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Vigevano (PV) - 6^ Scarpa d’Oro Half Marathon

Lombardia - Primapagina

Comparelli_Ettore_Vigevano_Scarpa_d_oro_2012W le Pink Flowers Angels

Bagài,
Da un anno non facevo una mezza; dopo l’infortunio la ripresa è molto lenta; non riesco più a tenere il mio ritmo di corsa e devo accontentarmi di alternare corsa e passo col metodo Compa-Galloway. Per fare 1km ci metto 8’ che moltiplicato per 21 fà 2 ore e 48’. Trovare mezze con tempo massimo sopra le 2h 30’ non è facile; però della Scarpa d’Oro mi sono innamorato sin dall’edizione zero; allora ho chiesto alla biundìna se mi  aspettavano e la Manu mi ha risposto di sì e che mi avrebbe anche tenuto da parte una XXL della bellissima maglietta del pacco gara. Ed ha mantenuto entrambe le promesse; all’ultimo incrocio ero abbondantemente fuori tempo massimo ed avevo il semaforo rosso ma una gentile vigilessa mi ha dato la precedenza rispondendo “Ci mancherebbe!” al mio commosso ringraziamento; ed i ragazzi che distribuivano il pacco gara erano stati istruiti a dovere ed ho avuto una XXL orange-marziano.
In gara sùnt andà mè ‘n treno: lento come quelli dei pendolari, preciso come quelli svizzeri: 2h 47’ 55”, compreso un pit stop e due soste per stringatura scarpe (a sùn propi ‘n pirla!). L’aspetto positivo è che ho tenuto fino alla fine. Almeno il “fondo” c’è e mi fa ben sperare in un rientro in maratona, ma forse per il momento è meglio non pensarci …
Arrivo al ritrovo in largo anticipo e ritiro i 62 pettorali dei Road (ma altri 15 si sono iscritti autonomamente); in tribuna incontro l’amica AnnaMaria Fiori dell’Avis Vigevano; con alcune compagne (inutile sottolineare tutte belle gnocche!) è in tenuta da ciclista con caschetto e giubbino antivento rosa; mi dice che dopo il 5° km faranno servizio scopa; “Molto bene! Allora mi farete compagnia”; saranno le mie Compa Angels o meglio, le Pink Flowers Angels alternandosi a farmi da angeli custodi nel tratto di Parco del Ticino e lungo il Naviglio.
Il mio pettorale è un numero bellissimo “palindromo” (sa dìs inscì?), il 3113; incontro vari amici; mi soffermo col mitico Beppe Negri; intànt al cumincia a piòev; porca vaca cala gara chì a l’è propi sfigàda cul meteo; per fortuna smette subito; mi vesto comunque da pioggia; non si sa mai! Però a la fìn a l’è ‘ndada bèn; a ghè vegnù foera ‘l sùl!!!
Il percorso è sempre quello: giro di 5km in centro a Vigevano con i passaggi suggestivi nel cortile del Castello Visconteo, lungo la Cavallerizza coperta e l’attraversamento di Piazza Ducale cal ma fa sèmper vegnì al gròp in gùla per l’emussiùn! La Manu deve avere antenati “teteschi di cermania” perché l’organizzazione è davvero impeccabile; percorso ben segnalato e protetto; decine di addetti a presidiare ogni angolo; ristori con tutto ciò che serve: acqua, sali, thè caldo, arance, uvetta, banane; volontari premurosi e gentili. Non si sentono concerti di clacson perché la gente è stata informata sia dalla stampa che direttamente; c’erano volantini di avviso appesi dappertutto; e poi i cittadini vigevanesi sono giustamente orgogliosi della loro gara.
E poi, bagài, per trovare un risotto buono come quello offerto a fine gara dovete cercare un ristorante da guida Michelin. E le crostate? Mmmmm che “scioglievolezza” in bocca!
Alla fine i finishers sono 1.317, poche decine in meno rispetto allo scorso anno, segno che questa gara piace sempre e non ha subito flessioni di partecipanti nonostante la concomitanza di due gare molto vicine come la “5 Mulini” di San Vittore Olona ed il Trofeo Sempione di Milano ed il trend negativo di partecipanti di tante competizioni.

Ho fatto i primi 5km in compagnia dei concorrenti delle due non competitive di cui una tutta al femminile; al bivio del 5° km ho trovato ad aspettarmi AnnaMaria con la sua bici; dopo un po’ mi avvisa che non sono l’ultimo e che non ho diritto all’ambulanza (meno màl) ma alla sua compagnia sì (meno màl).
All’8° km vengo raggiunto dal gruppo delle “Marzian Angels”: la Simo regina del sorriso, le Gem Toti&Popi, Cinzia il folletto delle Orobie in compagnia di quel diavoletto del Beppe oggi hanno fatto una cosa grandiosa: con un manipolo di Podisti da Marte hanno accompagnato per i 5km cittadini alcune persone disabili spingendo le loro carrozzine e poi hanno proseguito la gara; infatti era in programma anche la “Scarpa d’Oro Ability” guidata dalla campionessa paralimpica Giusy Versace, splendida donna e splendida persona.
Rispetto alla mia andatura loro volano; nel tratto che si ripete vengo doppiato dai primi 4; mi rilasso un po’ troppo ed al bivio vengo raggiunto dall’ ambulanza e superato dalla sciura Maria; e come direbbe una nota imbonitrice: “Sciùra Maria! Grazie di esistere!!!” Riparto di slancio (sà fa per dì neh!) e la risupero di un 100m e da quel momento ci stimoliamo a vicenda; io cerco di non farmi raggiungere e la Maria cerca di beccarmi; è una lotta tra tartarughe giganti e nessuno dei due molla un colpo; per 10km restiamo a 100m di distanza; io non oso voltarmi indietro ma nelle giravolte l’oèc a vàrda a l’indrè: a l’è sèmper lì e la mòla nò!
Quando usciamo dal Naviglio vedo poco avanti una coppia marziana; sono Chobin e Biscottino, al secolo Ale&Andrea; li raggiungo, Biscottino ha grossi problemi al ginocchio e zoppica vistosamente, però manca poco e stringe i denti; li supero e loro cercano di ripartire e mi passano; la Ale vista dal davanti è davvero molto carina ma da dietro … bagài è uno spettacolo!!! Purtroppo li devo superare di nuovo.
Mentre mi avvicino allo stadio sento lo speaker che chiama sul podio: “1° di categoria Simona Leone.” E brava Simo! La prossima volta per vederti sul podio cerco di essere un pò più veloce!
Ritiro nell’ordine: la medaglia, un bacio dalla Manu, una fetta di crostata, un bacio dalla Popi, pacco gara e maglietta, un bacio dalla Toti, un piatto di risotto, un bacio dalla Sally … bagài a vò a cà propi cuntènt.
Mentre esco dallo stadio premiano gli over 75 e sento che il mitico Remo Andreolli ha fatto il record europeo di categoria e su un percorso non facile! Speriamo che questo record venga omologato e che non salti fuori qualche regolamento astruso tipo “Se la distanza tra la testa di chi fa le regole ed il suo dedrè è inferiore ai 20cm, il record non vale”
Bagài, se vedùm a la pròsima,
Ettore “tartaruga” Compa

Ultimo aggiornamento (Lunedì 19 Marzo 2012 00:52)

 
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