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Castellaneta (TA) - 8° Trofeo Città di Castellaneta

Puglia - Primapagina

Castellaneta_Trofeo_Citta_di_Castellaneta_2011_convegno

Fantastico, tutto fantastico. Non posso che complimentarmi con l’intero Club Runner 87 per quanto organizzato domenica scorsa in occasione dell’ottava edizione del Trofeo Città di Castellaneta. Non è mancato nulla, anzi tutti abbiamo ricevuto, insegnamenti, idee, ricordi, da questa stupenda giornata.

Giungo con grande anticipo a Castellaneta, ridente centro del tarantino, noto in tutto il mondo per aver dato i natali a Rodolfo Valentino, il mito del cinema italiano. Il quartier generale della manifestazione è fissato in piazza Municipio, dove spicca l’ampio palco, mentre tutti i soci della società organizzatrice definiscono gli ultimi dettagli.

Calma e sorrisi dominano tra questi signori, non c’è la solita frenesia isterica pre-gara di chi organizza, sembrano sereni e convinti di far le corse per bene. Un saluto speciale al presidente, Angelo Rochira, uno al preparatissimo tecnico, Agostino De Bellis –oggi speaker della manifestazione, uno al caro Tommaso Valente, la storia vivente dell’atletica a Castellaneta. Vorrei citarli tutti questi signori, amici di tante battaglie sulla strade, ma sarebbe troppo lungo… E’ già attivo il punto di consegna dei pettorali, approfitto prima che si formi la ressa. Confermata anche quest’anno l’apprezzabile decisione di far pagare tre euro l’iscrizione: uno alla Fidal, uno all’organizzazione, l’altro in beneficienza all’associazione CCSVI. Niente pacco-gara, ottimo così, evitiamo anche la zavorra del solito pacco alimentare che ricorda le buste povertà della guerra…

Un caffè con i cari amici del gruppo di Grottaglie, sempre capitanati da Oronzo Nilla, e torno in Piazza a gustarmi le varie scene. E’ giunta oramai la stragrande maggioranza dei partecipanti , il ritiro dei pettorali si conferma rapido e organizzato. Il buon De Bellis comincia, intanto, dal suo microfono a dare indicazioni agli atleti, indicando i bagni femminili, posti presso il comando dei Vigili Urbani, e quelli maschili, nella struttura pubblica. Ecco il primo sussulto, è giunto il primo ospite: Marco Marchei, validissimo maratoneta di qualche anno orsono (2:11:47 ad Helsinki nel 1983), olimpionico, tra i primi a correre le grandi corse oltreoceano, da sempre guida di tanti appassionati attraverso le riviste da lui dirette, prima Correre e oggi Runner’s World. Marchei, in divisa podistica, sarà in gara con noi, senza pettorale, ma con le scarpette ai piedi.

Giornata fredda e soleggiata, l’ideale per correre, ciò che ci voleva dopo una settimana di pioggia, ma prontamente riscaldata dall’arrivo del secondo ospite odierno, Stefano Baldini, il campione olimpico del 2004 ad Atene. Stefano si rivela ancora una volta amatissimo dalla gente, ricambiando questo grande abbraccio con tanti sorrisi e disponibilità. Stefano oggi non correrà, ma sicuramente non si risparmierà nel firmare autografi, stringer mani, sorridere, regalare a tutti una parola.

E immediatamente è richiamato al lavoro: è in partenza la staffetta giovanile, altra validissima iniziativa di questa società che da sempre incentiva l’attività giovanile e non poteva dimenticarsi dei bambini e di farli correre, di farli partecipare attivamente. Il buon Agostino De Bellis arruola anche mio figlio Leonardo, partirà come primo staffettista della sua squadra. E’ proprio Baldini a dar via, è un’emozione grandissima per me veder Leonardo chiudere in testa la sua batteria e ricevere i complimenti del campione olimpico.

Mentre prosegue e si conclude la staffetta giovanile, i grandi (d’età) completano il proprio riscaldamento e cominciano a schierarsi sul punto di partenza sito in Via Roma. La partenza è differenziata: le signore partiranno 5 minuti prima, un giusto tributo per le ottime atlete pugliesi. La presenza dello “Stefano nazionale” è l’occasione per la foto ricordo, tutte si affannano per affiancarlo. Lo sparo e le signore partono, tocca ora a noi maschietti. Attradatomi a veder la partenza femminile, cerco di risalire rapidamente il plotone, ma un gruppo di amici mi ferma e mi crea un varco per entrare. Solo sei-sette fila davanti a me, soffro di vertigini, sono troppo avanti.

