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Fulvio Costa, a trent'anni dalla morte

Rubriche - Commenti e Opinioni

Non ho mai conosciuto Fulvio di persona. Forse l'ho solo intravisto in qualche gara quando io iniziavo a correre e lui era già un campione. Non ho chiara memoria. Poi ho incontrato molte persone che ci hanno vissuto accanto, a cominciare dal suo allenatore, che è stato anche il mio. Walter ha seguito diversi atleti di livello, alcuni forti e altri poi famosi, come Orlando Pizzolato, eppure c'era una sola foto sportiva nel suo ufficio, di fianco alla porta d'ingresso: Fulvio di corsa, vestito in completo da gara, in una strada di campagna. Tante volte ho chiesto a Walter di Fulvio, altrettante ha sorvolato.
Mi ha parlato dei problemi di anemia, che hanno annebbiato alcuni periodi, o dei lavori veloci sugli argini dell'Astico, quando non si usavano le piste. Niente più.

Ho disturbato Orlando nei giorni scorsi, inoltrandogli la mail arrivata dagli Amici dell'Atletica:

Nel 30° anniversario della prematura scomparsa dell'atleta dal talento cristallino, Fulvio Costa, l'Associazione Amici dell'Atletica organizza una sobria cerimonia di commemorazione presso il cimitero di Cogollo del Cengio, il 26 maggio 2012 alle ore 11.00, quanti fossero interessati a partecipare sono pregati di contattarmi direttamente oppure per ulteriori informazioni entrare nel sito degli Amici dell'Atletica, ricordo inoltre che Paolo Rigodanzo su facebook sta organizzando l'evento e le adesioni fortunatamente sono molte.

Nel sito degli Amici dell'Atletica troviamo qualche nota in più:

Sono alcuni mesi che, con notizie, con il “Memorial Fulvio Costa” all'interno della StraVicenza 2012 e con il continuo coinvolgimento, stiamo cercando che questo grandissimo atleta non venga dimenticato. Per qualcuno può rappresentare forse un argomento scomodo, ma noi vogliamo soffermarci sulla persona, sull’atleta e sulla sua carriera troppo breve.

Ho disturbato Orlando perché era un caro amico di Fulvio, quasi coetanei e quasi compaesani, un solo anno e la fessura dell'Astico fra Cogollo del Cengio e Piovene Rocchette a dividerli, l'infinita passione per l'atletica a unirli. Orlando aveva scritto un bel pezzo nel suo blog che io avevo citato due volte nel mio blog (vedi post 06/04/2011 e 19/05/2011), purtroppo non più raggiungibile nei server del precedente gestore.
Gli ho chiesto di ripubblicarlo in modo da consentire a tutti di unirsi nel saluto che Orlando porge a Fulvio ogni qualvolta passa correndo a ridosso del muro del cimitero di Cogollo del Cengio, nell'angolo dove c'è la lapide di Fulvio.

Ci avevo pensato molte volte, ma non ero mai andato a trovare Fulvio, nemmeno quando frequentavo assiduamente la zona per allenarmi. Mi sembrava quasi di violare quell'aura protettiva attorno alla sua morte. Dopo tanti anni ho affrontato il viaggio. In bici avevo già sfiorato un paio di volte Cogollo del Cengio, che non dista molto da Marostica (la via breve su GoogleMaps misura meno di 26km).
Poi preferisco frequentare le strade interne, tortuose e ondulate, le stesse percorse domenica dai ciclisti della Gran Fondo FI'ZI:K
(vd. mappa), che senza saperlo sono passati di fianco a Fulvio. Avevano gli occhi attenti al sottopasso della statale del Pasubio più che sul camposanto, sopra a sinistra, di fianco agli impianti sportivi.

Sono arrivato al cimitero, ampio e ben tenuto, senza alcuna indicazione di dove potesse trovarsi la lapide di Fulvio. Avrà qualche segno speciale? Cerco fra gli interrati di inizio anni '80 e non trovo. Cerco fra le tombe di famiglia e non trovo. Chiedo, sono indirizzato verso i loculi e non trovo. Chiedo ancora a una signora che mi dice "è qui dietro". Ci ero passato davanti, ma Fulvio, unico COSTA nella tomba condivisa con i DALL'OSTO, era nascosto dal vaso di fiori. Eccolo ... ultima tomba a destra questo è il cammino e poi dritto fino al mattino ... riutilizzo le parole di una canzone di Edoardo BENNATO. Solo per aiutare la memoria di chi affronterà il cammino.

Domenica sera, senza volerlo, ho chiuso un altro cerchio legato alla memoria di Fulvio. Sono entrato per la prima volta all'Ospedale San Bortolo di Vicenza, pur avendolo sfiorato molte e molte volte (vd. foto nel post 04/04/2011). Ho varcato l'ingresso per incontrare Gianfranco BISSON, figlio di Vittorino e Alessandra, nel reparto di Ostetricia. In quello vicino di Nefrologia si era spento Fulvio, quando i suoi reni non hanno più retto all'infezione innescata dal morso accidentale del suo cane. Anche mio zio Luigi, allora a capo di un cantiere sempre aperto all'interno dell'ospedale, mi raccontava di quel ragazzo che soffriva e si gonfiava senza sapere perché. In fin dei conti voleva solo correre, Fulvio, nato per correre veloce, più veloce di tutti.

Vai al pezzo originale sul blog di Enrico Vivian
http://enricovivian.blogspot.it/2012/05/fulvio-costa-trentanni-dalla-morte.html


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Ultimo aggiornamento (Venerdì 11 Maggio 2012 17:02)

 
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