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Barletta (BT) - 9^ Maratonina Città di Barletta

Puglia - Primapagina

Barletta_Maratonina_2011_Non è facile cambiare e ripartire quando a non molto dalla gara ti comunicano che la città per quella domenica è bloccata, che al limite puoi cercare di scambiare la data con un altro organizzatore. E’ quanto è successo a Peppino Tupputi, attivissimo organizzatore della Maratonina di Barletta e presidentissimo della locale società “Disfida”. In programma sin dalla pubblicazione dei calendari per il due ottobre, la 9^ edizione della mezza di Barletta ha rischiato seriamente di saltare per il concomitante raduno dei Finanzieri nella città pugliese; Peppino, però, non si è perso d’amino e, incassato il rifiuto di scambio di data con qualche collega presidente, ha studiato la soluzione alternativa. Sistemazione logistica sulla litoranea di ponente, al lido Mennea, e percorso ridotto a 12,5 km: peccato per la distanza canonica della mezza che salta, peccato per il centro che non si attraversa, ma per fortuna si corre.

La struttura del Lido Mennea (un cognome tanto grande per l’atletica italiana) è a completa disposizione degli atleti: ritiro pettorali e bagni nel pre-gara; spogliatoi, docce e… bagni a mare per il post, oltre al bar e al palco-podio situato a qualche metro dalla sabbia e dal mare, per rievocare le recenti vacanze.

Sulla strada antistante è già fissato l’arco, la zona è appositamente transennata, nell’aria campeggia l’allegra e saggia voce di Paolo Liuzzi, il validissimo speaker di questa manifestazione. Indaffaratissimo Tupputi, è onnipresente, cerca di definire tutti i dettagli insieme ai tanti soci di questa storica società. Gli atleti cominciano a riscaldarsi, ci si mischia con tanta gente che corre sul Lungomare, la corsa è ormai sempre più un fenomeno di massa, per fortuna la situazione è cambiata rispetto ai pionieri, quando eravamo pochissimi e presi in giro.

Partenza prevista per le 9.00 e i Giudici correttamente, con buon anticipo, cominciano ad indirizzare gli atleti sul punto di partenza: si schierano subito i più lenti, all’ultimo istante giungono invece i più forti, per prolungare al massimo il riscaldamento e non farsi ingabbiare. Larga la sede stradale, i concorrenti partiranno con il sole alle spalle. Mi permetto di trattenermi lateralmente: è davvero toccante vedere gli atleti schierati che cantano l’Inno Nazionale, indietreggio guardando curiosamente le varie espressioni che vanno dall’agitato al rilassato, dal contento al già sofferente. Bella giornata di sole, anche se un piacevole venticello lenisce un po’ gli effetti del caldo, si riesce a respirare…

Dietro il cordone formato dai soci della società organizzatrice, da segnalare la presenza dei due naturali favoriti, Domenico Ricatti e Matteo Notarangelo, grandi atleti pugliesi che corrono per società di altre regioni. Il 2011 è stato l’anno di Mimmo Ricatti: finalmente liberato dai tanti guai fisici che l’hanno tormentato nelle passate stagioni , si è laureato campione italiano sui 10000 metri e domenica scorsa è risultato primo italiano a Berlino, 12° assoluto, in 2h16’30” (pb). Da non sottovalutare Rino Bonvino, amatore con tempi da assoluto, oltre ai soliti Graziosi, Cassano, Tedone, Greco, Dedonato. In campo femminile anche oggi la favorita d’obbligo è Francesca Labianca, che vive un meritato periodo d’oro.

Lo sparo, un attimo e l’intera litoranea è colma di atleti in un tipico serpentone, lungo, ma molto lungo. Il percorso è sostanzialmente pianeggiante, i cambi di pendenza sono quasi impercettibili, si sente il venticello che, almeno per me, è propizio. Il tracciato ricalca una parte di quello solito della mezza maratona; dispiace non poterlo correre tutto, non mi sarebbe dispiaciuto ritrovare la distanza. Si supera e si è superati, si ride, si scherza e ci s’impegna, almeno nelle retrovie… Qualcuno mi segnala qualche caso di taglio da parte di qualcuno che si è fermato per poi ritrovarsi incredibilmente davanti: non ho elementi per accusare alcuno, ma se qualcuno l’ha fatto dovrebbe almeno vergognarsi. Percorso blindato al traffico con doppio ristoro con bottigliette d’acqua, distribuite in allegria dai soci della “Disfida”, tutto si svolge egregiamente.

