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Milano - 4^ The Media Running Challange

Lombardia - Primapagina
Un’Arena finalmente sgombra da cantieri e impalcature, almeno all’interno, ha accolto domenica mattina i protagonisti della 4^ The Media Running Challange una manifestazione che ha sempre legato la sua immagine alla raccolta fondi per le varie fondazioni che si sono susseguite negli anni. Quest’anno si correva per ABIO, l’ Associazione per il Bambino in Ospedale ONLUS, che  fondata a Milano nel 1978,  promuove l’umanizzazione dell’ospedale. In particolare i volontari ABIO si occupano di sostenere e accogliere, in collaborazione con medici e operatori sanitari, bambini e famiglie che entrano in contatto con le strutture ospedaliere.
La manifestazione, voluta inizialmente dalla Fondazione Coca Cola HBC Italia per aggregare il mondo dei Media, memorabile il podio conquistato dal Lollini per il Team Podisti.Net nella prima edizione, in un progetto benefico utilizzando una corsa di 5 km non competitiva, quest’anno ha visto nascere anche una sua componente agonistica con la prima edizione della gara competitiva sulla distanza dei 10 km.
Ma la “The Media Running Challange” quest’anno è stata anche l’occasione per celebrare e festeggiare i 40 anni del più importante e famoso gruppo podistico milanese i Road Runners Club Milano che guidati da un inossidabile Isolano Motta hanno supportato la manifestazione in modo eccellente mandando in campo una pattuglia di volontari impressionante e molto efficiente: dal ritiro pettorali al deposito borse, dal ristoro al presidio del percorso. Auguri Isolano a te e a tutto il tuo gruppo!
E a proposito di volontari il primo che ho incontrato, e mi ha fatto un enorme piacere, appena entrato all’Arena è stato Ettore Comparelli. Ettore a luglio, quasi al termine di una gara “no limits” o qualcosa del genere, era caduto rovinosamente a terra rompendosi un gomito con conseguente operazione, gesso, vacanze saltate e stop podistico. Il Compa domenica mattina, finalmente libero da costrizioni “gessose”, ma con il braccio non ancora al 100%, mi ha salutato con gli occhi che brillavano per la gioia dicendomi: “Ieri ho fatto i miei primi km di corsa!”
In attesa della partenza, ho partecipato alla 5 km essendo reduce dalla gara di Cesano Maderno della sera prima, ho finalmente conosciuto Sergio Bezzanti uno dei promotori della RUN530 che, nelle due edizioni milanesi, non mi era capitato di incrociare e con lui Fabrizio Cosi che, parafrasando una vecchia pubblicità televisiva in cui il jazzista Cerri faceva “l’uomo in ammollo”, Fabrizio potrebbe essere definito “l’uomo in fermento” tante sono le idee che gli frullano in testa.
Con Sergio abbiamo parlato delle RUN530 passate e future e la prossima a Milano dovrebbe essere….. bè facciamo pretattica e scongiuri e aspettiamo che sia davvero ufficiale.
Al trio poi si è aggiunto, per qualche minuto, anche Alessandro Magnoni, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Coca-Cola HBC Italia che, commentando i numeri degli iscritti, si diceva molto soddisfatto e anche lui parlava già della prossima edizione.
Nel frattempo un preoccupato Isolano guardava l’interminabile fila di podisti che volevano iscriversi “last minute” alla 5 km.
Dopo le gare dei bambini (100 o 200 mt, in base all’età) è toccato ai grandi prendere posizione sulla magica pista dell’Arena con davanti i competitivi e dietro noi della 5 km.
Dei risultati delle due gare ha già parlato il comunicato stampa ufficiale (per favore qualcuno può avvisarli che il termine “maratona” è alquanto inappropriato visto che al massimo sono stati corsi 10 km e non 42) io mi limito solo a sottolineare che di Embay Tadesse, già secondo al recente Giro da Paura e vincitore ieri, sentiremo parlare ancora, parola di Rocco Vetrice che lo sta curando nella sua crescita atletica. A proposito una bella sorpresa quella di Rocco che, dopo un lungo calvario di infortuni, ieri ha chiuso 13° assoluto. Bentornato!
Termino segnalando quanto capitato a Ivan Risti, secondo classificato, che però raccontava l’incidente più sconsolato che arrabbiato forse perché, come ha onestamente ammesso su mia specifica domanda, quanto accaduto non ha influito sul risultato finale. Il racconto di Ivan: “siamo passati affiancati al 5 km, (momento in cui mi hanno sorpassato, ma io ero al 3/ 3,5 km di gara!) poi Embay ha allungato il passo distanziandomi di una trentina di metri. Arrivati in Piazza Lega Lombarda, dove il caos delle macchine in coda e i suoni dei clacson era notevole, un vigile di servizio all’incrocio ha preferito, dopo il passaggio del primo, fermare me e far passare un tram così sono stato fermo 15/20”!”
Se il buon giorno si vede dal mattino, auguri a chi domenica prossima correrà la DJTen, quest’anno spostata per i lavori della metropolitana in zona S. Siro, proprio all’Arena.
 
 
 
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