Reggio Emilia - Ultramaratona del Tricolore (10° e ultimo giorno)
Ultramarathon - Ultra - Ottobre 2011 |
Due ali di folla, un tappeto rosso, una fiaccolata romana e l’Inno di Mameli hanno accolto Antonio Tallarita, avvolto nel Tricolore, alla fine della sua impresa. L’ingegnere aveva trovato la soluzione alla formula 10 % = 1.000 km. Dal 20 al 30 ottobre, su un circuito asfaltato di 1.022 m, è riuscito a correre 100 km al giorno per 10 giorni, per un totale 1.000 km. Un primato, che si attende essere inserito nel Guinness World Records.
Era sera inoltrata, quando ha concluso l’ultima tappa in 12:04:05, in compagnia di Angela Gargano. Stanco, ma ancora carico di energia vitale: “E’ finita” ha esclamato, ringraziando tutti quelli che si sono dedicati a lui per 10 giorni. Il risultato è il frutto del sacrificio dei veri amici che gli sono stati vicini. Uno crede di avere molti amici; si accorge, poi, essere pochi quelli veri, essendo tutti gli altri soltanto conoscenze. Ha anche svelato il segreto delle treccine tricolori pendenti dal berretto. Sono dedicate a tre donne: alla moglie, alla madre e alla sorella.
Ha corso i 1.000 km in 120:39:09. Nel quarto giorno, ha piovuto per 8 ore; nel quinto, per 13; le condizioni atmosferiche sono state favorevoli per tutta la restante parte.
Ad un esame clinico approssimativo, appariva dimagrito, anemico, con subittero e qualche ruga in più, ma reattivo. Al momento, l’unico dato oggettivo disponibile è quello della bilancia, che segna meno 7 kg. I dati ematochimici ce li farà conoscere, nei prossimi giorni, il dott. Citarella, immagino, con valori alti delle transaminasi e, soprattutto, del CPK. Il risultato dei test cognitivi sono nelle mani del dott. Trabucchi e del suo staff.
Nell’ultimo giorno, Antonio Tallarita, nazionale della 24 ore, ha corso sotto gli occhi del Segretario IUTA, Stefano Scevaroli, presentatosi sul circuito con signora. S’è fatta vedere la squadra locale di calcio e lo sciatore Giuliano Razzoli, medaglia d’oro olimpica.
La 100 km dell’ultimo giorno è stata portata a termine anche da Adele Di Lorenzo (11:22:24) e Francesco Capecci (11:55:16). In 9 hanno affrontato la mezza maratona, in 12 la maratona, in 4 la 50 km, uno la 12 ore.
Gli instancabili sono stati Angela Gargano (tre 100 km + sette maratone), Vito Piero Ancora (dieci 50 km) e i maratoneti Stefano Giorgio, Marina Mocellin, Lorenzo Gemma, Roberto Paracchini e Michele Rizzitelli.
Siamo stati benissimo a Reggio Emilia. Sul circuito, abbiamo trascorso dieci giorni indimenticabili della nostra vita, da Guinnes, appunto. Non c’era la monumentalità della maratona di Roma, la grandiosità di New York, le montagne di Bressanone, il romanticismo della Coast to Coast amalfitana-sorrentina, che si ritrovano per grazia ricevuta. Su un anonimo spazio periferico urbano, abbiamo trovato: competenza, affetto, generosità, dedizione, entusiasmo e apprezzamento per la nostra fatica. Con la 10 % 100 = 1000 km, un seme è stato gettato in queste giornate autunnali. Date le premesse, potrà diventare una quercia maestosa.