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Villanova d'Ostuni (BR) - 5^ Maratonina degli Ulivi secolari

Puglia - Primapagina

Villanova_d-Ostuni_Maratonina_2012La soddisfazione e l’apprezzamento per l’organizzazione della 5^ edizione della “Maratonina degli Ulivi Secolari” traspariva sui volti di tutti i partecipanti al termine della manifestazione. Davvero superbo quanto predisposto da tutti i soci dell’Atletica Città Bianca di Ostuni, ben presieduti da Leonardo Bellanova, che hanno dato vita ad una autentica gara nazionale, e non solo per la tassa pagata alla Fidal. La battuta che mi è venuta spontanea a fine gara è stata: “Altro che Salerno!”, facendo riferimento all’ultimo campionato nazionale master. E, a tal proposito, penso che sarebbe quanto mai auspicabile vedere questa manifestazione ospitare proprio il campionato italiano.

Valevole altresì come 6^ prova del Corripuglia 2012, la Maratonina degli Ulivi Secolari ha registrato l’iscrizione di 1274 atleti. Quartier generale è stata, come da tradizione, Villanova, sbocco a mare della splendida Ostuni, che dall’alto, con il suo bianco splendente, ci ha accompagnato per l’intero svolgersi della manifestazione. Gara curata sin dalla predisposizione della comoda e vasta area parcheggio, per proseguire con la rapida consegna di pettorali e chip (iscrizione al costo di 12euro). Al microfono, a riscaldare l’ambiente, il validissimo speaker Michele Cuoco, sempre opportuno ed ilare, messo in difficoltà unicamente dall’altezza della miss che lo ha accompagnato per l’intera manifestazione.

Per gli atleti, dopo l’eventuale colazione presso il centrale bar a prezzo convenzionato, cominciano le operazioni propedeutiche alla gara. Il caldo è già asfissiante, il sole picchia deciso, occorre proteggersi il cranio. A disposizione degli atleti, in zona partenza, diversi bagni chimici; per chi preferisce gli spazi aperti, l’imbarazzo tra campagna e mare. Fissato il chip alla scarpa, spillato il pettorale alla canotta, si comincia a riscaldarsi; intanto i giudici iniziano ad invitare gli atleti a schierarsi in zona partenza, dove spiccano i colorati palloncini dei pacer, guidati dall’infaticabile Ignazio Antonacci.

Zona partenza intelligentemente divisa in due griglie: la prima riservata ai più veloci, la seconda a quelli un tantino più lenti. Con l’avvicinarsi dell’orario di start il serpentone viene unificato, anche se il tardivo arrivo del Sindaco rallenta la partenza, prevista per leore9.00, di qualche minuto. Ecco finalmente il sindaco, vestito da runner, con un importante pettorale numero 1, ginocchiera sinistra, che durerà per pochi metri insieme ai primi. Mi diranno che il Sindaco si è poi fermato circa all’ottavo chilometro, onore al primo cittadino che un po’ di strada l’ha assaggiata… e di questi tempi non è poco.

Assente Ottavio Andriani, la lotta per la vittoria finale sembra da subito ridursi al keniano Sylvain Rukundo e ai due atleti di Palo del Colle, Giovanni Auciello e Francesco Minerva. In campo femminile, favoritissima la marocchina Soumiya Labani, tesserata per l’Alteratletica Locorotondo ma lucana d’azione, pronta a volare a Londra per la maratona dei Giochi Olimpici.

Lo sparo e il lungo serpentone, accompagnato dalle saggie parole dello speaker-Cuoco, cominciare a sgranarsi sul rettilineo iniziale prima d’invadere le stradine del centro cittadino. Neanche due chilometri e siamo sulla complanare della statale 16, diverse auto suonano il clacson a mo’ di saluto, mentre il gran caldo ed il sole sono già protagonisti. Nel silenzio, si odono da lontano suoni di tamburi: è il sole o è la realtà? La svolta sull’antica Via Traiana chiarisce il dubbio: a farci festa sbandieratori e suonatori di tamburo in costumi tipici che invogliano a correre. Il percorso prosegue poi con un vasto giro della piana degli ulivi secolari, in fantastici panorami naturali che sembrano ridurre la fatica. A lenire il caldo e la stanchezza, ristori e spugnaggi presenti come da regolamento Fidal, anzi di più, perché spesso alle spugne si aggiungono le bottiglie, e alle bottiglie si aggiungono le spugne. Per fortuna, quando comincia il ritorno, un salubre venticello fresco ci ritempra: fosse stato caldo come l’andata, i ritiri sarebbero stati molti di più. Il percorso, con numerose variazioni di pendenza, non permette di annoiarsi; il ritorno sulla complanare ci fa ritrovare sbandieratori e tamburi, che stoicamente, continuano a rullare. Siamo agli ultimi chilometri, occorre resistere, l’ultimo ristoro è provvisto anche di banane, gli ultimissimi troveranno anche i sali, proprio per resistere al caldo. Siamo intanto tornati a Villanova, ultimo giro nel centro cittadino, gli odori di pesce fritto dai ristoranti locali riempiono i polmoni, il rettilineo finale ci porta a concludere anche questa mezza, con i complimenti dello speaker.

