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Valgoglio (BG) – 2° Valgoglio Vertical

Lombardia - Primapagina
Domenica 16 ottobre nel grazioso villaggio di Valgoglio, Bergamo, in alta Valle Seriana, una delle perle turistiche delle Orobie, i cronometri dello staff organizzativo diretto dall’Ing. Mario Marzani e dal Presidente della comunità montana Valle Seriana, hanno scandito il passo agli arrampicatori del cielo. I 1005 metri di dislivello positivo per uno sviluppo di 4 km sono stati tirati come le corde di un violino: questa specialità veloce dello skyrunning è molto affascinante perche è una lotta sportiva impietosa tra i corridori del cielo in uno spazio temporale molto ristretto. La gestione di una scalata in salita così  breve è assai problematica e il dilemma, o il tarlo, che assilla i corridori è sempre lo stesso: partire forte e scoppiare o partire piano ma arrivare?
Comunque, usando come termine di paragone il ritmo di marcia degli escursionisti,  un camminatore della domenica riesce a percorrere questa escursione in ascent in 3 ore  e poi bisogna anche ritornare alla base di partenza, per cui, sia per la velocità in salita che per lo sforzo energetico e muscolare, i vertical sono delle competizioni podistiche molto toste. In aggiunta alle considerazioni precedenti, questo vertical Seriano si disputa a cronometro e gli atleti dalla centrale di Aviasco, a quota mt. 965 s.l.m.,  partono distanziati di trenta secondi per cui, oltre a misurarsi con il resto del lotto dei partenti, i concorrenti devono principalmente misurarsi con le proprie capacità di corsa, sia fisiche che mentali. In questo tipo di competizioni, con il crono a dettare legge, è l’adrenalina a fare la differenza e chi ne ha in grossa quantità non deve partire con un ritmo “alla canna del gas” ovvero al massimo della potenza perché, chi và in debito d’ossigeno,  arriva nei pressi dell’arrivo della capanna Giulia Maria, a quota di mt. 1970 s.l.m., con i muscoli pieni di acido lattico e gli ultimi metri del vertical possono diventare un calvario. In dialetto Bergamasco, dato che si corre a fianco della condotta forzata, ci potrebbe scappare l’affermazione: “ se tè ghe la fet mia, tachet al tubo de l’acqua!” (se non ce la fai attaccati al tubo dell’acqua!). Basta considerazioni e passiamo alla cronaca. Al nastro di partenza, fissato alla centrale idroelettrica di Aviasco, si sono presentati 141 podisti-scalatori. Temperatura di4 gradi centigradi e, per la fase di riscaldamento, sono stati usati dei pezzi di strada riscaldati dai raggi solari con un il cielo che era di un azzurro elettrico da incanto. Alle ore 08,50 è suonata la sirena per la partenza del primo concorrente. Il percorso, già dai primi metri, è risultato micidiale. Una serie di gradini ha lanciato la gara verso la frazione Bortolotti e dopo un breve attraversamento di una stradicciola asfaltata, questo 2° vertical di Valgoglio è entrato nel vivo con “un’impennata” di gradini impressionante. A metà race il ristoro e poi un tratto nel bosco a zig zag ha portato la competizione a un altro salitone di gradoni. Poi un breve pianoro ha permesso agli atleti di arrivare ai piedi della capanna Giulia dove una salitella taglia-gambe li ha proiettati all’arrivo. Su, in cielo, dopo un attimo di recupero, gli occhi degli atleti hanno potuto ammirare uno spettacolo mondiale: oggi le Orobie ci hanno regalato un sacco di emozioni, sportive e visive. Ho idea che queste immagini rimarranno stampigliate per molto tempo nella nostra memoria visiva.
Dopo l’arrivo, un gradito ristoro prealpino con una montagna di pane, salame nostrano e formaggio stagionato, ha permesso a tutti i runner un immediato recupero delle forze. Il più lesto di tutti ad arrivare alla capanna Giulia Maria, in località cinque Laghi, è stato il campione del mondo di combinata di skyrunning 2010 Nicola Golinelli, il portacolori del team Ger Rancio ha chiuso la sua fatica con il tempo record di 35’16”. Secondo il formidabile campione delle prove sulla neve Fabio Santus ,Scais 3038, in 36’59”. Terza la promessa della corsa in montagna del G.S. Orobie Alex Baldaccini che ha chiuso la gara in 38’03”.La classifica vede al 4° posto il forestale Emanuela Manzi (38’19”), 5° un rappresentante dell’Esercito made in Bg Fabio Pasini in 38’20”, 6° Pietro Lanfranchi (Scais 3038) time 38’23”, 7° Massimilano Zanaboni Atl. Valli Bergamasche, 8° Renato Pasini in 40’03” (Scais 3038), 9° Giovanni Licini in 40’22” (G.S. Orobie) e 10° Fornoni Enrico  40’54” (Scais 3038). Questi i risultati per la Valetudo skyrunning Italia: 24° Mauro Toniolo,  29° Clemente Berlinghieri, 64° Matteo Lorenzi, 79° Daniele Peracchi. Decimo, nella categoria MM 55, Giorgio Pesenti. Nella categoria maschile over 50/55 primo si è classificato G. Franco Baldaccini, G.S. Orobie, nella 55/60 successo per Vincenzo Savoldelli, nella over 60 primo è arrivato l’intramontabile uomo d’acciaio Alfredo Pasini con il “tempone” di 42’02”: eccezionale!
Nella competizione rosa ha prevalso, su un lotto di atlete molto qualificate, Veronica Cavallari in 46’36”, team Marathon Alta Quota, 2^ Angela Serena (47’16”), Freezone, 3^ Monica Pontchafer in 48’29” (Freezone), 4^ Giovanna Cavalli in 48’45” (Runners Bergamo) e 5^ Alessandra Valgoi 48’46”, Atl. Alta Valtellina. Sesta  l’aquila Valetudo rosa Emanuela Brizio  con il tempo di 49’57”. Decisamente un buon allenamento tirato per la cinque volte campionessa mondiale che è  attesa sull’Etna il 6 novembre per la conquista dello scettro di miglior atleta femmina nel circuito Internazionale Mountain Running International Cup 2011 e, naturalmente, anche per vincere l’Etna Valetudo skyrace 2011. Settima Cristina Oldrati (50’51”), 8^ Carolina Tiraboschi (51’04”), Fly Up, 9^ Susanna Neri (52’05”), Le Torri Firenze e 10^ l’aquila Valetudo rosa Isabella Labonia in 55’02”. Ottimo il 2° posto nella categoria master femminile F50 della Valetudo rosa Silvana Bonaiti ottenuto con il tempo di 1h00’34”.
Aggiungo che, oltre a organizzare questa manifestazione, l’appassionato comandante del vertical, l’Ing. Mario Marzani, ha provato l’emozione di appuntarsi il pettorale n° 8 ed è arrivato sul finish in 1h08’23”: un ottimo inizio! Ottima la realizzazione di questo vertical. Un grazie a tutto lo staff Seriano: per forza, sul fiume Serio si fanno le cose sul serio!
 
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