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Molfetta (BA) - 7^ Corri Molfetta

Puglia - Primapagina

Molfetta_CorriMolfetta_2012Continua il tour itinerante del Corripuglia che, in occasione della settima prova, ha fatto scalo a Molfetta, importante centro commerciale non molto distante da Bari. E’ così andata in scena la 7^ Corri Molfetta, , organizzata dalla locale Free Runners, con oltre 1500 partecipanti che hanno invaso di vita, voci e colori le via di questa città.

Veloce la consegna dei pettorali e dei pacchi gara in due distinti punti; 6 euro il costo dell’iscrizione, solita tariffa Corripuglia, per un pacco gara unicamente alimentare, piuttosto deludente, che ha visto sparire la polo, l’asciugamano, quell’articolo, insomma, che per anni l’aveva impreziosito.

A disposizione degli atleti, unitamente alla struttura fissa di sevizi igienici, la presenza di alcuni bagni chimici; giornata bella, soleggiata, ma per fortuna rinfrescata da un sano venticello.

Solite operazioni di vestizione, il lungomare Colonna, Corso Dante sono invasi da sciami di podisti che si riscaldano per affrontare questo ennesima prova stagionale.

Pian piano ci si sposta tutti in zona partenza, alle 9.30 sarà dato lo start. Quattro archi gonfiabili colorano la piazza d’avvio, le transenne obbligano gli atleti a restare dietro la linea d’avvio. Man mano anche i più forti sono finalmente sul punto preciso, il cordone umano degli atleti della società organizzatrice garantisce il rispetto della distanza.

Anche oggi nelle prime fila la presenza di atleti dall’andatura lenta: ribadisco ancora una volta la pericolosità di tale scelta per la propria e per l’altrui incolumità, oltre alla mancanza di sportività.

Lo sparo del giudice e via, il plotone subita si allunga, pochi passi e già Musardo è in testa. Frattanto, dalle spalle del palco, dove attentamente il buon Luciano Magno, speaker della manifestazione, segue e commenta ogni fase, partenza laterale e intelligente per alcuni furbi, che tagliando la piazza, evitano la baillamme: la mancanza del chip permette anche questo. Mi torna in mente la proposta saggia di qualcuno: pettorale e chip unici per ciascun atleta per l’intera stagione, con risparmio di costi e rimedio ai vari imbrogli.

Dopo la larga partenza, a breve il percorso si sviluppa su strade interne decisamente più strette, con l’aggravante che vi sono parcheggiate alcune auto in maniera decisamente pericolosa: segnalai questo inconveniente anche l’anno scorso, ma il problema non è stato affrontato, mettendo a rischio la sicurezza dei partecipanti.

Per fortuna la sede stradale torna a essere larga, ed ecco materializzarsi il cavalcavia del 3° chilometro: si spaventa chi non lo ricordava, bestemmia chi è già stanco, lo affronta con disinvoltura chi “vola”…

Il percorso ora è di nuovo piatto e veloce, al 5° km la presenza del primo ristoro, con bottigliette d’acqua, ne troveremo un altro quasi all’ottavo chilometro. Giro cittadino, siamo in periferia, moltissimi gli incroci da presidiare, qualcuno resta libero e c’è chi riesce a sbagliare percorso. Fossero stati i primi, sarebbe stato plausibile, mi torna in mente la canzone di Lucio Dalla quando cantava che: “…nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino…”.

Cominciano a rientrare in centro, il solito sottovia ci via ci apre le strade più famose, si costeggia anche un noto negozio di articoli sportivi che per anni ha messo ai piedi dei podisti di tutta la regione le migliori scarpette… Sui marciapiedi non mancano gli spettatori, seguono anche con un certe interesse, ma c’è una certa ritrosia nell’applaudire… Spesso, basta un cenno per “accenderli” e ricevere applausi e incitamenti.

