Finalmente è arrivato il 26 dicembre: dopo i bagordi natalizi vado a correre per cercare di smaltire i chili di troppo. La corsa in questione è la seconda tappa del Poker del Novarese a Bedisco di Oleggio. Ci vado con mio fratello Maurizio (i “Muraro Brothers”), ma arriviamo veramente presto: sono le 13:20 e siamo già iscritti così, per far passare il tempo, decidiamo di camminare un po’ lungo il percorso. Fortunatamente non c’è il fango nella parte iniziale come l’anno scorso; ci si immette subito nei rettilinei che costeggiano i campi di granturco dove sarà sicuramente possibile allungare un po’ il passo poi si entra in un boschetto per imboccare una ripida salitella che introduce in nuovi rettilinei che portano allo zigzagare dell’ultimo tratto davanti all’arco dell’arrivo. Il percorso è bello, anche il clima aiuta, sebbene si alzi ogni tanto un venticello freddo.
Torniamo al parcheggio, dove finalmente iniziano ad arrivare altri podisti tra cui i soliti amici. Dopo le abituali chiacchiere, mi accingo a riscaldarmi rifacendo il percorso prima da sola poi con Mauri. Corricchiando mi rendo conto che non solo i partecipanti vanno via via aumentando ma sono presenti anche tantissimi atleti competitivi sia del VCO che del novarese: riconosco Stefano Clemente, Alberto Gramegna, Salah Ouyat, Laura pagani, Francesca Durante per citarne solo alcuni. La loro presenza fa prospettare una gara velocissima, almeno per le prime posizioni.
Finalmente si avvicina il momento della partenza e siamo in tantissimi schierati sotto l’arco in attesa dello sparo. Dopo il conto alla rovescia partono tutti velocissimi, nonostante il fondo non sia il più adatto; decido di non farmi trascinare ed imposto il mio passo che tento di conservare fino alla fine della gara, riuscendo anche a superare qualcuno. Al termine del secondo giro vengo doppiata dai primi, cosa che non mi succedeva da un po’: non è piacevole, devo cercare una traiettoria adeguata mentre corro tra il granturco tagliato e provo a non intralciare i corridori che vanno al doppio della mia velocità. Il terzo ed ultimo giro mi vede veramente stanca, probabilmente torte e panettoni si fanno sentire, ma incitata dai miei amici riesco a fare la volata finale che mi lascia senza fiato per un po’. 
Sono contenta: bella gara (bravo Mauri che ha terminato in 24’), giornata tersa e calda, panorama grandioso, Monte Rosa incombente, allegra compagnia. Non resta che aspettare la prossima corsa che (ahimè!) sarà solo il 6 gennaio: come faremo a sopravvivere per questi  SERVIZIO FOTOGRAFICO