Mercoledì scorso Roberto Mandelli mi manda una mail e mi chiede: ci vieni? Allegato alla mail un volantino, quello della Stravillasanta.
Ero proprio alla ricerca di dove andare a correre la domenica e le manifestazioni che avevo individuato, seppur belle, non avevano ancora innescato in me la “scintilla” per farmi dire: vado lì. Quella mail ha risolto i miei dubbi perché Villasanta è a 20’ da casa mia, la distanza della corsa, 10 km, era quella che avevo in mente e l’orario di partenza, le 9,00: perfetto.
Questa mattina quindi alle 8,10 parcheggiavo la macchina a fianco di quella di Mario Raffanini, un mito del podismo brianzolo e con lui mi sono incamminato verso piazza Monsignor Gervasoni  punto di ritrovo della manifestazione. Logistica molto spartana, ma funzionale per accogliere i numerosi podisti che grazie al passaparola si sono presentati numerosi all’appuntamento tanto che la partenza, unica, è stata ritardata per poter iscrivere tutti quanti. Iscrivere è una parola grossa perché il tutto avveniva con la semplice comunicazione dei propri dati anagrafici e in cambio si otteneva un pettorale e il tutto al costo stratosferico di zero euro. Al momento di fornire i dati dovevi anche specificare se eri un villasantese perché la manifestazione serviva per eleggere il e la villasantese più veloci sui 10 km.
Bellissima giornata, ma con una temperatura decisamente frescolina. Durante il riscaldamento, che ho fatto con l’amico Andrea della SEV Valmadrera, ho scoperto che buona parte del percorso era all’interno del Parco di Monza e la cosa mi ha fatto molto piacere.
Prima della partenza ci hanno avvisato con un megafono che in prossimità della Porta Vedano a causa del Rally …. e poi non ho capito più nulla perché la gente invece di zittirsi ha continuato a parlare.
Effettivamente, a parte i primi 700 metri e gli ultimi 800, abbiamo corso sempre all’interno del Parco percorrendo una buona parte del “giro Panetta”, che è anche parte del percorso della Mezza di Monza. Ho però anche scoperto una zona del parco che non conoscevo quando siamo passati a fianco di una costruzione tutta recintata e con la scritta RAI. In fondo a quella strada, per me nuova, siamo arrivati proprio a Porta Vedano e lì ho capito cosa ci stavano dicendo prima della partenza e cioè che, a causa del traffico di auto degli appassionati del rally, avremmo corso un tratto su sentiero invece che sull’asfalto.
Buono il presidio del percorso da parte di volontari e protezione civile, ma, nell’unico punto in cui al volontario di turno non deve essere suonata la sveglia, si è verificato il patatrac.
Poco prima di uscire dal parco ho sentito sopraggiungere alle mie spalle dei passi molto rapidi e voltandomi ho visto sopraggiungere due che erano fra i favoriti e ho pensato che fossero tornati indietro per defaticare. Questa convinzione mi ha però subito abbandonato perché ho intuito, mentre mi passavano, dai loro discorsi, non proprio da educande, che qualcosa non aveva funzionato.  La conferma l’ho avuta poi al traguardo parlando con un rammaricato Bruno Beretta che mi ha spiegato che alcuni dei più veloci avevano sbagliato strada. 
All’arrivo un sontuoso ristoro, con torte e biscotti, da far invidia ad alcune altolocate gare dove si paga fior di iscrizione.
Per la cronaca i più veloci oggi sono stati Marco Losa e Claudia Redaelli mentre i primi del campionato villasantese sono stati Simone Teruzzi e Chiara Fedeli.
Mentre tornavo a casa pensavo che a correre a Villasanta e al Parco di Monza tornerò a breve perché si avvicina l’ormai irrinunciabile appuntamento con l’Allenamento di Natale.

(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net)  SERVIZIO FOTOGRAFICO