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Custoza (VR) - 11^ Marcia di Custoza

Veneto - Primapagina

Incontrati nuovamente gli amici Umberto Pinazzi e Davide Gallina alla Sgambata Natalizia svoltasi ieri a Mantova, il primo proveniente da un'interminabile serie di trail e il secondo reduce dalla recente Ultramarathon di Boa Vista, mi era stata proposta per questa mattina una innocentissima corsetta in quel di Custoza. Avendo appena terminato la sgambata mantovana (quasi) senza accusare dolore, mi era sembrata un'ottima opportunità per testare seriamente la povera pianta del mio piede destro martoriata, appena tre giorni addietro, da un intervento di crioterapia. O la va o la spacca, ho pensato, tanto Pinazzi mi ha parlato di 12 km. Ma quel grandissimo filibustiere mentiva… spudoratamente!

In effetti avevo raggiunto Gallina con un sms perché i conti non tornavano: nel sito dell'UMV si diceva chiaramente che la partenza sarebbe avvenuta dalla piazza della chiesa di Custoza, quindi perché mai ritrovarsi alle piscine di Villafranca? Per allungare un po', ovvio.

Peccato che il termine “allungare”, inserito in un innocente discorso di un innocente ultra maratoneta che non disdegna le colline, possa risultare tremendamente pericoloso, soprattutto per un animale da pianura come me. Partiti poco prima delle 8.00 dal suddetto parcheggio, percorsa una strada sterrata avvolti nella morsa di un freddo impietoso, attendendo quel gran bel sole che ben presto avrebbe scaldato animi e – magari troppo tardi – falangi, falangine e falangette, salivamo ad una Custoza letteralmente invasa, questa volta fortunatamente non dagli austriaci di Radetzky ma dai podisti.

Ripartiti, a quel punto per la manifestazione vera e propria, mi tornava in mente qualcosa che avevo dimenticato: nelle non competitive difficilmente viene rispettato l'orario di partenza ufficiale, motivo per il quale, lungo tutti i 10 km scarsi dell'ondulato percorso, sarebbe risultato ben difficile correre sempre per davvero, visto il gran traffico di podisti o camminatori partiti con largo anticipo. Ma questo toglie poco o nulla al fascino della manifestazione, ben organizzata e pesantemente partecipata anche dal gentil sesso: ai volontari dell'UMV non c'è proprio nulla da insegnare e il tracciato è coinvolgente quanto basta. Senza considerare il piacere di tornare a correre insieme ad amici che si erano persi momentaneamente di vista.

Pinazzi, dapprima sulla difensiva (“Se vi perdo, aspettatemi alle auto”), parte in quarta e, effettivamente, scompare alla nostra vista, ma in senso positivo, Gallina mi racconta della “sua” Boa Vista e mi viene da sorridere pensando a Gianni Truschi e al prurito che gli verrebbe a sentir parlare di una 150 km: i km scorrono, piacevoli, ed alla fine saranno 22.

Complimenti quindi all'organizzazione. Purtroppo, pochi km più a sud, nella mia Mantova non si raggiungono certi traguardi in termini di presenze, anche se negli ultimi anni l'aumento dei partecipanti è incoraggiante. Mancano i giovani, ma è decisamente un problema diffuso: peggio per loro, ovviamente. Perché mai non aver voglia di uscire a correre di buon ora in una gelida mattina invernale? Eh, vabbè...

 
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