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Sicilia: le 5 tappe del Volcano Trail 2012

Sicilia - Primapagina

Sicilia__Volcano_Trail_2012

22-29 aprile. Sicilia: Isole Eolie ed Etna. 

1^ Tappa.

La mattina del 23 aprile, alle ore 10.00, dal porticciolo dell’isola di Vulcano, è partita l’avventura di 25 corridori di Italia, Svizzera e Francia: questi avventurieri del podismo in cinque giorni affronteranno le montagne di fuoco sicule di proprietà del Signore del fuoco, Zeus. Per questa prima, lo staff della Mandala trail ha tracciato un percorso di 10 km con un dislivello totale di 800 metri. I trailers nei primi 5 km hanno dato fuoco alla propria adrenalina, ma già sulla prima salitella di Vulcanello, il gruppo si è frantumato, poi, dopo una breve discesina, i corridori hanno calpestato la sabbia nera della famosa spiaggia dell’isola di Vulcano e, dopo questa prima fase di riscaldamento, la corsa ha preso decisamente la via del Vulcano: una pista in salita ci ha proiettato alla vista del cratere principale, qui un traversino ci ha portato tra i vapori di zolfo, per alcuni brevi tratti alcuni atleti hanno avuto un po’ di problemi di respirazione. Poi, terminata la nebbiolina, siamo sbucati al cospetto della sommità, ma niente di problematico, un mini vertical ci ha portato in vetta, dalla vetta del Vulcano, per un attimo fuggente, la nostra vista ha ammirato l’immensità di questi magici luoghi tra terra, mare, cielo e fuoco. Poi, in pochi minuti, una morbida discesa nella lava ci ha nuovamente fatto atterrare sulla sabbia nera dell’arrivo.

2^ Tappa

Troppo bella questa! Una skyrace super! Per le aquile Valetudo, Cardone e Mamleev, un bis vulcanizzato di colore oro.

Martedì 24 aprile, alle ore nove, sul lungomare di Salina, è scattata la seconda tappa del Volcano Trail 2012, i km da percorrere sono stati 18 per un dislivello positivo di 1350 m., mentre quello negativo presentava due discese con 1230 metri. Alla partenza è stato difficile abbandonare questo incantevole posticino, l’arietta era frizzante, ma il sole eoliano ci riscaldava amorevolmente, l’azzurro del cielo accarezzava il blu dell’acqua del mare di queste meravigliose isole, i gabbiani con le loro grida ci facevano festa, ma il patron Gabriele è stato implacabile e, una volta scoccata l’ora dello start, con un forte grido: “Partenza”, ci ha lanciati verso la prima salita della giornata. Dopo qualche metro di terreno pianeggiante, è iniziata l’ascesa del monte delle Felci, i primi atleti al comando hanno scalato i primi gradini come camosci e dopo il primo km la pancia del gruppo non ha più visto gli atleti top di giornata. La gradinata delle Felci ha messo ha dura prova la resistenza di tutti gli atleti, ma il panorama che si godeva da lassù era talmente divino che per un po’ ho pensato che mi venisse un infarto; questo paesaggio mi ha fatto pensare alla Divina Commedia di Dante, dove i vulcani con i lori fuochi e vapori sono l’inferno, il purgatorio era la nostra fatica e infine il paradiso è quello che avevamo intorno, e vi assicuro che i miei occhi hanno visto davvero una parte del paradiso terrestre. Arrivati sul primo gpm, un fitta boscaglia ci ha riparato dal sole donandoci un’arietta molto gradita e freschissima. E poi un sentiero molto tecnico ci ha scaraventati verso la località Val di Chiesa, dopo il ristoro ancora su verso la punta del monte dei Porri, il sentiero saliva non più su gradini, ma su una traccia di lava, il sole sul capo degli atleti batteva intensamente e per mezz’ora abbiamo sofferto un po’ di calura, ma una volta arrivati in cima un sentiero, con degli enormi gradini da saltare, ci ha fatto volare all’arrivo. E grazie di nuovo alle prestazioni atletiche di Cardone e Mikhail, l’aquila della Valetudo, è andata per la seconda volta consecutiva sul trono d’oro di Zeus.

3^ Tappa

Mercoledì 25 aprile, che festa sullo Stromboli! Cardone e Mamleev firmano il terzo botto. In discesa, che sballo per tutti!

