Reggio Emilia - Ultramaratona del Tricolore (6° e 7° giorno)
Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011 |
Non lo dà a vedere, ma qualche mialgia, irritazione articolare e tendinite dovrà pur averla, questo Antonio Tallarita. Oggi, dopo 13:40:26 di corsa e 700 km sul groppone, appariva stanco, affinato, pallido e con lieve subittero. Ma l’umore e la battuta intelligente no, sono quelli del primo giorno. Dopo aver percorso la distanza della maratona, s’è concesso una sosta per una doccia e uno spuntino a base di fusilli e filetto di platessa. Poi, ha ripreso la marcia in completo verde, con la caratteristica cordicina tricolore pendente dalla parte occipitale del berretto: un porta fortuna? Era circondato e stimolato da atleti che si allenavano sul circuito, e seguito, dopo aver concluso la sua maratona, da Angela Gargano in bicicletta.
Il valoroso Antonio Mazzeo, dopo 5 giorni, è tornato in pista per la sua 2^ 100 km (13:40:26).
L’imperturbabile Vito Piero Ancora s’è sciroppata la dose abituale di 50 km (5:45:19).
Per quanto riguarda la maratona, il sindaco di Santhià, Angelo Cappuccio (3:56:39), alla sua 2^ partecipazione, ha dovuto sudare sette camicie prima di abbattere la resistenza del fedelissimo Stefano Giorgio (3:57:15). A seguire gli altri stakanovisti: Michele Rizzitelli (4:28:23), Francesco Capecci (4:33:39, 2^ partecipazione), Lorenzo Gemma (4:44:53),Angela Gargano (4:52:53), Roberto Paracchini (5:21:59), Marina Mocellin (5:41:25).
Il record di Enzo Caporaso è stato uguagliato e migliorato nei tempi.
C’è aria di festa sul terreno di gara. L’impresa è a portata di mano. I media ne danno risalto, più gente accorre, più preparativi fervono: tutti vogliono salire sul carro del vincitore, adesso che la vittoria è certa. Gli alunni preferiscono il circuito di gara all’interrogazione di matematica in classe. Un allenatore di calcio, ha palleggiato per tutto un giro, poi, incollatosi il pallone tra la fronte e il naso, ha compiuto un altro giro di pista.
Da Gela, città natale di Antonio Tallarita, è giunto il fratello. Si è in attesa del sindaco della città siciliana.
6° Giorno
Non ha lasciato reliquati sulla forte fibra di Antonio Tallarita la giornataccia di ieri e, nel 6° giorno, la sua marcia è proceduta sicura e spedita (11:58:52). E’ ad un passo dal record di Enzo Caporaso, che non gli interessa. All’ingegnere piace la cifra tonda, che ha trasformato nella formula 10%=1000 km.
Tappa interlocutoria quella odierna, ma che induce all’ottimismo per la tranquillità con la quale l’ha portata a termine. Ha rinunciato alle soste, e ha corso tutto di un fiato ad un ritmo più lento. Gestisce il tutto con mens matematica, sorretto da una classe e da una determinazione che non conosce ostacoli.
Gli ha fatto compagnia per tutti i 100 km Du Bien Sen (11:38:44); Vito Piero Ancora per 50 Km (5:35:50); 10 i maratoneti in gara, regolati dal solito Stefano Giorgio (3:58:48).
I fedelissimi sono 8. Cinque sono pugliesi, di cui tre tesserati con Barletta Sportiva. Questi barlettani sembrano non cedere, e stanno come torri ferme al soffiar dei venti, sotto ettolitri di pioggia e il peso di centinaia di chilometri. Non è finita: nel fine settimana è previsto l’arrivo di qualche centista.
Diciamoci la verità. Non sono da tutti queste gare in circuito. Io stesso le odio, e mi cimento perché (quasi) costretto. Richiedono amore sviscerato per la corsa pura, forza mentale ed osservanza di regole ferree. Qui non siamo nella maratona della scenografica Firenze, dove in 300, dicono, abbiano tagliato, o al Passatore, che per alcuni diventa una passeggiata in macchina. A Reggio Emilia, non si può bleffare: i giudici ti hanno gli occhi sempre addosso, e il chip non fa sconti a nessuno. I detrattori di queste gare, forse, non sanno che i Campionati Italiani IUTA e quelli Internazionali sotto l’egida IAU si svolgono prevalentemente in circuiti, appunto per i succitati motivi. E’ nei circuiti che Fattore, Calcaterra, Cudin, Casiraghi, Carlin e le squadre nazionali femminili e maschili hanno raccolto medaglie.
Oggi, s’è vista la sagoma gigantesca del Presidente dei Supermaratoneti, Gianfranco Gozzi, accompagnato da buona parte del Comitato Direttivo. E’ venuto a complimentarsi con i suoi iscritti e ad onorare la loro fatica.
Ultimo aggiornamento (Venerdì 28 Ottobre 2011 11:01)