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Casamassima (BA) - 24^ Stramaxima

Puglia - Primapagina

Se il maltempo ha pesantemente danneggiato le gare del nord, a Casamassima, in provincia di Bari, il nemico uno è stato il caldo, con temperatura superiore a 33 gradi,Casamassima_Stramaxima_2011_partenza con il potentissimo sole a picchiare duro sul cranio dei partecipanti. E quando, nel finale, molti concorrenti della seconda fascia non hanno trovato acqua al secondo ristoro, davvero hanno cominciato ad aver visioni da deserto. Questo è stato il vero neo, se non l’unico, di questa manifestazione, per il resto organizzata decisamente bene. Non si arriva, infatti, a 24 edizioni, se non si è capaci di fare le cose in maniera soddisfacente. Pur risentendo del momento di crisi generale, la Stramaxima continua a essere gara di ottimo livello, come l’alta partecipazione di atleti d’altronde conferma. Non è certamente più la Stramaxima che regalava, a tutti gli iscritti, felpe, ombrelli, ma i servizi basilari sono ben garantiti. Veloce, invero, sin dall’inizio la distribuzione di pettorali (divisa in due punti, Bari e altre province) e dei pacchi gara. Pacco gara alimentare, arricchito dalla confezione di due kg di uva locale, ma con la t-shirt per alcuni di taglia gigantesca. I due massimi esponenti dell’organizzazione, Nicola Dongiovanni e Franco Nanna, mi spiegavano che nello stock vi sono purtroppo anche queste e… povero chi le trova! Resto sempre dell’idea che un solo prodotto tecnico (maglia, pantaloncino, calzini…) sarebbe preferibile per un buon premio di partecipazione. E’ vero, come dice qualcuno, che il pacco gara non andrebbe nemmeno analizzato, è vero che c’è crisi, ma la crisi c’è anche per chi paga 7 euro di iscrizione, senza considerare le spese di trasferta. Chiaramente il discorso è generale, non riguarda solo questa manifestazione…

A disposizione degli atleti i bagni e gli spogliatori dell’edificio scolastico centrale, oltre alla fetida struttura nella villa. Apprezzata la presenza di ben due fontanine, dalle quali sgorga acqua fresca. Come sempre, è molto curata la scenografia della piazza di partenza, con doppio arco, bandierine colorate, tappeto rosso per terra, transenne e nastri a delimitare il tutto. Sul vasto palco, gioiose fioriere ad abbellire la scena e la presenza di Luciano Magno, “the voice”, valente speaker, attento ad ogni particolare. Da brividi osservare da lontano la fusione dei colori delle varie divise dei podisti che s’incrociano, si salutano, s’intersecano a creare un magico effetto cromatico abbellito dai raggi del sole. La Stramaxima, gara nazionale, valevole come 14^ prova di Corripuglia, è al contempo anche valida come campionato nazionale dell’Aeronautica Militare sulla distanza dei 10 km (anche se il tracciato è in realtà di poco più lungo, pari a 10178 metri). Molto lungo il serpentone, solita ressa in avvio, anche perché la paventata divisione tra più forti (distinti dal numero basso di pettorale) e meno forti, non è di fatto attuata. Si rispetta comunque il punto esatto di partenza, delimitati dal cordone degli atleti della Manzari, la società organizzatrice. Un minuto di raccoglimento a ricordare ancora il caro Franco Granata (un anno fa, sembra ieri, stavamo scherzando insieme, commentando la partenza…), ed ecco lo sparo, i primi partono a razzo, gli altri man mano che il corteo procede, vanno sempre più piano. Fermo lateralmente all’altezza dei primi, quasi sulla linea d’avvio, sarei potuto partire quasi in testa, ma invito anche gli altri “lenti” a lasciar defluire i “veloci”, ma mi ritrovo ben presto solo... Siamo davvero in tanti, occorre attenzione per non inciampare e farsi male; procediamo per il tradizionale giro nel paese, siamo di nuovo sul punto di partenza e finalmente gli spazi si allargano prendendo la via per Sammichele che ci porta sulla complanare della statale 100. In leggera salita sono i primo sei km, fino al sottovia che ci porta sulla complanare opposta che ci ricondurrà a Sammichele. Negli ultimi quattro chilometri, la presenza di due salite che fiaccheranno ancor più gli stanchi atleti. Percorso sostanzialmente veloce, blindato alle automobili, con la presenza di un ristoro con bottigliette d’acqua, fruibile all’andata tra il 3° e il 4° km, e al ritorno all’8° e qualcosa. Ristoro che andrebbe senz’altro sdoppiato, evitando così la già citata mancanza d’acqua al ritorno, posizionandolo magari intorno al 7° km, soprattutto in giornata così calde come quella di quest’anno. L’ultimo km è ormai nel centro cittadino, il lungo tappeto rosso regala la forza per incredibili sprint, per guadagnare qualche posizione. Tanti gli arrivi, difficile il lavoro dei giudici, e inevitabilmente qualcosa non funzionerà nelle classifiche, con tempi appesantiti, strani scambi e strane situazioni come quello di due amici giunti insieme, ma che in classifica si trovano a distanza di ben 8 minuti! Fa, comunque, parte del gioco, l’importante è non prendersela, ciascuno di noi conosce il proprio valore e il proprio crono! Da segnalare lo spiacevole passaggio sul viale d’arrivo di un’ambulanza, proprio quando giungevano numerosi atleti, che ha messo seriamente a rischio l’incolumità di quest’ultimi, provocando la secca reazione dello speaker Magno.

