Mercoledì 25 aprile si è svolto nel Bosco Pianelle, sito sulla strada che unisce Martina Franca a Massafra, la 2^ edizione del Natural Running, gara podistica in ambiente naturale, “trail”, come si usa dice attualmente. Pubblico il mio pezzo in ritardo, a causa di qualche difficoltà nel reperire la classifica, poi gentilmente inviatami dalla società organizzatrice, la Crispiano Marathon Club.

Gara conclusa da 139 atleti ai quali si devono aggiungere una quarantina di liberi; manifestazione che ha permesso di correre in libertà, senza gli stress delle partenze caotiche e del risultato a tutti i costi.

Fantastico, davvero fantastico, questo Bosco del quale ignoravo sinora l’esistenza, luogo di allenamento di tanti atleti locali e sede di pantagrueliche scampagnate per tanta gente.

E la nostra presenza ha in parte sconvolto i tipici equilibri del 25 aprile, solitamente dedicato alle gite fuori-porta: la gente ha accettato però di buon grado la novità, applaudendo i nostri arrivi.

Veloce e pronta la distribuzione dei pettorali e dei premi di partecipazione (una simpatica t-shirt con possibilità di scegliere la taglia): 5 euro la tassa d’iscrizione. A disposizione degli atleti la struttura fissa di bagni del Bosco, oltre ai tanti spazi aperti.

Partenza fissata per le ore 10 e si procede quindi a svolgere le operazioni propedeutiche con somma calma; pian piano si comincia a riscaldarsi, addentrandosi un po’ nel bosco, dove magici odori riempiono i polmoni. L’ambiente è davvero fantastico, la voglia di correre cresce sempre di più.

Finalmente lo start e ben presto ci addentriamo nel bosco; qualcosa più di un chilometro e salutiamo l’asfalto, comincia la vera gara sul terreno, facendo attenzione a dove mettere i piedi, dato che pietre e radici sono un continuo agguato per le nostre articolazioni.

Ben segnato il percorso con nastri delimitatori; segnalati con vernice rossa i pericoli maggiori, come i massi sporgenti. Diversi i cambi di pendenza, anche se non rilevantissimi, con continua alternanza di salita e discesa.

Correre in questi ambienti è davvero piacevole, fa piacere che anche nella nostra regione si cominci a valorizzare questa tipologia di gare.

Il tratto finale che riporta quasi al punti di partenza è chiaramente sull’asfalto, raggiunto dopo circa 7200 metri. All’arrivo l’espressione di tutti i partecipanti denota soddisfazione e piacere per aver corso in questo Bosco, dispiace per i pochissimi che hanno avuto qualche problema, prendendo la classica “storta” su qualche pietra.

All’arrivo pronta consegna di acqua e, nella zona accoglienza del Bosco, di un piatto contenente focaccia, dolci e frutta, oltre a bicchieri di succhi di frutta.

Anche nel Bosco non cambiano i valori di chi corre e la gara si rivela un confronto a due tra giovani atleti, l’assoluto Pasquale Iacca (Amatori Acquaviva) e Cosimo Damiano Albanese (Marathon Massafra), quest’ultimo reduce dalla vittoria a San Pancrazio Salentino di tre giorni prima. Oggi però il successo arride a Iacca che precede il suddetto Albanese e Michele Palmisano (Don Milani Mottola). Chiude in quarta posizione l’eterno Michele Gallo (Podistica Valtenna), che potrebbe essere quasi il nonno di chi lo ha preceduto, ma corre ancora come un ragazzino. Ottimo quinto posto per Cosimo Pomarico (Oriabike), seguito, nell’ordine da Sebastiano Di Masi (Nadir Putignano), Cosimo Manigrassi (Marathon Massafra), Roberto Notaristefano (Podistica Massafra), Salvatore Cera (Don Milani) e da quel “vecchio drago” di Antonello Cancellieri (Podistica Taras).

In campo femminile, prontissimo riscatto di Marisa Russo (Podistica Massafra), che si afferma nettamente seguita da Georgina Stewart (Atletica Città Bianca Fasano) e Giuliana Ghiffi (Podistica Talsano). Elisabetta Valente (Free Dogs Castellana) e Fabiana Sonnante (Podistica Taras) completano il quintetto di testa della gara “rosa”.

Brevissima l’attesa per le premiazioni che cominciano con i primi arrivati assoluti per poi passare ai primi tre di ciascuna categoria: tutti i meritevoli ricevono cesti e buste contenenti ottimo prodotti enogastronomici locali.

I saluti finali e i ringraziamenti dei soci della società organizzatrice, la Crispiano Marathon, concludono questa manifestazione.

Concludono però per modo di dire, perché con soli 7 euro è possibile fermarsi a pranzo: abbondanti porzioni di orecchiette al sugo, polpettine e patatine fritte rinfrancano e riempiono i nostri stomaci, mangiati poi con il gusto e il piacere di stare insieme agli altri atleti e alle loro famiglie. Anzi, la maggior parte, essendo locale e conoscendo la zona, ha provveduto ad organizzarsi con ogni ulteriore ben di Dio: con piacere, diventiamo ospiti di svariate tavolate, assaggiando prelibatezze e dolci di varia fattura. Sono questi le occasione per conoscersi meglio, aldilà del puro gesto della corsa, per approfondire rapporti e riscoprire i valori umani. Che poi, aldilà della sana competizione e del pessimo business, dovrebbe essere la componente essenziale dello sport, soprattutto a livello amatoriale.

Chiudo con i personali complimenti agli Organizzatori, che mi hanno promesso che il 25 aprile diverrà data fissa di questa pregevolissima manifestazione.