Lo sparo, la partenza ordinata, il gruppo si avvia, tutti mi sembrano saette, i sorpassi sono continui, come i saluti e gli incitamenti. Si comincia subito a salire, ma dopo 500 metri e la svolta a destra, c’è la prima vera salita lunga più di 300 metri. Entriamo nel bellissimo centro storico, Piazza della Cattedrale ci lancia verso la ripida discesa: alzando lo sguardo è possibile vedere la gravina, Mottola, il mare, ma penso che pochi siano riusciti a farlo. Siamo al terzo km, passiamo sul punto di partenza/arrivo, la svolta a sinistra e si ricomincia. Si scende e molti si rallegrano, ecco il ristoro, appare la stazione, un treno che passa veloce è saluto dagli atleti, non sanno cosa ci aspetta. Ecco la visione della salita, chi ci precede procede lentamente come in una sorta di Purgatorio dantesco. Tocca a noi, molti rallentano, c’è chi si ferma pure, è l’occasione per riprendere qualcuno. Un salitone di un chilometro, siamo tornati in città, le ultime viuzze ed ecco apparire in lontananza l’arco di arrivo. Leggera discesa, chi ne ha può sprintare, ecco i Giudici, il traguardo, anche questa è fatta dopo 9200 metri tecnici, duri ma piacevoli. Tracciato blindato al traffico, esemplare l’educazione dei castellanesi, che sin dal mattino ci hanno accolto con gioia e non hanno minimamente protestato per le strade chiuse, attendendo con pazienza, magari incitandoci ed applaudendoci.

Alla restituzione del pettorale, la consegna di un pacco ristoro degno del pacco gara di molte altre manifestazioni….

Proseguono gli arrivi, osserva divertito Baldini, pagherei per sapere cosa starà pensando. Giunge anche l’amico Vito Porcelli, lo incito ma non mi risponde, per lui segno della croce e bacio al cielo a ringraziare Qualcuno.

Dopo essermi cambiato, al ritorno in Piazza, scopro che è arrivato anche il terzo ospite della giornata, il professor Piero Incalza, tecnico nazionale, autore del miracolo atletico di Francavilla Fontana con Giacomo Leone, Ottavio Andriani, Mimmo Caliandro… Ad accompagnarlo proprio Giacomo Leone, vincitore della maratona di New York nel 1996, primatista italiano prima dell’avvento di Baldini e oggi consigliere Nazionale della Fidal.

Francesco Caliandro (Podistica Palagiano) è il vincitore di questa manifestazione in 29:45 sull’idolo di casa, Francesco Carriero, che chiude secondo in 30:02, e su Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie), terzo in 30:09. Quarta posizione per Michele Palmisano (Don Milani Mottola) in 30:31, a precedere il buon Vito Graziosi (Nicolaus Bari), quinto in 30:36, e Domenico Tedone (Cral Amiu Bari), sesto in 30:37. Angelo Pazienza chiude in settima posizione (Bitonto Runners) in 30:38 su Gianfranco Dellaccio (Atl. Acquaviva), ottavo in 30:40, Vito Minei (altra grande speranza della Don Milani Mottola), nono in 30:43, e Cosimo Montemurro (Marathon Massafra), decimo in 30:46.

Successo femminile per l’immensa Anna Clemente: la forte marciatrice della Don Milani, per questa volta abbandona la sua specialità, e dimostra di volare anche correndo: 34:47 il suo tempo, e approfittando della partenza anticipata, quarta arrivata assoluta. Essendo però assoluta, la vittoria passa alla prima atleta master, la salentina Paola Bernardo (Amatori Corigliano) che chiude in 35:20 precedendo Rosalinda Pischetola (Top Runners Laterza), al traguardo in 36:07, ed Emma Delfine (Nadir Putignano), che conclude in 36:58. Seguono, nell’ordine, Maria Antonia Lisi (Bitonto Runners- 37:41), l’assoluta Ilenia Maria Colucci (Alteratletica Locorondo – 38:44), Mara Lavarra (Amatori Putignano – 39:27), Silvano Serio (Alba 13 Taurisano – 39:44), Alessandra De Luca (Atl. Latiano - 40:10) e Grazia De Corato (Canusium 2004 -40:44).

1039 i finisher, maglia nera consegnata simpaticamente a Giovanni Rubino (Running People Noicattaro – 1:03:32) e a Carmela Pizzullo (Marathon Massafra – 1:12:48).

Rapida la compilazione delle classifiche e rapido l’inizio delle premiazioni. Subito sul podio, festeggiati anche da tutti gli ospiti, Baldini in testa, Francesco Caliandro e Paola Bernardo, vincitori della manifestazione. A seguire, i meritevoli delle varie categorie, premiati con abbigliamento tecnico di marca.

