Continuano a salire le quotazioni dei titoli MCM. Dopo edizioni che avevano ridotto il valore a carta straccia, complici scelte organizzative quantomeno discutibili, da qualche anno, con la nuova gestione, la 42 km meneghina sembra aver imboccato la strada giusta. Ed il trend pare ormai consolidato. La recente conferenza stampa, a cui hanno partecipato anche i nostri colleghi Lorenzini e Maderna, ne è una controprova in quanto le novità annunciate porteranno ulteriori migliorie. Vi illustriamo qui di seguito perché la pensiamo così.

Traffico

Tra i problemi maggiori, ma non sono pochi, nell’organizzare una manifestazione podistica a Milano, quello del traffico e delle reazioni “estemporanee” degli automobilisti è sempre stato tra i più discussi. Clackson ed episodi d’insofferenza sembravano marcare indelebilmente la MCM. Dopo tanti annunci e promesse “politiche”, finalmente Maratona e blocco della circolazione coincideranno, e dunque il problema dovrebbe essere risolto alla radice: molto bene.

Staffetta

Tra i punti di miglioramento su cui lavorare, dopo che questa gara è divenuta numericamente più importante della maratona, c’era la gestione dei due flussi di concorrenti, che in molti casi hanno anche velocità ed esigenze ben diverse. Nella zona cambio poi, con oltre 1000 atleti in attesa dei compagni di squadra, la confusione poteva giocare brutti scherzi. Anche in questo caso, sono state introdotte due novità sostanziali. La prima è che gli staffettisti partiranno con un’ora di ritardo, diminuendo il rischio ingorghi. Inoltre la staffetta, o per meglio dire la “Ekiden”, avrà frazioni con distanza variabile. Questo fatto avrà delle positive ricadute in quanto permetterà di ubicare i punti di cambio in zone che meglio si prestano a questo delicato momento della gara. Le squadre potranno inoltre scegliere come schierare i loro atleti in funzione delle differenti caratteristiche in chilometraggio delle diverse frazioni.

Data

Non possiamo giudicare che positivamente anche il fatto che la distanza tra MCM e Stramilano si allunghi, spostandosi a tre settimane. Quanto alle concomitanze con altre gare europee su pari distanza, crediamo che al momento la MCM debba principalmente concentrarsi nel recuperare “consenso interno”. Col solo bacino d’utenza di runners in alta Italia, sarebbe auspicabile che si raggiungessero cifre simili a Venezia e Firenze. In ogni caso, anche se Milano non è una città d’arte del livello delle precitate località, monumenti e musei da visitare ed apprezzare non mancano.

In conclusione, noi le azioni della MCM Vi consigliamo di acquistarle, in quanto lo “spread” con Berlino e Parigi, non potrà che diminuire.

rodolfo.lollini@podisti.net