La vista del mare ci rende chiaro che manca poco al traguardo, siamo sul Lungomare Colonna, ecco il nono chilometro, si fa ricorso alle ultime forze per arrivare in fondo, svoltare, imboccare Corso Dante, dove la potente voce di Magno sottolinea l’arrivo di ciascuno di noi.

Solita coda per il ristoro finale (perché non creare due punti di distribuzione?): oltre al sacchetto, con tanto di focaccina, c’è la consegna dell’ottimo e tradizionale gelato-semi freddo, una leccornia.

Il salentino Ivano Musardo, tesserato per la Taranto Sportiva di Beppe Bucci, si aggiudica la 7^ edizione di questa manifestazione concludendo i 10200 metri in 32:45 e proseguendo nella fantastica serie di successi stagionali. Ottimo secondo posto per il buon Cosimo Damiano Albanese (Marathon Massafra) in 33:09 che precede il duo Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie) - Cosimo Montemurro (Marathon Massafra), giunti nell’ordine (entrambi in 33:48), dopo un emozionante testa a testa. Sempre in 33:48 è classificato il quinto arrivato, il redivivo Rocco Nitti (Montedoro Noci), pronto a tornare… sul podio; sesto posto per il caro Dennis Greco (Assi Trani) in 34:57 a precedere Michele Cassano (Pedone Riccardi Bisceglie), settimo in 35:03, accolto dal festante figliolo. Prestigioso ottavo posto per Vittorio Braico (Pietri Gravina) che chiude in 35:19 e supera Antonio Zaccheo (Barletta Sportiva), nono anch’egli in 35:19, e Teodoro Tota (Murgia Marathon Andria), decimo in 35:39.

Il Salento vince anche tra le donne: è, infatti, Paola Bernardo (Amatori Corigliano), in 39:26, ad affermarsi per il secondo anno consecutivo, seguita dalla mai-doma Maddalena Carrino (Podistica Faggiano), seconda in 39:49, e dall’eterna Emma Delfine (Nadir on the road Putignano), terza in 40:13. Ancora un ottimo piazzamento per Maria Antonia Lisi (Bitonto Runners), quarta in 41:42, su Mara Lavarra (Amatori Putignano), quinta in 41:51. La top ten femminile si completa con, nell’ordine, Daniela Fontanarosa (Amici Strada Tesoro Bari) in 42:12; Marianna Lasala (Barletta Sportiva) in 43:26; Alessandra De Luca (Atletica Latiano) in 44:00; Carmen Carella (San Nicola Runners Bari) in 44:01 e Grazia De Corato (Canusium 2004) in 44:02.

1426 i finisher, numeri da paura e che denotano il successo e l’apprezzamento per il Corripuglia.

Per il sottoscritto, dopo una settimana di sosta forzata per febbre e dissenteria che mi ha letteralmente svuotato di liquidi, una gara per “sentirmi vivo” e riprendere a correre.

Menzione speciale odierna per il simpaticissimo Giampiero Palma (Atletica Latiano), persona pura ed onesta, e per il mio presidente Michele Cuoco, alle seconda gara consecutiva, dopo mesi di stop.

Non lunghissima l’attesa per le premiazioni, che cominciano con l’onorare i più anziani, come il buon Gennarino Chimenti, che può subito rientrare a casa. Si passa alle varie categorie, con citazione speciale per i vincitori; si registra qualche pausa anche per la mancanza di un servizio spola con l’ottimo Damiano Manzoni, il re delle classifiche. La premiazione delle società, con doppio successo della Barletta Sportiva, conclude la manifestazione, sembra ben condotta dal saggio Luciano Magno.

Il giudizio finale è di sufficienza, perché questa manifestazione è sembrata non evolversi rispetto alla precedente, ripetendo gli spessi inconvenienti. Attendiamo fiduciosi l’ottava edizione per un pronto miglioramento…

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 30 Maggio 2012 00:03)

 
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