio Bourifa che, nonostante i 42 anni, si concede di essere ancora un faro all’interno del movimento tricolore della 42 km.

«Da subito ho capito di non essere in giornata – ha commentato al termine della gara Bourifa -. Sentivo che le gambe non giravano. Ho lasciato andar via i primi e, stringendo i denti, ho chiuso al quarto posto».

La pattuglia africana, infatti, ha allungato sul bergamasco già dopo il primo km, al termine del tratto corso nel centro storico muggesano. Il ritmo imposto di 3’/km, però, si è rivelato troppo impegnativo, costringendo i tre marocchini a togliere un po’ il piede dall’accelleratore. Al 6° km, quindi, si sono aperte le danze. In particolare Mokraji e Ahmed hanno iniziato a darsi cambi continui alla testa della corsa, per poter rifiatare. Radouan, invece, pur restando incollato ai due, ha deciso di mantenere un profilo più basso, rimanendo coperto.

«Ho provato ad allungare al 7° km – spiega il vincitore – e nuovamente all’11° e al 16°. Questi strappi, però, non mi hanno consentito di accumulare alcun metro di vantaggio rispetto ai miei inseguitori. Ho capito che ce la saremmo giocata in volata».

E così è stato. All’ultimo km è incominciata un’altra gara, che ha premiato chi è riuscito a conservare un po’ di benzina nel serbatoio. Sul lungomare di Capodistria sono state le lunghe leve di Mokraji a tagliare per primo il traguardo, in 1h06’38”. Alle sue spalle Hakim Radouan ha avuto la meglio, in 1h06’46”, di Nasef Ahmed, giunto terzo in 1h06’55”.

Quarto, attardato di 3 minuti, Migidio Bourifa che, virtualmente, è riuscito a salire anche lui sul podio. La quinta posizione assoluta, infatti, è andata a Eliana Patelli. L’ex pallavolista è allenata dallo stesso Bourifa e, in 1h18’40”, ha vinto nettamente la gara femminile, anticipando Laura Giordano. La campionessa italiana di maratona del 2009 sta recuperando da un brutto infortunio muscolare, che l’ha portata alla Muggia-Capodistria non al meglio della forma. Il crono di 1h22’30”, quindi, non è indicativo della sua reale caratura.

Terza, in 1h33’41”, la slovena Saša Rot che ha anticipato la cussina Michela Facchin, quarta in 1h34’09”. Sul versante maschile, il primo triestino a tagliare il traguardo è stato Gianmarco Pitteri. L’atleta della Pool Sport è giunto settimo, in 1h18’59”. A precederlo di 19 secondi è stato Mirko Janjatovič, primo fra gli sloveni.

LE INTERVISTE

«Sono stanco ma molto soddisfatto». È questo il primo commento a caldo di Graziano Ferlora, presidente dell’Evinrude, la società organizzatrice dell’EuroMarathon. «Abbiamo sfatato il tabù della pioggia che aveva rovinato la passata edizione e la gara, così, si è potuta svolgere senza alcun problema. Gli aspetti organizzativi di una manifestazione transfrontaliera sono particolarmente complessi – continua – e solo un grande affiatamento con gli amici sloveni ci ha permesso di poter tracciare un bilancio assolutamente positivo di questa quinta edizione». Tecnicamente si è rivelato un percorso molto muscolare. La versione che prevede la partenza da Muggia e l’arrivo a Capodistria è, a detta di tutti, molto più impegnativa. L’assenza delle nuvole, poi, ha avuto il risvolto del caldo. La temperatura, infatti, non è scesa sotto i 30 gradi e l’elevata umidità ha condizionato la prestazione degli atleti.

«Contavamo di chiudere la gara intorno ai 63 minuti – spiega il vincitore Mokraji – ma il caldo e la scarsa ombra ci hanno fatto rallentare». Un fattore, però, sembra accomunare i commenti di tutti i top runner che, nei confronti dell’EuroMarathon sembrano nutrire un affetto particolare.

«È la seconda volta che prendo parte a questa gara – sorride Eliana Patelli – e mi sono sempre trovata molto bene. L’organizzazione è ottima e la vicinanza del mare risulta particolarmente suggestiva. Ci rivedremo sicuramente il prossimo anno. Sono scaramantica e correre a Muggia mi ha sempre portato bene». La Patelli ha un passato da pallavolista in serie B1. L’incontro con la corsa è avvenuto per caso, nel 2008. «Abito vicino a Bourifa e un po’ per scherzo gli ho chiesto se andavamo a correre insieme». A cinque mesi da quella sgambata la trentatreenne bergamasca ha vinto la sua prima maratona. Del suo talento se n’è accorto anche il campione italo-marocchino, che l’ha presa sotto la sua ala protettrice, incominciando ad allenarla.

«Vive la corsa con una passione enorme – racconta Bourifa - . Abbiamo instaurato un rapporto di fiducia che sta dando i suoi frutti. Fra due settimane affronterà la maratona di Carpi e prender parte a questa gara si è rivelato un ottimo test». Lo stesso Bourifa confessa di amare particolarmente questa manifestazione. «Ho tanti amici a Muggia. Qui conosco tutti, dal primo degli organizzatori all’ultimo dei volontari. Mi sono sempre trovato bene e tornerò anche il prossimo anno».

Un’attestazione di stima che spinge Graziano Ferlora a un’ultima considerazione. «Siamo a un punto di svolta. Vogliamo far crescere l’EuroMarathon fino a farla diventare una classica internazionale. Presteremo sempre più attenzione al mondo amatoriale, coinvolgendo il maggior numero possibile di podisti triestini».

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 21 Settembre 2011 00:02)

 
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