Per il simpatico gruppo del Volcano Trail la giornata di festa del 25 aprile è iniziata al mattino presto con un trasferimento via mare dall’isola di Salina all’isola di Stromboli. Sin dalle prime ore della giornata la temperatura era gradevole, il sole si divertiva a disegnare nell’azzurro del cielo dei riflessi dorati accecanti. Il nostro viaggio via mare è andato in onda su una imbarcazione molto panoramica; una volta al largo, i motori della nostra barca spingevano a tutto gas in un mare dal colore blu molto intenso e cristallino, nell’avanzare le pale del motore facevano ribollire l’acqua formando una schiuma bianchissima. Dopo 30 minuti di navigazione i nostri occhi hanno iniziato ad ammirare il sagomone fumante dello Stromboli e il piccolo ammasso di lava dello Strombolicchio, questo sperone di roccia molto scuro è un ex mini vulcano che per il momento è andato in pensione. Una volta sbarcati a terra, lo Stromboli ci ha accolti con delle esplosioni molto forti, questa fragore ci ha subito un po’ allarmato e con un po’ di timore ci siamo preparati alla partenza della terza tappa che è avvenuta alle ore 15.30. Lo staff di Mandala Trail, con la direzione tecnica della guida vulcanologica Marco Tomasello, ci hanno preparato un percorso di km 12 per un dislivello complessivo di m. 1848. Il gpm è stato posizionato sul punto più alto del vulcano a cima Vancori a quota 924 m. s.l.m. Dopo lo start, sulle prime rampe dell’ascesa allo Stromboli, Mikhail Mamleev ha subito fatto il vuoto e in pochi secondi è sparito dalla nostra vista. Dopo il primo km di ascesa, un sentiero in saliscendi ci ha fatto scorrere nelle immediate vicinanze della zona lavica della Sciarra del Fuoco, la Sciarra è un linguone verticale di lava color nero matita che si catapulta nella schiuma bianca delle onde del mare della riserva naturale orientata di Stromboli e Strobolicchio. Lasciato questo angolo di paradiso eoliano, dopo una piccola virata sulla sinistra, abbiamo preso un sentiero con dei gradoni di lava naturale che, pian piano, ci ha fatto salire fino alle prime roccette di lava; in questo punto ho avvertito un botto tremendo sulla mia destra e alzando gli occhi ho visto salire in cielo, per una ventina di metri abbondanti, del materiale lavico incandescente con intorno una nuvoletta di vapore. Che spettacolo unico e indimenticabile! Trascorso questo momento di fuoco e fiamme, ormai mancava poco alla cima e nel giro di pochi minuti siamo arrivati sul trono del vulcano di Zeus, per un fuggente attimo, noi trailers siamo stati padroni dello Stromboli. E poi giù a rotta di collo nella sabbia lavica, per cinque minuti è stato come scendere su tanti materassi di gomma piuma posizionati uno in fila all’altro, che esperienza divertente! Poi un sentiero in un canneto a forma di pista da bob ci ha indirizzato verso il traguardo. Dopo aver tagliato il traguardo, le nostre scarpette pesavano un chilo ognuna perché erano stracolme di lava; sfilati i calzini, sembravamo tutti della tribu dei corridori dei piedi neri.

Volcano mini trail 2012 - Rifugio Sapienza Etna sud 27 aprile.

Alle ore 15.30, cinque mini trailers si sono divertiti su sacco correndo il mini trail dell'Etna sud, il percorso è stato tracciato dall'organizzatore del Trail Blanc di Serre, Patrik Chevalier, i corridori in erba hanno emulato i top running della classifica provvisoria di questo Volcano Trail, Cardone e Mamleev. I ragazzi hanno dovuto annaspare in molti tratti innevati e poi, tra la lava, hanno fatto delle evoluzioni aeree da esperti professionisti del running. Il primo a ricevere gli applausi è stato Andrea Rolfo, primogenito di Debora e Roberto.

4^ Tappa

Cardone e Mamleev i più veloci sull’Etna. Etna Sud rifugio Sapienza 1900 m. s.l.m. Ci siamo, per il gran finale del Volcano Trail.

