Comincio dalla considerazione che fissare il campionato regionale di 10 km a due giorni dal campionato nazionale di mezza maratona non è una scelta opportuna ed intelligente. Tantissimi i pugliesi accorsi a Salerno, in una gara sofferta sotto il sole, e quasi tutti assenti a Bari, perché anche i master si stancano fisicamente. Quando si stancheranno di essere derisi e di essere il salvadanaio della Federazione, non so come faranno i vari Comitati Regionali e la Federazione nazionale in questo periodo di crisi, con il Coni pronto a tagliare i contributi a ciascun sport, nonostante le imminenti Olimpiadi.

Anzi, essendo il campionato regionale organizzato in occasione della tappa barese della Walk of Life, appuntamento pro-Telethon, i master hanno mostrato il loro buon cuore pagando 10 euro per l’iscrizione con sacca; pochi davvero quello che si sono limitati ai 6 euro che “regalavano” la sola t-shirt.

Appuntamento a Bari nella centralissima Piazza del Ferrarese, con conseguenti grandi difficoltà di parcheggio (non era prevista alcuna area apposita); presso i gazebo allestiti si provvedeva al ritiro di pettorali, t-shirt (di cui era possibile scegliere la taglia) e sacche, operazione piuttosto prolissa e confusionaria, anche a causa della lenta compilazione della ricevuta di pagamento.

Completata la parte “burocratica”, ci si può dedicare a chiacchierare con i tanti amici accorsi, a cominciare dal buon Vito Sardella, reduce dal decimo posto alla Maratona S.Antonio, e oggi presente per dedicare la sua prestazione al collega 38enne appena deceduto a causa del maledetto-solito cancro.

E’ un fiume in piena l’amico Rino Piepoli, presidente della Road Runners, la società che cura l’odierna organizzazione, cerca di essere dappertutto, di curare ogni dettaglio e salutare tutti gli amici.

A disposizione degli atleti la limitata struttura fissa di bagni pubblici, mancano wc chimici, e molti atleti ricorrono a posticini di fortuna. Manca anche il deposito borse che sarebbe quanto mai utile in gare organizzate nel centro delle grandi città, mancando parcheggi limitrofi; per mia fortuna, trovo grande cortesia e ospitalità nei furgoni del gruppo dell’Esercito che ringrazio pubblicamente.

Le operazioni di riscaldamento già denotano il gran caldo presente, anche se si soffre meno che a Salerno; intanto la chiamata dei Giudici ci porta sul punto di partenza, sita su Corso Vittorio Emanuele, all’altezza della stessa Piazza Ferrarese.

Ancora una volta i podisti dimostrano scarso rispetto delle regole, ostinandosi a posizionarsi davanti alla linea di partenza: con il sopraggiungere, all’ultimo istante, dei più veloci il guadagno cresce ulteriormente. Giustamente i Giudici minacciano di non dar la partenza, e pian piano, con grande azione diplomatica, si riesce a riportare indietro il plotone, pur non raggiungendo la suddetta linea.

Lo sparo e i partecipanti invadono Corso Vittorio Emanuele, solito taglio in Piazza Prefettura, ci si avvia su Corso Vittorio Veneto, dove all’altezza della Caserma della Finanza, è previsto il giro di boa che spedisce gli atleti in pieno centro cittadino. Si costeggia il Castello, il porto, l’intera città vecchia, il Teatro Margherita ed eccoci in pieno Lungomare. Si prosegue fino a Punta Perotti, altro giro di boa e ritorno in senso contrario sul Lungomare e … finalmente l’arrivo.

Qualche problema proprio sul corridoio finale a causa della suddivisione tra atleti Fidal e liberi, con rischio di scontri e rallentamenti, anche se i Giudici si dimostrano anche questa volta all’altezza della situazione.

Gara pianeggiante e veloce, calda ma non troppo, andrebbero forse posizionati meglio i ristori, anticipandoli, essendo gara riservata anche ai liberi. All’arrivo pronta distribuzione di bottiglie di acqua e di integratore, oltre a monoporzioni di biscottini. Segnalo l’inciviltà di molti partecipanti che hanno lasciato in giro i propri rifiuti senza ricorrere ai cestini.

