C’è crisi? Niente paura, ci pensano Michele Cuoco e Francesco Valente a risolvere il problema.

Sabato scorso, nel pomeriggio, hanno organizzato uno splendido cross a Carovigno, completamente gratuito , dove tutti gli accorsi l’hanno fatto per il piacere di correre e stare insieme, senza preoccuparsi di classifiche, pacchi gara, premi… Certo lo sport è anche e soprattutto agonismo, e una volta dato lo start, ciascuno ha fornito il meglio, per tornare a essere un gruppo compatto a fine gara, con compatta presenza anche durante le premiazioni.

Organizzazione curata dalla Podistica Carovigno e da Le Ombre dell’Albero, con la preziosa collaborazione in segreteria di Felice Prudentino e Rocco Ancora. Scenario della gara lo splendido Parco delle Colonne a Carovigno, dove è sita la sede sociale della suddetta Podistica, uno splendido parco cittadino che permette di correre in tutta sicurezza.

Speaker della manifestazione è lo stesso Michele Cuoco, arguto, ilare e competente al punto giusto, che gode della collaborazione della simpatica Milena, sempre presente negli avvenimenti in zona. Il verde del parco è inizialmente coperto dai tanti bambini presenti, tutti in gara, divisi in più partenze, secondo la fascia d’età. Questa manifestazione è infatti valevole come prova unica di Campionato provinciale giovanile. Tra i tanti bimbi in gara, lasciatemi evidenziare la presenza della piccola Andriani che ha portato qui anche papà Ottavio, oggi solo in veste di genitore. Debutto nel mondo podistico per il piccolo Nomar Miguel Cuoco, figlio di Michele e Mina.

Particolarmente spettacolari le partenze dei più piccoli, con i ragazzini a combattere duramente senza risparmiarsi. La vittoria tra gli esordienti C, sulla distanza dei 400 metri, va a Matteo Ancora (Atalas S.Vito), figlio d’arte, che comincia subito a seguire le orme di papà Rocco. La locale Giada Luperti è la prima femminuccia. Seconda partenza, 800 metri, per gli esordienti B, con successi per i locali Augusto Lanzillotti e Frantiska Sylvia Vokurkova. E’ il turno degli esordienti A, 1200 metri: a primeggiare, anche sui maschietti, è l’ottima Francesca De Mitri (Folgore Brindisi), figlia di Paolo, una ragazzina che farà senz’altro parlare di sé anche in futuro. Il locale Francesco Baccaro è il primo maschietto, secondo assoluto. Partono ora i piccolissimi, 100 metri per loro, in gara la suddetta piccola Andriani e le due gemelline figlie di Valentina Marzano, per una gara fantastica! Solo la figlia è capace di far andare così piano Ottavio! Tocca ai ragazzi, 1600 metri per loro: l’indigeno Simone Rosato e Elisa Desiati (Atalas S. Vito) sono i vincitori di questa categoria; il locale Sergiu Jadovnic e la atalassina Annalisa Filomeno vincono la categoria allievi sulla distanza dei 2800 metri. Gare bellissime, allietate dai commenti di Michele Cuoco, sempre a suo agio con il microfono in mano, dal tifo di tutti i genitori e degli appassionati, oltre che dal genuino impegno dei ragazzini.

La successiva partenza accorpa gli allievi, tutte le categorie femminili e quelle maschili dai 50 in su. 4000 metri è la distanza, suddivisa in un primo giro di 400 metri e tre giri più grandi 1200 metri. Francesco Cisternino (3^ Regione Aerea Bari), a lungo al comando, è costretto nell’ultimo giro a cedere il passo a Giuseppe Oliva (Città Bianca Ostuni) che si aggiudica questa serie su Rocco Affuso (Amci Strada Tesoro) e sul suddetto Francesco Cisternino. Quarto posto per Pietro Parisi (Città Bianca) che precede Marco Cisternino (3^ Regione Aerea) e Riccardo Spione (Amici Strada Tesoro Bari). Settima, prima donna, è Valentina Marzano (Atl. Salentina Castelluccio). Il podio femminile è completato da Alessandra De Luca (Atletica Laviano), reduce da un’ottima maratona di Roma, che precede Georgina Stewart (Atletica Città Bianca), atleta in continua crescita. Da sottolineare il debutto di Maria Siciliani dell’Ambra New Age e la costante presenza in tutte le gare di Rosa Peragine della Manzari Casamassima. Maglia nera per Don Pino, il fattivo sacerdote locale, impegnato sul piano sociale e sportivo, e che non disdegna di lanciarsi in una corsetta.

Ultima serie, la distanza si allunga di un altro giro, si arriva a 5200 metri, e in gara ci sono i più forti, tranne me! So benissimo che vado incontro ad una clamorosa debacle, prego i più forti di avere pietà. Il via e già sono staccatissimo, per la prima volta sarò ultimo! Il percorso non è male, si può dire che si corre sullo sterrato, se si escludono piccoli tratti sull’erba. Pian piano, l’imponderabile, non capisco se riesco ad aumentare o se rallenta chi mi precede. Riesco a riprenderlo e a superarlo, non me ne voglia l’amico ma anche oggi l’onore è salvo. Salvo parzialmente perché subisco il doppiaggio dei primi e comprendo di essere davvero lento. Ma ogni mio passaggio è salutato da applausi degni di quelli riservati al primo e allora l’animo si eleva, sono contento lo stesso e al mio arrivo riservo uno “chapeau” a tutto il pubblico presente. La vittoria è, come da pronostico, tutta per Francesco Caliandro (Podistica Palagiano), finalmente sorridente, che precede il bravo Claudio Palmisano (Don Milani Mottola) e l’aitante Mimmo Greco (3^ Regione Aerea) per un podio di tutto rispetto. Marco Triggiani (Ambra New Age) è quarto sullo scattante Niccolò Guglielmi (Atl. Monopoli), quinto, e sul mio compagno di squadra, Sante Donnaloia (Le Ombre dell’Albero), sesto. Antonello Cancellieri (Taras Taranto), che non disdegna un’intervista volante con lo speaker in corsa Michele, chiude in settima posizione, su Orlando Buffo (Avis Mesagne), ottavo, Daniele Esposito (Pod. Carovigno), nono, e Davide Cervellera (Latiano), decimo. Citazione di merito per Ruggiero Salvemini (Kankudai Bari), undicesimo, ragazzo semplice e disponibile, sempre presente. Simpatica maglia nera per Giovanni Liuzzi, che è riuscito nell’arduo compito di sottrarla al soprascritto.

Con sollecitudine cominciano le premiazioni, favorite anche dalla pronta e precisa compilazione delle classifiche del duo Prudentino-Ancora: tutti i meritevoli ottengono simpatici premi, con i primi delle categorie giovanili a ritirare la maglia di campione provinciale. Michele Cuoco è un fiume in piena, lascia poco spazio a Milena, si confronta solo con Francesco Valente per la consegna dei premi. Una citazione per Vito Napoletano, ottimo fotografo delle gare pugliesi, che vorrei presto rivedere in gara, significherebbe che ha risolto i suoi problemi fisici. Intanto tra battute, risate, premi e simpatia, la manifestazione finisce, chiusa dal saluto del padrone di casa, Francesco Valente.

Il rientro a casa, dopo una reintegrante pizza, consegna il ricordo di una piacevole manifestazione ben organizzata e ben gestita, a costo zero (gasolio a parte), alla faccia degli interessi e della crisi.