Grande gara, bastano due parole per ben definire la 23^ edizione del trofeo Auxilium ad Altamura. Si conferma l’Atletic Club come validissima società organizzatrice, dimostrandosi ancor più valente avendo avuto il coraggio di cambiare il collaudato percorso e anche il tradizionale programma. Partiamo da quest’ultimo: la manifestazione è stata suddivisa in due giornate, con il rituale appuntamento per le categorie disabili spostato al sabato pomeriggio, e l’introduzione la domenica di una manifestazione giovanile, il Palio del mezzofondo, che ha aperto la mattinata. Appuntamento giovanile a ulteriore conferma della vastissima attività promozionale operata da questa società, che si distingue ogni domenica in tutte le manifestazioni giovanili, pur non disponendo a tutt’oggi, in città, di una pista di atletica. Il Palio del Mezzofondo è stato una staffetta a squadre di nove atleti (di cui due donne) con la partecipazione di tre esordienti, tre ragazzi e tre cadetti che dovevano correre rispettivamente 400, 800 e 1200 metri: la vittoria ha arriso alla squadra A locale, sul Cus Bari e sul Runners Club 87 Castellaneta. Per tutti i ragazzi (iscrizione gratuita) pacco gara, medaglia e t-shirt.

Il Trofeo Auxilium ha goduto della solita perfetta organizzazione: velocissima la “blindata”consegna di pettorali e, in altro locale, più vicino e più comodo rispetto agli altri anni, dei pacchi gara. 6 euro il costo dell’iscrizione, solita tariffa Corripuglia, per un premio esclusivamente alimentare, nobilitato dalla presenza di una forma del tipico pane locale, a marchio Dop. Giornata tutto sommato soleggiata, ma realmente fredda, forse la più fredda del recente autunno pugliese, anche per la presenza del beffardo vento. A disposizione degli atleti la doppia struttura fissa dei bagni pubblici presente nella villa comunale, oltre alla disponibilità dei bar.

Ci vuole coraggio davvero, oggi, per svestirsi: ma è solo un attimo, quell’attimo sufficiente per vestire i panni da corridore e cominciare a riscaldarsi, in tutti i sensi. L’aria fredda infonde forza, tutti sembrano volare, ci si riscalda in maniera energica, le uniche fermate sono per una foto firmata Podisti.Net. L’area di partenza è tutta perfettamente transennata, chi arriva tardi deve accomodarsi dietro, ma per i più forti è impossibile indietreggiare, così scavalcano le transenne, provocando le giustificate lamentele dei giudici. Alla fine ci si compatta, il serpentone è davvero lungo, e mentre in cielo appaiono nubi minacciose, la fanfara dei Bersaglieri provvede dapprima a suonare la tipica marcia per passare poi all’Inno d’Italia. Gestisce tutte le operazioni Claudio Lorusso, solitamente tecnico del settore giovanile, oggi invece intraprendente speaker. Lo sparo dei Giudici, il corteo si allunga in pochi istanti, è notevole la distanza di chi è partito davanti e chi è nelle ultime fila. Nuovo percorso e la prima novità è il giro nel centro di Altamura di due chilometri con successivo passaggio sul punto di partenza/arrivo; da qui si avanza verso la stazione, a breve su via delle Mura Megalitiche; il finale riserva la parte più difficile concentrando la parte più dura, in salita e di lì lo sprint conclusivo sul lungo rettilineo che riporta in Piazza Zanardelli, punto clou della manifestazione, in senso contrario alle precedenti edizioni. Il percorso nuovo mi è piaciuto, pur essendo legato al vecchio da tantissimi ricordi, sembrandomi più veloce e meno difficoltoso del precedente. Perfetta la gestione del tracciato, blindato al traffico, con addetti a tutti gli incroci, delimitato opportunamente da e transenne (che hanno limitato i tagli sui marciapiedi), con segnalazione dei km percorsi e con un ristoro con bottigliette d’acqua posto tra il 5° e il 6° km, più che sufficiente in una giornata fredda. All’arrivo, alla restituzione del pettorale, consegna di acqua, latte e yogurt per ciascun partecipante.

A vincere la gara è Roberto Michele Ninivaggi, giovane assoluto altamurano tesserato per la Giovani Atleti Bari, terzo ai campionati nazionali allievi, ma la sua vittoria non resterà negli annali essendo il Trofeo Auxilium riservato alle categorie amatoriali. Il vincitore è quindi l’ottimo Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie) che precede il sempre piazzato Vito Graziosi (Nicolaus Bari) e Leo Di Leo, assoluto dell’Atletica Acquaviva. Quinto è il costante Gianfranco Dellaccio (Acquaviva) sul Mimmo Tedone (Cral Amiu Bari), che si conferma a certi livelli, e Michele Cassano (Canusium 2004), forse un po’ stanco dopo gli exploit d’inizio stagione. Ottava posizione per il triatleta Michele Insalata (Montedoro Noci) sulla validissima coppia della Marathon Massafra, Cosimo Damiano Albanese e Cosimo Montemurro, che completano la top ten maschile. Undicesimo il primo altamurano master, l’ottimo Raffaele Pepe, tesserato per la società organizzatrice.

In campo femminile, torna al successo Emma Delfine (Nadir Putignano), che coglie il quinto successo della sua carriera in questa manifestazione eguagliando il primato di successi, in campo maschile, di Mario Danzi. Seconda posizione per l’assoluta della Naf Acquaviva, Viola Giustino, in lenta ripresa, su Maria Antonia Lisi (Bitonto Runners), ottima stagione la sua, sulla coriacea Silvana Serio (Alba 13 Taurisano) e sulla costante Mara Lavarra (Amatori Putignano). Edizione da record, con 1297 iscritti e 1191 finisher, con maglia nera consegnata a Maria Latartara (Naf Acquaviva) e al giovanotto di 86 anni, Gennaro Chimenti (San Nicola Runners), che ha corso tutte le 23 edizioni del Trofeo Auxilium. A a proposito di tante gare corse, menzione speciale per Vitantonio Lacarbonara della Paolotti Martina che da tre anni non manca ad una gara.

Non dura molto l’attesa per le premiazioni: lo speaker, in compagnia dal valido presidente Franco Palasciano e del suo vice Pasquale Colonna, comincia ad invitare le autorità e gli sponsor. Gradita la presenza dell’assessore allo sport del Comune di Altamura, Giovanni Saponaro, sempre vicino a questa manifestazione. Comincia la cerimonia: si parte logicamente dai vincitori del Trofeo Auxilium, Sabino Gadaleta e Emma Delfine, premiati con trofeo, cesto di funghi, ricca confezione alimentare e piantina. Il buon Gadaleta dichiara di apprezzare particolarmente il trofeo, un qualcosa che resta per tutta la vita e che andrebbe consegnato – secondo lui - in tutte le gare a scapito dei premi materiali. Si passa alle categorie assolute, con il giusto tributo al primo assoluto Roberto Ninivaggi (che festeggerà sotto il palco con tanto di spumante), per passare alle varie categorie, con i meritevoli premiati con targa ( i primi) e ricca confezione di prodotti gastronomici. La premiazione delle società (Barletta Sportiva al femminile; Montedoro Noci, Amatori Putignano e Happy Runners Altamura, nell’ordine, al maschile) chiude la cerimonia.

Sarà una questione affettiva, sarà per l’ottima organizzazione, ma da Altamura torno sempre soddisfatto: insieme ai numeri, si continua a considerare l’uomo- podista. E,allora, non resta che aspettare ottobre del prossimo anno per la 24^ edizione.

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