Prima della partenza avevo detto a Francesco Milella di “volare”: mi ha preso in parola, ha volato ed è atterrato in prima posizione, la prima vittoria di questo caro ragazzo tesserato per l’Atletica Polignano. 34:07, il suo tempo ufficiale, ora Francesco parte in missione lavorativa all’estero e ci vorrà qualche mese per rivederlo. Al secondo posto, in 34:12, il fascino latino di Vito Graziosi (Nicolaus Bari), quest’anno abbonato al secondo posto, che precede il portentoso Sabino Gadaleta (Riccardi Bisceglie), terzo in 34:21, reduce dalla vittoria di categoria agli European Mater Games sui 3000 st. Angelo Pazienza (Runners Bitonto) – noblesse oblige – è quarto in 34:30 sul costante Palmo Lattarulo, quinto in 34:41, stesso tempo di Mimmo Tedone (Amiu Bari), sesto. Settimo tempo per Michele Cassano (Canusium 2004), che in 34:59, precede, nell’ordine, Dennis Greco (35:08 -Assi Trani), Gianfranco Dellaccio (35:21 - Acquaviva) e Santino Zaminga (35:28 - Gymnasium San Prancrazio), fermandoci ai primi dieci. In campo femminile, iscrive con grande merito per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro di questa manifestazione, la leggerezza di Francesca Labianca (Naf Acquaviva), al traguardo in 37:53, 55^ assoluta. Secondo posto per Maddalena Carrino (Faggiano), molti fatti poche parole, in 39:23, sulla mia compagna di squadra, Marisa Russo (Le Ombre dell’Albero), terza in 40:02. Quarta è Emma Delfine (Nadir Putignano) in 40:39 su Mirela Nano (Disfida Barletta), quinta in 42:18. Al sesto posto il gradito ritorno, dopo un lungo periodo di infortunio, di Viola Giustino (Naf Acuqviva), in 42:49, su Mara Lavarra (Amatori Putignano), settima in 43:32. Daniela Fontanarosa (Amici Strada Tesoro – 43:49), Maria Antonia Lisi (Runners Bitonto – 44:12) e Nicoletta Ramunno (Amici Strada Tesoro – 44:14), completano la top ten femminile. 1403 i finisher, con maglia nera per la coppia Carlo Callea (Kankudai Bari) e Fara Mineccia (Pineta Bari), “festeggiati” all’arrivo con una mega gavettone. Per tutti gli arrivati, ristoro con bottiglietta d’acqua e gelatino.

“Dedico la mia vittoria agli amici e a chi crede in me”, la simpatica dichiarazione di Francesco Milella, ragazzo umile e semplice, sempre disponibile.

Disponibili anche gli organizzatori a cercare di velocizzare le premiazioni per permettere a tutti di rientrare a casa per l’orario di pranzo: ridotti al minimo gli interventi delle varie Autorità, si comincia dai primi due arrivati assoluti, Milella e Labianca, che ricevono dipinto, telefonino e borsa porta computer (che contiene –nell’occasione - prodotti alimentari). E’ il turno delle varie categorie, con i meritevoli tutti premiati con la suddetta borsa porta computer con prodotti alimentari. Premiato anche il vincitore assoluto del Campionato dell’Aeronautica, Mario Bonaccorso, tesserato per la Tremestieri Etneo (Catania), al traguardo in 36:00. La premiazione delle società per numero di atleti giunti al traguardo (nell’ordine Montedoro Noci, Amatori Putignano, Bitonto Runners, Barletta Sportiva e Disfida Barletta), con dipinti dal maestro-runner, Nicola Dellino, conclude ufficialmente la Stramaxima.

Bilancio finale molto breve: superati quei leggeri inconvenienti verificatesi, adottate piccole innovazioni (magari una maglia tecnica come premio di partecipazione sfruttando la presenza del valido agente di zona dello sponsor tecnico), si festeggerà davvero degnamente la 25^ edizione, un quarto idi secolo, un traguardo davvero prestigioso per questa storica manifestazione. SERVIZIO FOTOGRAFICO

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 21 Settembre 2011 11:49)

 
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