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Brescia - Maddalena Urban Trail

Lombardia - Primapagina
Oggi 20 novembre, la nebbia copre la città di Brescia e la temperatura è di poco sotto lo zero, ma i 500 trailers hanno trovato uno splendido sole sui sentieri della Maddalena. Il monte Maddalena è un innalzamento di 874 mt s.l.m. a ridosso della città di Brescia e questa bella collina è un polmone verde del parco delle colline Bresciane, nelle Prealpi Bresciane e Gardesane. Anticamente questa sommità era chiamata Denno e la traduzione di questa parola latina è monte del Signore. Fissata nel castello della città della leonessa la partenza (8,15) e l’arrivo di questa manifestazione podistica. Questa importante roccaforte risale all’epoca medievale ed è arroccata sul colle Cidneo.
La competizione Bresciana prevedeva, per festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia, tre percorsi: il bianco, il verde e il rosso. Il bianco, una race veloce di 12 km, mentre i veri trail erano due, il verde un medio di 23 km con un dislivello complessivo di 3.300 mt., mentre per i lunghisti il percorso rosso di 43 km per un dislivello complessivo di 5300 metri e questa era valida come prova qualificante per avere diritto a partecipare all’ultra trail del monte Bianco 2012.
Questi trail sono stati molto competitivi, sia per il livello agonistico dei partecipanti che per la difficoltà altimetrica dei tracciati. I continui saliscendi della Maddalena hanno “rasoiato” la resistenza muscolare e scheletrica dei trailer e i mille gradini dello strappone ai 5 km dall’arrivo hanno seminato panico nella resistenza della psiche di tutti i corridori. Spettacolare la partenza con il lungo serpentone multicolore dei trailes, a scendere il primo km della stradicciola medioevale del castello: è stato un suggestivo mini viaggio nei tempi. Dopo questa festicciola in famiglia, le prime rampe hanno zittito tutti e l’ha fatta da padrone il fiatone. Comunque i due  percorsi, il verde e il rosso, possono essere paragonabili tranquillamente ad una skyrace e ad una skymarathon del calendario nazionale di skyrunning. In alcuni punti del tracciato erano presenti panoramici passaggi nelle roccette e discese spacca gambe. I primi a mettere i piedi sotto l’arco di trionfo sono stati i corridori della 23 km e il primo ad alzare le mani al cielo è stato Enzo Mersi, Associazione Monterosa, in 2:10’49”. Dietro di lui Franco Bani, Freezone, in 2:13’01” e terzo Giovanni Paris dell’ATL. Bagolino in 2:15’26”. Ottima la prestazione di Matteo Lorenzi, aquila della Valetudo skyrunning Italia, in 2:34’22”. 64° Giorgio Pesenti.
Nel trail rosa, successo per Angela Serena, Freezone, 2:48’08”, 2^ l’aquila rosa Valetudo Isabella Labonia che ha guadagnato l’argento in 2:57’40”. Terza Natalia Rubino, Sport & Fitness, con il tempo di 3:17’14”. Nella classifica di questa Half si sono accodati a Mersi 211 atleti.
Nel trail di 43km, alcuni “biricchini” hanno fatto volare un po’ di bandelle, rendendo un tratto di discesa molto difficile da affrontare, ma alla fine i Bergamaschi hanno fatto gli Zorro e hanno firmato la classifica con una bella Z anticipata dalla lettera I. Il primo leone-camoscio a tagliare il nastro d’arrivo è stato la promessa del running in montagna Fabio Bazzana. L’Orobico ha guadagnato il “punto d’oro” del monte bianco con il time di 5:02’10”. Secondo il collega di società Marco Zanchi 5:06’46” e  3° Alberto Bolcato, Valsesia skyrunning, in 5:10’41”. A seguire Angelo Chiarello, ATL. Torrevilla, 5:17’41” e 5° Marco Ferrari, Franciacorta, 5:17’55”. Buona la performance dell’aquila Valetudo Stefano Marta.
La solare IZ Cinzia Bertasa, ha conquistato un’altra vittoria delle sue allungando la sua lista di quest’anno. Cinzia ha vinto in 5:33’09”. Seconda  la Lecchese Giuliana Arrigoni in 5:34’31”, 3^ Patrizia Pensa, Besanese, in 5:39’16”, 4^ Giovanna Cavalli, Runner Bergamo, in 5:40’44”, 5^ l’aquila rosa Valetudo Marina Plavan. Per Marina un’altra prestazione da stakanovista del running del Piemonte, in 6:01’40”.  Per le Altitude Bg, 6^ Castelli Simonetta (6:20’59”) e 10^ Silvia Chiappa (6:39’25”).
Sono stati 172 gli atleti classificati nel percorso rosso. Sfortunata la prova di Daniele Fornoni, uno dei favoriti alla vittoria finale, che ha rimediato una dolorosa distorsione alla caviglia e, purtroppo, essendosi infortunato in una zona impervia, ha percorso, zoppicando, un po’ di km prima di guadagnare il ghiaccio del personale di soccorso nella zona d’arrivo. A Daniele gli auguri di una pronta guarigione.
 
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