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Surbo - 8^ Surbo in Corsa

Puglia - Primapagina

Surbo_in_Corsa_2012Conferma la positiva tradizione l’ottava edizione della Surbo in Corsa, meritatamente inclusa nel novero delle ventidue prove di Corripuglia. Pur cambiando sede di ritrovo, di partenza e arrivo e il percorso, la manifestazione non ne risente, anzi migliora anche i piccoli difettucci dell’anno prima, come man mano andrò esponendo.

Arrivato alle porte di Surbo, precise e continue indicazioni mi portano facilmente al punto di ritrovo. Ampi gli spazi per parcheggiare, su Via Brenta è già montato il palco, tutti soci della locale Atletica sono in piena attività a definire gli ultimi particolari. Calorosissima l’accoglienza riservatami, a cominciare dal presidente Salvatore Sportella, per finire al caro Andrea Conte, sempre sorridente e disponibile. E a proposito di disponibilità, chiedo la collaborazione per il servizio fotografico: vorrei correre, mia moglie è rimasta a Bari indisposta, se qualcuno vorrà prendersi l’onore di far le foto… Qualche telefonata e Salvatore risolve il problema, mi basterà lasciar loro la reflex!

Comincia, intanto la distribuzione dei pettorali, è un mondo di furbi e la fila diventa disordinata, anche se gli addetti contengono a dovere l’assalto; poco distante, nei locali della Chiesa di Santa Lucia, la distribuzione del premio di partecipazione, un’anfora con coperchio in terracotta.

A disposizione degli atleti i bagni struttura ecclesiastica, anche se i più fanno ricorso alle tante campagne periferiche e ai bar.

Dopo le solite operazioni preliminari, il progressivo richiamo dei giudici invita a schierarsi sul punto di partenza, sotto l’arco gonfiabile innalzato; zona delimitata lateralmente da griglie in ferro, con i più veloci che terminano il loro riscaldamento per ultimi a vanno a occupare le prime fila. Non mancano anche oggi gli ossessionati dallo schierarsi nelle prime fila: gente lentissima, che durerà poche centinaia di metri, ma che si ostina a posizionarsi davanti creando pericoli per se stessi e per gli altri.

Mentre la volitiva speaker cerca di “creare l’atmosfera”, le note dell’Inno nazionale ci fanno sentire importanti. Il sole, frattanto, martella le nostre teste, e si capisce che oggi sarà gran protagonista. Tra battute, risate, sfottò e chi usa la bomboletta magica per lenire i dolori, ecco lo sparo che ci proietta sulle larghe strade del centro salentino. L’ampia Via Brenta percorsa a lungo permette al gruppo di sgranarsi prima della prima curva; dura poco la percorrenza in paese, occorre liberare il centro, è giornata in cui si celebrano le prime comunioni.

Ben presto, come anticipatomi dagli organizzatori, siamo a percorrere strade di campagna, in mezzo agli ulivi secolari e ad antiche e artistiche masserie. Sparisce così l’attivissimo pubblico presente a bordo strada nel primo chilometro, in compenso si corre in piena tranquiliità, respirando il tipico odore dell’olio di sansa che domina l’atmosfera. Nonostante una salutare brezza che spira, il caldo si fa sentire e appesantisce il ritmo dei partecipanti. Percorso pianeggiante e veloce, senza particolari asperità, lungo 11800 metri, con mezza sede stradale con asfalto da poco rifatto. Presenti due ristori con bottigliette d’acqua, quasi al 4° km e poco dopo il 7°, particolarmente graditi, causa il suddetto gran caldo.