Pronto rilevamento del pettorale da parte dei Giudici, e poi, per gli stanchi atleti, l’abbondante ristoro finale con acqua, succo, banane e dolcetti a volontà; il servizio massaggi e la velocissima consegna del premio di partecipazione, un simpaticissimo telo mare in microfibra, alla restituzione del chip.

La mia gara? Una gara in totale difficoltà, in riserva sin dai primi metri, continuata e conclusa solo con la forza di volontà, sentendomi come una vecchia auto senza ammortizzatori, con le ginocchia che appaiono svuotate. Commoventi gli incitamenti durante la gara da parte di chi mi superava, superlativi quelli degli atleti “forti” nei miei ultimi, difficili metri (grazie a Tutti!).

869 gli atleti giunti al traguardo: a vincere con il record della corsa, è il keniano Sylvain Rukundo (Sport Club Catania) in 1:04:08.55 che conclude in perfetta solitudine precedendo di gran lunga Giovanni Auciello (Stato Maggiore Esercito), secondo in 1:09:09.10, e Francesco Minerva (Bio Ambra New Age), terzo in 1:09:09.25. Ivano Musardo (Taranto Sportiva), reduce da una sportellata d’auto presa in settimana durante un allenamento a Bari con conseguenti dolori ed ematomi, chiude in quarta posizione in 1:11:49, seguito da Francesco Milella (Amatori Putignano), quinto in 1:12:32, e da Luigi Zullo (Maxicar Civitanova), sesto in 1:13:09. Settimo posto per il sempreverde Cosimo Montemurro (Marathon Massafra) in 1:14:43, che precede la prima donna, vincitrice con il record della gara, Soumiya Labani (Alteratletica Locorotondo), ottava assoluta in 1:15:42. Donato Masciale (Bitonto Runners) chiude in nona posizione in 1:15:57 su Vittorio Braico (Pietri Gravina), decimo in 1:17:47. Undicesimo, decimo uomo, l’eterno Michele Gallo (Podistica Valtenna) in 1:19:09.

Al femminile, dietro la suddetta Labani, giunge seconda Maddalena Carrino (Podistica Faggiano) in 1:27:24 seguita da Marisa Russo (Podistica Massafra), terza in 1:28:37. Quarta posizione per Emma Delfine (Nadir Putignano) in 1:29:24 che precede Maria Antonia Lisi (Bitonto Runners), quinta un 1:32:31. Citazione speciale per Alessandra De Luca (Atletica Latiano) che, giunta sesta in 1:38:16, ha subito vestito i panni della miss, affiancando la suddetta altissima valletta.

Hanno chiuso gli arrivi Giuseppe Mirizzi (Amatori Putignano), penultimo in 2:52:41, e Leonardo Palmisano (Casalini Brindisi), ultimo in 2:52:42, rispettivamente m75 e m80; maglia nera femminile invece per Angela Miraglia (Alberobello Running), in 2:31:21.

Mentre sul palco si esibiva un gruppo locale con danze e balli folkloristici, i giudici provvedevano a redigere le classifiche. Nessun errore oggi, nessuna polemica, il servizio chip della Cronogare ha ben funzionato, usando i tradizionali trasmettitori in plastica.

All’ombra di un gazebo, avvengono le sollecite premiazioni, alla presenza di troppi assessori locali, dato l’esiguo spazio. Si comincia con le prime tre donne che ricevono il trofeo e altri premi; a seguire i primi tre uomini, con identica premiazione. Da segnalare che i due vincitori, Rukundo e Labani, hanno ricevuto un premio speciale avendo abbattuto i record della corsa.

A seguire, la premiazione delle prime tre società per numero di arrivati: nell’ordine Amatori Putignano, Nadir Putignano e Alberobello Running. E’ il turno dei meritevoli di tutte le categorie, premiati con buste contenenti un pregevole accappatoio in microfibra e alcune paia di calzini di marca. Da segnalare la presenza di Alberico Di Cecco, terzo agli ultimo mondiali di 100 km, reduce, purtroppo, da un incidente stradale, che ha presenziato alla cerimonia di premiazione.

L’estrazione per un soggiorno a Budapest in occasione della mezza del 9 settembre (incluso volo e iscrizione), che premia il bravo e fortunato Emanuele Sblendorio (Bitonto Runners) chiude questa ottima manifestazione.

Null’altro da aggiungere se non i più sinceri complimenti agli organizzatori, capaci in sole cinque edizioni di essere arrivati ad un altissimo livello organizzativo. Arrivederci al prossimo anno.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 14 Maggio 2012 23:21)

 
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