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La mia Milano (El mè Milàn)

Maratona - Milano Marathon 2012

Milano_Marathon_2012_arrivo_con_fontana_2_foto_Roberto_MandelliBagài,
di Milano Marathon ho una certa esperienza: le prime 9 le ho corse; alla 10° ho fatto servizio e nelle ultime edizioni ho fatto servizio e corso l’ultima frazione della staffetta.
Non ricordo una sola edizione in cui tutto sia “filato liscio” anche se la 2° e la 3° furono di ottimo livello, una “addirittura” con il blocco del traffico; poi la gara fu presa in mano dalla “rosea” e le cose peggiorarono fino ad arrivare alle uova e le mele marce tirate agli atleti in gara; credo che si sia toccato il fondo con la edizione settembrina con i vigili in sciopero che permisero alle auto di invadere il percorso di gara; poi è stata affidata ad Andrea Trabuio che ha preso in mano un oggetto moribondo e grondante di pessima reputazione e con grande pazienza e professionalità sta cercando di riportarlo in salute. Temo che ci sia ancora molta strada da fare; purtroppo si continua a badare più all’immagine che alla sostanza, a dare risalto alle varie starlettine di periferia e a prestarsi come strumento di propaganda personale a troppi politici piccoli piccoli; a fare tanta grancassa per attirare ricchi sponsor per pagare ricchi premi ai soliti ignoti (alzi la mano chi si ricorda i nomi degli ultimi tre vincitori!).
La sostanza invece viene lasciata in secondo piano; ma la sostanza siamo noi, noi master, poveri peones che chiediamo solo di poter correre godendo dei servizi minimi ed indispensabili; senza di noi non si fanno i grandi numeri; senza di noi le maratone rimangono piccole come i politici che cercano di sfruttarle per farsi grandi.
I grandi numeri non sono quelli sbandierati con enfasi ai quattro venti dai soliti noti chiamati a ricoprire funzioni più o meno importanti, sono quelli che si leggono nelle classifiche reali dei finisher ed i numeri di Milano sono ancora troppo bassi.
Quest’anno la mia maratona è iniziata due mesi fa; ho accettato per il secondo anno di aiutare Claudia, Elena&Luca e gli amici di SMArathon (www.smarathon.eu) a reclutare staffettisti ed a raccogliere fondi a favore della ricerca e per aiutare le famiglie con bambini affetti da Atrofia del Muscolo Spinale.
L’anno scorso mi ero impegnato molto ed avevo raccolto 7 staffette e circa 400 euro; quest’anno ero un po’ dubbioso di poter replicare anche perché molti amici Road Runners “lavoravano” per altre onlus; alla fine ho reclutato 28 staffette e raccolto 1.300 euro; questi ultimi anche grazie ad un accordo di collaborazione con Andrea Colombo della Midnight Run che ringrazio ancora di cuore.
La mia staffetta, la 4F “Fàm, Frècc, Fùm e Fadìga” composta da tre belle gnocche ed uno sfigato ha raccolto altri 1.120 euro.
SMArathon ha fatto correre ben 100 staffette; non è stato facile; le difficoltà legate agli infortuni dell’ultima ora ed ai soliti bidonari sono state risolte con tanta pazienza e con lavoro certosino ai fianchi di amici refrattari e scettici; Claudia è stata una forza della natura; l’ultima squadra di bidonari l’abbiamo riassemblata alle 19,00 di sabato sera con l’inserimento di un ragazzotto australiano che è sceso da casa sua al pasta party per chiederci “What happens here?”
A Pasquetta ero alla tapasciata dei “Ciliegi in fiore” di Casterno e mentre ritiravo i cartellini del mio gruppo sentivo i responsabili dei maggiori gruppi milanesi che smadonnavano in tutti i dialetti contro la Maratona di Milano; alla mia domanda di spiegazioni rispondevano con un “Ma t’è vìst se g’hann dà da mèt sù quest’ann a quei de servizi ? Ci chiedono di reclutare volontari che faranno servizio sul percorso ed ai ristori magari al freddo ed all’acqua per 5 ore e più e poè ghè dàn un strascetìn de giubèt e na majetina de cutùn
Il giorno dopo sono passato dalla sede Road ed ho visto il motivo del lamento; per stare in servizio sul percorso dalle 9,00 fino al passaggio dell’ultimo concorrente avremmo avuto in dotazione una magliettina bianca di cotone a maniche corte ed un “etereo giumbottino” antivento del peso di pochi grammi … ròb de màt!
Venerdi sera ho fatto una scappata al centro Marathon situato nel "cortile di Roberto"; sinceramente preferivo il tendone da circo in Piazza Castello; almeno non si barbellava dal freddo. E el piuèva de brùt
Sabato pomeriggio l’ho invece passato al pasta party di SMArathon per aiutare a consegnare i 400 pettorali dei nostri staffettisti; alla fine abbiamo avuto qualche problema con le taglie ma è stato un pomeriggio ricco di incontri e di chiacchiere con amici vari, alcuni che non vedevo da tempo come la Chiara Ky, Marco e l’architetta Valeria e la Patta della staffetta Hardcorre. E el piuèva de brùt
Domenica mattina volevo andare al ritrovo SMArathon di tutti gli staffettisti in Fiera alle 8,00 per la foto di gruppo che l’anno scorso avevo saltato; sòna la sveglia, a lèvi su, vardi foèda da la finestra: tànt per cambià el piuèva de brùt … Sùn turnà sòta i cuèrt ed ho cambiato programma! Fanculo la foto bagnata che poi alla fine è pure saltata.