Non soffre particolarmente Daniele Miccoli (Podistica Palagiano) e in 39:05 va a scrivere il proprio nome nell’albo d’ro di questa manifestazione cogliendo il secondo successo settimanale dopo quello di martedì 1° maggio a Monteparano. Giuseppe Piccirillo (Tre Casali San Cesario), sempre protagonista nel Salento, è secondo in 39:15 seguito da Donato Masciale (Bitonto Runners), impavido terzo in 39:26. Quarta posizione per il carissimo Giamluca Scarcia (Alba 13 Taurisano) che chiude in 40:12 seguito dall’ottimo Dennis Greco (Assi Trani), quinto in 40:34, e dal “bello” Vito Graziosi (Bitonto Runners), sesto in 40:53. Il potente Cosimo Rucco (Amici Giallorossi) coglie un ottimo 40:59 che gli vale la settima posizione sull’intraprendente Giovanni Chiariatti (Grecia Salentina Martano), ottavo in 41:03, sul collaudato Rocco Nitti (Montedoro Noci), nono in 41:05, e sul valoroso Cristian Bergamo (Cus Lecce), decimo in 41:07, reduce dal 5000 della sera precedente a Statte.

In campo femminile, torna al successo l’ottima Paolo Bernardo (Amatori Corigliano) che s’impone in 46:04 precedendo la mai doma Marisa Russo (Podistica Massafra), seconda in 46:50, e la tenace Maddalena Carrino (Podistica Faggiano), terza in 47:15. Quarta posizione per la sempre presente Maria Antonia Lisi (Bitonto Runners) in 48:47 sull’emergente Marianna Lasala (Barletta Sportiva), quinta in 51:24.

997 i finisher, la lontananza di Surbo giustifica l’assenza di molti atleti del nord Puglia, meno spiegabile l’assenza di tanti corridori leccesi, ben più presenti nelle tappe del Corrisalento.

Un gelato e un sacchetto con acqua, mela e dolcetti rinfranca gli stanchi atleti, che possono finalmente ristorarsi e cambiarsi. Il valido Francesco Notarnicola, che deve abbandonare subito Surbo per rientrare a casa, a Noci, causa lavoro, mi segnala il problema della chiusura totale delle strade che lo costringerà ad un prolisso giro che lo farà arrivare in ritardo in servizio. La severità va bene, ma un pizzico di opportuna permissività in questi casi eccezionali non guasta…

Tutto di corsa il post gara per il sottoscritto che, dopo una lenta gara a patire il caldo e le gambe “pesanti”, deve accelerare le operazioni di vestizione per riprendere la macchina fotografica, ringraziare il valido occasionale sostituto e continuare il servizio fotografico.

Cominciano presto le premiazioni, con grande comprensione gli organizzatori vogliono permettere il veloce rientro a casa a tutti i partecipanti. Spettatore d’eccezione il buon Francesco Caliandro, che mi auguro di rivedere presto in gara in Puglia. Si parte con i primi, salgono prontamente sul palco Miccoli e Bernardo, giustamente omaggiati. Si passa celermente alle categorie, così velocemente tanto che alcuni dei premiati non sono addirittura pronti, recuperando successivamente i premi. Viceversa, per alcune categorie, come la mf 50 e 55, occorre attendere a lungo; per giunta la graduatoria delle 55 darà luogo anche a contestazioni, prontamente corrette dalla collaudata esperienza di Carmelo Raimondi, giudice e guru del podismo leccese. Vasi e anfore in terracotta, oltre a bottiglie di olio e altri premi confezionati, premiano i meritevoli delle varie categorie. Tra le società s’impongono, nell’ordine: Podistica Faggiano, Atletica Latiano, Città Bianca Ostuni, Amatori Putignano e Montedoro Noci, premiati con maestosi ed originali trofei in terracotta. Neanche mezzogiorno, i saluti del presidente Sportella e della speaker chiudono la manifestazione.

Mi aspetta ora il solitario rientro a Bari, il lungo viaggio mi permette di pensare, con la conclusione che Surbo ha ulteriormente confermato che le gare leccesi sono sempre ben organizzate: non fosse per la distanza, penso che spesso sarei nel Salento…

Ultimo aggiornamento (Martedì 08 Maggio 2012 19:39)

 
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