Questo è un sito di podismo, si racconta di gare e di prestazioni, può sembrare strano un pezzo che non descriva eventi agonistici o semplici tapasciate, eppure sono proprio i tempi trascorsi correndo, tante ore nel caso dell’autore, che hanno ispirato un bel racconto di autentico amore. Un racconto ispirato e maturato in occasione della 8 ore AIAS di Bologna, dello scorso 9 Aprile, ma un profondo sentimento che certamente viene da più lontano e che farà percorrere ad Andrea e Monica ancora tantissimi chilometri della vita. ( Maurizio Lorenzini)

Quando qualche mese fa ho sentito la canzone di Francesco Renga “La tua Bellezza” per la prima volta, e mi sono ritrovato immerso in un pensiero fisso: quel testo l’ho scritto io. Sì, è proprio così. Quelle parole scivolate con immensa leggerezza ma al contempo piene di poetica immensità, sembravano uscite di getto da uno dei miei pensieri fissi, uno di quelli che mi nasce spontaneo ogni volta in cui mi soffermo ad ammirare la persona che amo. Lo faccio in tante situazioni difformi, ma il più delle volte mi accade in corsa, mentre corriamo insieme. Ecco che lì le misure assumono connotati che solo il mio personale metro dell’amore sa quantificare e s’innesca un meccanismo di auto trascendenza che difficilmente può trovare una spiegazione attraverso le parole, se non quelle di questa canzone.

Provo a spiegarmi meglio, partendo proprio dal testo di Renga.

“Mentre aspetto che tutto finisca” – accade così, mentre corriamo per ore, sullo stesso percorso di gara ed entrambi respiriamo l’aria della fatica e sputiamo lo stesso umore salato che i chilometri macinati ci lasciano sul palato. Mentre aspetto che tutto questo finisca, mentre corro la mia corsa nel tempo…

“E ti guardo perchè sei perfetta . Sei la cosa che più mi spaventa” E ti guardo per ore ed ore, ti rubo nello sguardo perduto tra tanti, nel viverti di momenti rubati al tempo, nella speranza che restino tatuati nel mio cuore, così come lo sono le tue parole e le tue carezze nel mio sangue. La vita è fatta di momenti, di immagini che scatenano sentimenti, di gocce che si posano sulla pelle e ci fanno sentire vivi. Mi nutro di questo, io, del guardarti, perché sei perfetta, amore mio e naturalmente sei la cosa che più mi spaventa, perché sei l’unica immagine che non potrei mai sopportare se non fosse più mia.

“Mentre togli il vestito di fretta, non rimane che la meraviglia che la tua pelle nuda risveglia” E la mente se va alla ricerca di noi, delle nostre piccole coccole, fatte di occhi, di odori, di umori e di sensi. Sei quel fiato che manca nel mezzo di un respiro, quando la meraviglia della tua immagine si fa largo ogni volta nel mio scoprire che non è mai la stessa fotografia: cambia come l’alba sulla montagna, come l’onda in mezzo al mare, pur mantenendo la sua perfezione.

“Sto precipitando amore mio, come la pioggia sul tuo viso, come il cielo quando crolla all'improvviso”. Ed ecco che arriva la fatica, la crisi, la strada che si fa sempre più dura e la stanchezza che s’aggrappa alle mie gambe e spinge sulle mie spalle come un peso insopportabile. Sto precipitando, amore mio, come un cielo che crolla all’improvviso e dall’azzurro più profondo si fa largo il grigio del temporale. Sento tutto il peso di una vita che si concentra in un chilometro e respingo l’immagine del mio fallimento facendomi forza sul tuo sorriso, l’immagine del trionfo più vero.

“Se la tua bellezza è Furiosa e Nobile, e’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me”. La verità sta tutta tra questo le parole di questa similitudine: SE LA TUA BELLEZZA E’ FURIOSA E NOBILE, E’ QUALCOSA CHE SOMIGLIA ALLA PARTE MIGLIORE DI ME. Guardandoti mi rivedo in quel poco di buono che ho fatto e che sono: sono un uomo che scalpita nella scoperta della vita e lo fa furioso e accecato da tutto ciò che pulsa, di vita. E se questo lato di me si può definire in qualche modo, la maniera migliore per farlo è quella che passa attraverso la tua bellezza, la parte migliore di me . Sento il fiume della vita, l’ansia dei chilometri, la fatica della strada, la gioa del traguardo, la bellezza della sfida, la bellezza della solitudine, la conoscenza del mio essere attraverso il tuo vivere, il respiro di un attimo nello spazio di una vita.

La tua bellezza è… quell’immagine che incendia ogni mio desiderio, è qualcosa che non ha tempo, è oggi, è domani, era ieri…

La mia corsa è questa, sono le immagini che si fanno strada nel tempo e che mi fanno dire ogni volta: ne è valsa la pena, anche quando sono 100 km, sono 24 ore, sono 6 giorni. Sono la TUA BELLEZZA…

A Monica, la donna che amo.