In direzione opposta rispetto alla partenza, ecco l’arrivo: in 41:09 s’impone Mimmo Ricatti (Aeronautica Militare Roma), profeta in patria, che precede l’ottimo Matteo Notaragnelo (Vomano Bruni), secondo in 41:27. Terzo gradino del podio appannaggio di Rino Bonvino (Nuova Atl. Giovinazzo) che conclude in 41:45, festeggiato dall’intera famiglia. Sempre più in crescita appare Vito Graziosi (Nicolaus Bari), al traguardo in 43:52, a precedere il fattivo Mimmo Tedone (Amiu Bari), quinto in 43:59, e Michele Cassano (Canusium 2004), sesto in 44:03, in leggera ripresa. Dennis Greco (44:25/Assi Trani) è settimo davanti al giovane assoluto Giuseppe Dedonato (44:31/Atl. Sprint Barletta), a Santino Zaminga (44:36/Gymnasium S.Pancrazio) e a Cosimo Albanese (44:42/Marathon Massafra) che completa la top ten uomini.

49^ assoluta, prima delle donne, s’impone Francesca Labianca (NAF Acquaviva) in 48:03 che vince con distacco sulla “sempre verde” Emma Delfine (Nadir Putignano), seconda in 51:25, e su Silvana Iania (Free Runners Molfetta), terza in 52:16, ottima scopritrice di giovani promesse. L’assoluta Ilenia Santeramo è quarta in 53:07, seguita dalla forza di Maria Antonia Lisi (Bitonto Runners), quinta in 53:12.

1216 gli atleti inseriti in classifica con simpatica maglia nera consegnata idealmente a Tiziana Catella (Dof Turi), che mi è sembrato fosse partita in ritardo, e a Gennaro Chimenti (San Nicola Runners), “giovane” atleta del 1926!

Un buon ristoro attende gli atleti: peccato che il punto di distribuzione sia unico, la consegna per prodotto costringe a più soste e la coda si allunga. Acqua, the, frutta, merendina, bottiglia d’integratore rinfrancano gli atleti, ma per arrivarci c’è davvero da sudare… di nuovo: la pazienza vien meno e si rischiano anche colluttazioni e svenimenti. Ottimale sarebbe per gli anni prossimi creare due punti di ristoro separati e distribuire il tutto con bustine già pronte.

Poco distante, ma rapida, alla restituzione del pettorale, la consegna del pacco gara, con una maglietta in cotone elasticizzato, diciamo quasi “tecnica”, e qualche prodotto alimentare. La vera maglia tecnica un tempo consegnata a tutti è oggi riservata solo ai primi duecento, la crisi impone di correre di più!

Non molto lunga l’attesa per le premiazioni, anche se il sole, in piena zona pre-sabbia del Lido Mennea, picchia forte sulla testa. Con grande disinvoltura occupa la scena il buon Liuzzi e apre la cerimonia con la celebrazione dei vincitori della due speciali graduatorie, Ricatti e Labianca.

Francesca si gode il suo particolare momento di forma, dichiara di aver apprezzato l’organizzazione e il percorso e porta via i meritati premi, a cominciare dalla splendida bici, per finire al trofeo. E’ il turno di Ricatti, particolarmente festeggiato nella sua Città, che dichiara di vivere il suo momento positivo come punto di partenza verso nuovi successi! Auguriamo tanta fortuna all’umile e simpatico Mimmo, e annotiamo il suo invito a far registrare i bimbi sul suo sito, dove metterà a sorteggio i tanti premi vinti nelle varie gare.

Si passa alle categorie maschili, suscitando qualche lamentela tra le donne: ma con il suo savoir-faire tiene tutti calmi il buon Liuzzi. Salgono, per ogni fascia di età, tutti i meritevoli (otto fino alla m55, per passare poi a cinque, numero valido anche per le femminili). Tris di vino e busta (contenente accappatoio e maglia) per tutti, più ulteriore premio per il primo: i più sembrano apprezzare. Lasciatemi segnalare il solito siparietto nella categoria m45 tra Nicola Bove e Potito De Cillis: fraterni amici, combattono duramente per superarsi in gara, per poi abbracciarsi sul podio.

Il premio per società per numero di partecipanti va alla Barletta Sportiva: Tupputi consegna direttamente a Enzo Cascella il meritato trofeo, una sorta di atto distensivo.

Per il resto, la graduatoria di società si basa oggi sul piazzamento degli atleti, una saggia idea di Tupputi: vince la Tommaso Assi Trani su Disfida Barletta e Barletta Sportiva (se la memoria non m’inganna).

Con la foto di rito, i saluti di Liuzzi e Tupputi, si conclude anche questa manifestazione: giudizio positivo con l’obbligo di migliorare – ribadisco - il ristoro finale per le future edizioni. SERVIZIO FOTOGRAFICO

Ultimo aggiornamento (Martedì 04 Ottobre 2011 21:00)

 
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