La gara è sostanzialmente vissuta sul duello a tre tra Musardo, Sardella e Milella. A ridosso, il buon Albanese e l’infaticabile Gadaleta, reduce da Salerno. Progressivamente, diventa sfida a due tra Musardo e Milella: sul traguardo a presentarsi per primo è giunto il salentino Ivano Musardo (Taranto Sportiva) in 31:04 precedendo di 7 secondi Francesco Milella (Amatori Putignano), secondo in 31:11: terzo Vito Sardella (Violetta Club Lamezia Terme) in 31:26. Cosimo Damiano Albanese è quarto in 31:44 su Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie), quinto in 32:17, e Mimmo Tedone (Cral Amiu Bari), sesto in 32:25. Donato Masciale (Bitonto Runners) è settimo in 32:40 su Dennis Greco (Assi Trani), ottavo in 33:12, sul compagno di team, Vito Graziosi, nono in 33:13, e Gianfranco Dellaccio (Acquaviva), decimo in 33:30.

Vittoria femminile per l’assoluta Francesca Labianca (Naf Acquaviva) in 37:18 seguita da Maddalena Carrino (Pod. Faggiano), seconda in 38:25 (reduce da Salerno), e dalla compagna di squadra, Viola Giustino, terza in 38:46. Quarta posizione per Maria Antonia Lisi (Bitonto Runners) in 40:19 su Mara Lavarra (Amatori Putignano), quinta in 40:34.

Tutti gli atleti hanno corso protetti dal’ambulanza della Croce Rossa Italiana, il cui autista era il caro Gianni Gratton, oggi salvatore dei suoi colleghi runner. E proprio alla CRI ha fatto ricorso mia moglie, colta improvvisamente da un virus intestinale: se qualcuno non troverà la propria foto, ecco svelato l’arcano.

Condotte dal giornalista locale Enzo Tamborra e dal napoletano Carlo Cantales, si sono svolte sull’ampio palco le premiazioni, precedute dalle parole e dalle impressioni dei primi arrivati. Da segnalare i toccanti ricordi di Franco Granata, nel giorno in cui si disputava tradizionalmente la sua Barincorsa, di mister Vito Macchia e del collega di Sardella, troppo presto deceduti.

La parola è passata poi al presidente della Fidal regionale, Angelo Giliberto, che ha enunciato i grandi numeri e la gran attività del Comitato Regionale Fidal, soprattutto a livello giovanile ed assoluto, ricordando come quella master sia attività di secondo piano, dimenticando però i grandi sacrifici di questi Atleti e che gli stessi permettono - con le loro quote - agli altri settori del Palazzo di vivere e sopravvivere.

Finalmente la cerimonia di premiazione con consegna della maglia di campione regionale ai vincitori di ciascuna categoria, oltre a vari premi; premiazioni frammentate, con dimenticanza della categoria Assoluti e che i premiati per le categoria fino alla mm55 fossero cinque e non tre (successivamente recuperati).

I saluti dei conduttori hanno chiuso la manifestazione, rimandando alle prossime tappe italiane di Walk of Life, in programma a Milano, Torino, Catania e Lanciano.

Di seguito i campioni regionali 10 km:

Uomini:

TM: Ivano Musardo (Taranto Sportiva) 31:40

MM35: Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie) 32:17

MM40: Domenico Tedone (Cral Amiu Bari) 32:25

MM45: Gianfranco Dellaccio (Amatori Acquaviva) 33:30

MM50: Giuseppe Lagrasta (Pro Canosa) 35:42

MM55: Giuseppe Dibisceglia (S. Stefano Cerignola) 36:57

MM60: Giuseppe Attolico (Montedoro Noci) 37:51

MM65: Paolo Laghezza (Pezze di Greco) 41:23

MM70: Oronzo Ciro Nilla (Ottica Saracino Grottaglie) 41:47

MM75: Vitantonio Lippolis (Montedoro Noci) 52:29

Donne:

TF: Marianna Lasala (Barletta Sportiva) 42:13

MF35: Cristina Mastrorosa (Bio Ambra New Age) 46:46

MF40: Maddalena Carrino (Podistica Faggiano) 38:25

MF45: Carmela Miccolis (Montedoro Noci) 44:52

MF50: Grazia De Corato (Canusium 2004) 43:31

MF55: Maddalena Attolico (Kankudai Bari) 48:31

MF60: Francoise Valdeneire (Bersaglieri Bari) 55:39

MF65: Angela Fino (Asopico Bari) 58:14