Generalmente mi piace variare nelle scelte delle gare, non cerco record di presenze a specifiche manifestazioni ma soprattutto cerco di allargare le mie esperienze, eppure ci sono alcune gare che nel tempo continuano a rappresentare un punto fermo. Una di queste è la Corripavia. 

Le motivazioni che ci conducono alle scelte podistiche in fondo sono sempre le stesse, comodità in termini di vicinanza, logistica organizzativa, un buon percorso, i costi ( un problema sempre più grande, per chi corre come per chi organizza), pacco gara. Aggiungo la sicurezza del percorso, per me il parametro principale, corriamo (anche) per divertirci, ci mancherebbe altro dover litigare con macchine, biciclette e persone, magari rischiando di farsi male.

Infine, inutile negarlo, i premi di categoria, non credo sia mai il valore intrinseco di ciò che portiamo a casa (se corriamo forte o se abbiamo pochi avversari) bensì la soddisfazione propria dell’essere premiati e magari tornare a casa mostrando orgogliosi a mogli, mariti e figli ( che continuano a non capire il senso del nostro correre) il frutto della nostra passione e fatica.

Vengo alla Corripavia ormai da diversi anni e continuo a riscontrare tutti i requisiti. L’unica osservazione che si potrebbe fare è sulla scorrevolezza del percorso, che certamente non è un piattone, eppure io lo trovo bello proprio perché vario. Si corre sempre in città, toccando i punti più belli, ovviamente si può obiettare….ma chi li vede! Giusto, quando sei a tutta non sai neanche come ti chiami. Però sono proprio le ondulazioni, che di certo non mancano, il salire e discendere dal/verso il Ticino che rendono il percorso tecnicamente più interessante, perché mette alla prova le tue capacità di gestione del ritmo, delle tue forze. Anche quegli immensi lastroni che non aiutano gli appoggi diventano una sorta di buon esercizio di propriocettività.

Ha vinto Tommaso Vaccina, enfant du pays, come avrebbe detto il mitico Adriano De Zan, dato che Tommaso è proprio di queste parti. Incontrato prima della gara mi dice di avere in mente due obiettivi: il primo, più importante, rivincere in casa, il secondo, un pensierino al suo personale, realizzato proprio qui alla Corripavia. Centra alla grande il primo, manca di poco il secondo, complice una gara tattica con Abraham Eshak che prova varie volte ad andarsene, strappando di continuo. Ma complice anche il tradimento della lepre…meglio sorvolare, di questi tempi…

Tommaso Vaccina vince in 1 h 08’ 07, al secondo posto Abraham Eshak in 1 h 09’31 e Tito Tiberti a completare il podio ( 1 h 10’ 38).

Nella gara femminile prevale Tatiana Bianconi con il tempo di 1 h 24’31, seguita da Simona Viola con 1 h 25’01 e Roberta Scabini, 1 h 29’ 32.

I numeri dicono un cinquantina di classificati in più rispetto alla precedente edizione, non è male in un 2011 che spesso registra perdite di presenze un po’ in tutte le gare. Più che altro il numero di partecipanti rimane sostanzialmente stabile, anno dopo anno, a testimonianza di una manifestazione che probabilmente conta su una schiera di affezionati ( quindi non sono il solo) oltre ad un favorevole ricambio, e nonostante un calendario sempre più folle.

Chissà se la mazzata dei costi Fidal per il 2012 farà desistere qualche organizzatore, oltre ai podisti, sui quali comunque inevitabilmente ricadono gran parte dei costi finali

(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)  SERVIZIO FOTOGRAFICO