Alle 9,00 in punto però ero di servizio in Corso Venezia, angolo Serbelloni MazzantiVienDalMare sotto l’acqua con il giubbottino di servizio verde pisello di due anni fa e la mia sacca con il cambio a tracolla; passaggi previsti al 24° km all’andata ed al 28° al ritorno; faccio in tempo a fare un salto in San Babila a salutare le sciùre dello spugnaggio del 27,5° km e a ciapài per la cù “Uè chisà quant laurà incoè cun le spùgnète bagnade?”
Poi cominciano ad arrivare i primi; tiriamo il nastro; gli amici vigili entrano in azione; nessuna auto in vista; nessun clacson; solo qualche pedone da far attraversare; tanti amici in gara che passano da applaudire, incitare, sfottere! Il tempo passa e cuminci a barbelà! Sono sotto l’ombrello che alla fine non tiene più; non ho messo i guanti e a stare lì fermo per ore l’umidità ti entra dentro e ti gela anche le ossa.
Il passaggio dei maratoneti è uno spettacolo; il pubblico non è numeroso (d’altra parte piove a dirotto!) ma partecipa tiepidamente e con curiosità agli incitamenti di noi volontari.
Dovrei consegnare la mia sacca al 3° cambio di Via Papiniano entro le 11.50; tra le grandissime qualità della mia staffetta “4F” non è compresa la velocità … ed ho calcolato di ricevere il cambio verso le 14.40; non mi sembra il caso di consegnare la sacca 3 ore prima! Decido, per mia fortuna, di portare la sacca con il cambio asciutto presso la sede Road di Via Canonica, non lontana dall’arrivo.
Dopo il secondo passaggio delle splendide Gem Popi&Toti a cui strappo un bacio al volo in piena azione di corsa, alle 12.30 saluto gli amici volontari e prendo il metro, anca perchè me scàpa nà pisàda ca ne poèdi pù! Lascio la sacca in sede e mi tengo addosso il giubbino portando l’ombrellino ed uno zainetto; mi piazzo all’ultimo km della maratona e 21° della staffetta; la 2° F della mia staffetta, l’imperturbabile Lale passa splendidamente in penultima posizione; dopo qualche minuto la 1° F, la capitana 2Mele mi chiama per avvisarmi che il secondo cambio è avvenuto correttamente e la 3° F, la temeraria Mara sta “volando” verso l’ultimo cambio dove passerà il testimone alla 4° F, cal poèr fioè dal Compa!
Quando esco dal metro di Papiniano trovo due sorprese; in zona spogliatoio riconsegna sacche un casino da girone infernale con gente incazzata e urlante sotto la pioggia; incrocio Antonella, la mamma di Taranto-Bolt, il nostro campione marziano e vedo passare la squadra dell’Abbraccio con la Simona-Regina-Del-Sorriso, il mitico Nick e Capitàn Cosi; in zona cambio sèm restà quatèr gàt sfigà!
Per fortuna a scaldarmi il cuore ci pensa la mia speaker preferita Rossana ed un incontro ravvicinato del terzo tipo con un angelo caduto dal cielo: la mia tedeschina preferita Dagmar. Ad aspettare il cambio siamo rimasti davvero in pochi sconsolati: delle staffette Evergreen Road ci sono Mastro-Lindo ed il Beck. Quando arriva il mio cambio sono solo come un cane.
Parto 5’ dopo il Beck ma non riesco mai ad inquadrarlo nel mirino; correre da solo sotto l’acqua in una città deserta è proprio roba da mettersi a piangere; penso che far partire le staffette un’ora dopo sia stata una cagata mostruosa; per fortuna i volontari ed i vigili sono tutti al loro posto e per la verità sono gli unici per strada; pur correndo a singhiozzo riesco a recuperare 4 o 5 posizioni; al ristoro del 35° sento il vocione inconfondibile del Sandrone Molteni “Compa ma te sé ancamò chì?” L’unico raggio di sole della mia gara solo 2Mele e Lale che mi aspettano vicino al traguardo; estraggo dallo zainetto la bandiera SMArathon e la sventoliamo passando insieme sotto l’arrivo; per un ex-tapascione e 3 belle gnocche “runners improbabili” chiudere in poco più di 5 ore è stato un grande successo che ci riempie di soddisfazione (e cercate di non sghignazzare troppo sotto i baffi voi runners duri&puri neh!).
Ho concluso la gara credo con un record difficilmente eguagliabile: una ventina di fotografi presenti sul percorso e per me “zeru foto”.
Poi mentre mi incammino verso la sede per mettermi addosso qualcosa di asciutto cominciano ad arrivare le prime telefonate e poi a casa le mail; sono i miei staffettisti incazzati neri per il caos da bolgia dantesca della riconsegna sacche; più tardi vedo il filmato girato dall’amico Mimmo e non mi capacito di come possa essere successo; ho lavorato due mesi per reclutare gli staffettisti e qualche “cervellone” ha pensato bene di rovinarmi la festa cannando in pieno un servizio cruciale come il deposito borse; si vede che la DJTen ha fatto scuola … E così l’anno prossimo almeno metà dei miei staffettisti mi manderà a cagare. FANCULO !!!
Un caloroso abbraccio a tutti,
Ettore “cui-bàll-girà” Compa

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(Foto di Roberto Mandelli - Podisti.Net) SERVIZIO FOTOGRAFICO

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Ultimo aggiornamento (Martedì 24 Aprile 2012 00:20)

 
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