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Fasano (BR) - 3° Trofeo Città di Fasano

Puglia - Primapagina

Fasano_Trofeo_Citta_di_Fasano_2011Salendo con difficoltà su pietre, radici ed erba bagnata, oltre a stare attento a non cadere, il mio pensiero volava ai miei bei tempi atletici e mi sembrava di colpo di correre di nuovo un’ecomaratona, ai Marsi, al Ventasso o chissà dove. La vicinanza di Michele Rizzitelli, il mio amico ortopedico ultramaratoneta, marito di Angela Gargano come Angela è la moglie di Michele, sembrava confermare tutto ciò e la mia mente viaggiava. Pensavo persino, a quanto davanti potesse essere Gianni Gratton, il mio amico di tante battaglie, ma Gianni non c’era, oggi si allenava soltanto. La fine della salita, l’inizio della discesa, a lungo sull’asfalto, e la visione del mare mi riportavano a Fasano…

Gran bella gara questo 3° Trofeo Città di Fasano, davvero ben organizzato dalla locale Polisport C.C., presentato come corsa di 10,800 km di corsa su strada in salita. In realtà, tre chilometri abbondanti erano su sterrato e viali di compagna, facendolo diventare a lungo un trail; alla fine i gps segneranno 10,400 km complessivi, corsi un bella e fresca giornata.

Ottima la logistica che si avvale del Palazzetto dello sport, che mette disposizione locali e bagni; immediata la consegna di pettorali e pacchi gara al costo di 5 euro. Un po’ povero il premio di partecipazione, in prevalenza frutta, come mi fanno notare diversi atleti iscritti. E a proposito di iscritti, è qui la nota dolente di questa manifestazione che ne registra appena 162, mentre al traguardo ci saranno soltanto 159 finisher, a causa di diverse defezioni, in parte compensate da alcune iscrizioni last-minute.

Purtroppo si conferma la tradizione della scarsa partecipazione a gare bellissime e ben organizzate che non fanno parte del Corripuglia: si dovrebbe a vere la curiosità di esplorare nuove città, nuovi percorsi, di non limitarsi a ciò che propone il circuito standard. Personalmente partecipoi al Corripuglia, ma non disdegno le puntate ad altre gare e spesso ne rimango davvero soddisfatto, come è stato negli ultimi due casi, Taranto e Fasano.

Tornando a quest’ultima manifestazione, la partenza è avvenuta puntuale alle 9.30, senza eccessivi stress dato l’ampia sede stradale e lo scarso numero di atleti, come detto. Partenza in discesa, giretto panoramico nel centro di Fasano e si comincia a salire, dapprima sull’asfalto e ben presto sullo sterrato. Una nuova piccola porzione di asfalto ed ecco il tratto più duro e pericoloso: la strada è costituita da pietre ed erba bagnata, al lato destro il vuoto, occorre fare attenzione. Personalmente avrei aumentato il passo, ma davanti c’è un muro umano, nessuno dà strada, quasi ironizzando sul dove io voglia andare e allora dietro, lentamente, ripreso da chi ero riuscito a staccare. Ed ecco che si materializza la discesa: i più l’attendevano, le mie ginocchia invece cominciano a soffrire e il duo paura-dolore m’impone di dare strada a chi scende veloce. Un tratto in piano, il ristoro con bottigliette d’acqua, una salitella ed entriamo nel famosissimo Zoo: non vediamo animali, respiriamo il tipico olezzo di stalle, gabbie e siamo già fuori e,ahimè, riprende la discesa ancor più ripida e su sterrato. Tiro il freno a mano, andate ragazzi, ci vediamo al’arrivo. Finalmente il piano, siamo tra l’ottavo e il nono chilometro, la discesa ripida è finita, ritorno a correre, riprendo chi posso, cerco lo sprint, un “vai Roberto!” sveglia il “rivale” allo sprint e addio ultimo sorpasso. Concludo soddisfatto, ma con il piccolo rimpianto che avrei anche potuto fare di più… Lo speaker della manifestazione, l’ottimo Michele Cuoco, mi intervista, esprimo tutta la mia soddisfazione e la mia ammirazione per questo tracciato, lamentando solo la scarsa partecipazione. Arriva, frattanto, anche Angela Gargano, vederla mi riempie sempre di gioia e serenità! Intanto, complimenti a tutti i volontari che hanno perfettamente chiuso il percorso a qualsiasi mezzo, rendendolo davvero sicuro.

Alla restituzione del pettorale, pronta consegna di un piatto ristoro con un cornetto, una pera e una bottiglia d’acqua.

Meritata affermazione per Francesco Milella (Atletica Polignano) che in 40:58 si aggiudica la vittoria precedendo Vito Minerva (Barletta Sportiva), amante di questo tipo di tracciati, e Sebastiano Di Masi (Nadir Putignano), che ottiene il bronzo. Grande stagione per Francesco Milella, ragazzo umile e saggio, pronto al sacrificio e all’impegno, d’altronde come il suo papà che lo accompagna sempre in ogni manifestazione, insieme al compagno di squadra Michle Loizzi, oggi ottimo quarto. Quinta posizione per Massimo Termite (Barletta Sportiva) su Luciano Schirinzi (Alba 13 Taurisano),sesto, e Nicolò Guglielmi, settimo. Francesco Antonini (Oriabike) chiude in ottava posizione, seguito da Michele Greguccio (3^ Regione Aerea Bari), nono, e dal compagno di squadra Cosimo Pomarico, decimo e ultimo nell’odierna top ten.

Vittoria femminile per una specialista delle gare trail, Emma Delfine (Nadir Putignano), impostasi anche in alcune ecomaratone nazionali, che completa la sua gara in 47:45, 27^ assoluta. Daniela Pezzolla (Podistica Alberobello) sale sul secondo gradino del podio, precedendo l’assoluta Antonella Napolitano (Alteratletica Locorotondo), terza. Antonia Maria Morea, quarta, e Agnese Didonna, quinta, entrambe dell’Amatori Putignano, completano la lista delle prime cinque donne.

Breve l’attesa per le premiazioni, condotte con la solita bravura da Michele Cuoco, in compagnia della volitiva e simpatica Milena, sempre presente alle gare in zona. Michele si conferma a pieno agio con il microfono, unendo alla competenza il suo tipico spirito dissacratorio che lenisce ogni agonismo, guidando tutti al sorriso.

Si comincia con la consegna del trofeo ai due vincitori, Francesco Milella e Emma Delfine, si prosegue con le categorie femminili, per passare a quelle maschili, cominciando dai più anziani; meritato risalto alla presenza dei coniugi Rizzitelli, “quanta strada nelle loro scarpe!”, sempre disponibili ed attenti ad ogni sfumatura. La premiazione delle prime tre società per numero di arrivati (nell’ordine Amatori Putignano, Montedoro Noci e Nadir Putignano), conclude la cerimonia ufficiale prima di passare ad una ricca estrazione, che spesso, però, va a premiare chi, per merito, è già stato premiato. Così è la vita!

I saluti del Presidente sciolgono l’adunata, è ormai tempo di rientro. Sulla via del ritorno, la convinzione di aver vissuto una splendida mattinata di sport respirando aria buona, peccato per chi non c’era, potrà senz’altro rimediare l’anno prossimo.

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 09 Dicembre 2011 20:29)

 
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