Abbiamo corso la 1^ edizione della Chia Laguna Half Marathon in una giornata climaticamente buona , se la vediamo dal punto di vista strettamente podistico, infatti non era calda e il vento tutto sommato ha disturbato in modo relativo; alle 9 si è sparsa la voce che la partenza veniva ritardata alle 09,.45 ,perché il vento si sarebbe attenuato…..difficile pensare fosse questa la ragione tuttavia è successo proprio questo.

Ho fatto colazione con Igor Rizzi, un forte atleta bergamasco , ha cominciato relativamente tardi a correre seriamente (30 anni), adesso ne ha 39 ed un personale di 1 h05 sulla mezza! 

Poi alla partenza ovviamente si incrociano tanti runners;a Giovanni Ruggiero chiedo se pensa di vincere la 10 km, mi risponde che …dipende da Valeria Straneo, visto come corre di questi tempi!

Conosco Rosalba Miscali di Ghilarza, sorella di Caterina, che al giro dell’Elba 2011 mi è sempre finita davanti, chissà se con Rosalba…pare non ci sia niente da fare,mi risponde che è più forte lei di Caterina, mi suona come una sfida.

Massimiliano,Loris e Armando ( in particolare questi ultimi due) sembrano mostrare un interesse relativo per la componente agonistica vera e propria, riferiscono di programmi serali,attività ludiche, chiedono informazioni sul dopo gara. Sarà una nuova modalità per stemperare la tensione che attanaglia i runners duri e puri? Credo proprio di no.

Non voglio tirarmi il collo, però cerco Orlando Pizzolato, da quanto diceva il giorno prima forse …se non è troppo in forma….ma volete mettere corrergli a fianco e chissà…passarlo all’ultimo 1000.

Percorro i primi chilometri con Ezio, di Albenga, al rientro dopo un periodo di relativa inattività, proviamo a stare insieme per un po’, poi decidiamo di dividerci per non condizionarci l’uno con l’altro.

Comincia la salita poco dopo il 2° km, siamo ancora freschi e si procede bene.

Poco prima del giro di boa dei 5.2 km cominciano gli incroci con i runners più veloci, il gruppetto di testa vede Rizzi, Solomon Kirwa Yego, Pertile, Ruggiero, seguiti a breve distanza da Battocletti; poco dopo Tiberti e Valeria Straneo, chissà chi dei due faceva da lepre all’altro.

Poi è la volta di Matteo Vecchia, per tanti amici milanesi, e non solo, è Kenia, per la sue capacità atletiche, qui soffre un tantino a causa delle sue lunghissime leve che in salita non aiutano di certo ad essere agili. Invece papà Maurizio procede con grande dignità la sua prova.

Renato Gatti dei Runners Bergamo è vicino ai 50 anni, eppure continua ad andare come una moto, chiuderà in 1h20'.

Intanto giro anch’io al km 5,2.

Trovo sempre gradevoli questi incroci tra i podisti, vedi sfrecciare i più forti ma hai soprattutto la possibilità di incitare gli altri podisti e ,ovviamente, verificare la tua posizione in gara rispetto ai tuoi avversari, veri o immaginari che siano, infatti io continuo a cercare… Pizzolato. Davanti non è, questo è certo, e allora? Vincerò per distacco? Calma, che è ancora lunga, giusto ieri alla presentazione della gara ha parlato di “ tracciato da interpretare con giudizio”.

Ecco Paola Tagliavini dell’Atletica Lambro, sembra fare da pacer ad un nutrito gruppo di runners,sarà questo?mah, sono tutti maschietti e lei è una bella donna.

Poi è la volta della dolcissima Antonella di Brescia, gli urlo un incoraggiamento, ma corre facile, non ne ha bisogno.

Si torna a salire da dove si è scesi pochi chilometri prima, questa volta (7 ° km) è un po’ più dura che all’andata, uno strappo cattivo di 7-800 metri, oltre il 10%. La vista della magnifica baia di Tuerredda aiuta gli occhi, un po’ meno le gambe, chi tira deve concentrarsi sulla fatica.

Si torna a scendere e successivamente un bel tratto in piano ci permette di recuperare velocità, oppure le forze, secondo il nostro stato di forma.