La premiazione con trofei delle prime sette società per numero di atleti giunti al traguardo (nell’ordine Amatori Putignano, Montedoro Noci, Bitonto Runners, Nadir Putignano, Marathon Massafra, Faggiano e Pro Canosa), l’estrazione di un soggiorno in Hotel, e la rituale foto di gruppo chiudono ufficialmente la manifestazione.

Giudizio finale estremamente positivo, volendo cercare il “cosiddetto” pelo nell’uovo si potrebbe migliorare la segnalazione dei chilometri, indicati sulla base stradale e non sempre visibili. Per il resto, a dimostrazione che non è l’appartenenza al Corripuglia a inficiare o ad abbellire una gara, tutto realmente perfetto.

Ma il meglio doveva ancora arrivare. Pranzare con il campione olimpico è stata davvero una grande emozione. Ho potuto appezzare direttamente l’intelligenza, la sincerità, la pulizia d’animo di Stefano Baldini. Campione nel suo esser semplice, mai banale, pronto ad affrontare qualsiasi argomento. Un grande emozione anche per mio figlio, potrà raccontarlo ai suoi amichetti di corsa….

Nel pomeriggio il convegno “Sogni Coraggiosi, storie di uomini e donne senza paura” , presso l’Auditorium del Cuore Immacolato di Maria a Castellaneta. Sogni Coraggiosi, la traduzione italiana di Brave Dreams, lo studio clinico del Professor Paolo Zamboni nella lotta contro la sclerosi multipla, utilizzando un’angioplastica dilatativa. La signora Francesca Lombardo, ha testimoniato direttamente la propria esperienza, l’incontro con il professor Zamboni, l’intervento ed il ritorno alla vita normale, la gioia di muoversi, di portare scarpe con i tacchi, di poter pigiare tubetti di dentifricio. Ecco la destinazione dell’euro dell’iscrizione mattutina, andato all’associazione CCSVI (www.ccsvi-sm.org) per combattere questa terribile malattia e chi ne approfitta per guadagnarci….

Il moderatore del convegno, Gianluca Catucci, giornalista dell’emittente Studio 100, dopo aver salutato il dottor Gianni Florido, presidente della provincia di Taranto, l’Avv. Italo D’Alessandro, sindaco di Castellaneta, Alfredo Cellammare, fattivo locale assessore allo sport, Angelo Rochira, presidente del Club Runner 87 ha passato la parola a Marco Marchei, attuale direttore di Runner’s World, che prendendo spunto dalla toccante testimonianza della signora Lombardo, ha affrontato il tema dei benefici della corsa (anche mezzora al giorno) e del movimento al femminile, ancor troppo ridotto in Italia, rispetto alla media europea, condendo il tutto con simpaticissimi aneddoti personali.

La proiezione degli ultimi due chilometri della maratona olimpica di Atene 2004 ha scaldato la sala: la vittoria di Baldini è stata salutata da un caldissimo applauso, l’inno italiano cantato da tutti, a cominciare dal presidente Florido. Emozionato, Baldini, ha ripercorso idealmente quei chilometri, ha spiegato che avrebbe rimontato comunque Vanderlei, trasmettendoci la forza e il coraggio che c’era in lui quel giorno, la saggezza tattica, l’arte di affrontare le situazioni momento per momento.

La parola è passata a Giacomo Leone, che dopo aver descritto la scelta di sognare in grande che lo porto a New York, a quella vittoria che cambiò la sua vita, in qualità di consigliere nazionale della Federazione Atletica, ha sottolineato le iniziative regionali e nazionali per la diffusione del movimento atletico, invitando i giovani a fare sport.

E alle sue parole si è legato l’intervento del professor Incalza, tecnico nazionale, che ha suntato la sua relazione, spiegando che il movimento è insito nell’uomo, come dimostra l’intensa attività di un bambino di pochi anni, in azione per più di otto ore al giorno. E ha invitato i giovani a non lasciare l’attività sportiva, evitando di creare quel vuoto che si crea tra i ragazzi di 12-13 anni e i master di 35.

A chiudere, la soddisfazione del mio personale intervento, a testimoniare l’emozione di una giornata passata tra miti dell’atletica, invitando autorità, istituzioni e giovani affinché l’attività motoria sia da giuda, da base per un futuro migliore.

La premiazione dei migliori esponenti del ricco settore giovanile del Club Runners ha di fatto chiuso la serata, prima dell’ultimo assalto a Baldini, per la consueta richiesta di autografi.

Una giornata stupenda, indimenticabile, da tenere fra i migliori ricordi della mia vita. Lasciatemi ringraziare ancora l’intero Club Runners 87, con una citazione speciale per Tommaso Valente, uomo vero, che incarna valori autentici di vita e di sport, oggi purtroppo difficili da trovare.

SERVIZIO FOTOGRAFICO

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 16 Novembre 2011 10:37)

 
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