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Torino - Turin Marathon

Maratona - Torino - 25^ Turin Marathon

La 25^ edizione della Turin Marathon ha ospitato, oltre al Campionato Italiano Assoluto, anche il Campionato Nazionale Bancari ed Assicurativi, riservato appunto ai dipendenti di istituti di credito e di assicurazione.

Il campionato bancario è una manifestazione con cadenza annuale ed ha luogo ogni volta in sedi diverse, a seconda della disponibilità di un circolo atletico bancario a farsi carico dell'organizzazione e di una maratona nazionale ad ospitare la "gara nella gara".

L'edizione torinese del 2011 è stata ottimamente curata dal Circolo UniCredit Torino ed ha visto ai nastri di partenza circa 240 atleti delle varie categorie d'età.

Inoltre UniCredit ha inteso anche premiare i propri dipendenti - provenienti da tutto il Gruppo, banche estere comprese - istituendo un'ulteriore speciale classifica "UniCredit Trophy".

La scelta della Turin Marathon si è rivelata quanto mai azzeccata per il perfetto funzionamento di tutta la macchina organizzativa della gara piemontese: del tutto trascurabili i tempi d'attesa per tutte le formalità (ritiro pettorale e pacco gara, deposito borse, accesso alla start line). Logistica perfetta con Expo, partenza, arrivo e servizi vari (bagni chimici, tende spoglatoio, docce, deposito borse) concentrati nell'area della centralissima Piazza Castello.

Bello ed utile lo zaino che costituiva il pezzo forte del pacco gara, sempre gradito il pasta party del sabato sera, magari un po' spartano (tavoli apparecchiati sotto le stelle...), ma non sempre offerto dall'organizzazione delle maggiori maratone.

La partenza, in perfetto orario, potrebbe essere l'unico dettaglio suscettibile di miglioramento: la sede stradale transennata risulta un po' stretta per gli oltre tremila runners e l'assenza di gabbie suddivise per tempi può danneggiare gli atleti più performanti che si attardino nel riscaldamento pre-gara.

La scorrevolezza dei viali della capitale sabauda, comunque, fa sì che già dopo un centinaio di metri dallo start si corra senza alcun condizionamento e il serpentone colorato si lancia verso il Lingotto senza alcuna difficoltà.

Ogni 500 metri una postazione di batteristi anima la corsa battendo il tempo ai runners e almeno nei primi chilometri questo aiuto in più fa girare le gambe più velocemente.

Il primo amico che mi raggiunge e supera è Dario Poggio, un altro bancario che andrà a chiudere ben sotto le 3h20', alla grande! Poco dopo passiamo vicino al Palavela, teatro di tante battaglie sportive per la mia squadra di calcio a 5, quando giocavamo in B a cavallo del 2000...quanti ricordi, ma si deve tirare avanti.

Arriva e mi saluta con calore il mitico Capitano Marziano (al secolo Fabrizio Cosi) che si invola subito con un passo molto più sostenuto del mio, meglio rinunciare al piacere della conversazione con lui per salvaguardare le speranze di finire la gara!

Al decimo chilometro, la doccia fredda: una nostra collega di banca, venuta apposta dall'Ungheria per l'UniCredit Trophy e che ho accompagnato nell'ultimo tratto del viaggio sabato da Milano, peraltro atleta d'elite accreditata di un recente 2h47' a Berlino, ha sofferto una contrattura alla gamba ed ha dovuto abbandonare la corsa: mi avvisa comunque che va tutto bene e che rientra con calma verso piazza Castello. Che rabbia, sarebbe arrivata a ridosso delle prime dieci nella classifica assoluta femminile se avesse chiuso sui propri tempi abituali.

Nel frattempo trovo un gruppetto di runners che procedono con passo molto regolare, anche se per me un po' spedito, ai quali mi accodo per qualche chilometro. Si tratta di una buona scelta, almeno per il momento, perché la fatica non si sente e le condizioni climatiche eccezionalmente buone (fresco, ma non freddo, cielo mediamente sereno e vento assente) invitano alla corsa sciolta e rilassata.

Superiamo Moncalieri e poi Borgaretto, dove a settembre ho corso ai campionati bancari di atletica in pista (ma questi bancari lavoreranno un po', ogni tanto???).

Attraversando i paesi della cintura torinese troviamo bande musicali e gruppi folcloristici che salutano il passaggio della corsa, il pubblico non è molto numeroso lungo tutto il percorso, ma in alcuni passaggi centrali nei paesi ci sono piccole ali di folla calorosissime: davvero complimenti a tutti coloro che ci hanno incoraggiato, senza che si sia mai sentito un (dico uno) clacson "alla milanese". Speriamo che a qualcuno fischino le orecchie....

Passata la mezza, inizia un tratto piuttosto duro di salita, per fortuna non continua, ma comunque impegnativa, che durerà fino al 28° chilometro. Prudentemente ho lasciato la compagnia che seguivo nei pressi del passaggio al 20° ed ho rallentato correndo sopra i 5' al km. Fin dall'inizio il sentore di un crampo ha costituito una certa preoccupazione e mi ha indotto a guadagnare più minuti possibile finché stavo bene, ma tenere il ritmo precedente anche in salita avrebbe significato la disfatta sicura.

I ristori, sempre ben forniti di liquidi e solidi, scandiscono il percorso ogni 5km e - dal decimo in avanti - non ne salto uno, approfittando sempre dei sali e delle gelatine di frutta.

Si scollina a Rivoli e da lì ci si lancia verso Torino, percorrendo il lunghissimo corso Francia: al 30° chilometro tutto fila ancora liscio e passo in vantaggio sulla tabella delle 3h30', ma su uno degli ultimi cavalcavia il crampo si manifesta in maniera più chiara e da lì inizia la battaglia contro i miei personalissimi demoni. Il passo si accorcia per non flettere il muscolo indolenzito e ovviamente si va più piano.

Verso il 35° arrivano i due compagni di squadra Silvano e Fabrizio che mi seguivano (nel campionato bancari esiste anche una classifica a squadre che tiene conto dei primi quattro tempi maschili e del primo femminile per ciascun team): entrambi stanno bene e vanno via in scioltezza (chiuderanno in 3h28'). Chiedo se abbiamo altri compagni più avanti, ma purtroppo pare di no: dovrò cercare di tenere il più possibile, visto che al momento il mio tempo contribuirà alla classifica finale a squadre.

Al 36° chilometro arrivano i palloncini delle 3h30' e riconosco una maglia dell'Atletica Lambro in ottima condizione, pare tenere i pacers senza fatica: si tratta di Francesca Colombo che ha raccontato poco sopra la sua splendida gara torinese. Complimenti per il risultato!

Negli ultimi chilometri le avvisaglie di crampi aumentano d'intensità, nonoostante tutti gli espedienti per scongiurarle e il ritmo di corsa si abbassa di conseguenza. Riesco comunque a non fermarmi mai, tranne una ventina di metri al ristoro del 40° km per bere due dosi di sali, arrivando poco sopra le 3h34'.

Alla fine la nostra squadra arriverà comunque abbastanza indietro nella classifica per banche, accusando circa 4h totali di ritardo dalla Banca Popolare di Bergamo, campione nazionale. Però ci consoliamo, a livello di istituto, con il collega veronese Salvatore Erbogasto che indossa la maglia tricolore con un più che buono 2h41' e spiccioli.

 

 

Ultimo aggiornamento (Lunedì 14 Novembre 2011 19:42)

 
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