Parabiago (MI) – Parabiago Run
Lombardia - Primapagina |
Domenica ha preso il via una nuova manifestazione, la ‘Parabiago Run’. Edizione zero dunque, sottozero se non si guarda alla genesi ma al termometro, che al momento della partenza segnava -8.
Per “noi” della Via Baracca, noi cinque (più uno, fotografo d’eccezione Enrico Chiappa) che abbiamo optato per questa manifestazione e non per la solita tapasciata, la meta è vicina; occorre però svegliarsi presto, anche di domenica, per giungere con debito anticipo e sistemare le pratiche burocratiche, tra ritiro pettorali, saluti coi conoscenti e foto di rito (o di buon auspicio). Poiché la permanenza nella piacevole zona riscaldata del tendone utilizzato per il ristoro finale non rende ragione della successiva prova agonistica, a venti minuti dall’orario della partenza, dedichiamo qualche minuto per stretching e riscaldamento.
9.30, ancora qualche minuto per il “direttore di gara” per far arretrare gli scalpitanti top runner là davanti, anche loro “di fretta”, e non solo per il gelo, e si parte. E come ormai d’abitudine, due dei nostri, Gian Mario Ugazio e il Presidente Michele Romanini, sfidano i primi posti in classifica (almeno di categoria, visto i nomi presenti). Sarà, alla fine, una buona prova anche per Marco Venegoni, un terzo “baracchino”, anch’egli incurante del freddo nella sua cavalcata, con tanto di volata finale. Dal canto mio, mi affido per i primi due chilometri al ritmo – che lui dice essere “blando” – di Ivano Piantanida (4’15’’/km), prima di essere fermato da uno stiramento addominale. Con due giri da cinque chilometri da completare, decido comunque di soffrire e portare a termine l’intero percorso da dieci. Chiudendosi col finale in pista, che quantomeno mi dona la gloria della fotografia, lascio cadere la scommessa con l’amico dell’Atletica ’99 Matteo Massara di scendere sotto i 45’: lui, per la cronaca, terzo classificato per la categoria “SM”. SERVIZIO FOTOGRAFICO
Per “noi” della Via Baracca, noi cinque (più uno, fotografo d’eccezione Enrico Chiappa) che abbiamo optato per questa manifestazione e non per la solita tapasciata, la meta è vicina; occorre però svegliarsi presto, anche di domenica, per giungere con debito anticipo e sistemare le pratiche burocratiche, tra ritiro pettorali, saluti coi conoscenti e foto di rito (o di buon auspicio). Poiché la permanenza nella piacevole zona riscaldata del tendone utilizzato per il ristoro finale non rende ragione della successiva prova agonistica, a venti minuti dall’orario della partenza, dedichiamo qualche minuto per stretching e riscaldamento.
9.30, ancora qualche minuto per il “direttore di gara” per far arretrare gli scalpitanti top runner là davanti, anche loro “di fretta”, e non solo per il gelo, e si parte. E come ormai d’abitudine, due dei nostri, Gian Mario Ugazio e il Presidente Michele Romanini, sfidano i primi posti in classifica (almeno di categoria, visto i nomi presenti). Sarà, alla fine, una buona prova anche per Marco Venegoni, un terzo “baracchino”, anch’egli incurante del freddo nella sua cavalcata, con tanto di volata finale. Dal canto mio, mi affido per i primi due chilometri al ritmo – che lui dice essere “blando” – di Ivano Piantanida (4’15’’/km), prima di essere fermato da uno stiramento addominale. Con due giri da cinque chilometri da completare, decido comunque di soffrire e portare a termine l’intero percorso da dieci. Chiudendosi col finale in pista, che quantomeno mi dona la gloria della fotografia, lascio cadere la scommessa con l’amico dell’Atletica ’99 Matteo Massara di scendere sotto i 45’: lui, per la cronaca, terzo classificato per la categoria “SM”. SERVIZIO FOTOGRAFICO
Ultimo aggiornamento (Martedì 14 Febbraio 2012 00:32)