In zona resort, terminano la fatica quelli che hanno scelto la 10 km (in realtà un po’ di più). Rumoroso e utile l’incoraggiamento per quelli che proseguono; un’altra salita ci porta nella parte alta del villaggio, sarà l’ultima di un certo rilievo, infatti dal km 12 all’arrivo si corre sostanzialmente in piano, anche se in questa zona le ondulazioni non mancano mai.

Si procede verso la statale per Cagliari, dove ci sarà l’altro giro di boa. Percorro alcuni chilometri con Marco di Oristano, molto contento della organizzazione della gara e del percorso, ci confrontiamo sul ritmo da tenere poi decido che…è meglio lasciarlo andare.

Continuo a non vedere Pizzolato, intravedo la possibilità di un successo perché sto bene e sono poco affaticato, rallento un filo, così che se mi raggiunge adesso posso giocarmela meglio.

Altro giro di boa e controllo chip al km 16, in corrispondenza con al SS per Cagliari.

Da adesso in avanti le ondulazioni sono poche,gli ultimi 2 chilometri sono in leggera e quasi impercettibile discesa, se ti sei gestito bene fino ad ora puoi sviluppare velocità interessanti.

Ormai ce l’ho fatta nella mia –sfida che non c’è- Pizzolato non si vede, taglio il traguardo “vittorioso” e subito dopo cerco Pizzolato…per ricevere i suoi complimenti, non lo trovo. Guardo la classifiche, non c’è, che strano.

Poco dopo è risolto il mistero, lo vedo nella classifica della 10 k! Eppure doveva correre la mezza, ebbene si, sarà certamente saltato nel tentativo di raggiungermi.

Peccato, pregustavo quel mio attacco finale all’ultimo 1000, poi forse qualche metro prima dello striscione lo avrei aspettato. Forse.

Dettagli, anche il fatto che non era stato informato della sfida. Appunto, dettagli. Però abbiamo concordato che alla prima occasione la sfida ci sarà, veramente.

Ho fatto una buona gara e per una volta sono finito davanti ad una Miscali.Ciao Rosalba, ciao Caterina.

Le gare racchiudono sempre storie e personaggi, come Salvatore Ciconte,36 anni, ex pugile professionista categoria supergallo. Chiude la carriera nel 2008 e ora fa il preparatore atletico e insegna pugilato. Nel 2007 corre la sua prima maratona in 2h43’! decide di correre (ancora) più velocemente, la base atletica di certo non gli manca. A New York 2011 realizza il personale in 2h33’, il 6 Maggio a Cagliari cercherà di migliorarsi ulteriormente, da come ne parla sembra molto sicuro di se stesso, intanto su questo percorso certamente impegnativo ha chiuso in 1h15’20. In bocca al lupo Salvatore.

Flavio Mangili dei Runners Bergamo, classe 1952, lo trovi da tutte le parti, non è in forma smagliante eppure termina in 1 h 38’, appena giù dal podio di categoria.

E poi Paolo Fadda, l’onorevole maratoneta più forte nella categoria dei politici, a New York aveva chiuso in 3h45’,qui realizza un ottimo 1h43’. Mi dice di essere molto felice della manifestazione, in un momento di euforia fa ambiziosi accostamenti con gare di grande richiamo, traducendo magnificamente tutto il suo entusiasmo, che contagia i tanti presenti in gara e fuori gara, soprattutto conterranei.

Scambio qualche parola con Giuliano Battocletti, non è un periodo buono per lui, bersagliato da problemi fisici, ha comunque concluso con un onorevole 5° posto, in 1h14’.

Venuste Nijongabo, campione olimpico sui 5000 mt ad Atlanta 1996, pare prometta che nel 2013 sarà anche lui della partita.

C’è stata qualche discussione sulle categorie premiate , il comitato organizzatore ha verificato, ricomposto le classifiche e informato che i premi mancanti saranno inviati a casa. 

In conclusione, direi buona la prima edizione di questa gara, qualche smagliatura c’è stata, forse inevitabilmente. Confido che per l’edizione 2013 si trovi il modo di favorire anche runners e turisti del continente, che tutto sommato sopportano costi non indifferenti per arrivare da queste parti. Molti di questi che erano presenti si sono già dati l’appuntamento per il 2013, quando il 28 Aprile si correrà la seconda edizione.