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Ragusa - 4° Trofeo "Gratta il Cielo"

Sicilia - Primapagina

2 minuti 19 secondi e 28 centesimi, con questo stratosferico tempo record, Nino Nicosia della Uisp di Santa Croce Camerina ha fatto suo il "Vertical Run Up" più meridionale d'Europa, ovvero la scalata podistica tutta d'un fiato del Belvedere, il palazzo più alto della Provincia di Ragusa, che annualmente va in scena nel capoluogo ibleo ogni 4 di Dicembre, per la Festa di Santa Barbara, Patrona del Corpo dei Vigili del Fuoco.

E proprio il Comando Provinciale dei VDF di Ragusa è stata "comme d'habitude" la location di partenza di questa iniziativa, che (unica in tutta la Sicilia!) si rifà "nel suo piccolo" alle blasonate scalate podistiche dei grandi grattacieli del pianeta, dal celeberrimo Empire State Building di New York, al Pirellone di Milano, il MesserTurm di Basilea, il Petronas Tower di Kuala Lumpur, e tanti altri del circuito di Coppa del Mondo di specialità, tra Sidney, Taipei, Barcellona, Londra e così via dicendo.

Il Belvedere di Ragusa, è uno scatolone "anni 60" di 15 piani e 356 gradini totali, ma nel computo dell'iniziativa di Santa Barbara, vanno aggiunti i 150 metri di un rampone di salita al 12%, che intercorre tra l'uscita del Comando dei VDF, ed il gradino d'ingresso del grattacielo di viale dei Platani, che alla fine fan corrispondere la scalata come fosse più di 20 piani totali e circa 600 metri di lunghezza.

Un bel dire, per uno sforzo esplosivo di natura anaerobica, che fa rassomigliare molto alle difficoltà muscolari d'una 800 metri in pista.

Per la cronaca, lo start è stato dato alle 12.40 di domenica 4 Dicembre, con l'iniziativa sportiva che rientrava come la Manifestazione di Chiusura di tutta la mattinata di celebrazioni alla presenza delle più alte Autorità militari, civili e religiose della Provincia di Ragusa.

Partenza a ritmo forsennato, con un quartetto di podisti che già nella rampa di salita si avvantaggiava sensibilmente, col vincitore dell'anno prima, il vittoriese Marco Lombardo (No al doping Ibla) ad entrare per primo nel grattacielo,ma attorno al 12° piano, risentiva un po’ della partenza tiratissima e veniva superato da uno scatenato Nino Nicosia, che con maggior freschezza riusciva ad arrampicarsi negli ultimi piani e a giungere nel terrazzo del Belvedere con più di 7 secondi di vantaggio sul detronizzato recordman, che comunque migliorava anche lui sensibilmente il suo stesso primato, col crono finale di 2 primi 26 secondi e 86.

Sotto il tempo del vecchio record di scalata (2'32"34) giungeva pure il terzo classificato, Gaetano Manduca della APB Bagheria 2'31"35, mentre 4° era l'altro fratello Lombardo (Matteo) col record personale di 2'35"01, e sempre in tema di fratelli, al 5° posto giungeva il fratello maggiore di Gaetano Manduca, Giovanni, portacolori della 5 Torri di Trapani, ritornato da poco alle gare, e che chiudeva nel tempo di 2'37"37. Solo 6° il primo dei Vigili del Fuoco, con Gaspare Iacono, anche lui sotto il personale, che fissava in 2'43"07, mentre completavano il podio dei VDF Giovanni Criscione (11°) in 2'57"94, e Mimmo Causarano (tra l'altro storico "Capitano" della NO al doping Ibla) (17°) in 3'36"71. Tra le donne il primo posto in cima era per Marta Ialacqua della Running Modica col record femminile di scalata, fissato nel tempo di 4'02"56, davanti a Dora Schembri Csain/No al doping RG in 4'55"71.

Ma oltre ai numeri dei migliori, va rammentata anche la prova di Biagio Carrubba della "Handy Sport Aspet Siracusa" un disabile parziale, che anche lui quest'anno vinceva la personale sfida col grattacielo a suon di record personale, che gli permetteva con grande forza di volontà ed abnegazione di abbattere la barriera dei "cinque minuti", e giungeva in cima col tempo di 4'44"72, (16 secondi meglio del tempo del 2010).

Ma alla fine per tutti è stato "Acido l’Attico" l'espressione-boutade simbolo di questa scalata del Grattacielo Ragusano, con le premiazioni di rito nel Cortile della Caserma alla presenza del Comandante Provinciale VDF, e di altre autorità.

Ma un bel gesto è stato di sicuro il "minuto di silenzio" prima dello start in onore di Slawomir Janiec, un barbone polacco, morto in città un paio di giorni prima, e seppellito nel Cimitero comunale di Ragusa, lontano dalla terra-madre.

Alle fine nello sport la differenza tra "Primi" ed "Ultimi" è sempre del tutto simbolica, il traguardo per tutti è sempre lo stesso, dare un minuto di riconoscimento (almeno da morto) ad un Ultimo della società, e sempre stata una filosofia principe degli organizzatori della "No al doping", che non a caso hanno come lo slogan societario il simbolico "Meglio Ultimi da puri che primi da dopati".

L'organizzazione tecnica dell'evento è stato a cura del Csain di Ragusa e appunto della No al doping di Ragusa Ibla, mentre il prossimo evento podistico in città è a "brevissima scadenza" con il 2° Memorial Giovanni Donzella (in notturna) per la settimana di festeggiamenti in onore di Maria SS.Immacolata, di scena martedì 6 a Ragusa Ibla, con raduno in Piazza Chiaramonte dalle ore 20.00, e poi a seguire le batterie giovanili sulla distanza dei 500 metri e la prova amatoriale sui 4 Km .

 
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