Domenica mattina di buon ora la produzione del Film Purosangue ha battuto l'ultimo Ciak. Il cortometraggio è terminato, mancavano alcune riprese dell'attore Gianluca Scuotto. La location è stata Villa Ada all'alba. Il parco di Roma era vuoto, solo alcuni podisti già giravano intorno al lago, curiosi si affacciavano per cercare di capire cosa stesse accadendo. Volevo essere presente alla fine dei lavori e ho seguito in disparte i tecnici all’opera. E' strano vedere come un attore, senza battere ciglio, ripete quanto è dettato dal regista. Non sto parlando di un dialogo tra altri interpreti, ma di uno scatto, di una ripetuta o di un esercizio agli attrezzi del parco. Girare un film su un maratoneta è anche questo. Gianluca Scuotto non è un podista, viene dal mondo della fiction, ma si è appassionato subito al personaggio e alla storia, e alla fine ha anche "imparato a correre".

Max Monteforte, produttore del film, è stato esigente con lui, gli ha insegnato come si corre, come si fanno gli esercizi, braccia, gambe e testa, nulla è stato lasciato al caso. In una pausa della lavorazione ho chiesto a Gianluca se il prossimo 18 marzo sarà sulla start line della Maratona di Roma, mi guarda titubante e poi mi fa: "So che non dovrei mancare, il pettorale me lo farò assegnare e partirò, poi si vedrà quello che succederà".

Purosangue. Venticinque minuti di pellicola in cui sono stati racchiusi sogni, attese, scomode verità del nostro mondo. Una storia dove, lo sport, la fatica, il doping e la lealtà s’incrociano e si rincorrono. Max, è il personaggio interpretato dall’attore Gianluca Scuotto. Un ragazzo, un professionista dell’atletica, alla sua ultima occasione, con il doping nel sangue e Chelimo, un postino keniano, alla sua prima occasione, con la corsa nel sangue, interpretato dal bravo atleta Festus Langat. Molto diversi tra loro, condividono però la stessa passione e lo stesso manager che è disposto a tutto per far vincere i cavalli di razza della sua scuderia.

Due atleti a confronto su piani diversi, il doping cercherà di appiattire tutto, levigando il percorso, azzerando le distanze facendo sentire tutto più semplice. Sullo sfondo c’è la Maratona di Roma, gara per la quale gli atleti si preparano con strumenti diversi, che li porteranno su strade contrapposte. Un confronto da cui ne uscirà una soluzione, la migliore per alcuni, la più sofferta per altri.

Le riprese del film sono state fatte tra Roma e i villaggi di Kericho ed Iten in Kenya. Lavorare in Africa, nella terra dei più grandi maratoneti al mondo è stata un’esperienza umana e professionale importante. Roma è un set cinematografico naturale da sempre.

Il corto sarà proiettato nei più importanti festival del cinema del mondo e nei giorni che precederanno la Maratona di Roma del 18 marzo 2012, ci sarà la presentazione alla stampa e al pubblico italiano.