La ventesima edizione della mezza di Busto Arsizio conferma quanto sia grande la volontà dei podisti che in ogni condizione di tempo sono sempre pronti a gareggiare, senza porre troppa attenzione alle avversità climatiche.

E' la prima volta che prendo parte a questa manifestazione e devo dire che è stata ben organizzata.

Giornata tipicamente autunnale, temperatura fresca ma non fredda, ideale per correre anche se c'è da dire che Ermes, il messaggero dai piedi alati e protettore in particolare dei corridori, ed Eracle, protettore degli altri atleti in generale, hanno provveduto a farci correre senza un filo d'acqua, siamo stati infatti graziati, se consideriamo come era iniziata la giornata ovvero ventosa e piovosa, col massimo rispetto di chi ha subito e subisce enormi danni a causa del maltempo, in particolare nel nord Italia.

Il percorso era ben indicato, la zona di partenza opportunamente transennata; ci si schiera in prima fila e come al solito i più veloci, ma non solo, arrivano pochi secondi prima, cercando di posizionarsi più avanti possibile, in attesa dello sparo del giudice.

Comincia la gara, il tracciato è chiuso al traffico; ai ristori, posizionati come da regolamento, troviamo acqua, anche se data la giornata le necessità di idratazione sono meno impellenti.

Buona partecipazione degli spettatori, che spesso si fanno sentire unitamente ai volontari e agli addetti al servizio. Il percorso inizialmente è un po' tortuoso, con continui cambi di direzione, ma tutto sommato molto scorrevole.

All’arrivo ricco ristoro al coperto con panettone ,frutta, integratori, the caldo, acqua, crostate ecc ecc; ben sistemati anche il deposito borse e le docce, si trova tutto vicino, meglio così, quando magari arrivi bagnato e vuoi lavarti e cambiarti prima possibile.

Sono abituato a correre senza gps e solo col cronometro, a sensazione, i 21,097 chilometri in realtà mi sono sembrati un pochino più…lunghi, così come riferito anche da amici e avversari, che hanno realizzato tempi superiori alle aspettative.

Mi sono trovato a gareggiare in compagnia della donna che poi ha vinto la gara , Elisa Stefani.

Volevo batterla e ci sono riuscito staccandola, sia pure di poco, dopo il km 20.

Questa gara ha deluso un po' le mie aspettative cronometriche (in base al tempo che speravo di fare), però c'è da dire che generalmente corro e prediligo le brevi distanze (5 e 10 km), ma il mio spirito combattivo mi fa fare questo ed altro, forse anche perché speravo di incrociare il mio amico ed avversario Valerio Facciolo, mi aveva detto che ci sarebbe stato, ma forse non era sicuro di battermi e allora ha corso da un’altra parte. Vorrà dire che mi rifarò alla prossima occasione.

Decisamente positivo il mio personale giudizio sulla mezza di Busto: oggi ho ritrovato davvero la sofferenza nel correre, sicuramente perché non sono abituato alle lunghe distanze e soprattutto non mi piace correre quando fa freddo, comunque anche questo fa parte della corsa, ergo ci tocca soffrire se dei risultati si vuol gioire.