Passo indietro della Iaaf che durante l’ultimo Consiglio di questi giorni a Zurigo ha restituito a Paula Radcliffe il primato mondiale sulla maratona femminile conseguito a Londra nel 2003 con 2:15:25.

La questione è nata durante il congresso mondiale della Iaaf, svoltosi a Daegu nei giorni immediatamente precedenti i Campionati Mondiali, quando è stata approvata la norma che, a partire dal 1° novembre 2011, i nuovi primati femminili sulla distanza saranno ratificati solo se ottenuti in maratone dove le atlete corrano da sole e non dove la partenza di uomini e donne avvenga contemporaneamente. II tutto per un criterio di equità e giustizia, per evitare l’aiuto dei cosiddetti gabbiani, abili nel fornire riferimenti e a “tirare” le atlete.

Il problema era che la regola sembrava dover essere applicata con retroattività, con conseguente declassamento del primato su citato della Radcliffe, ottenuto appunto in una maratona con partenza mista, a miglior prestazione mondiale, mentre il nuovo primato mondiale ufficiale sarebbe diventato il 2:17:42, ottenuto dalla stessa Radcliffe, ancora a Londra, ma nel 2005, con partenza differenziata tra uomini e donne.

Le proteste della Radcliffe non ha però fatto cancellare il passato, ma dalle prossime maratone con partenza contemporanea di uomini e donne, si potrà parlare solo di miglior prestazione mondiale.