Dopo le operazioni di rifornimento delle nostre scorte energetiche, eccoci saliti sul nostro bus, il nostro mezzo di trasporto arranca sulla pendenza dei tornanti che da Zafferana Etnea ci conduce al rifugio Sapienza. A fianco dell’impianto di risalita della zona del Sapienza, alle 11.00, c’è stato il lancio-start dei trailers verso quota 2900. Per volere di Zeus, e per nostra immensa fortuna, il percorso di questa 4 tappa è stato quello programmato, 16 i km da affrontare per un dislivello complessivo di 2000 metri. Tappa tutta in alta quota, la salita ai 2900 dell’Etna si è svolta sulla pista carrozzabile, ma, ragazzi, che esperienza lunare! Per alcuni tratti è stato impressionante correre in mezzo ad una muraglia di neve alta diversi metri e poi che divertimento saltare i tanti ruscelli di acqua che scendevano copiosamente a valle. Oggi, qui sull’Etna, è stata una giornata con un sole caldissimo, la temperatura era propriamente estiva. Scollinati, è iniziato lo sballo puro! Il primo tratto di discesa verso la valle del Bove è stato affrontato sulla neve, il manto bianco, nonostante la temperatura estiva, era ancora compatto e si scendeva ad aereoplanino, poi, un traversino di neve ghiacciata attrezzato con corde fisse, ci ha spalancato le porte sull’attesissima e ripidissima discesa sulla lava morbidosa della valle del Bove: in questa fase di gara ci siamo divertiti come bambini, ad ogni passo era un continuo atterraggio e decollo dei nostri piedi, si può dire anche che correvamo sulle caramelle “morositas” (nere e morbidose, appunto come la lava della valle del Bove). Che peccato, abbiamo consumato questo running-gioco nel giro di pochi minuti! E sì, cari lettori, tutto da rifare sicuramente, l’anno prossimo! Poi in fondo a questa valle (è davvero un patrimonio della natura da salvaguardare con il massimo rispetto e cura), abbiamo aggirato alcuni crateri e siamo arrivati all’arrivo! Chissà perché le cose belle finiscono in fretta!

5^ e ultima tappa

I figli del vento del Volcano Trail? Due aquile della Valetudo skyrunning: Debora e Mikhail!

28 aprile. Zafferana Etnea-rifugio Citelli: km 16.5, dislivello complessivo positivo 1.100 m.

Debora Cardone, piemontese, e Mikhail Mamleev, un italiano nato a San Pietroburgo - Russia, sono stati adottati da Eolo come figli top-leader dei venti delle isole Eolie e dell’Etna. La divinità che scatena e regola i venti, fra i trailers che hanno sfidato le asperità e le insidie dei vulcani siciliani, ha elevato sul primo gradino del podio del Volcano Trail proprio due aquile della Valetudo Skyrunning Rosa e Italia. Eolus, nella mitologia Romana, dimorava nelle Isole Eolie; il capoccione dei Vulcani Siciliani, il dio del fuoco Zeus, nominò Eolo dominatore e padrone assoluto dei venti. Eolo con astuzia, custodiva nelle caverne dei vulcani delle prime tre tappe i venti che possono provocare vita o distruzione. Fu proprio Eolo a regalare al mitologico Ulisse, dopo la guerra di Troia, l’otre di pelle all’interno del quale Eolus aveva rinchiuso i venti contrari alla sua navigazione. Successivamente i compagni di Ulisse, vennero traditi dalla loro curiosità: infatti, credendo che l’otre contenesse chissà quale tesoro lo aprirono, e immediatamente dopo si scatenarono dei venti molto violenti per cui si scatenò un’orribile tempesta. La quinta ed ultima tappa del Volcano Trail 2012 è stata pensata e programmata dallo Staff di Skytribe mentre era già in corso la corsa a tappe Siciliana. L’Etna e Zeus non finiscono mai di stupire, e come nelle leggende, anziché farci trovare un’eruzione, “a Muntagna”, ci ha fatto lo sgambetto bianco (muri di neve), per cui il tracciato ha trovato la giusta locazione, da Zafferana Etnea al rifugio Salvatore Citelli nel comune di Sant Alfio. L’ultima race ha preso il via da Zafferana alle ore 10, 30, gli ultimi 16.5 km sono stati praticamente un lungo vertical, con alcuni brevi passaggi in falsopiano o in leggera discesa, negli ultimi 5 km si è corso per lunghi tratti in una bella zona boschiva, tra cumoli di neve e lava.

Poi al Citelli l’apoteosi finale, con pranzo, applausi e premi per tutti.

Ultimo aggiornamento (Martedì 01 Maggio 2012 18:12)

 
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